21 Settembre
Benvenuti nella società tribale
L'incubo descritto da Francis Fukuyama. E i bagliori della cronaca. La crescita più lunga della Borsa americana. Il Venezuela, Woodstock della povertà. Inascoltate lezioni di storia dalla Primavera di Praga. Previsioni (im)possibili su governi cadono. La politica delle emozioni. Lo scontro tra (in)colti e populisti sui social media
Prima di tutto, le notizie. Quello che conta, in una giornata d'agosto ancora dominata dalla cronaca e dalle tragedie.
- L'indice S&P500 a New York ha appena toccato un record nell'intraday e sta per realizzare (domani) la più lunga serie storica di crescita di Wall Street. La fase "Toro" è cominciata il 9 marzo del 2009, da allora l'indice ha quadruplicato il suo valore.
- Brexit. Accordo per accelerare i negoziati. I capo-negoziatori di Ue e Regno Unito, Michel Barnier e Dominic Raab, hanno annunciato di aver trovato un accordo per accelerare i negoziati sulla Brexit e cercare di superare le ultime divergenze sull'uscita del Regno Unito e le relazioni future. "I negoziati stanno entrando nella fase finale", ha spiegato Barnier durante una conferenza stampa con Raab: "Ue e Regno Unito d'ora in poi negozieranno in continuazione".
- Il Papa chiederà in Irlanda la riconciliazione tra cattolici e protestanti. Francesco ha detto in un videomessaggio trasmesso dalle tv irlandesi che nel suo prossimo viaggio in Irlanda vuole "abbracciare tutti i membri della famiglia irlandese". E prega "in particolare, perché serva a far crescere l'unità e la riconciliazione tra tutti i fedeli di Cristo, come segno di quella durevole pace che è il sogno di Dio per l'intera famiglia umana". Il New York Times è nella fase domande con risposta semplice e si chiede se Papa Francesco riuscirà a salvare la Chiesa. Trasformare la difficoltà in opportunità?
- Michael Cohen, ex legale di Donald Trump ha raggiunto un accordo con la giustizia americana che lo accusa di frode fiscale e e bancaria. Lo riferiscono al New York Times due fonti, precisando che l'intesa non prevede la collaborazione. Cohen avrebbe pagato delle donne per garantire il loro silenzio sulle relazioni con Trump. Secondo la Cnn, Cohen dovrebbe dichiararsi colpevole per i casi di frode fiscale e bancaria, e per violazioni finanziarie legate...
Prima di tutto, le notizie. Quello che conta, in una giornata d'agosto ancora dominata dalla cronaca e dalle tragedie.
- L'indice S&P500 a New York ha appena toccato un record nell'intraday e sta per realizzare (domani) la più lunga serie storica di crescita di Wall Street. La fase "Toro" è cominciata il 9 marzo del 2009, da allora l'indice ha quadruplicato il suo valore.
- Brexit. Accordo per accelerare i negoziati. I capo-negoziatori di Ue e Regno Unito, Michel Barnier e Dominic Raab, hanno annunciato di aver trovato un accordo per accelerare i negoziati sulla Brexit e cercare di superare le ultime divergenze sull'uscita del Regno Unito e le relazioni future. "I negoziati stanno entrando nella fase finale", ha spiegato Barnier durante una conferenza stampa con Raab: "Ue e Regno Unito d'ora in poi negozieranno in continuazione".
- Il Papa chiederà in Irlanda la riconciliazione tra cattolici e protestanti. Francesco ha detto in un videomessaggio trasmesso dalle tv irlandesi che nel suo prossimo viaggio in Irlanda vuole "abbracciare tutti i membri della famiglia irlandese". E prega "in particolare, perché serva a far crescere l'unità e la riconciliazione tra tutti i fedeli di Cristo, come segno di quella durevole pace che è il sogno di Dio per l'intera famiglia umana". Il New York Times è nella fase domande con risposta semplice e si chiede se Papa Francesco riuscirà a salvare la Chiesa. Trasformare la difficoltà in opportunità?
- Michael Cohen, ex legale di Donald Trump ha raggiunto un accordo con la giustizia americana che lo accusa di frode fiscale e e bancaria. Lo riferiscono al New York Times due fonti, precisando che l'intesa non prevede la collaborazione. Cohen avrebbe pagato delle donne per garantire il loro silenzio sulle relazioni con Trump. Secondo la Cnn, Cohen dovrebbe dichiararsi colpevole per i casi di frode fiscale e bancaria, e per violazioni finanziarie legate alla campagna elettorale. L'accordo includerebbe anche un periodo di detenzione e una cospicua multa.
