7 Novembre
Una disastrosa domenica
Bomba d'acqua sull'Italia. Sette morti a Livorno. Il sindaco attacca la Protezione civile: "Non ci hanno avvertito". L'uragano Irma ha ripreso forza, ora è in Florida. La lezione di Giacomo Leopardi sull'uomo e la natura
Sette morti e un disperso a Livorno. Roma sotto un nubifragio, allagata e come sempre impreparata. L'uragano Irma in arrivo sulla Florida, sei milioni di persone evacuate. È la forza della natura e la (ri)scoperta della vulnerabilità dell'uomo di fronte agli eventi naturali. Il nostro racconto quotidiano è quello di un homo faber capace di controllare tutto, determinare il proprio destino indipendentemente dalle forze cosmiche. Che presunzione, quanta hubrys, quanta tracotanza, quanta sopravvalutazione delle proprie capacità. Questa dimensione della vulnerabilità dell'uomo viene scartata dal racconto, messa da parte, dimenticata. E invece, anche in questo caso, è essenziale riconoscerla. Vedrete nelle prossime righe quanto sia fondamentale. Prima le notizie, poi l'analisi. Seguite il titolare di List.
L'arrivo del maltempo era stato segnalato dalla Protezione Civile. La Regione con l'allarme rosso era la Liguria. Il livello stamattina è sceso, non ci sono stati danni alle persone. Ma a Livorno è successa la tragedia: sette morti e un disperso. Un'intera famiglia è annegata nello scantinato della propria abitazione: una bimba, i genitori e il nonno. Lo scenario di Livorno è quello di una città sommersa da un'alluvione di vaste proporzioni. Erano stati avvisati? Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha criticato l'operato della Protezione civile:
"Non ci aspettavamo questa situazione perché l'allarme dato dalla Protezione civile era arancione, invece ci siamo svegliati così. Dobbiamo smettere di gestire le situazioni per emergenze, invece dobbiamo porci su un piano di prevenzione". Si poteva evitare? "Sì, se ci fosse stata prevenzione".
Le cose sono andate come dice Filippo Nogarin. L'arrivo di forti temporali era stato segnalato dalla Protezione civile l'8 settembre. In Italia gli avvisi vengono spesso sottovalutati, l'informazione a livello locale non è capillare, non c'è diffusione della cultura della prevenzione. Siamo abituati a pensare che "non può accadere". E invece accade regolarmente,...
Sette morti e un disperso a Livorno. Roma sotto un nubifragio, allagata e come sempre impreparata. L'uragano Irma in arrivo sulla Florida, sei milioni di persone evacuate. È la forza della natura e la (ri)scoperta della vulnerabilità dell'uomo di fronte agli eventi naturali. Il nostro racconto quotidiano è quello di un homo faber capace di controllare tutto, determinare il proprio destino indipendentemente dalle forze cosmiche. Che presunzione, quanta hubrys, quanta tracotanza, quanta sopravvalutazione delle proprie capacità. Questa dimensione della vulnerabilità dell'uomo viene scartata dal racconto, messa da parte, dimenticata. E invece, anche in questo caso, è essenziale riconoscerla. Vedrete nelle prossime righe quanto sia fondamentale. Prima le notizie, poi l'analisi. Seguite il titolare di List.
L'arrivo del maltempo era stato segnalato dalla Protezione Civile. La Regione con l'allarme rosso era la Liguria. Il livello stamattina è sceso, non ci sono stati danni alle persone. Ma a Livorno è successa la tragedia: sette morti e un disperso. Un'intera famiglia è annegata nello scantinato della propria abitazione: una bimba, i genitori e il nonno. Lo scenario di Livorno è quello di una città sommersa da un'alluvione di vaste proporzioni. Erano stati avvisati? Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha criticato l'operato della Protezione civile:
"Non ci aspettavamo questa situazione perché l'allarme dato dalla Protezione civile era arancione, invece ci siamo svegliati così. Dobbiamo smettere di gestire le situazioni per emergenze, invece dobbiamo porci su un piano di prevenzione". Si poteva evitare? "Sì, se ci fosse stata prevenzione".
