1 Novembre
Mattarella scrive, Conte risponde. L'epistolario della manovra
Il Presidente della Repubblica accompagna la firma della legge di bilancio con una lettera in cui richiama la difesa del risparmio e invita al dialogo con l'Europa. Palazzo Chigi risponde: "Il dialogo con la Commissione europea è costante, il governo intende rilanciare la crescita". Caso Diciotti, la procura chiede l'archiviazione per Salvini
Nota serale di un giorno festivo. Mattarella scrive a Conte sul risparmio, la procura di Catania chiede l'archiviazione per Salvini (caso Diciotti), lo spread ha chiuso sotto i 300 punti, il pacchetto di sigarette aumenterà di 10 centesimi (il cambiamento in questo è continuismo), due ex banchieri di Goldman Sachs sono stati condannati per aver pagato tangenti e distratto denaro nell'operazione con un fondo di investimento in Malesia, una storia da miliardi di dollari che getta un'ombra lunghissima sulle pratiche della finanza globale post-crisi, un fondo di investimento americano ha comprato il 3.1 per cento (diventando il quarto azionista più importante) di Deutsche Bank, in Tennessee sarà eseguita una condanna a morte con la sedia elettrica (caso raro, ma il condannato non vuole l'iniezione letale), il dominio dei titani di Internet è sempre in espansione e Apple nel trimestre fiscale macina ancora utili e fatturato (69.2 miliardi di dollari), mancano cinque giorni al voto di Midterm in America.
01
Caso Diciotti. Chiesta l'archiviazione per Salvini
"Scelta politica insindacabile". Con questa formula la procura di Catania ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta su Matteo Salvini sul caso dei migranti a bordo della nave Diciotti.
Il tribunale dei ministri ha 90 giorni di tempo per accogliere o respingere la richiesta di archiviazione. Secondo la procura non vi fu alcun reato e la decisione di Salvini di trattenere i migranti a bordo della nave era giustificata "dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti in un caso in cui, secondo la convenzione Sar internazionale sarebbe spettato a Malta indicare il porto sicuro".
Ricordiamo con un'immagine quale fu l'analisi di List sull'intera vicenda:
In quei giorni abbiamo letto, visto e sentito le più strampalate tesi sul diritto, la Costituzione, le norme internazionali, sulla...
Nota serale di un giorno festivo. Mattarella scrive a Conte sul risparmio, la procura di Catania chiede l'archiviazione per Salvini (caso Diciotti), lo spread ha chiuso sotto i 300 punti, il pacchetto di sigarette aumenterà di 10 centesimi (il cambiamento in questo è continuismo), due ex banchieri di Goldman Sachs sono stati condannati per aver pagato tangenti e distratto denaro nell'operazione con un fondo di investimento in Malesia, una storia da miliardi di dollari che getta un'ombra lunghissima sulle pratiche della finanza globale post-crisi, un fondo di investimento americano ha comprato il 3.1 per cento (diventando il quarto azionista più importante) di Deutsche Bank, in Tennessee sarà eseguita una condanna a morte con la sedia elettrica (caso raro, ma il condannato non vuole l'iniezione letale), il dominio dei titani di Internet è sempre in espansione e Apple nel trimestre fiscale macina ancora utili e fatturato (69.2 miliardi di dollari), mancano cinque giorni al voto di Midterm in America.
01
Caso Diciotti. Chiesta l'archiviazione per Salvini
"Scelta politica insindacabile". Con questa formula la procura di Catania ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta su Matteo Salvini sul caso dei migranti a bordo della nave Diciotti.
Il tribunale dei ministri ha 90 giorni di tempo per accogliere o respingere la richiesta di archiviazione. Secondo la procura non vi fu alcun reato e la decisione di Salvini di trattenere i migranti a bordo della nave era giustificata "dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti in un caso in cui, secondo la convenzione Sar internazionale sarebbe spettato a Malta indicare il porto sicuro".
Ricordiamo con un'immagine quale fu l'analisi di List sull'intera vicenda:
In quei giorni abbiamo letto, visto e sentito le più strampalate tesi sul diritto, la Costituzione, le norme internazionali, sulla Rete era tutto un fiorire di esperti del diritto d'asilo, sui giornali era chiaramente la fine della Repubblica. Tutto molto interessante sul piano del costume, della chiacchiera, della commedia umana, del ridicolo che abbonda, ma profondamente errato sul piano dell'analisi politica, della fondatezza dei fatti, del diritto. Non si fa analisi politica con il pregiudizio morale, si fa propaganda. A futura memoria.
