7 Novembre
L'ora del Grillo Capitale
La campagna elettorale dei 5Stelle e la giunta Raggi. Il cambio dell'assessore al Bilancio, l'arrivo del livornese Lemmetti e la strategia di Beppe sul voto nazionale. Benvenuti alla Stazione Termini tra migranti e idranti
Rileggere Antonio Gramsci è una continua riscoperta. I Quaderni dal carcere sono una miniera, un granaio pulsante di riflessioni strategiche, tra le più luminose del Novecento. Il titolare di List ne ha ripreso la lettura in questi giorni per provare a disegnare sul taccuino un profilo del partito di Grillo e dei suoi sempre più smarriti avversari (tranne uno, che vedremo).
Rileggere Gramsci. Quaderno 16: “La tendenza a diminuire l’avversario: è di per se stessa un documento della inferiorità di chi ne è posseduto. Si tende infatti a diminuire rabbiosamente l’avversario per poter credere di esserne sicuramente vittoriosi., In questa tendenza è perciò insito oscuramente un giudizio sulla propria incapacità e debolezza (che si vuol far coraggio), e si potrebbe anche riconoscervi un inizio di autocritica (che si vergogna di se stessa, che ha paura di manifestarsi esplicitamente e con coerenza sistematica)”.
Vi ricorda qualcuno? Prendete l’album delle figurine dei partiti italiani, controllate cosa dicono del Movimento 5Stelle e tirate giù due conclusioni… La furia dell’establishment sul partito di Grillo è la spia rossa accesa che testimonia questa impostazione da ultima spiaggia. Nei titoli dei giornali, nelle dichiarazioni pre-compilate dei partiti tradizionali (c’è ancora in piedi un partito tradizionale?), nei tweet compulsivi dei parlamentari traspare un’assenza di strategia, comprensione, studio del Movimento. Tutto viene liquidato a fenomeno folcloristico, incapacità, idiozia collettiva. Non c’è niente di più superficiale e fuorviante. Grillo, i suoi parlamentari e i suoi elettori vanno presi sul serio. Sono una forza organizzata. Una distopia, se volete, ma contemporanea.
Rileggere Gramsci. Quaderno 13, Noterelle sulla politica del Machiavelli: “L’elemento decisivo di ogni situazione è la forza permanentemente organizzata e predisposta di lunga mano che si può fare avanzare quando si giudica che una situazione è favorevole (ed è favorevole solo in quanto una tale...
Rileggere Antonio Gramsci è una continua riscoperta. I Quaderni dal carcere sono una miniera, un granaio pulsante di riflessioni strategiche, tra le più luminose del Novecento. Il titolare di List ne ha ripreso la lettura in questi giorni per provare a disegnare sul taccuino un profilo del partito di Grillo e dei suoi sempre più smarriti avversari (tranne uno, che vedremo).
Rileggere Gramsci. Quaderno 16: “La tendenza a diminuire l’avversario: è di per se stessa un documento della inferiorità di chi ne è posseduto. Si tende infatti a diminuire rabbiosamente l’avversario per poter credere di esserne sicuramente vittoriosi., In questa tendenza è perciò insito oscuramente un giudizio sulla propria incapacità e debolezza (che si vuol far coraggio), e si potrebbe anche riconoscervi un inizio di autocritica (che si vergogna di se stessa, che ha paura di manifestarsi esplicitamente e con coerenza sistematica)”.
Vi ricorda qualcuno? Prendete l’album delle figurine dei partiti italiani, controllate cosa dicono del Movimento 5Stelle e tirate giù due conclusioni… La furia dell’establishment sul partito di Grillo è la spia rossa accesa che testimonia questa impostazione da ultima spiaggia. Nei titoli dei giornali, nelle dichiarazioni pre-compilate dei partiti tradizionali (c’è ancora in piedi un partito tradizionale?), nei tweet compulsivi dei parlamentari traspare un’assenza di strategia, comprensione, studio del Movimento. Tutto viene liquidato a fenomeno folcloristico, incapacità, idiozia collettiva. Non c’è niente di più superficiale e fuorviante. Grillo, i suoi parlamentari e i suoi elettori vanno presi sul serio. Sono una forza organizzata. Una distopia, se volete, ma contemporanea.
