22 Settembre
Di Maio Bruce Lee, Casalino leak, compagno Fico
Disordine a Cinque Stelle. Di Maio dalla Cina con furore (il Manifesto) chiede a Tria di "trovare i soldi". Il Presidente della Camera fa l'illuminato di sinistra e anti-governativo. Il portavoce dell'esecutivo attacca i funzionari del ministero dell'Economia in una registrazione (leak) mentre parla con un giornalista. Tre storie, un denominatore: la confusione pentastellata
Che cosa sta succedendo? Proviamo a ridurre il rumore, tornare ai fatti concreti, alle cose che pesano, la settimana alla fine della fiera è andata così.
Guerra del container. Trump ha annunciato dazi su 200 miliardi di export della Cina in America. I cinesi stamattina hanno detto che diserteranno i colloqui sul commercio che dovevano proseguire nei prossimi giorni.
La Borsa se ne frega. Questo è il punto più strano: Wall Street ha davanti agli occhi tutti i segnali di un rallentamento dell'economia, la guerra dei dazi si sta facendo sentire, i tassi dei titoli di Stato americani sono in rialzo, le divergenze presenti sono parecchie, ma la Borsa ha deciso che la festa c'è, continua e non si ferma. Risultato: gli indici Dow Jones e S&P500 volano.
Mid-term. Trump perderà la Camera. I sondaggi sono chiari: la Camera dei rappresentanti andrà ai Democratici, il Senato per ora resta nel controllo dei Repubblicani. Non c'è niente di sorprendente, il copione consolidato prevede che nelle elezioni di medio-termine il partito del Presidente perda seggi. Guardate qui:
Quindi quando sentirete parlare della grande sconfitta di Trump, di un segno della storia che cambia, del ritorno di Obama e Hillary e naturalmente anche di Renzi, ricordate agli amici Dem che vi stanno deliziando a cena con la Pubblicità Progresso che è tutto ampiamente nell'ordine delle cose note e prevedibili. Probabilità di cambiamento? Per ora in peggio, ma con Trump tutto è possibile. List sta seguendo come sempre la corsa americana, il 6 novembre si avvicina.
I danni di Florence. Moody's ha stimato i danni dell'uragano Florence che si è abbattuto sulle Carolinas tra i 38 e i 50 miliardi di dollari. È andata meglio di quanto previsto e tre uragani hanno fatto peggio nella storia recente americana: Harvey (133.5 miliardi), Maria (120 miliardi) e Irma (84.2...
Che cosa sta succedendo? Proviamo a ridurre il rumore, tornare ai fatti concreti, alle cose che pesano, la settimana alla fine della fiera è andata così.
Guerra del container. Trump ha annunciato dazi su 200 miliardi di export della Cina in America. I cinesi stamattina hanno detto che diserteranno i colloqui sul commercio che dovevano proseguire nei prossimi giorni.
La Borsa se ne frega. Questo è il punto più strano: Wall Street ha davanti agli occhi tutti i segnali di un rallentamento dell'economia, la guerra dei dazi si sta facendo sentire, i tassi dei titoli di Stato americani sono in rialzo, le divergenze presenti sono parecchie, ma la Borsa ha deciso che la festa c'è, continua e non si ferma. Risultato: gli indici Dow Jones e S&P500 volano.
Mid-term. Trump perderà la Camera. I sondaggi sono chiari: la Camera dei rappresentanti andrà ai Democratici, il Senato per ora resta nel controllo dei Repubblicani. Non c'è niente di sorprendente, il copione consolidato prevede che nelle elezioni di medio-termine il partito del Presidente perda seggi. Guardate qui:
Quindi quando sentirete parlare della grande sconfitta di Trump, di un segno della storia che cambia, del ritorno di Obama e Hillary e naturalmente anche di Renzi, ricordate agli amici Dem che vi stanno deliziando a cena con la Pubblicità Progresso che è tutto ampiamente nell'ordine delle cose note e prevedibili. Probabilità di cambiamento? Per ora in peggio, ma con Trump tutto è possibile. List sta seguendo come sempre la corsa americana, il 6 novembre si avvicina.