02
Il Quirinale, la Costituzione e il risparmio
Il Presidente della Repubblica ha controfirmato la legge di Bilancio e inviato al Presidente del Consiglio Conte una lettera in cui auspica il dialogo con la Commissione Ue. Il fatto è notevole per due motivi:
- Le ragioni che sostiene Mattarella nella sua lettera;
- La tempistica di diffusione della lettera.
Partiamo dal secondo punto. Il Quirinale rivela di aver inviato la lettera non contestualmente alla firma, in un processo di puntuale circolazione delle notizie, ma solo dopo alcune indiscrezioni uscite sui giornali. Ecco il tweet dell'ufficio stampa del Quirinale:
La lettera viene resa pubblica il giorno dopo. Si poteva fare prima, soprattutto per evitare equivoci di interpretazione.
Sulla sostanza della lettera di Mattarella, non ci sono certo obiezioni da muovere, l'atto presidenziale non è una novità, la formula usata poi cela un approccio soft quando cita "il comune intento" con il governo. Palazzo Chigi risponde con una nota altrettanto felpata, ma ferma sull'obiettivo della crescita: "L'interlocuzione tra il Governo italiano e la Commissione europea avviene nel contesto di un dialogo proficuo e costante. Come ricordato dal Presidente Mattarella, c'e senz'altro il comune intento di lavorare alla stabilità dei conti pubblici e alla tutela del risparmio. In un periodo caratterizzato da un ciclo economico avverso, il governo intende rilanciare la crescita e l'occupazione, con una particolare attenzione agli investimenti pubblici, alla creazione di un ambiente normativo e istituzionale favorevole agli investimenti privati e al contrasto della povertà e delle disuguaglianze. L'obiettivo di tutto il governo è pervenire a un'Italia deburocratizzata e digitalizzata, attenta ai bisogni dei cittadini, in un quadro di stabilità finanziaria e di sviluppo sociale ed economico". La diplomazia è al lavoro.
Va annotato sul taccuino che siamo in presenza di un'attività della Presidenza della Repubblica molto intensa. La lettera sul decreto sicurezza, ora questa, in mezzo una serie di esternazioni (quella sull'equilibrio di bilancio e quella sull'indipendenza delle Authority, per esempio) che rivelano una linea politica "attiva" del Quirinale. Mattarella interpreta questa linea richiamando gli articoli della Costituzione come guida, ma ogni articolo ha un suo sottotesto che va interpretato e contestualizzato. Prendiamo per esempio l'articolo 47 della Costituzione, quello sul risparmio, che viene evocato nella lettera del Quirinale e ricordiamo come nacque e quale fu la discussione durante i lavori preparatori nell'Assemblea Costituente.
03
Il risparmio e l'Assemblea Costituente
Prendiamo l'articolo 47 della Costituzione, quello sul risparmio, che viene evocato nella lettera del Quirinale quando si parla di "difendere il risparmio degli italiani". Ricordiamo come nacque e quale fu la discussione durante i lavori preparatori nell'Assemblea Costituente. Lo facciamo grazie a un volume della Costituzione italiana custodito nella Biblioteca della Camera dei deputati:
Ecco il testo, molto istruttivo sulla genesi, la natura, i limiti e lo scopo di quell'articolo.
ART. -47 — La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso dei risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e mdiretto mvestimento azionario nei grandi complessi produttivi del paese.
(Già art. 44 del progetto, discusso e approvato nella seduta del 19 maggio).