Rileggere Gramsci. Quaderno 13, Noterelle sulla politica del Machiavelli: “L’elemento decisivo di ogni situazione è la forza permanentemente organizzata e predisposta di lunga mano che si può fare avanzare quando si giudica che una situazione è favorevole (ed è favorevole solo in quanto una tale forza esista e sia piena di ardore combattivo); perciò il compito essenziale è quello di attendere sistematicamente e pazientemente a formare, sviluppare, rendere sempre più omogenea, compatta, e consapevole di se stessa questa forza”.
Il partito di Grillo - il titolare l’ha già scritto, ma ripeterlo è essenziale - è una forza sul campo, è contemporaneo, presente. Dove? Sulla scacchiera della politica e nello spazio reale: la Rete è il suo immaginario, il catalizzatore, la base ideologica, mentre gli appuntamenti in piazza della massa grillina sono il momento di aggregazione che conferma l’identità del gruppo: noi e loro. Il titolare consiglia la lettura di Massa e Potere di Elias Canetti, aiuta a sturare il cervello. Non ha caso la dichiarazione più dura fatta da Grillo in questi giorni non è stata contro gli avversari politici (tranne uno, che vedremo), ma contro “i sicari informatici”, gli hacker che hanno violato la piattaforma Rousseau. Ecco il tweet di Grillo:
La frase di Grillo ha una sua raffinatezza stilistica, un distillato della sua strategia di comunicazione, occhio alla parola chiave:
Sicario. Vocabolario Treccani: sicàrio s. m. [dal lat. sìicarius, der. di sica, pugnale ricurvo importato in Roma, prob. insieme al nome, dalla Tracia]. – Chi uccide, chi commette assassinio su commissione, per conto cioè di un mandante: Cicerone fu ucciso dai s. di Antonio. Talvolta, con uso estens. o fig., esecutore di azioni malvagie o riprovevoli per conto di altri.
L’hackeraggio su commissione, l’azione spregevole. E’ sempre “noi e loro”.
Lo schema gramsciano ci consente di continuare nella lettura dello scenario in cui Grillo si muove. Lui e Gianroberto Casaleggio fin dal principio avevano intuito il problema "italiano". La condizione strutturale che ha consentito al Movimento 5Stelle di nascere e moltiplicarsi è tutta in questo grafico tratto da un report di qualche tempo fa realizzato da McKinsey:
È la perdita del reddito. Il titolare di List non pensa che la storia sia tutta economia, è lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, a forgiare i destini delle nazioni e scrivere i fatti sul foglio bianco, ma questi numeri e le bandierine sposati con i fatti politici raccontano molto: Movimento 5Stelle in Italia, Trump negli Stati Uniti, Brexit nel Regno Unito, una forte destra in Olanda, Le Pen e soprattutto Macron in Francia, la fine del paradiso della Svezia. What else? È tutto molto chiaro.
Rileggere Gramsci. E mai sottovalutare l’avversario. È una vecchia cara regola della strategia - leggere Sun Tzu insieme a Gramsci - che i partiti politici tradizionali non hanno applicato a Grillo. All’inizio della sua avventura, lo immaginarono come lo scherzo di un comico un po’ matto, uno con il vaffanculo incorporato ma zero tituli per fare qualcosa in politica. Visto il botto stroboscopico alle urne nel 2013, i sapientoni dissero: “Si sgonfierà, vedrete…”. A forza di vedere, quelli che la sanno lunga ora ci vedono cortissimo e hanno il canotto del partito sgonfio in spiaggia.
Tutto l’armamentario retorico su Grillo era una Santa Barbara con la polvere da sparo bagnata perché viziato dal pregiudizio morale, una bestia interiore che divora regolarmente chi la ospite in casa: “Tanto sono degli idioti e noi, noi sì che sappiamo come si fa”. Wonderful. Dopo aver preso sportellate in faccia dalla realtà, i leader degli altri partiti (tranne uno, come vedremo) continuano a immaginare il partito (lo è, in forma nuovissima) di Beppe come un refuso di lavorazione della Storia.
L’ultimo ritrovato psichedelico per contrastare Grillo è quello di prendere il Movimento 5Stelle come un gruppo di incapaci che la sparano grossa da prendere in giro su Twitter. Insomma, la cosiddetta azione di contrasto politico degli anti-Grillo è oggi ridotta a una battaglia virtuale in 140 caratteri. Nel frattempo, Beppe e i suoi fratelli continuano ad essere là, primo partito italiano, un podio conteso con il Partito democratico di Renzi che da settimane non riesce più a toccare quota 28 per cento.