I danni di Florence. Moody's ha stimato i danni dell'uragano Florence che si è abbattuto sulle Carolinas tra i 38 e i 50 miliardi di dollari. È andata meglio di quanto previsto e tre uragani hanno fatto peggio nella storia recente americana: Harvey (133.5 miliardi), Maria (120 miliardi) e Irma (84.2 miliardi). Dentro questi numeri ovviamente ci sono anche i premi pagati dalle assicurazioni.
Brexitland. L'accordo sulla Brexit tra il Regno Unito e l'Unione europea è lontano. Theresa May ha detto che "un non accordo è migliore di un cattivo accordo". Abbiamo già visto su List che Regno Unito e Unione europea hanno bisogno l'uno dell'altro. Dunque Bruxelles che fa la voce grossa conta poco, quello che bisogna leggere è il silenzio e la prudenza di Berlino che trema all'idea di un crollo dell'export verso l'Inghilterra. Tutti hanno da perdere molto. Forse troppo.
C'è del marcio in Danimarca. La Danske Bank, principale banca della Danimarca, è finita in un piccolo guaio: la sua filiale in Estonia ha riciclato 200 miliardi di dollari. Superlavaggio.
Milleproroghe di te e di me. In Italia il governo giallo-verde ha piazzato i suoi primi due voti di fiducia e il Milleproroghe è passato. "Il golpe" denunciato dal Pd - con tanto di occupazione dell'aula - si è consumato in Parlamento dove c'era chi votava a favore e chi contro. Pare si chiami metodo democratico.
Il trend più importante da tenere d'occhio viene dalla Germania: AfD secondo i sondaggi è il secondo partito del paese. E tra meno di un mese si vota in Baviera. Non è una sorpresa, ma accade in un contesto delicatissimo. L'ultimo sondaggio di Infratest Dimap dice questo:
Pessimo segnale per la Grosse Koalition di Angela Merkel. Il secondo posto di AfD conferma il malessere dell'esecutivo a Berlino. E la storia surreale della rimozione-promozione del capo del controspionaggio ha riaperto i problemi tra i partiti della coalizione. Dopo i fatti di Chemnitz la Cancelliera ha provato la soluzione per non scontentare nessuno - nè la Spd che chiedeva la testa del capo del controspionaggio, Hans Maassen, né la CDU che invece lo difendeva. La mossa del promoveatur ut amoveatur ha avuto come risultato quello di rigettare il governo è di nuovo nel marasma. La SPD non ha gradito e l'alleanza è sospesa in aria, sono ripresi i colloqui tra i partner della coalizione per risolvere il caso Maassen in maniera diversa. Come? E chi lo sa? La GroKo sembra il Pd. Non chiude mai un problema.
Problemi? Se cercate problemi da (non) risolvere si torna in Italia.