Al termine della discussione in Assemblea il presidente della Commissione on. Ruini osservò che s'era fatto una specie « di esame di coscienza... in un momento così grave come questo in cui (il Paese) si accinge a darsi una nuova Costituzione » e avvertì che la Carta costituzionale rischiava di diventare «un memorandum e un elenco», talché non sarebbe stato alieno dall'acconsentire alla soppressione dell'articolo in esame (A. C. pag, 4039). L'aver conservato l'articolo stesso dimostra la preoccupazione dei costituenti di porre una remora di natura costituzionale al gravi disastri monetari che il paese, nel giro di trent'anni, ha dovuto subire alla fine di due guerre mondiali: preoccupazione che balza evidente da tutti gli interventi nella discussione. La formula definitiva (salvo modifiche formali) si deve all'on. Zerbi il quale, come tutti gli altri, si fece eco della «tragedia di tutta la nostra generazione di piccoli risparmiatori che negli ultimi trent'anni o poco più ha veduto il potere di acquisto della lira ridotto a un centoquaranteslmo della lira del 1913» (A. C. pag. 4025). Illustrando particolarmente la proposta, l'on. Zerbi aggiunse che la formula è («esemplificativa» e indica fra i mezzi più idonei l'accesso del risparmio alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario. A proposito di quest'ultima forma di investimento si potrebbe obiettare - osservò il proponente - che la legislazione attuale non vi pone nessuna remora e che "le borse valori spalancano indiscriminatamente le proprie porte a chiunque abbia denaro in cerca di impiego»; tuttavia è indiscutibile che in concreto fattori di varia natura hanno fin qui operato nel senso di convogliare il risparmio popolare verso investimenti monetari a reddito fisso, «ossia verso quegli impieghi che già la prima inflazione aveva largamente falcidiato, e che questa seconda ha ormai pressoché annichilito» (A. C. pag, 4027).
La remora, se non in norme legislative, si è avuta invece nella scarsa competenza del singolo risparmiatore a valutare serenamente i rischi tecnici ed economici connessi all'investimento azionario e alla limitata dimensione dei singoli risparmi personali o familiari che non consente di assortire un pacchetto azionario costituito da impieghi opportunamente ripartiti fra i vari settori produttivi per trarne un dividendo medio sufficientemente remunerativo. Come rimediarvi? Seguendo l'esempio inglese dell'investment trust, «organismo di concentrazione del risparmio, capace di attuare accorti assortimenti di investimento e di rischi azionari ed obbligazionari, pronto a mutare tempestivamente gli investimenti medesimi in rapporto alle mutabili tendenze del mercato monetano e finanziario». Questo metodo potrebbe utilmente essere diffuso in Italia sia nella sua forma tradizionale, sia nella forma di grandi cooperative di investimento, le quali in varia guisa potrebbero coordinare le finalità caratteristiche dell'investment trust con quella di holding popolare oppure di impiegati e operai risparmiatori» (A. C. pag. 4027). La formula Zerbi conteneva anche la locuzione «investimenti reali» alla quale l'on. Ruini non ritenne particolarmente di accedere e che lo stesso proponente dichiarò di abbandonare; inoltre l'on. Ruini, non accettando l'emendamento, disse che le tre forme di investimento indicate costituivano una limitazione della norma. Ma l'on. Zerbi, in sede di dichiarazione di voto, precisò che l'elencazione, nell'intenzione sua e degli altri firmatari della proposta, «non è limitativa bensì esemplificativa delle più consuete forme di investimento popolare oppure di quelle forme alle quali particolarmente si pensa» (A. C. pag. 4044). L'Assemblea votandola intese quindi accettare questa interpretazione.
L'on. Einaudi propose l'aggiunta: «a tal fine e garantito il rispetto della clausola oro», appunto per garantire i creditori contro le svalutazioni monetarie; l'on. Ruini, pur non disconoscendo la portata dell affermazione, osservò che la clausola dovrebbe aver valore fra lo Stato e i privati e fra i privati. Ora «possono avvenire frane e sconvolgimenti superiori ad ogni buona volontà. Lo ha esperimentato l'America di Roosevelt. Vi sono casi nei quali lo Stato non può mantenere i suoi impegni, e allora come fa a imporre il rispetto della clausola negli impegni privati?» (A. C , pag. 4041); e concluse di non poter accettare l'emendamento. Il proponente ribatté osservando che il suo emendamento era «permissivo e non obbligatorio»; e, quanto alla impossibilità da parte dello Stato di mantener fede alla clausola, dichiarò che «un'affermazione lealmente esplicita da parte dello Stato (in questo senso) è cosa che fa onore al debitore e non turba affatto il suo credito» (A. C. pag. 4045). L'emendamento, posto in votazione, non fu approvato. Vi furono altre proposte minori ritirate o non accettate dall'Assemblea: fra le altre quella dell'on. Persico: «Ogni impegno dello Stato verso i suoi creditori è inviolabile», che riecheggia una disposizione dello Statuto albertino e proposta con gli stessi intendimenti dell'emendamento Einaudi sulla clausola oro. L'on. Ruini non l'accettò; posta in votazione, non fu approvata dall'Assemblea.
