7 Ottobre
Bolsonaro in Brasile vola. L'Europa rasoterra in Baviera
Il candidato della destra populista sfiora l'elezione al primo turno (46%). Addio al Lulismo. Dietro le notizie sul respingimento dei migranti via charter verso l'Italia c'è il voto in Baviera del 14 ottobre. Sondaggi negativi su Csu e Spd. Il problema di Angela è nell'inquieta Germania borghese e conservatrice
Prima di tutto, l'agenda della settimana che comincia oggi. Quali sono gli appuntamenti che contano, pesano, lasceranno un segno?
- La locomotiva tedesca. Oggi Destatis pubblica il dato sulla produzione industriale della Germania in agosto. Previsione degli analisti: un calo dello 0.5 per cento. Domani escono i dati sul commercio.
- Pioggia di numeri. Domani escono i dati sul prodotto interno lordo del Regno Unito e i risultati della produzione industriale di Francia e Italia. Una giornata buona per provare a capire dove va l'economia europea. Dite che gli inglesi non sono europei? Ok, ma la loro economia è iper-integrata con quella dell'Eurozona. I dati del Regno Unito sono quelli da guardare con maggiore attenzione (a meno che non arrivino grandi sorprese da Roma e Parigi) perché siamo in zona Brexit e la trattativa tra Londra e Bruxelles per ora va male (o bene, dipende dai punti di vista).
- Draghistan. Mercoledì escono le minute della Banca centrale europea. Il loro interesse non si avvicina neppure lontanamente a quelle che pubblica la Federal Reserve. L'America è una democrazia, l'Europa è una burocrazia (opaca).
- Disoccupati in America. Dati sulle nuove iscrizioni alle liste di disoccupazione in America. Il numero sulla disoccupazione (3.7 per cento) è il più basso dal 1969. Escono anche i report sulle riserve di petrolio e gas in America.
- G20 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali. Si terrà a Bali giovedì, è un appuntamento importante in un momento di tensioni sul commercio (guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina) e le valute (il Dollaro vs le monete dei paesi emergenti e non solo). In ogni caso, non decideranno niente, le svolte arrivano da un livello più alto.
- Cina Global. L'impero di Xi Jinping venerdì mostra i dati della bilancia commerciale. Sì, è il dolore di Trump.
- JPMorgan. La più...
Prima di tutto, l'agenda della settimana che comincia oggi. Quali sono gli appuntamenti che contano, pesano, lasceranno un segno?
- La locomotiva tedesca. Oggi Destatis pubblica il dato sulla produzione industriale della Germania in agosto. Previsione degli analisti: un calo dello 0.5 per cento. Domani escono i dati sul commercio.
- Pioggia di numeri. Domani escono i dati sul prodotto interno lordo del Regno Unito e i risultati della produzione industriale di Francia e Italia. Una giornata buona per provare a capire dove va l'economia europea. Dite che gli inglesi non sono europei? Ok, ma la loro economia è iper-integrata con quella dell'Eurozona. I dati del Regno Unito sono quelli da guardare con maggiore attenzione (a meno che non arrivino grandi sorprese da Roma e Parigi) perché siamo in zona Brexit e la trattativa tra Londra e Bruxelles per ora va male (o bene, dipende dai punti di vista).
- Draghistan. Mercoledì escono le minute della Banca centrale europea. Il loro interesse non si avvicina neppure lontanamente a quelle che pubblica la Federal Reserve. L'America è una democrazia, l'Europa è una burocrazia (opaca).
- Disoccupati in America. Dati sulle nuove iscrizioni alle liste di disoccupazione in America. Il numero sulla disoccupazione (3.7 per cento) è il più basso dal 1969. Escono anche i report sulle riserve di petrolio e gas in America.
- G20 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali. Si terrà a Bali giovedì, è un appuntamento importante in un momento di tensioni sul commercio (guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina) e le valute (il Dollaro vs le monete dei paesi emergenti e non solo). In ogni caso, non decideranno niente, le svolte arrivano da un livello più alto.
- Cina Global. L'impero di Xi Jinping venerdì mostra i dati della bilancia commerciale. Sì, è il dolore di Trump.