01
La finanziaria
Uno strano paese che ha bisogno di crescita si è accartocciato nel discorso sulle pensioni. Andarci prima e comodi, a riposo. Bello, poi servirà qualcuno che lavori e le paghi, le pensioni e i redditi di cittadinanza. Ma questo è un altro film. A che punto è il lavoro su Def e legge di stabilità? Se dovessimo inseguire i rumors e dar retta ai giornali, il governo sarebbe già cotto, ma le cose sono in linea con le precedenti legislature: c'è un gran casino sulla "finanziaria" (archiviato il nome, il caos è rimasto), si cerca di accontentare tutti e ci sarà un bel po' di deficit con il numeretto del 2 per cento che farà da bussola. C'è l'accordo per la cosiddetta riforma pensionistica a quota 100 (62 anni di età, 38 di contributi) e sulla riforma fiscale con l’Ires al 15 per cento per gli utili reinvestiti in azienda, risparmio previsto per le imprese, 1 miliardo di euro. Sul reddito di cittadinanza siamo al dibattito se debba essere per tutti o solo per gli italiani, ma sarebbe interessante capire prima di tutto di cosa e di quanto parliamo. È ancora tutto per aria e i numeri ballano. Di investimenti si parla poco e sono l'unica cosa che serve per alimentare la crescita. Come andrà a finire? Lo sapremo presto, alla fine comanda l'agenda: giovedì 27 settembre ci sarà la presentazione del Def. È il documento che sta aspettando Moody's per esprimere il suo rating sull'Italia. Vivremo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Che facciamo? Abbiamo tre personaggi in commedia: il Casalino Parlante, Di Maio Bruce Lee e il compagno Fico. Telefonisti incauti, arti marziali, cinema, politica. Fellini con i grillini si sarebbe divertito un sacco. Sono tre storie diverse, ma hanno un tratto in comune: sono in disordine, caotiche, non hanno una direzione se non quella di colpire nell'immediato. Vedere una strategia in tutto questo è impossibile. Dominati dalla cattura dell'istante, i grillini improvvisano la politica e la trasformano in comunicazione superando sempre - e sbagliando - il fatto istituzionale. Funziona quando devi creare il consenso e sei in campagna elettorale, ma con il governo prima o poi finisci contro il muro.
02
Il Casalino Parlante
Fai il portavoce di un governo del G8, parli ogni giorno con i giornalisti, pensi che sarai sempre tu a fregare loro e non loro a fregare te. E invece è quasi sempre buona la seconda, soprattutto se la spari grossa al telefono. Così Rocco Casalino, un uomo brillante ma troppo esuberante, è finito nell'auto-trappolone: passo le mie informazioni a un giornalista ("metti che"), gli racconto tutto, uso il mio messaggio per fare pressioni sui funzionari del ministero dell'Economia che non collaborano, condisco il discorso in maniera brutale e oplà ecco un pezzo meraviglioso su un giornale. No. Esce la registrazione di quello che hai detto. Ecco lo stralcio che conta:
Se vuoi far uscire una cosa simpatica metti che nel Movimento è pronta la mega vendetta: scrivi che se non dovessero uscire i soldi per il reddito di cittadinanza, fonti parlamentari dei Cinque stelle giurano che per tutto il 2019 ci dedicheremo a far fuori una marea di gente del Mef. Non ce ne fregherà niente, sarà veramente una cosa coi coltelli. Ormai si è capito che Tria c'entra relativamente, ma al ministero c'è una serie di persone, lì da decenni, che proteggono il solito sistema e non ci fanno capire dove si possono trovare nel bilancio questi 10 miliardi del c... questa resistenza fa capire che c'è qualcosa che non va.
Casalino che passa le sue informazioni ai giornalisti non è certo un problema, è la normalità, non è neppure sorprendente il linguaggio che usa e gli argomenti contro il ministero dell'Economia, è il pensiero di uno che certamente non sa come funziona la contabilità nazionale o invece sa che non andrà a segno il reddito di cittadinanza e cerca il capro espiatorio. Le parolacce fanno parte dell'educazione, non sono l'oggetto della discussione e francamente abbiamo sentito anche di peggio nel Palazzo, quello che è stupefacente è il dopo. Vediamolo dal lato della comunicazione di governo. Casalino sta evidentemente parlando con un giornalista di cui si fida totalmente e dunque si esprime in assoluta libertà. Non sospetta di certo che l'audio possa essere diffuso e infatti non c'è alcuna precauzione, egli si esprime senza freni. Dunque quella registrazione o è stata pubblicata e fatta circolare dallo stesso giornalista con cui parlava Casalino o è lo stesso Casalino ad aver fabbricato il leak per fare pressioni sul ministero dell'Economia (ipotesi che facciamo a titolo scolastico). Nel primo caso il portavoce del governo è incauto perché non sa valutare l'affidabilità dei suoi interlocutori e si esprime fuori dai binari istituzionali; nel secondo caso, il leak, è un'operazione suicida perché a questo punto tutti i funzionari di via XX Settembre si chiuderanno a riccio (nel migliore dei casi) oppure faranno ostruzione vera (ne hanno la possibilità tecnica e il governo finirà nei guai con la discussione in Parlamento della legge di stabilità) e soprattutto troveranno ampia protezione nell'establishment che naturalmente tende ad auto-conservarsi. In ogni caso, danno irreparabile. Casalino nel frattempo ha vinto il premio Sua Prudenza 2018.