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Questa sintesi su un aspetto particolare dei rapporti economici affrontati nei lavori dell'Assemblea Costituente fa emergere le differente visioni sul tema, mette in luce quanto sia datato l'articolo in questione rispetto all'evoluzione contemporanea dei mercati, delle transazioni, della realtà. Non solo, fa trasparire come l'articolo 47 sul risparmio così formulato non fosse neppure un pilastro irrinunciabile della fondazione della Repubblica (tanto che ne fu messo in discussione l'inserimento da parte dello stesso Ruini) e che vi sono momenti storici in cui (parole di Ruini) "vi sono casi nei quali lo Stato non può mantenere i suoi impegni". Il riferimento è alla Grande Crisi del 1929, "l'America di Roosevelt". Contesto storico. Vi è tanta saggezza in queste considerazioni dei padri costituenti.
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Tutta questa discussione è in corso mentre lo Stato sta per emettere una nuova tranche di BTP Italia. Andiamo sul mercato dei titoli di Stato.
04
Debito. Torna il BTP Italia
Da lunedì 19 a giovedì 22 novembre 2018 si terrà la prossima emissione del BTP Italia. Che cosa è? Come spiega il ministero dell'Economia si tratta di "un titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale che, in questa emissione, torna alla durata di 4 anni già proposta in passato". Lo stato si rivolge di nuovo all'investitore retail, ogni emissione finora è stata un successo.
Il titolo sarà collocato dalla Borsa italiana sulla piattaforma elettronica MOT (un modello per tutto il mondo) in due fasi: la prima, da lunedì 19 a mercoledì 21 novembre è riservata ai risparmiatori individuali; la seconda, che si svolgerà nella sola mattinata del 22 novembre, sarà riservata agli investitori istituzionali.
Ecco le caratteristiche del BTP Italia
- Durata: 4 anni
- Tasso reale annuo minimo garantito
- Cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato
- Recupero immediato dell'inflazione grazie alla rivalutazione del capitale corrisposta ogni sei mesi
- Capitale nominale garantito a scadenza, anche in caso di deflazione
- Premio Fedeltà per chi acquista all'emissione nella Prima Fase del collocamento e conserva il titolo fino a scadenza, riservato quindi ai risparmiatori individuali ed altri affini.
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Finché c'è debito c'è speranza. Per tutti, nessuno escluso. Cosa facciamo ora? Andiamo in America, diamo un rapido sguardo al voto di Midterm, mancano cinque giorni all'appuntamento elettorale.
05
America. Cinque giorni al voto di Midterm
Si vota il 6 novembre. Come vanno le cose per Trump? Ecco gli ultimi sondaggi di Fivethirtyeight. Questa la situazione della corsa al Senato:
Le possibilità che i Democratici possono conquistarlo sono remote. Come fa notare Nate Silver, servirebbe un errore sistematico in tutti i sondaggi, cosa sempre possibile ma non probabile. La situazione sembra speculare alla Camera:
Anche in questo caso le probabilità di vittoria dei Repubblicani sono remote, ma la partita sembra più aperta. Le due camere del Parlamento americano presentano situazione speculari, ma il distacco dei Democratici al Senato appare incolmabile e dunque virtualmente - questo dicono i sondaggi, poi vedremo i voti - la partita è chiusa.
Se questo fosse il risultato finale, con la Camera controllata dai Democratici e il Senato in mano ai Repubblicani, Trump avrebbe ovviamente una serie di crescenti difficoltà con il Congresso, ma il takeover dell'opposizione sarebbe fallito e il Presidente potrebbe dedicarsi alla corsa seguente, quella del 2020, con buone probabilità di vincerla ancora.
