1 Novembre

Una breve storia del potere

Che cosa è il potere? Un libro di Simon Heffer ne descrive la genesi e la trasformazione in Stato moderno. Una guida realista dalla monarchia alla democrazia dove domina l'uso della forza istituzionalizzata. Il saggio introduttivo di Lorenzo Castellani, un viaggio dalla classicità al XXI secolo

Che cosa è il potere? Questa domanda è l'essenza della politica, il suo nocciolo incandescente. Una prateria sterminata dove perdersi e ritrovarsi significa studiare, leggere, capire, conoscere in maniera diretta come funziona il potere. Il libro Una breve storia del potere, di Simon Heffer, edito da Liberilibri è una bussola perfetta per orientarsi in questo viaggio. Pubblichiamo la prefazione al volume di Lorenzo Castellani. Buona lettura.

di Lorenzo Castellani

In Una breve storia del potere Simon Heffer riproduce un vasto affresco storico che ricostruisce le dinamiche evolutive del potere politico legandole a quattro variabili fondamentali utilizzate come lenti attraverso cui far procedere la sua analisi: territorio, ricchezza, religioni e ideologia. Tuttavia, nel suo percorso, ricchissimo di dati storici che vanno dalla classicità al XXI secolo, l’autore propone anche una certa idea del potere, un’interpretazione che cerca di tenere insieme due fondamentali schemi analitici, due regolarità della politica moderna, per usare una tipizzazione che era cara al politologo italiano Gianfranco Miglio: quella del realismo, che sottolinea l’ineliminabile conflitto interno ed esterno alle società umane, e quella del liberalismo, come metodo per la limitazione dello stesso potere politico e filosofia della libertà poggiata sull’individuo. Per quanto concerne la prima regolarità Heffer rifiuta qualsiasi interpretazione “universalista” che sia propensa a considerare la storia come ineluttabile progresso volto a delineare quello che, con una immagine carica d’ironia, il sociologo americano Christopher Lasch chiamava «il paradiso in terra». 

Heffer contesta, dunque, l’idea che la storia stia volgendo al termine per la vittoria su scala globale della democrazia liberale dopo il collasso del comunismo, tanto in termini politici quanto ideologici. La teoria di Fukuyama di progressiva ed inevitabile espansione della democrazia liberale oltre i confini dell’Occidente non mostrava soltanto una fallacia ideologica, volta a costruire un’omogeneizzazione tra i caratteri peculiari dell’esperienza politica occidentale e...


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