27 Settembre

Svolta sul deficit, il governo scommette sulla crescita

Non ci poteva essere nessuna diga di Tria perché dove c'è maggioranza politica prevale la politica. Sul ministro dell'Economia caricate aspettative (illusorie) e analisi (sbagliate) di una classe dirigente dentro i salotti e fuori dalla storia che non ha ancora capito cosa è successo con il voto del 4 marzo. Conte: "Manovra economica meditata, ragionevole e coraggiosa"

Accordo tra Cinque Stelle e Lega, diga di Tria abbattuta con un soffio e maggioranza giallo-verde che pone l'Europa di fronte al fatto che in Italia è successo davvero qualcosa di nuovo. Il commento del premier Conte alla chiusura del Consiglio dei ministri sintetizza la giornata: "Manovra economica meditata, ragionevole e coraggiosa". Dove il meditata significa combattuta, il ragionevole vuol dire che è una scommessa e il coraggiosa certifica che solo una strana maggioranza uscita da un voto sismografico poteva svoltare in questa maniera sul totem e tabù del deficit  e della crescita in Italia. Conte ha sottolineato: "Abbiamo programmato il più consistente piano di investimenti pubblici che sia mai stato realizzato in Italia". Questo è il punto più importante della manovra, quello che si spera decisivo nel giudizio dell'Europa: il piano di investimenti. 

Luigi Di Maio e i ministri del Movimento 5Stelle ieri notte sul balcone di Palazzo Chigi festeggiano l'accordo sulla manovra (foto Ansa)

Che cosa è successo? Accordo sul 2.4 per cento di deficit/Pil per ciascun anno del triennio 2019-2021 con verifica del percorso della crescita reale e del rispetto dell’impegno sul deficit, rafforzato da meccanismi di freno degli aumenti di spesa e verifica costante dell’attuazione degli investimenti.

Sul piano politico il pre-vertice e il Consiglio dei ministri appena concluso dicono che la maggioranza giallo-verde ha mostrato la forza del cemento a presa rapida quando si tratta di decidere sui temi vitali, che la diga di Tria è crollata (e lui non si dimetterà), ma dietro si è scoperta la diga della coppia Conte-Savona. Il Presidente del Consiglio e il ministro degli Affari Europei  hanno inserito una serie di misure e meccanismi che fanno dell'accordo un congegno fatto per essere sottoposto a verifica e dare all'Europa il segnale che a Palazzo Chigi si fa sul serio.

Il rapporto deficit-pil al 2.4 per...


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