- JPMorgan. La più importante banca d'America pubblica i suoi risultati trimestrali. Numeri attesi: una crescita del 30 per cento dei profitti. Il fattore chiave è la riforma fiscale di Trump (sempre lui). Altri dati da monitorare: il margine sugli interessi (bassissimo) e i profitti da trading (in ribasso) anno su anno. I segreti del caveau.
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Cosa hanno in comune la vittoria di Jair Bolsonero nel primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile, la sconfitta dei Democratici nell'elezione di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, il caotico post-voto in Lettonia dove il primo partito è filo-russo e il secondo euroscettico, lo scenario che si profila nel voto in Baviera il 14 ottobre? Il fil rouge è che è stra-finita un'epoca, la socialdemocrazia è al tappeto, destra e nazionalismo sono categorie insufficienti a (ri)definire il cambiamento in corso (e sono troppo cariche di storia per funzionare perfettamente nel contesto odierno), la sinistra lulista (un tempo considerata alternativa e faro per i partiti à gauche in Europa) in Sudamerica è archiviata, la favoletta Baltica è appunto una favoletta (e Valdis Dombrovskis un perdente in casa che ha successo a Bruxelles, per ora), l'America conservatrice ha reagito al #MeToo usato come arma di distruzione (e distrazione) politica dai liberal, in Germania domenica prossima avremo la conferma che Monaco è sempre epicentro della storia e la Grosse Koalition non è più la risposta alle domande che pone la contemporaneità.
Viviamo un tempo accelerato, compresso, complesso, inquietante, affascinante. Stanno cambiando i connotati della globalizzazione, sono emersi i suoi effetti indesiderati e prendono corpo le conseguenze inattese. Bene o male, è il presente. E noi ci siamo dentro. Benvenuti nel cambio di pagina della Storia.
01
Il fantasma della Baviera
Come un temporale improvviso, senza che ci fosse stato in precedenza un contatto diplomatico, dalla Baviera rimbalza una notizia: il Land si prepara a traslocare con un volo charter dei migranti verso l'Italia. Notizia senza dubbio interessante sul piano politico, anche perché in Italia nessuno ne sa niente.
Sui media tedeschi però sembrano sapere tutto: un primo volo charter per l'Italia era previsto per domani, richiedenti asilo nigeriani. Un secondo volo era previsto il 17 ottobre. Il viaggio è organizzato e pagato dalla Baviera. Wunberbar.
Il ministro dell'Interno Salvini, visto sul radar il traffico aereo in arrivo, avvisa gli aviatori tedeschi che dopo i porti chiuderò anche gli aeroporti. Niente di inedito.
Cosa sta succedendo? Basta aprire la Settimana Enigmistica della politica europea e unire i puntini. Tra sette giorni si vota in Baviera, appuntamento a Monaco il 14 di ottobre. Tutto quello che si agita nella politica sull'immigrazione - in Germania e altrove - ha a che fare con il voto, quello della Baviera è fondamentale per il futuro della Grosse Koalition di Angela Merkel.
Come vanno le cose? Il problema di Angela Merkel non è certo Salvini, ma quello che si agita nel suo paese, in Germania. Si è risvegliata l'inquieta borghesia conservatrice tedesca. Anche a Berlino vivono tempi interessanti. Forse troppo.
Sul piano nazionale i partiti della Grosse Koalition sono in grave difficoltà, i sondaggi ormai danno stabilmente AfD al secondo posto, i socialdemocratici in caduta libera, ma il tema non è quello delle percentali, in cima all'agenda della Cancelliera c'è un'alleanza che non funziona più, impegnata a sedare le crisi a ripetizioni che si aprono nella GroKo. L'ultimo caso, quello di Maassen, il capo del controspionaggio promosso-rimosso-non-promosso-rimosso è stato incredibile, con Merkel che si è dovuta scusare davanti agli elettori. Questo il quadro nel sondaggio settimanale di Infratest Dimap:
Sul piano federale, in Baviera, le cose non procedono allegramente. La CSU abituata a incassare percentuali bulgare di consenso, naviga intorno al 30 per cento, continuerà a governare (forse) ma di certo il muro il 14 ottobre rischia di crollare in testa a Horst Seehofer, il ministro dell'Interno bavarese a Berlino, e Markus Soder, presidente della Baviera. Ecco l'ultimo sondaggio di Infratest Dimap per ARD:
Il numero sopra è la stima percentuale dei voti per il 14 ottobre. Ma quello che dà la dimensione di ciò che sta pe accadere è il numero che sta sotto, è il risultato per partito delle elezioni regionali precedenti, quelle del 2013. La CSU passerebbe dal 47.7 per cento al 33 per cento, la SPD sarebbe un partito dimezzato (dal 20.6 per cento all'11 per cento), la Grüne vedrebbe i consensi più che raddoppiati (dall'8.6 al 18 per cento) e la destra nazionalista di AfD che nel 2013 non c'era balzerebbe di colpo al 10 per cento. Come si chiama? Terremoto.