Il caso Roma fa parte di questo scenario. È il punto debole di tutta l’avventura di Grillo. Conquistare il Campidoglio. I grillini volevano e soprattutto temevano l’appuntamento Capitale. I lettori di List ricorderanno la frase della deputata Roberta Lombardi durante la campagna elettorale del 2016: “A Roma c’è un complotto per farci vincere”. Una frase surreale che però nascondeva il timore di dover affrontare i rovi incandescenti dell’Urbe senza avere alcuna esperienza amministrativa. La situazione nella Capitale era tale che il Movimento 5Stelle avrebbe vinto anche candidando una sagoma di cartone.
Il Partito democratico che si scaglia contro la giunta grillina dovrebbe area mente il risultato finale del voto del 19 giugno 2016: Virginia Raggi vinse con il 67,15 per cento dei voti, il candidato Pd Roberto Giachetti, si fermò a quota 32,85 per cento. È un dato politico sul quale non si è riflettuto abbastanza, ma ora, a bocce ferme, con la storia che ha cominciato a sedimentarsi, va guardato con attenzione: la Capitale - conservatrice, cinica e nello stesso tempo volubile - l’anno scorso, non duecento anni fa, ha votato in massa contro i partiti tradizionali. L’affermazione di quelli che come sempre la sanno lunga e non ascoltano quello che dicono è la seguente: ma se votassero oggi la Raggi non verrebbe rieletta. Sicuri?
Il titolare di List vive nella Capitale, non frequenta salotti, i suoi giri di giostra politica sono pochi e limitati alla conoscenza sulfurea del suo taccuino, ma ha confidenza con RadioTaxi, mercati rionali, discount, bar dove si prende rigorosamente il caffè ar vetro. Ha abitato in centro, in periferia, in quartieri più o meno borghesi e anche molto popolari. Conosce bene il popolo che abita sulla Tiburtina, quello di piazza Bologna e Trieste, il caotico e “de sinistra” quartiere di San Lorenzo, i palazzi anonimi da Pyongyang della periferia dopo Roma Nord (altro luogo mitologico della Roma contemporanea), frequenta i suoi giardini che si riempiono di popolo in primavera e in estate, famiglie che non si spiaggiano in Costa Smeralda e a Saint Tropez ma che provano a vivere questa città che è un dominio dell’impossibile. Bene, se accendete il radar, tendete le orecchie con discrezione, scoprirete che il giudizio del popolo - quello che conta - sulla giunta Raggi è ancora in gran parte sospeso, mentre la valutazione sui partiti che in passato hanno gestito Roma è lapidaria. Gli elettori attendono con pazienza - forse tragicamente illusoria, ma vedremo - che i grillini prendano in mano la Capitale. Dicono: “Ce stava tutta sta gggente che magnava, un groviglio, nun è facile e ce vole tempo… diamo a Virgginia ancora er tempo de imparà, de vedè, de fasse un’idea. So’ tutti bboni a parole, ma noi gli artri li abbiamo visti e nun li volemo più vedè”. Questo è quello che davvero circola tra quelli che votano, quelli che alla fine contano. Fate una prova con il tassista, ascoltate le trasmissioni pop delle radio romane, andate a fare la spesa al mercato. Certo, criticano anche la Raggi, i cambi di assessori con le porte girevoli, le corbellerie dei grillini a ruota libera, ma alla fine della fiera, se evocate un partito di centrodestra o di centrosinistra, tireranno fuori l’aglio e un cuneo di legno e un martello per uccidere il vampiro che gli avete fatto balenare in mente. Questo è il punto: noi e loro.
Il problema è che ha vinto Virginia Raggi, un sindaco che finora ha mostrato una sola qualità: la capacità di resistere alla sua incapacità di essere primo cittadino. Grillo tutto questo lo sa, è un talento dello spettacolo e della comunicazione e non confonde una delibera con un copione, un racconto, una fabbrica di immaginario. La sua fabbrica di visioni è il Movimento 5Stelle e il calendario sta accelerando verso l’Armageddon elettorale. Roma è un pezzo di questo racconto, non il principale, ma quello più pericoloso perché esposto più facilmente agli attacchi degli avversari.