- Nave Diciotti. Stallo totale, la nave della Guardia Costiera ormeggiata a Catania con a bordo 177 dei 190 migranti soccorsi a Ferragosto. La decisione del Viminale resta quella di negare lo sbarco. "O l'Europa inizia a fare sul serio ricollocando gli immigrati - ha ribadito via Twitter il ministro Salvini - oppure inizieremo a riportarli nei porti da dove sono partiti". Il ministro Toninelli si dichiara d'accordo con Salvini. Ancora nessuna risposta dall'Unione europea sulla redistribuzione.
- Tragedia del Pollino. Via Agi: È di dieci morti il bilancio conclusivo della piena del torrente Raganello, nel Parco del Pollino a Civita (Cosenza). I tre dispersi sono stati localizzati in mattinata grazie al gps dei loro telefonini: erano sul versante lucano del Pollino, dove si erano accampati rinunciando, a causa del maltempo, alla prevista gita alle Gole del Raganello. I feriti sono 5, in gravi condizioni. Tra loro una bambina di 9 anni che ha perso i genitori), trasferita all'ospedale Cardarelli di Napoli, mentre quattro uomini presentano politraumi. Una tragedia forse evitabile: c'era un bollettino di allerta meteo diffuso dalla Protezione civile sin dal giorno prima.
***
Cominciamo dal passato. Per capire il presente, occorre guardare alla storia, senza incorrere però nell'errore di fare paragoni impropri. I bagliori servono a illuminare, non a bruciarsi le dita.
01
Lezioni dalla storia
List ha pubblicato un articolo di Giuliano Cazzola sulla Primavera di Praga, cinquant'anni fa, 1968. Molti considerano questo "ricordare" un esercizio inutile, perché bisogna pensare al domani, il futuro, mi raccomando il futuro e occhio a quello che dicono gli economisti e perdinci sì, ci mancherebbe, gli economisti. La realtà è che la perdita di senso storico - di cui gli economisti al potere sono il più lampante esempio, non guardano neppure le serie storiche, vedere alla voce salvataggio della Grecia - è una delle cause più grandi dello smarrimento del presente. Nelle ultime righe della testimonianza di Cazzola sulla Primavera di Praga, l'invasione delle truppe del Patto di Varsavia, a un certo punto c'è un altro "balzo storico" - e un flashback - la caduta del Muro di Berlino, il 1989 in cui - per dirla con Fukuyama - "la storia era finita".
Cazzola a bordo della sua macchina del tempo, quasi trasferito con il teletrasporto di Star Trek in quei giorni in cui il mondo sembrava chiudere l'era del gelo, della Cortina di Ferro, delle guerre e aprirsi a una progressiva pace e prosperità, in quei giorni Giuliano visse quello che Giacomo Leopardi definì "la strage delle illusioni": della Primavera di Praga in Cecoslavacchia non era rimasto più niente. Quell'idea di sinistra non si era compiuta, ma piegata, rannicchiata fino a scomparire. L'Idea non c'era più e a chi l'aveva sostenuta, contro i carri sovietici, non restava neppure la testimonianza, la gloria di un attimo, la riconoscenza. La rivelazione per Cazzola, è stato scoprire in quel vibrante 1989 il destino riservato al segretario parlamentare di Dubcek: faceva il guardiamacchine. Improvvisamente, per l'amico Giuliano si apre una lancinante verità: "Mi accorsi ben presto che noi non avevamo capito nulla della nuova situazione". Ecco, questo grondante e definitivo "non capire nulla", questo lungo smarrimento durato decenni e questo ritrovarsi, questo perdersi per strada i segni della storia, non è un'eccezione. L'errore di lettura di ieri sul comunismo, la sua ascesa e il suo declino, la sua inesorabile sostituzione con l'altro - per nemesi, il nemico, il Capitale - la scoperta di un guardiamacchine che fu segretario di Dubcek è destinata a ripetersi oggi in forme ancor più paradossali di quanto abbia raccontato Cazzola.