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Come quello registrato in Lettonia, la patria del vicepresidente Ue, Valdis Dombrovskis, uno che scrive lettere sui peccati contabili degli altri e ha qualche problema in casa. Dettagli.
02
Scusa Valdis, come mai a casa tua hanno (ri)vinto i filorussi?
Valdis Dombrovskis, il cervellone vicepresidente della Commissione Ue, il fenomeno a cui i giornali mainstream del nostro paese hanno assegnato una cattedra di lezioni di contabilità per gli italiani bifolchi e senza rudimenti di partita doppia (l'abbiamo inventata noi italiani, come quasi tutto quello che conta nella storia della civiltà), da ieri sera ha un lieve problema: in Lettonia, il suo paese-modello dove in fondo hanno arrestato solo il governatore della Banca centrale, le elezioni sono state (ri)vinte dai filo-russi. Il primo partito infatti è Saskaņa (Armonia). Per soprammercato, il secondo partito è sempre una formazione populista conservatrice, il KPV LV, nato appena due anni fa. E il partito di Dombrovskis? "Unità" del vicepresidente Ue crolla dal 22 per cento al 6.7 per cento. Mentre Valdis scrive lettere con l'ex trozkista Pierre Moscovici impartendo dure lezioni al paese degli indisciplinati, l'Italia, in casa sua gli elettori hanno fatto la rivoluzione. Il falco dei conti ha perso le ali. Che governo faranno? Una grande coalizione per tenere fuori dal gioco Armonia. L'incognita è il secondo partito, KPV LV che ha un programma anticorruzione, non ha un piano economico esoterico, ma deve provare a fare politica fuori dai massimilismi, cioè stare in una maggioranza arlecchino-conservatrice.
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Ah, i populisti. Sono ovunque. E vincono. Andiamo in zona Carioca.
03
Storia di un altro voto populista. Brasile
Elezioni presidenziali. Il favorito era il candidato della destra populista, Jair Bolsonaro. Pronostico rispettato: ha sfiorato la vittoria al primo turno
Ha sfiorato la vittoria al primo turno, Jair Bolsonaro, candidato alla Presidenza del Brasile. La sfida tra lui e il candidato post-lulista Fernando Haddad è finita 46 a 29. Per il secondo turno la partita come sempre è diversa, ma a Haddad per vincere servirebbe un miracolo. Qualcuno dice che è tutta una questione di fede, dalle nostre parti si tratta di voti. Bolsonaro, che dire? A sinistra è dipinto come Hitler, a destra è un angelo. In mezzo c'è la verità: il malessere e la povertà del Brasile.
Il populismo in Brasile non l'ha certo inventato lui, Bolsonaro, ma la sua retorica del "pugno di ferro" segnala che anche qui siamo di fronte a un problema di inceppamento della democrazia e desiderio di un governo che riporti l'ordine e si occupi dei perdenti. Un programma politico che in Brasile è questione titanica, di soluzione quasi impossibile. Parliamo di un paese lacerato, diviso dalla corruzione, in crisi economica, con la valuta in caduta libera. Un gigante conteso tra partiti con una forte polarizzazione tra destra e sinistra. on è più una questione di destra o sinistra, ma di linguaggio. Jair Bolsonaro è semplicemente, inesorabilmente, il candidato che fa meglio di tutti gli altri la sintesi di questo malessere. Ha speso un'inezia per la sua campagna elettorale (poco più di 200 mila dollari contro i 6 milioni dell'avversario), è stato accoltellato, è rimasto fuori dalla campagna, ha continuato a correre nel voto online dicendo "non mi sono mai sentito meglio in vita mia" e alla fine eccolo qui, vincitore e pronto a fare sua tutta la partita nel secondo turno del 28 ottobre. L'esclusione di Lula ha mutato lo scenario, ma probabilmente anche l'ex presidente avrebbe faticato parecchio. A testimonianza della crisi a sinistra, c'è la vicenda di Dilma Rousseff, l'ex presidente, candidata nel suo collegio a Minas Gerais era data per vincente: è arrivata al quarto posto. Il Brasile populista svolta a destra.