Le cose sono andate come dice Filippo Nogarin. L'arrivo di forti temporali era stato segnalato dalla Protezione civile l'8 settembre. In Italia gli avvisi vengono spesso sottovalutati, l'informazione a livello locale non è capillare, non c'è diffusione della cultura della prevenzione. Siamo abituati a pensare che "non può accadere". E invece accade regolarmente, abbiamo una sequenza di alluvioni enorme e disastri idrogeologici enorme. Si fanno molte polemiche dopo, ma con la natura è il prima che evita lutti e tragedie. Ma il sindaco di Livorno ha ragione sul punto: il livello di allarme dato dalla Protezione civile per la sua zona era arancione e non rosso. Occhio alla mappa diffusa da Palazzo Chigi:
Il colore arancione significa che esiste una "moderata criticità". Le immagini di Livorno raccontano un'altra storia. E la polemica ormai è innescata. E il racconto fatto da Nogarin dovrebbe essere un memento (quanti ne abbiamo avuto): "Le onde di piena hanno fatto tracimare molti fiumi, molte famiglie sono state letteralmente travolte. L'allerta meteo non lasciava presagire quanto è accaduto". L'esperienza americana dovrebbe darci una ulteriore direzione da seguire.
Harvey, Irma e gli uragani. In Florida è stato dato l'ordine di evacuazione per oltre sei milioni di persone. L'uragano Irma dopo aver devastato le isole caraibiche sta per toccare le coste degli Stati Uniti. Irma è seguita da un altro uragano, Josè. Vediamo l'immagine di Google Crisis:
Irma in questo momento è un uragano categoria 4, la stessa di Harvey, devastante. Ecco cosa ha lasciato Irma dopo il suo passaggio nelle isole dei Caraibi, questa foto di Ansa/Ap è stata scattata in volo sulla Leverick Bay delle British Virgin Islands:
Il punto colpito, sulla mappa è questo:
Harvey, Irma, Josè, sono quell'universo di forze ingovernabili dall'uomo, ci ricordano che non siamo onnipotenti, che siamo "vulnerabili". Possiamo correre al riparo, prevenire, ma non modificare il corso della natura, la sua forza. Ci ricorda che facciamo parte di qualcosa di più grande, siamo un puntino nell'universo. Il titolare di List non è colpito improvvisamente dal virus filosofico, ma se si dimentica la propria condizione di "esseri umani" si commettono molti errori. Qualche volta letali.
Papa Francesco durante il suo viaggio in Colombia ha ricordato: "La vulnerabilità venga considerata come l'essenza dell'umano, perché tutti siamo vulnerabili". La vulnerabilità, questa idea ignorata che conduce all'errore, come abbiamo visto. Su questo concetto il Papa si era già espresso il 17 giugno scorso in una meditazione a Santa Marta. Siamo in una dimensione religiosa, può non convincere chi si sente attaccato alla terra e non ha voglia di trascendenza. Allora andiamo su un altro piano. Il testo più penetrante sul rapporto dell'uomo con le forze sovrumane e la natura lo ha scritto Giacomo Leopardi nel Dialogo della Natura e di un Islandese, un capolavoro. Così la Natura avvisa l'Islandese sul suo corso:
Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.
Non è un inesorabile meccanicismo e non dobbiamo cedere al pessimismo cosmico del Leopardi. Le catastrofi naturali però sono l'occasione per provare a immaginare cosa siamo, fare qualche passo avanti rispetto a quello che leggiamo e ascoltiamo tutti i giorni. La lezione è chiara, viene da lontano. Lezioni? Non c'è da sperare in molto. L'Italia farà un giro di giostra di polemiche e continuerà a sbagliare visioni e qualche previsione. E la Florida dopo il passaggio di Irma ricostruirà e continuerà a vivere insieme agli uragani.
C'è altro? Due cose. Una riguarda il Papa e la liturgia, una notizia poco esplorata ma in realtà molto interessante, l'altra è è sui missili di Kim. Prima andiamo a vedere cosa succede in chiesa. Seguite il titolare di List.
01
La deregulation liturgica di Papa Francesco
Il 3 settembre scorso Papa Francesco (sopra, nella foto Ansa, a Medellin, Colombia) ha firmato una lettera apostolica in forma di Motu proprio, “Magnum Principium”, con cui viene modificato il can. 838 del codice di diritto canonico che riguarda l’uso delle lingue volgari nella liturgia. Che cosa vuol dire? Lo spiega il Papa nell'introduzione: "L'importante principio, confermato dal Concilio ecumenico Vaticano II, secondo cui la preghiera liturgica, adattata alla comprensione del popolo, possa essere capita, ha richiesto il grave compito, affidato ai Vescovi, di introdurre la lingua volgare nella liturgia e di preparare ed approvare le versioni dei libri liturgici". Il tema è delicatissimo, perché la liturgia e la traduzione dei testi possono modificare nel profondo il significato della fede. Papa Francesco interviene di netto, lascia libertà alle chiese locali, sono le conferenze dei vescovi a decidere. L'obiettivo del Pontefice è quello di avvicinare la Chiesa al popolo. Siamo in pieno Concilio Vaticano II, con il tocco di Bergoglio.