È in questa chiave che va letta la campagna d’agosto di Virginia Raggi: due nuovi assessori, via il direttore dell’Atac e un altro assessore al Bilancio (il quarto in un anno). Quest’ultima mossa non va letta solo con l’indubbia incapacità di guidare il processo amministrativo. È la scelta del sostituto di Andrea Mazzillo ad aprire uno scenario nuovo: al posto dell’assessore defenestrato arriva Gianni Lemmetti, uno sveglio e tosto che fino a ieri era l’assessore al Bilancio del Comune di Livorno, sindaco Luigi Nogarin. Lemmetti è un personaggio interessante, nella città toscana ha preso i conti della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti (Aamps) e li ha portati in tribunale. Concordato preventivo e tanti saluti. Ecco il centro di tutto: le partecipate del Comune. Fin dall’esordio della Giunta Raggi questo è il tema incandescente: sono gravate da debiti e una, l’azienda dei trasporti urbani, l’Atac, ha già un piede nella tomba: 1.350 milioni di debiti, 1.3 miliardi di euro. Il sindaco Raggi insegue il concordato preventivo, Mazzillo era contrario per ragioni che hanno un senso, ma non sono l’unica soluzione possibile:
“Ho detto come la penso sul concordato preventivo che si vuole fare. Nella pancia dell'Atac ci sono 429 milioni di crediti verso il Comune che con il concordato si rischiano di perdere. E questo non è un elemento facilmente digeribile per i conti di Roma Capitale. Si rischia di passare dal commissariamento dell'Atac a quello del Comune”.
Una divergenza di fondo che in qualsiasi amministrazione si risolve in un solo modo: l’assessore viene sostituito. Così ha fatto Raggi. Avrebbe dovuto scegliere prima un collaboratore (il più importante) che ne condivideva il disegno? Certo, ma stiamo parlando del Movimento 5Stelle a Roma, non di Berlino e della Cdu di Angela Merkel e Wolfgang Schauble.
L’arrivo di Lemmetti è come l’invio di un gruppo di forze speciali sul campo di battaglia. E’ l’applicazione del modello Nogarin a Roma, è soprattutto il segnale chiaro che Grillo è nella fase del to fix, del provare a dare stabilità alla giunta della Raggi. Ecco perché liquidare tutta la vicenda al valzer degli assessori in casa Raggi conduce all’errore: Grillo si sta preparando alla campagna elettorale. E passa (anche) per Roma. A cosa punta Grillo? Al podio. Mai sottovalutare l'avversario, bisogno conoscerlo a fondo. Prenderlo sul serio e non cadere nel boomerang della ridicolizzazione di se stessi.
Il quadro elettorale è incertissimo. Partito democratico e Movimento 5Stelle si contendono la prima piazza. Questa è la media dei sondaggi fatta da YouTrend per Agi:
Sono pari, là al 27 per cento, lontani dal 30 per cento, ma con il Pd che non riesce più a sollevarsi a quota 28 per cento da molte settimane, nonostante la campagna cingolata del segretario Matteo Renzi. Grillo sa che in un quadro di legge elettorale proporzionale conta arrivare primi e poi, a conteggio dei voti avvenuto, si gioca un'altra partita. E' evidente che il capo dello Stato darà l'incarico di formare il governo al partito che è arrivato primo. Obiezione, vostro onore: il partito di Grillo non si allea con nessuno! Probabile, ma non certo. Se non dovesse andare in porto il tentativo di Silvio Berlusconi di tenere unita una coalizione di centrodestra, tutto diventa più difficile e nello stesso tempo possibile. Anche quella che il titolare di List chiama "la maggioranza decapottabile: Movimento 5Stelle + Lega Nord + Fratelli d'Italia. Sarebbe l'unica con i seggi per governare. Forse. Abbiamo aperto con Gramsci, chiudiamo con Shakespeare, Amleto, Atto I: "Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, che non sogni la tua filosofia".
Che si fa? Lasciamo perdere la filosofia, per ora, e torniamo sulla terra, sul cemento e sull'asfalto. Ma sempre nella Capitale, a Roma dove uno sgombero di migranti in piazza Indipendenza è stato un film di fuoco, fiamme e acqua. Anzi no, prima un long read del titolare di List da scaricare e leggere in pdf: "Eterna, corrotta, Roma".