L'assenza di senso storico, prospettiva e capacità di proiettare lo sguardo all'indietro per portarsi avanti, è un tratto evidente del nostro tempo dove il dibattito è stato sostituito dall'urlo, dal settarismo e dalla lotta di clan. La maggioranza che ha vinto le elezioni pensa di avere il diritto di imporre qualsiasi idea - anche la più bislacca, e ne hanno parecchie - mentre la minoranza bocciata dagli elettori sogna un ribaltone politico per via esterna (lo spread, la finanza, il mago Zurlì) e ossessivamente ripete gli errori e gli orrori che hanno condotto il Partito democratico americano a perdere di vista la realtà, talmente accecati dalla sconfitta da teorizzare la democrazia e il governo come monopolio dei cosiddetti competenti, cioè la negazione stessa della democrazia.
La lotta tra questi due totalitarismi rischia di stritolare l'Italia perché non ha più una classe dirigente dotata di senso storico. Chi ha costruito l'Italia nel Dopoguerra aveva una visione e un terrore: quello di ripiombare nel passato. Quando gli uomini della Prima repubblica si trovarono di fronte al terrorismo - nei soli due anni dal 1977 al 1978 gli attacchi terroristici furono più di 500 - seppero come reagire perché avevano sedimentata nell'anima l'esperienza di ieri. Noi ci troviamo di fronte a un vuoto: la maggioranza e l'opposizione oggi sono in gran parte formati da persone che non hanno alcun senso storico.
Siamo di fronte all'assenza di senso storico e alla presenza di un'esaltazione tribale dello scontro totale dove il colto e l'incolto, il ricco e il povero, l'élite e il popolo degli abissi sono proiettati nello stesso teatro dove si combatte con le pietre e i bastoni. Quella che con una lenitiva ironia su List chiamiamo fase Antenati: "Wilma, passami la clava".
02
Fukuyama e la società tribale
Foreign Affairs ha pubblicato un articolo di Francis Fukuyama, autore come sempre capace di offrire nuove visioni e spunti di riflessione. Fukuyama sostiene che siamo entrati in un'era di neo-tribalismo e cultura dell'identità, di crisi profonda della democrazia - sembra finita la sua espansione e anzi è in regressione - di dominio di una neo-lingua accelerata e tagliente che divide, di formazione di gruppi e sotto-gruppi e conseguente emarginazione degli sconfitti. L'autore cita - come spesso capita qui su List - la letteratura distopica come anticipatrice del movimento della storia. Fukuyama dimostra di conoscere e coltivare la science fiction e cita lavori che sono fondamentali per fare il salto dall'analisi classica delle potenziali distopie al presente in divenire. Il futuro è davanti ai nostri occhi. Non quello del 1984 di George Orwell, non una dittatura centralizzata, ma qualcosa di de-centralizzato e fuori dal potere dello Stato.
Fukuyama evoca i pilastri della letteratura cyberpunk - William Gibson, Neal Stephenson, Bruce Sterling - e ricorda in particolare il romanzo Snow Crash di Stephenson:
Il romanzo di Stephenson del 1992, Snow Crash, teorizzò un onnipresente "Metaverso" virtuale in cui gli individui potevano usare degli avatar e cambiare le loro identità a loro piacimento. Nel romanzo, gli Stati Uniti erano divisi in "Burbclaves", suddivisioni suburbane che si occupano di identità ristrette, come il Nuovo Sudafrica (per i razzisti, con le loro bandiere confederate) e la Grande Hong Kong del signor Lee (per gli immigrati cinesi). Passaporti e visti sono necessari per viaggiare da un quartiere all'altro. La CIA è stata privatizzata e la portaerei USS Enterprise è diventata una casa galleggiante per i rifugiati. L'autorità del governo federale si è ridotta a comprendere solo il terreno su cui si trovano gli edifici federali.
Troppo. Ma dentro questo incubo, questa polverizzazione c'è il rischio della società contemporanea: la sua esplosione in micro-interessi destinati a entrare in rotta di collisione, il tracciamento di confini, fortezze, zone esclusive, l'apartheid, tutti contro tutti.
Se nessuno fa lo sforzo di comprendere l'altro, la risposta alla fine è il recinto.
03
L'editto delle chiudende
Il titolare è un isolano e ricorda un fatto storico che cambiò la società della Sardegna: il 6 ottobre del 1820 Vittorio Emanuele I emanò l'editto delle chiudende. Che cosa era il "Regio editto sopra le chiudende, sopra i terreni comuni e della Corona, e sopra i tabacchi, nel Regno di Sardegna"? Era un atto che autorizzava la recinzione di terreni considerati collettivi. Quell'atto significava che in una società agro-pastorale chi aveva pascolato da sempre le pecore in quei terreni da quel momento non avrebbe potuto più farlo. L'editto autorizzava "qualunque proprietario a liberamente chiudere di siepe, o di muro, vallar di fossa, qualunque suo terreno non soggetto a servitù di pascolo, di passaggio, di fontana o d'abbeveratoio". I piemontesi pensavano di modernizzare il sistema agricolo sardo con un editto.
