11 Settembre

L'Europarlamento apre la campagna d'Ungheria

Strasburgo approva la procedura contro Orban: 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astenuti. Rischio boomerang e destabilizzazione dell'Unione. La Lega: "È un precedente pericolosissimo. Dopo l'Ungheria di Orban, nei prossimi mesi la sinistra e la Ue metteranno nel mirino anche l'Italia, il nostro Governo e il nostro leader Matteo Salvini"

L'Europarlamento ha approvato la procedura contro l'Ungheria di Orban: 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astenuti.  Ora si aprirà la procedura prevista dall'articolo 7 del Trattato in caso di violazione dei diritti fondamentali come democrazia, Stato di diritto e diritti umani.  Da questo momento, si avvia una danza macabra tra Orban e l'Unione europea, i paesi del blocco Est e il resto del Vecchio Continente. Il Ppe si è spaccato. Ora la parola passa ai capi di governo. Difficile prevedere le conseguenze, comincia una navigazione in una terra incognita. 

"Una votazione storica del Parlamento a favore dello stato di diritto", ha commentato l'eurodeputata dei Verdi Judith Sargentini. "Il governo di Viktor Orban ha minato i valori europei attaccando l'indipendenza dei media, dei giudici e del mondo accademico, e le persone vicine al governo ei loro amici e familiari si sono arricchiti a spese di contribuenti ungheresi ed europei. Il popolo ungherese merita di meglio  gli ungheresi hanno anche il diritto alla libertà di espressione, alla non discriminazione, alla tolleranza e alla giustizia sanciti dai trattati europei". Terreno molto scivoloso, in Europa succede di tutto. 

La prima reazione della Lega - ha votato contro, come Forza Italia - traccia il quadro della discussione e della posta in gioco. La dichiarazione è di Mara Bizzotto, capogruppo a Strasburgo:  "Le sanzioni contro Orban e l'Ungheria votate dal Parlamento Europeo sono una pagina bruttissima per la democrazia e l'intera Europa. Orban è vittima di uno squallido agguato politico orchestrato dalla sinistra filo immigrati e dalle lobby di potere della Ue. Che una parte consistente del Ppe si sia prestato a questo linciaggio politico contro uno dei suoi leader, è sotto gli occhi di tutti: spero che Orban, dopo questo affronto, molli il Ppe ed entri a far parte del nuovo blocco identitario e sovranista che stiamo costruendo in vista delle Europee del 2019. Il...


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