12 Ottobre

Sì alle Autorità indipendenti. Ma non dalla realtà

L'intervento di Mattarella ha riacceso l'attenzione sulle Authority, i rapporti con la politica e il quadro della Costituzione. In realtà la Carta non ne parla, sono un prodotto posteriore all'Assemblea Costituente e trovano riconoscimento nel diritto dell'Unione europea. Non sempre sono sembrate lontane dalla politica. Sono imminenti le nomine di Consob e Antitrust, un banco di prova. Per tutti

di Parlamentarius

Il discorso del Capo dello Stato di ieri ha riacceso l’attenzione sulle autorità indipendenti e sul rapporto che corre tra loro e il quadro della Costituzione. L’argomento è effettivamente di attualità perlomeno per due ragioni. La prima è che sono imminenti le nomine dei due presidenti di Consob e Antitrust. La seconda è che la tecnocrazia è il modello che proprio le autorità incarnano e che di questi tempi è messo duramente in discussione; l’idea che le autorità viaggino (almeno in parte) in un circuito separato dalla sovranità nazionale, a braccetto con la Commissione e con l’Unione Europea, stona un po’ con la spinta sovranista ed eurocritica. Oggi la forza e capacità espansiva di questo modello potrebbero infrangersi contro il muro del “cambiamento” richiesto dal popolo (“sovrano” egli soltanto per Costituzione, non dimentichiamolo comunque sia).

In verità, delle autorità indipendenti la Costituzione non parla. Esse sono in gran parte il prodotto di un’esperienza storica posteriore all’Assemblea costituente. Nascono dalle ceneri della Guerra Fredda e da una transizione storica italiana che nei primi anni ’90 era dominata da due eventi principali: la sconfitta dell’economia pianificata con la prepotente svolta verso l’economia di mercato; l’antipolitica di casa nostra, che ha avuto negli anni di Tangentopoli il suo punto di massima espressione, tanto improvvisa quanto vigorosa, e che ha sfornato una predilezione per i tecnici al posto dei politici. Proprio per questo nei vari tentativi di riforma costituzionale che ci sono stati negli ultimi decenni veniva costantemente inserita una norma costituzionale dedicata alle autorità indipendenti, che sarebbe servita a legittimare questi poteri tecnocratici nel quadro costituzionale e a sopire i dubbi che molti studiosi sollevavano sul loro fondamento istituzionale. Ma, si sa, le riforme non sono passate. La Costituzione dunque vede ancora e solo nella rappresentanza democratica la fonte di legittimazione dei...


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