L'allora Vicerè di Sardegna, il marchese, Ettore Veuillet d'Yenne, descrisse il risultato di tale decisione: "È veramente eccessivo l'abuso che fecesi delle chiudende da alcuni proprietari. Siffatto abuso è quasi generale. Si chiusero a muro ed a siepe dei boschi ghiandiferi, si chiusero al piano e ai monti i pascoli migliori per obbligare i pastori a pagarne un altissimo fitto e si incorporarono perfino le pubbliche fonti e gli abbeveratoi per meglio dettare ai medesimi la legge. L'editto giovò soltanto nella sua esecuzione ai ricchi e potenti".
La società del recinto alla fine non è libera perché tutti sono proprietari, è prigioniera della legge del più forte sul più debole. Questo è il rischio che corre l'Italia, un'era di chiudende.
Ecco il pezzo di Giuliano Cazzola, una testimonianza.
04
Io, il segretario di Dubcek e la Primavera di Praga
di Giuliano Cazzola
Cinquant’anni or sono, nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968, con una rapidissima operazione militare, le truppe del Patto di Varsavia (sovietiche, polacche, tedesco-orientali, ungheresi e bulgare; la Romania si rifiutò di prendervi parte con le proprie) occuparono la Cecoslovacchia senza incontrare alcuna resistenza se non quella passiva e ostile della popolazione. Jan Palach, un giovane ceco, all’inizio del 1969, si diede fuoco per protesta e divenne il simbolo della resistenza a quel tragico evento che interrompeva manu militari la cosiddetta "Primavera di Praga", ovvero il tentativo del Partito comunista cecoslovacco e del suo leader Alexander Dubcek di avviare un profondo programma riformista con la restaurazione delle libertà civili e politiche.
Il nuovo corso di Praga non metteva in discussione il sistema economico-sociale, l’assetto delle alleanze né si proponeva (di questo intendimento fu accusata la rivoluzione ungherese del 1956, stroncata nel sangue dall’Armata Rossa) di abbattere il regime comunista. Non c’erano dunque ragioni di politica internazionale o di sicurezza del blocco sovietico che giustificassero quell’intervento (secondo la logica del Patto di Yalta). Peraltro, in quello stesso frangente, la Romania era impegnata in una politica estera caratterizzata da significativi distinguo da Mosca. Continua a leggere l'articolo su List.
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Torniamo al punto: il governo. È l'unico possibile, non digerito dagli sconfitti (fatto normale), inaccettabile per l'establishment (fatto anche questo più che normale), destinato a cadere un giorno sì e l'altro pure sulle pagine dei giornali. È così? Le previsioni sono attendibili? No. Ci spiega perché Marco Gervasoni.
05
Scenari di crisi (im)possibile
di Marco Gervasoni
È così. Hanno ricominciato a urlare come bestie sgozzate, gli editorialisti del principali giornali (quella che si può chiamare trimurti giornalistica, Corriere, Repubblica, Stampa), hanno perso di nuovo la tramontana i giornalisti e i conduttori della tv. Speriamo che il lutto e i funerali li plachino, ma ne siamo poco convinti. Sulla vicenda Autostrade sembra quasi che al posto di Conte ci sia Lenin, al posto di Salvini, Stalin e a quello di Di Maio, Trotsky (senza augurare nulla a nessuno, ben inteso). Che poi, siccome il giornalista collettivo è sostanzialmente sessantottino o post sessantottino, i tre (persino Stalin) sono da lui considerate figure positive. No, meglio cercare altri antenati. Continua a leggere l'articolo su List.
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Il tema centrale è la comunicazione. In un'era iper-connessa, è cambiata radicalmente e i fatti accelerano questa tras-formazione. Tra questi, il crollo del Ponte Morandi a Genova - un trauma nazionale - è un caso da studiare, probabilmente è una svolta nello scenario politico.