03
Di Maio dalla Cina con furore
Di Maio è in viaggio in Cina, non ha mai smesso un minuto di parlare del lavoro degli altri, anzi di un altro, quello del ministro dell'Economia Giovanni Tria. Tutto secondo il copione, Di Maio è il leader del Movimento 5Stelle, ha firmato un programma con Matteo Salvini, cerca di tradurlo in politica. C'è solo un dettaglio: invece di aiutare la causa, Di Maio così finisce per destabilizzare tutto, perché francamente non si capisce cosa voglia o, meglio, si capisce che vuole tutto, ma il tutto del suo piano economico si scontra con il poco delle casse italiane. Insomma, s'aggroviglia, parla di classe Economy e Business, un guazzabuglio che i compagni del Manifesto mettono giù così:
Cari amici del Manifesto, questo è troppo, Di Maio e Bruce Lee non si possono accostare, vi prego, siate buoni, sono associazioni che provocano shock culturali permanenti, dissociazioni gravi. Il ministro Kung Fu non c'è, questo dice cose in libertà dalla Cina, ma il Maestro era tutt'altra cosa:
Qui a List pensiamo che il poster basti e avanzi a ristabilire la distanza tra il Di Maio e il signor Lee. Uno passerà, l'altro resta per sempre.
03
Compagno Fico
Non si è fermato in estate, promette di continuare con una versione autunno-inverno rinforzata. Roberto Fico è così, terza carica dello Stato destinata a darci grandi soddisfazioni ideologico-culturali. Ecco un distillato delle cose che ha detto ieri, momenti di gloria:
Sono contrario ad ogni condono fiscale comunque lo si chiami. Di truffe semantiche ne abbiamo avute tante, come anche le missioni di pace che non lo erano.
(Truffe semantiche. Avvisare Di Maio)
Io sono del Movimento 5 stelle, ho sempre votato a sinistra e penso che la sinistra abbia tradito tanto dei suoi principi. Io in Campania nel 2005 ho lottato contro la privatizzazione dell'acqua pubblica, il Movimento non esisteva ma c'erano i Meet up. Abbiamo portato i nostri programmi a Prodi, Bassolino e Chiamparino. Abbiamo ricevuto un maltrattamento come se fossimo stati degli invasori per aver portato dei programmi e delle proposte.
(Più che invasori, alieni).
Se non si fa la legge sul conflitto di interessi e se non si toccano gli affollamenti pubblicitari è inaccettabile. Nel contratto di governo c'è il conflitto di interessi, per me si deve andare avanti. Non accetto che non si faccia la legge sul conflitto interessi e non accetto che non si attui quello che dice il sottosegretario Crimi perché vorrebbe dire che c'è stata una logica di scambio.
(La logica di scambio del governo giallo-verde che lo ha eletto Presidente della Camera con una logica di scambio di cariche istituzionali)
Quando parliamo di Berlusconi dobbiamo parlare di conflitto di interessi e approvare una legge sul conflitto di interessi è stato quasi impossibile in questo Paese. Negli ultimi 20 anni nessuno è riuscito a fare una legge seria. Poi è stata approvata una legge scellerata sulla governance della Rai, che affida al governo la scelta sia del presidente che dell'ad. Dunque siamo in questa situazione. Poi Salvini si è presentato alle elezioni con Berlusconi, e sono comunque un'alleanza. È ovvio che Salvini vada a parlare con colui con il quale si è presentato alle elezioni.
