28 Settembre

Il deficit è quello politico dell'Europa

Scegliere di punire la manovra del governo italiano non sarebbe una grande idea. Darebbe carburante ai populisti, metterebbe in risalto le debolezze della Commissione europea. Lorenzo Castellani racconta l'Ulisse legato.

di Lorenzo Castellani

Per settimane i media mainstream hanno ipotizzato una crisi di governo derivante dalla tensione tra il ministro dell’Economia e i due vicepresidenti del Consiglio sui conti pubblici. La figura del capo del Tesoro è stata mitizzata cristallizzando l’immagine di Giovanni Tria nell’inespugnabile custode della stabilità finanziaria. Alla fine il ministro non si è dimesso e i leader populisti hanno vinto il braccio di ferro con il tecnico portando il deficit al 2,4 per cento. Un altro caso edificato sul nulla e poi bruciato da parte del circolo mediatico. In queste ore sul titolare di via XX settembre è stato impresso il marchio dell’inaffidabilità e della scarsa credibilità da coloro che in lui avevano riposto le migliori speranze senza conoscerne il carattere. C’è poco da stupirsi poiché Giovanni Tria sapeva in quale governo stava entrando, per quali proposte i due partiti avevano rafforzato le proprie posizioni elettorali e sulle quali si erano poi accordate. Un ministro tecnico in un governo politico, con una grande spinta euroscettica, può cercare di frenare ma non ha la forza per dirigere. In questo senso il fatto che il deficit sia sotto il limite del 3 per cento previsto dai Trattati può essere già considerato un risultato a favore del ministro dell’Economia che ha fatto ciò che poteva senza aprire pericolose crisi di governo. Il problema, semmai, è di chi ha mitizzato la rigidità di Tria, erigendo, paradossalmente, un importante membro del governo a principale bandiera dell’opposizione. È stata avviata la costruzione di castelli in aria che oggi ci si appresta a distruggere. Un segno chiaro che l’opposizione mediatica ed intellettuale a questo esecutivo non sa più a cosa e a chi appigliarsi.

Mentre si aspetta un quadro più chiaro, nei dettagli e nei numeri, sulle policies sono arrivati i primi interventi da...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play