Il Presidente gira come una trottola, ha alzato il livello della battaglia politica (mettendo in discussione lo Ius Soli, il diritto di cittadinanza americana per nascita) e polemizzando proprio su questo punto con Paul Ryan. Una semi-sconfitta dei Repubblicani per Trump sarà una sconfitta dei Repubblicani. Una vittoria dei Repubblicani per Trump sarà una vittoria di Trump. È la regola del potere.
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A proposito di potere. Come nasce? Come funziona? Lorenzo Castellani ha scritto una deliziosa prefazione a un libro di Simon Heffer, storico e giornalista. Entriamo nel mondo dei Re, dei Capi di Stato, dei governi e... dell'uso della forza.
06
Una breve storia del potere
Che cosa è il potere? Un libro di Simon Heffer ne descrive la genesi e la trasformazione in Stato moderno. Una guida realista dalla monarchia alla democrazia dove domina l'uso della forza istituzionalizzata. Il saggio introduttivo di Lorenzo Castellani, un viaggio dalla classicità al XXI secolo
Che cosa è il potere? Questa domanda è l'essenza della politica, il suo nocciolo incandescente. Una prateria sterminata dove perdersi e ritrovarsi significa studiare, leggere, capire, conoscere in maniera diretta come funziona il potere. Il libro Una breve storia del potere, di Simon Heffer, edito da Liberilibri è una bussola perfetta per orientarsi in questo viaggio. Pubblichiamo la prefazione al volume di Lorenzo Castellani. Buona lettura.
di Lorenzo Castellani
In Una breve storia del potere Simon Heffer riproduce un vasto affresco storico che ricostruisce le dinamiche evolutive del potere politico legandole a quattro variabili fondamentali utilizzate come lenti attraverso cui far procedere la sua analisi: territorio, ricchezza, religioni e ideologia. Tuttavia, nel suo percorso, ricchissimo di dati storici che vanno dalla classicità al XXI secolo, l’autore propone anche una certa idea del potere, un’interpretazione che cerca di tenere insieme due fondamentali schemi analitici, due regolarità della politica moderna, per usare una tipizzazione che era cara al politologo italiano Gianfranco Miglio: quella del realismo, che sottolinea l’ineliminabile conflitto interno ed esterno alle società umane, e quella del liberalismo, come metodo per la limitazione dello stesso potere politico e filosofia della libertà poggiata sull’individuo. Per quanto concerne la prima regolarità Heffer rifiuta qualsiasi interpretazione “universalista” che sia propensa a considerare la storia come ineluttabile progresso volto a delineare quello che, con una immagine carica d’ironia, il sociologo americano Christopher Lasch chiamava «il paradiso in terra». Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Prima diamo un'occhiata ai dati trimestrali di Apple, una fabbrica di soldi inarrestabile.
07
Apple batte le stime degli analisti
Volano ancora utili e fatturato di Apple nel quarto trimestre fiscale, quello che è terminato a fine settembre. L'utile per azione nel periodo è a quota 2,91 dollari contro 2,78 attesi dal mercato, il fatturato ammonta a 62,9 miliardi di dollari, contro 61,43 previsti. Ecco il quadro dei risultati presentati oggi:
Come vedete, Apple ha venduto quasi 47 milioni di iPhone, il dato è leggermente inferiore alle attese sul piano delle unità, ma la politica di prezzo (alto) dell'azienda paga visto che i ricavi anno su anno sono a +29 per cento. Le vendite di iPad sono giù (-15 per cento anno su anno) mentre il mercato del Mac tiene. Siamo di fronte a una super azienda che sta affrontando un mercato maturo. Il balzo dei profitti, (14,13 miliardi di dollari) è un + 32 per cento che tiene conto dei servizi venduti agli utenti di iPhone. Per il 2019 gli analisti sulla base anche di questi numeri vedono una prospettiva più debole. Ecco i dati finanziari nel dettaglio:
Apple per il prossimo futuro dovrà inventarsi qualcosa di realmente nuovo che per ora non c'è. Hanno risorse e talento per farlo. Mentre scriviamo è in corso la conference call di Tim Cook con gli investitori.
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Eccoci alla chiusura di List. In maniera circolare, torniamo ai numeri dell'economia. Guido Ciompi si diverte con gli stivaloni (di chi saranno?) e fa zampillare un problema di crescita.
08
La crescita
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4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.