(Salvini e Berlusconi si parlano. Grandi scoperte).
Fico è niente meno che l'arma segreta dei competenti che dalla resistenza in terrazza sperano nel rovescio del governo. Le sue dichiarazioni all'inizio fanno ridere, poi logorano, infine fanno danni. Per quanto sgangherata, quella di Fico è pur sempre la terza carica dello Stato. È indipendente dalla sua persona, ma parla lui e se dice quelle cose un elettore comincia a chiedersi in quale circo si stia svolgendo tutto questo spettacolo. D'altronde, il suo compagno di partito, Luigi Di Maio, ha detto a Tria: "Deve tirare fuori i soldi". Perbacco, potevamo pensarci prima! Ci siamo chiesti se abbia una qualche conoscenza dello stato dei conti pubblici. La domanda è piovuta sui microfoni di RadioList dove il titolare e Maurizio Mazziero (Mazziero Research) si sono divertiti a fare ping pong sulla montagna del debito pubblico.
04
Deficit, spesa, investimenti. I tre rebus di Tria
RadioList. Vertice sull'economia a Palazzo Chigi, molte dichiarazioni, ma per ora è chiaro solo che la maggioranza vuole superare il tetto del 2 per cento tra deficit e pil. Che scenario è quello dei conti pubblici? Dove vanno i mercati? Senza una politica di investimenti l'Italia rischia la recessione. Un'indagine del titolare di List e Maurizio Mazziero
Giornata di vertici sull'economia, molte dichiarazioni, l'unica cosa che si è capita finora è che la maggioranza vuole superare il 2 per cento di deficit-pil. Vedremo in che quadro di finanza pubblica. Il governo lavora sui punti chiave del Documento di economia e finanza. Non c'è ancora un quadro unitario. Il titolare di List e Maurizio Mazziero, fondatore di Mazziero Research, fanno l'analisi dei conti pubblici. Che legge di stabilità arriverà? Il ministro dell'Economia Giovanni Tria deve mettere insieme varie aspettative e non tutte sono compatibili con il quadro futuro dei mercati. Senza investimenti sarà solo una manovra di spesa e con lo scenario economico che si prefigura, arriverà la recessione. Perché serve coraggio e non bisogna pensare al consenso immediato. Deficit, spesa, investimenti. I tre rebus di Tria. Ascolta RadioList.
RadioList. Due parti di news, una parte di musica, un twist di humour.
E i competenti che fanno? Che domande, twittano. Nel frattempo là fuori s'è messo in moto un meccanismo di sostituzione di un establishment con un altro establishment. Come? Leggiamo cosa scrive Lorenzo Castellani. E se siete del vecchio establishment, occhio alla testa.
05
Le quattro forze motrici dell'establishment populista
Emersione di una nuova classe politica, nuovi gruppi intellettuali prima minoritari, ricollocazione del mondo economico-finanziario, una generazione di giovani con formazione diversa da quella dei genitori. Un'indagine di Lorenzo Castellani sul ricambio delle élite
di Lorenzo Castellani
Scriveva Gaetano Mosca in Elementi di Scienza Politica, una delle sue opere principali: “Si può dire anzi che tutta la storia dell’umanità civile si riassume nella lotta fra la tendenza, che hanno gli elementi dominatori a monopolizzare le forze politiche ed a trasmetterne ereditariamente il possesso ai loro figli, e la tendenza, che pure esiste, verso lo spostamento di queste forze e l’affermazione di forze nuove, che produce un continuo lavorio di osmosi fra la classe alta e alcune frazioni di quelle basse. Decadono poi immancabilmente le classi politiche ogni qual volta non possono più esercitare le qualità per le quali arrivarono al potere, o queste perdono importanza nell’ambiente sociale in cui vivono.”
