12 Novembre

L'immobilismo Capitale

Bruciato il referendum sul trasporto pubblico, resta il problema. L'indagine sui servizi pubblici a Roma è un ritratto impietoso della separazione tra desiderio e realtà: tutti insoddisfatti, ma la verità è che quando c'è l'occasione di cambiare scatta la fuga collettiva dalla responsabilità

Bruciato il referendum, a Roma restano i bus (che non passano). La consultazione non avrebbe risolto il problema del servizio pubblico di trasporto in un lampo, ma pur non essendo vincolante avrebbe dato un segnale chiaro all'amministrazione capitolina: bisogna cambiare. Qualcuno si chiederà come mai in una metropoli che ha un drammatico problema di mobilità (e non solo, vedere alla voce "monnezza") la protesta quotidiana contro il disservizio (che esiste e la vedremo tra qualche riga espressa in numeri) sia sparita quando si tratta di scegliere, esprimere una volontà, provare a cambiare le cose con uno strumento di democrazia diretta. Siamo nel frastagliato campo del comportamento umano, degli usi e costumi dell'Urbe, del cinico fatalismo che fa di Roma un caso unico, quello di una città bellissima e decadente. Fare il confronto con il dinamismo e la contemporaneità di Milano è fin troppo facile, ma in realtà è uno specchiarsi insufficiente per sapere, per capire che cosa è accaduto e sta accadendo nella Capitale.

Le ultime tre giunte comunali (Alemanno, Marino, Raggi) sono tutte di segno diverso (centrodestra, centrosinistra, pentastellata) ma con un tratto in comune: la cattiva prova dell'amministrazione. Una delle ragioni è chiarissima: il Moloch di Roma, questo intreccio tra la macchina amministrativa del Comune e le sue società partecipate che svolgono poi realmente il servizio sul territorio, quello che viene chiamato Gruppo di Roma Capitale. Quali sono? Eccole:

Questo grafico è il mostro contro il quale ogni amministrazione finora ha perso. Ognuna di queste società è a sua volta un gigante nel suo settore, un serbatoio di interessi concreti e consenso politico, voti.  Provare a riformarne una di queste entità significa toccare interessi consolidati che non sono - come pensa qualcuno - soltanto quelli dell'establishment. Qui si va dal basso all'alto in un crescendo di corporativismo - sindacale, imprenditoriale, politico...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play