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Dall'America Latina a quella del Nord il passo non è breve, ma qui a List amiamo i grandi spazi. Saliamo a Nord, superiamo la Florida, le Carolinas, eccoci, atterriamo, Ronald Reagan Airport, siamo a Washington. L'altro ieri è successo qualcosa che (forse) è destinato a cambiare la curvatura dello spazio della politica americana.
04
Il caso Kavanaugh e il voto di mid-term
Il Senato ha confermato la nomina del giudice. La battaglia è finita 50 a 48 per i Repubblicani, Democratici sull'orlo di una crisi di nervi. Il caso aperto dalle accuse di molestie sessuali si è trasformato in un capitolo del voto di mid-term. Appello elettorale di Schumer, capogruppo dei Dem. Il repubblicano McConnell: "I nostri elettori si sono infiammati". L'impatto sulla base di Trump (che esulta)
Il Senato degli Stati Uniti ha confermato la nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema. Ieri con un voto di 51 a 49 è arrivata la decisione di andare avanti e terminare le audizioni sul caso e oggi dopo le 3.30 ora di Washington è arrivata la conferma. È stata una battaglia, finita 50 a 48. Gli interventi in aula hanno mostrato, ancora una volta, le profonde divisioni della politica americana. Un voto che arriva a un mese esatto dalle elezioni di mid-term. Importantissimo per gli effetti che ha avuto finora sul dibattito pubblico in America e l'impatto sull'elettorato.
Il plot politico sul caso del giudice candidato alla Corte Suprema e finito sotto accusa per una presunta storia di molestie sessuali (quando aveva 17 anni, 30 anni fa) ha infatti innescato una reazione nell'elettorato repubblicano che vede nel caso una manipolazione dei Democratici. Dopo le drammatiche audizioni in Senato di Brett Kavanaugh e di Christine Blasey Ford e un supplmento di indagine della Fbi, un flop che non ha portato nuovi elementi a supporto dell'accusa i repubblicani hanno tagliato corto e dato il via alle procedure di voto e alla nomina. Il sì alla nomina per i Democratici è una bruciante sconfitta. I repubblicani consolidano la maggioranza alla Corte Suprema, ma in questo momento è più importante l'effetto sul corpo elettorale, cominciano infatti ad affluire dati che si proiettano sulle sfide per il mid-term dove i repubblicani si stanno avvicinando di nuovo ai Democratici che erano dati in vantaggio. La vicenda si è trasformata in un boomerang per i Dem. Continua a leggere l'articolo su List.
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E ora? La tentazione di andare a bere un Gin Martini al Round Robin Bar del Willard Hotel è grande, ma il dovere ci chiama. Torniamo nell'Europa dei (ri)nascenti nazionalismi, facciamo tappa in Polonia. Grande pezzo di bravura di Valeria Rossella, poetessa, traduttrice dei grandi poeti polacchi. Con lei scoprirete le ragioni profonde del nazionalismo polacco che oggi tanto stupisce gli europeisti senza storia.
05
Poesia, croce, passione, nazione. Polonia
Un viaggio alla scoperta di un paese incompreso. Da dove nasce il suo nazionalismo che oggi stupisce gli europeisti senza storia? Valeria Rossella esplora le profondità culturali e politiche, di ieri e di oggi, di uno Stato conquistatore e conquistato, eroico e ribelle
di Valeria Rossella
Nell’enciclopedia Treccani il nazionalismo viene definito come un “movimento politico e ideologico avente quale programma l’esaltazione e la difesa della nazione. […] Spesso adoperato in senso approssimativo o lato, il termine nazionalismo significa propriamente l’esaltazione dell’idea di nazione, come antecedente allo Stato e trascendente gli individui stessi, e ingloba in sé una visione conservatrice e autoritaria dei problemi politici […]; punto di sbocco poi di ogni concezione nazionalistica è la realizzazione di una potenza nazionale…”. Ma è veramente sempre così? Da dove nasce per esempio il nazionalismo polacco, quello di una “nazione sulle ruote”, i cui confini politici vennero definiti e ridefiniti continuamente nel corso della storia? Continua a leggere l'articolo su List.