Il grande scienziato politico italiano pubblicava l’opera nel 1896 e rifletteva su una società in cui il suffragio universale non aveva ancora preso piede, eppure i principi sopra espressi appaiono tutt’ora utili per decifrare la contemporaneità. Come sottolinea la “legge” enunciata da Mosca, oggi c’è una classe politica che ha perso importanza nell’ambiente in cui viveva, quella dei partiti tradizionali e moderati, e che sta venendo sostituita da una nuova. Per questa classe politica entrante sempre si sottolinea l’importanza della “frazione delle classi basse”, l’uomo qualunque populista e sovranista, ma si dimentica troppo spesso l’apporto delle classi alte, oggi comunemente note con il termine anglo-sassone establishment. Nel racconto contemporaneo, svolto tanto dai populisti che dai moderati di varia estrazione, ciò che viene chiamato establishment ha delle caratteristiche culturali ben definite: cosmopolistimo, liberalismo economico, promozione dei diritti per una sempre più ampia emancipazione ed apertura globale, una rete di conoscenze estesa ed una formazione internazionale. Tuttavia gli avvenimenti degli ultimi anni dovrebbero sollevare dubbi su una definizione così netta della classe dirigente occidentale, le cui sfaccettature appaiono ben più complesse. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Bene, gattopardescamente sta cambiando tutto affinché non cambi niente. Un nuovo governo, una nuova élite e i cari vecchi problemi di sempre. Ah, il tran tran Italia. Siamo divertenti, noi siamo la commedia. Ma la tragedia è tutta inglese. May be.
06
May: "Nessun accordo è meglio di un cattivo accordo"
Brexit. Theresa May durissima dopo il vertice europeo di Salisburgo andato a vuoto. Salgono le critiche al primo ministro da parte dei Brexiteers del Partito conservatore: "Umiliati dall'Unione europea". Regno Unito e Ue hanno bisogno entrambi di un accordo. News, scenario, numeri di una partita vitale per tutti
Le trattative sulla Brexit sono in stallo, chiuso con un nulla di fatto il vertice di Salisburgo, Theresa May nel pomeriggio ha detto all'Unione europea come stanno esattamente le cose per il governo inglese: "Nessun accordo è meglio di un cattivo accordo". L'intervento della May è molto deciso, segno che a Salisburgo c'è stata parecchia ruvidità tra le parti: "Ho trattato l'Ue con nient'altro che rispetto e mi aspetto lo stesso da loro. Ora abbiamo bisogno di sentire dall'Ue quale sia la vera alternativa e possiamo discuterne". La trattativa ha un altro grande scoglio, il confine con l'Irlanda del Nord su cui la May ha ribadito di non aver "alcuna intenzione di accettare un confine doganale". May ha anche ribadito che non ha "nessuna intenzione di stravolgere il risultato del referendum né romperò il mio Paese. Abbiamo bisogno di un serio impegno per risolvere i due grandi problemi nei negoziati e siamo pronti. Il referendum di Brexit è stato il più grande esercizio democratico nella storia del Paese". Continua a leggere l'articolo su List.
***
Gli inglesi risolveranno la faccenda al pub e con l'aiuto della fortuna. Il classismo dei colti e delle corti dominanti ha prodotto lo strappo, ricucirlo non si può, fare un altro abito è possibile. C'è una piccola sorpresa stamattina sul Financial Times.