06
Consenso, media, partiti. La politica del ponte
Il crollo del Ponte Morandi a Genova è una tragedia, una perdita immane di vita e un fatto politico. Il disastro è uno spartiacque della politica nazionale, le reazioni e il dibattito pubblico che è seguito al crollo mostrano come la separazione tra vecchi/nuovi partiti e leader sia profonda e destinata a cambiare ancora la mappa del potere in Italia. Quanto influiranno i fatti di Genova sull'evoluzione del consenso dei partiti? Presto vedremo i sondaggi, ecco il quadro della Supermedia YouTrend/Agi del 2 agosto:
Un andamento ancora più chiaro se partiamo dalla campagna elettorale:
Siamo di fronte a un fenomeno di lunga durata che ha bisogno di analisi, scenario, corretta interpretazione e studio. Cosa diranno prossimi sondaggi? E come si svilupperà la dinamica tra maggioranza e opposizione dopo la tragedia di Genova?
Populismo vs establishment, consenso e disarticolazione dei mainstream media, nuovo linguaggio dei leader e social, percezione della realtà, relazione tra passato e presente. Ascolta su RadioList un'indagine del titolare di List con Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend.
La dimostrazione empirica di questo scenario va in onda sui social tutti i giorni. Tutti contro tutti. Un gioco di ruolo dove anche le classi colte finiscono per comportarsi come i populisti. Lorenzo Castellani racconta questo spettacolo, il circo dei new media.
07
Il colto sui social? Settario come un qualunquista
di Lorenzo Castellani
Nelle Considerazioni di un impolitico, libro profondissimo ed importante scritto nel 1918, Thomas Mann metteva in guardia dalla "politicizzazione degli spiriti". I progressisti dell'epoca, accecati dal razionalismo e dall'impeto democratico, miravano a fare della Germania una patria delle democrazia moderna imponendo una politicizzazione di tutti i campi della vita, inclusi quelli filosofici e artistici. Tutto doveva essere democratizzato e politicamente impegnato, ma la misura delle intenzioni progressiste si rivelò sbagliata, la politicizzazione dovuta ad una costruzione dall'alto della democrazia avvantaggiò la riemersione del polemos e degli estremisti, in pochi anni la Repubblica di Weimar collassò e il disordine venne ripristinato da Hitler. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che cosa è tutto questo? Lo spirito del tempo. E si muove su linee che non sono quelle dell'economia. Siamo nel campo della psicologia, emozioni. Giuliano Noci ci spiega perché il populismo è figlio di questo corto-circuito emozionale.
08
Il corto-circuito delle emozioni
di Giuliano Noci
La mia appartenenza, come ingegnere e docente universitario, alla cosiddetta élite della società italiana – mala tempora currunt per la tecnocrazia – non mi impedisce di provare ad interpretare i fenomeni della contemporaneità senza pregiudizi (almeno spero) e con la forza plastica dell’evidenza empirica. Desidero in questa occasione cimentarmi nell’analisi delle ragioni che hanno portato il cosiddetto populismo ad assurgere a repentino e potente fattore di trasformazione della contemporaneità (lo Zeitgeist, spesso richiamato dal titolare). È questo un tema oggetto di continue analisi da parte dei media mainstream, che non colgono però l’essenza di un malessere sempre più diffuso, non solo su scala geografica ma anche in termini sociali; infatti, essendo un membro atipico della élite, viaggio in metropolitana – la mia palestra di vita più importante – e nel mio frequente peregrinare mi sono sempre più reso conto che non sono solo i pendolari (operai ed impiegati) a protestare ma anche un numero sempre maggiore di imprenditori e colletti bianchi (per la cronaca pendolo su Milano e non nel profondo sud). Abbiamo in altre parole a che fare con un fenomeno che è molto trasversale e non può essere ricondotto semplicemente a fenomeno di lotta tra il popolo e le élite. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero serale di List? Continua il flusso di notizie straordinarie dal fronte venezuelano.
09
Venezuela. La Woodstock della povertà
Il governo venezuelano ha annunciato la svalutazione del bolivar del 96 per cento nei confronti del dollaro. Ieri sono entrate in vigore le nuove banconote 'spogliate' di cinque zeri che rientrano nel programma per frenare l'iperinflazione. La banca centrale ha fissato il nuovo tasso a 68,65 bolivar sovrani per un euro, equivalente a circa 60 bolivar sovrani per dollaro. Il precedente tasso era equivalente a circa 2,48 bolivar sovrani per dollaro. Espresso nella precedente valuta 'bolivar forte', in vigore fino a lunedì, equivale a un cambio da 248.210 a 6.000.000 bolivar forti per un biglietto verde. Sono le idee economiche di Nicolas Maduro, il presidente che in Venezuela ha creato la Woodstock permanente della povertà.
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rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.