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Sopra e sotto, di dritto e di rovescio, il conflitto che vediamo è quello della tecnica con la politica. Continuiamo a navigare nella storia, andiamo alla sorgente della tecnocrazia. Toh, è in America.
06
Origine, ascesa e declino della tecnocrazia
Molti ne parlano, pochi ne conoscono la storia. La tecnocrazia nasce dal pensiero progressista del primo Novecento e il suo luogo di applicazione nel governo è negli Stati Uniti. Un viaggio di Lorenzo Castellani nel cuore dell'America dell'ingegneria sociale (dove alla fine vince la politica)
di Lorenzo Castellani
Che cos’è la tecnocrazia? Qual è la sua origine? In questi anni di trasformazioni politiche si è parlato molto di “tecnocrazia internazionale”, di “eurocrati”, di “tecnostrutture” alimentando la narrativa di un potere invisibile, lontano e incontrollabile per i cittadini.
La tecnocrazia è una manifestazione del potere politicocontroversa e ingombrante, la cui storia non può essere relegata agli ultimi trent’anni e che raramente viene presa sul serio sia da coloro che la esaltano sia da quelli che la reputano responsabile di tutto il malessere contemporaneo. Eppure la tecnocrazia esprime molto più di un termine per indicare il “potere dei tecnici”, poiché mostra un vero e proprio modo di pensare la politica e di rapportarsi con la competenza, la scienza, la tecnica.
In questa storia un posto centrale è rivestito dagli Stati Uniti d’America e dal pensiero progressista del primo Novecento. Alla fine del Diciannovesimo secolo l’America era un motore di straordinaria potenza e disordine: le masse si erano già affacciate alla politica, i partiti governavano lo Stato a colpi di populismo e spoil system, il settore pubblico era corrotto (e percepito come tale), la popolazione si era moltiplicata, le rivoluzione industriale si era rivelata in tutta la sua potenza. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un libro che il titolare ha già segnalato, ma serve a capire come anche i governi migliori (figurarsi i peggiori) possano commettere i più grandi errori.
07
Un libro per competenti e incompetenti
Il governo giallo-verde ha presentato un Def con numeri da crono-scalata che ha una serie di caveat forse troppo grandi per diventare realtà. Nessun Def negli ultimi 25 anni ha mai centrato le previsioni, anche questo farà la stessa fine, contano i provvedimenti concreti e l'andamento dell'economia. Lo stesso governo ha un ponte da costruire a Genova. Un ponte, non andare sulla Luna. Un-pon-te. Le lungaggini e gli errori cominciano ad essere un problema. A futura memoria. Che cosa bisogna sapere quando si va al governo? Che il tema non è sulla competenza o incompetenza, ma sulla capacità di realizzare le cose bene e nei tempi giusti. Si chiama execution. Un governo popolato di competenti, quello di John Fitzgerald Kennedy, con le migliori menti del Pentagono e delle università americane, della diplomazia e della finanza, riuscì a cascare nel disastro della guerra in Vietnam. Epic fail. Il libro da leggere per imparare dalla storia come NON si fa è "The Best and The Brightest" di David Halberstam. Straordinario racconto della genesi e (in)voluzione del conflitto in Vietnam. L'amministrazione di JFK sbagliò tutto per hybrys, tracotanza, l'arroganza del sapere a prescindere, l'eccesso di confidenza, per i fantasmi del maccartismo (e dell'anti-comunismo) che velavano la visione dei problemi con il pregiudizio, per la superiorità antropologica di cui "l'uomo dell'Atlantico" si sentiva dotato, colui che pensava di sapere tutto, vedere tutto, capire tutto, anche quello che succedeva in Asia. Così non era e non fu. Il libro di Halberstam è magnifico, una lezione. Per competenti e incompetenti. Vale anche a Roma. Buona giornata.
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estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.