07
Sorpresa. Jim O'Neill dice che Corbyn è la risposta giusta
Sul Financial Times Jim O'Neill ha sostenuto l'idea che il Labour di Corbyn oggi sia la risposta ai problemi del Regno Unito. Jim O'Neill non è un pericoloso sovranista di sinistra, è l'economista che ha studiato l'ascesa delle nuove economie e inventato l'acronimo BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), è stato al vertice di Goldman Sachs, segretario al Commercio con David Cameron, oggi è presidente di Chatam House. Insomma, se questo signore dice che Jeremy Corbyn è la risposta al big mess inglese, allora bisogna o preoccuparsi o cercare di capire che cosa sta succedendo in terra inglese. In ogni caso, O'Neill ritiene che il Labour neo-socialista sia sintonizzato con lo spirito del tempo. E in effetti... se guardiamo cosa fanno e dicono i populisti in Europa, cosa fanno in Italia, tutto torna. Corbyn è certamente tra loro. E per O'Neill in almeno sei temi chiave il Labour ha la risposta alla crisi inglese: scarsa produttività; basta tagliare le tasse alle imprese che non assicurano vantaggi sociali; aumentare la paga dei lavoratori; dare un senso etico e pratico alla cultura del profitto d'impresa; riflettere sui servizi di pubblico interesse; il fallimento del mercato e le nazionalizzazioni; il problema della casa. Signore e signori, sono inglesi, ma sembra un brano tratto dal quaderno giallo-verde del populista italiano. Qui concordiamo con O'Neill con largo anticipo, è lo spirito dei tempi, il Signor Zeitgeist.
***
Servono gli intellettuali! urla una sagoma dal loggione. D'accordo, ma a patto che non si parli di competenti. E si tenga bene a mente che il rapporto tra politica e intellettuali è sempre stato tormentato. A volte funziona, quasi sempre non va.
08
Cielo, l'anti-intellettualismo
Quando durante una cena sentite qualcuno maledire questi tempi "ignoranti", dove governano "i cialtroni" e votano perfino "i bifolchi", non scomponetevi, ascoltate con attenzione tutto e poi consigliate al vostro commensale di prendere in mano qualche libro di storia. Il rapporto tra intellettuali e politica è stato sempre difficile, sono due mondi che raramente si parlano e in Italia abbiamo esempi clamorosi di intellettuali che alla prova della politica hanno racimolato zero tituli. La Repubblica Italiana fu fondata senza alcun dubbio da personalità di spessore culturale, ma in realtà il Paese che più di tutti ha le sue robuste radici tra gli uomini di cultura e la classe patrizia di allora è l'America. E nonostante questa eredità, gli Stati Uniti sono anche il luogo dove è nata una forte corrente anti-intellettuale. Richard Hofstadter nel 1964 vinse il Premio Pulitzer con un bellissimo libro sul tema. Il titolare ne ha una copia che viene regolarmente consultata quando qualcuno sospira un "oh cielo, l'anti-intellettualismo". Ecco, tra le pagine di "Anti-intellectualism in American Life" c'è tutto quello che serve per sapere, per capire. Pochi sanno, per esempio, che Thomas Jefferson, padre fondatore della democrazia americana, era sì un uomo di poliedrica cultura, ma soprattutto un fine scrittore di filosofia. Si sarebbe detto che "stava sulle nuvole" e fu attaccato duramente nella campagna elettorale del 1800 per il suo essere un intellettuale e non un uomo d'azione. Nelle memorie di Henry Kissinger, nel volume "Gli anni della Casa Bianca", il futuro segretario di Stato racconta l'inizio della sua avventura nel governo e confessa che il Presidente Richard Nixon lo chiamò nell'amministrazione non solo per le sue già apprezzate capacità di analista, ma anche perché voleva un intellettuale di Harvard alla Casa Bianca. Siamo di fronte ai cicli della storia. L'ascesa dell'esperto - che spesso non si rivela poi un uomo di reale pensiero - fu una battaglia tra le fazioni del business e quelle dell'intelletto, l'esaltazione prima del commerciante e poi del self-made man, il dibattito sull'importanza dell'istruzione nella democrazia, della scuola e del maestro (un tempo venerato, oggi sottopagato e abbandonato al bullismo dei genitori), fino ad arrivare all'oggi e alla battaglia tra politica e tecnocrazia, organismi eletti e corpi elitari. Si chiama storia. Ok, la vita è breve, non facciamola lunga. Buon sabato.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.