31 Agosto

Fitch conferma il rating, ma l'outlook diventa negativo

Il giudizio dell'agenzia di rating. Fitch: grandi differenze tra Lega e Cinque Stelle sul programma, cresce il rischio di elezioni anticipate dal 2019. Istat: produzione nel II trimestre in decelerazione, mercato del lavoro piatto e crescita degli inattivi. Di Maio e Salvini scelgano: alimentare la spesa corrente o fare investimenti

AGGIORNAMENTO (ore 22.07). Fitch conferma il rating sull'Italia a BBB ma peggiora il giudizio sull'outlook da stabile a negativo. I rischi al ribasso per l'Italia sono aumentati dalla revisione dello scorso marzo. Fitch prevede un allentamento fiscale in Italia che renderebbe il già alto debito pubblico più esposto rispetto a potenziali shock. Il rapporto deficit/Pil è stimato da Fitch all'1,8 per cento, più alto di 0,2 punti rispetto alle previsioni del governo. La decisione di Fitch rispetta le previsioni degli analisti sul giudizio, chiaramente influenzato dall'incertezza sulla politica economica del governo. Questi sono i fattori presi in considerazione da Fitch:

Il punto chiave di tutta la valutazione di Fitch è ovviamente lo scenario politico mutato dopo il voto del 4 marzo. Ecco i punti chiave del report sulla parte politica:

  • C'è un nuovo governo di coalizione che non ha precedenti, il governo "ha una natura nuova e non collaudata";
  • Si attende un allentamento fiscale che può esporre il debito a potenziali shock;
  • Sono aumentati i rischi di uno sforamento delle previsioni di bilancio;
  • Ci sono "notevoli differenze politiche tra i partner della coalizione";
  • Ci sono "incongruenze tra gli elevati costi di attuazione dei nuovi impegni stabiliti nel  contratto  di governo e l'obiettivo dichiarato di ridurre il debito pubblico. Non è chiaro come saranno risolte queste tensioni politiche";
  • È aumentato il rischio di "un'inversione delle riforme strutturali" con un conseguente "impatto negativo sui fondamentali del credito".
  • Il recente "decreto dignità dovrebbe avere un effetto limitato sulle dinamiche del mercato del lavoro", ma una più ampia azione sulle  "riforme strutturali del mercato del lavoro e del sistema pensionistico potrebbe avere un impatto moderatamente negativo sulla crescita e sulle finanze pubbliche a medio termine";
  • "L'antipatia di parti del governo nei confronti dell'UE e dell'euro" è considerato "un ulteriore rischio di ribasso, anche se consideriamo bassa la probabilità che il governo...

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