Il Motu Proprio non mancherà di riaccendere la disputa tra conservatori e liberali nella Chiesa. Il Wall Street Journal è già piombato sul caso. Siamo nel campo non solo della fede, ma della politica, della riforma di una delle più grandi forze transnazionali, ogni mossa di Francesco va letta non solo nel campo della dottrina, ma della sua visione del futuro. La Chiesa nel mondo è ancora una potenza, la secolarizzazione dell'Occidente non ne cancella la capacità di impatto. Un giorno Stalin chiese: "Quante armate ha il Papa?". Credeva di fare dell'ironia. Hubrys, ancora. È finita come sappiamo: Stalin è morto, il comunismo è crollato, la Chiesa dopo duemila anni ha il suo capo che fa il globetrotter e ha ancora parecchio da dire. Solleva dubbi, non piace ai tradizionalisti, ma di certo è una forza in movimento. Verso dove? Non lo sappiamo, è un gesuita, è gente che va di solito va lontano.
A proposito di cose lontane, il titolare di List segnala il bravissimo Sandro Magister che sul suo blog Settimo Cielo dà una notizia di importanza strategica per le relazioni internazionali della Chiesa: "Dal Vaticano una doccia gelata sui negoziati con Pechino". Di cosa si tratta? Lo spiega Magister:
Francesco è il primo papa che ha sorvolato la Cina. Ma che vi metta piede è tutto da vedere. In agosto la Libreria Editrice Vaticana ha reso pubblico un dossier che è una micidiale doccia gelata per chi continua a dare per imminente un accordo tra la Santa Sede e Pechino. Il dossier, curato da Gianni Cardinale, esperto di geopolitica vaticana e firma eccellente di "Avvenire" e di "Limes", non commenta ma documenta ciò che fino a ieri si conosceva in dosi solo parziali. Fornisce per la prima volta i nomi dei vescovi di ciascuna diocesi cinese, ufficiali e clandestini, legittimi e abusivi. Ma soprattutto mette in fila le biografie, compilate dalla segreteria di Stato, di 75 vescovi morti in Cina dal 2004 a oggi, tutti torchiati da anni o decenni di prigione, di lavori forzati, di campi di rieducazione, di arresti domiciliari, di poliziotti perennemente alle costole. Se questo è il trattamento che il regime comunista infligge ai vescovi cinesi sul campo, è chiaro che tutto ciò dovrà cessare, prima che il Vaticano accetti di firmare con le autorità di Pechino un accordo sulle nomine dei vescovi futuri.
L'Oriente, un mondo lontano. I problemi non sono soltanto quelli del Vaticano con la Cina. Pechino ha un suo protetto che fa il ribelle nucleare. Xi Jinping riuscirà a convincere Kim jong-un a smetterla di lanciare missili e far esplodere bombe atomiche? Sono giochi pericolosi. Vediamo che succede. Seguite il titolare di List.
02
I missili di Kim sul Regno Unito
Dopo la Francia, anche gli inglesi si sono accorti che il lungo raggio dei missili di Kim è un problema. Il ministro della Difesa inglese, Sir Michael Fallon, ha scoperto che possono arrivare anche sull'isola d'Inghilterra.Bene, so what? Niente, gli inglesi sono lontani, la partita resta nelle mani di Trump, Putin, Xi, Moon, Abe e Kim. Sembrano i nomi dei personaggi di un cartone animato in realtà è il patchwork di nazioni (Stati Uniti, Russia, Cina, Corea del Sud, Giappone) che hanno il problema radioattivo con la Corea del Nord. Soluzione in vista? Nessuna. Kim ieri non ha festeggiato l'anniversario della nazione sparando un missile, sta aspettando che il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunisca lunedì per votare le nuove sanzioni. Che cosa accadrà? Wait and see, il dittatore è molto più abile di quanto si possa immaginare. Nell'attesa, vediamo gli appuntamenti della prossima settimana.
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8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.