29 Agosto

Macron, il tuono che rischia di finire in un lampo

Si presenta come l'avversario dei populisti, afferma di essere il nemico di Salvini e Orban, parla molto di Europa, ma in casa ha problemi sempre più grandi. Si è dimesso il ministro dell'Ambiente, le Figaro definisce la sua non-linea politica "ieri geniale, oggi pericolosa". Da En Marche a RetroMarche, storia di un fenomeno (populista) incompiuto

"Ieri geniale, oggi pericoloso". Così le Figaro ha dipinto nell'editoriale in prima pagina la parabola politica di Emmanuel Macron. Le dimissioni del ministro dell'Ambiente, Nicolas Hulot, sono non un campanello d'allarme - ne erano suonati tanti in questi mesi - ma la conferma che la presidenza Macron si sta ripiegando e i suoi tentativi di rilancio si scontrano con il suo peggior nemico: se stesso, la sua politica nè nè. Nè di destra nè di sinistra, cioè nulla. Il rischio peggiore per Macron, in fondo, era questo fin dall'inizio: assecondare tutto per finire in niente. In un paese, la Francia, dove destra e sinistra sono ancora un potente motore dell'immaginario, questa scelta di non-essere sta consumando Macron. 

 Macron ha affermato oggi di essere lui il baluardo dei populisti in Europa. Detto da un populista come lui fa sorridere. "Hanno ragione, sono il loro oppositore principale" ha detto Macron riferendosi a Salvini e Orban. "Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio. Se vogliono vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione". Il problema di Macron è che nessuno lo vede, il suo progetto di Europa è naufragato di fronte al Nein della Germania, la Francia è una teiera che fischia. Così il presidente parla molto di politica internazionale per mettere una maschera ai suoi problemi in casa. Le dimissioni di Hulot parlano da sole, un ministro che lascia "per non mentire più a me stesso", cioè per chiuderla con il racconto di una cosa che non è e non c'è: il governo En Marche. Al limite, se c'è, è decisamente En Retromarche. 

Applaudito - giustamente - quando mise a segno la sua  spettacolare vittoria,  per un certo periodo è sembrato ai progressisti di casa nostra il perfetto sostituto del santone che aveva vegliato su...


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