01
Eterna, corrotta, Roma
A che punto è la notte? Nel Macbeth lotta con il giorno, a Roma è sempre luce, anche se è buio pesto. La Capitale non è mai stata una città come le altre, fin dalla sua fondazione si capiva che tutto sarebbe andato storto e maledettamente bene. La sua Eternità è il suo animismo, protetta dai numina, da Dio, dalle legioni, dagli imperatori, ma non dai romani d'entrata e d'uscita, di sopra e di sotto. Dai palazzinari ai grillini. Roma è stata fotografata e ritratta da tutti i grandi della letteratura, la memorialistica è intrisa del suo passato, ma il problema con questa città è sempre stato il suo baloccante futuro da cuccagna dove Franza o Spagna basta che se magna. Eterna. Corrotta. Roma.
Scarica qui il file pdf. Scritto e impaginato con lo stile di List. Ora possiamo andare tutti alla Stazione Termini.
02
Roma. Migranti, fuoco e acqua
Questa foto Ansa è stata scattata stamattina in piazza Indipendenza a Roma. Pieno centro. È una zona della città che il titolare ha frequentato tutti i giorni dal 2013 fino all'altro ieri, la sede di Radio24 (dove con Giovanni Minoli e Pietrangelo Buttafuoco abbiamo trasmesso Mix24) è a pochissimi metri dal teatro della scena. Un palazzo occupato da anni in via Curtatone è stato sgomberato, gli extracomunitari hanno occupato i giardini (chiamarli così è francamente eccessivo) e bivaccavano all'aperto. Condizioni di sicurezza inimmaginabili nella zona. Tutta l'area intorno alla Stazione Termini è una sorta di percorso nell'incubo dell'emarginazione e, purtroppo, della delinquenza e del crimine. Passare nei giardini che conducono verso piazza della Repubblica di notte è vivamente sconsigliato. Il titolare l'ha fatto più volte per rendersi conto della situazione sempre più degradata. Uno scenario incredibile e pe-ri-co-lo-so. Stamattina la polizia è intervenuta per sgomberare i migranti che - sia chiaro - avevano rifiutato un'altra sistemazione offerta dal Comune. Le forze dell'ordine erano state avvisate della presenza di bombole a gas e bottiglie molotov. C'era chi si era attrezzato per provare a fare una battaglia urbana. La polizia ha usato gli idranti. Questo è il problema Capitale, un dedalo di uomini e donne che vagano nel disordine.
È il culmine di una situazione di grande confusione e disorganizzazione che si è protratta nel tempo. Molte di queste persone sgomberate infatti hanno lo status di rifugiato, tanti i bambini. Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, lo sottolinea: "La verità va detta tutta: questa situazione non è legata alla cosiddetta emergenza migratoria, è una situazione storica di Roma, sintomo dell'assenza di politiche adeguate e lungimiranti. Si continua con interventi emergenziali quando sarebbe stato possibile valutare soluzioni strutturali". Il titolare di List può confermare: era un problema noto da molti anni.
Il prefetto di Roma Paola Basilone, in una nota ha spiegato che lo sgombero di oltre 100 migranti è riuscito ed è stato svolto "in condizioni di assoluta sicurezza, nonostante la prevedibile e decisa opposizione degli occupanti e l'azione di infiltrazione posta in essere dai Movimenti di Lotta per la Casa, che ha indotto gli occupanti accampatisi in piazza Indipendenza a rifiutare sistemazioni alloggiative alternative, determinati a rimanere in strada fino alla manifestazione con corteo indetta dagli stessi Movimenti per sabato prossimo". Sabato avremo un altro capitolo di questa storia. Roma, Caput Mundi.
C'è altro? Restiamo sul tema immigrazione, ma prendiamo un aereo e andiamo a Londra. I dati sui migranti che cercano lavoro nel Regno Unito in zona Brexit sono crollati. Seguite il titolare di List.
03
Effetto Brexit: meno stranieri in UK
L'ufficio nazionale di statistica del Regno Unito ha diffuso stamattina numeri di grandi interesse. A marzo il flusso netto di stranieri in cerca di lavoro nel Regno Unito è stata di 246 mila unità. Nello stesso periodo del 2016 fu pari a 327 mila persone. Oltre 80 mila persone in meno. È il primo effetto della Brexit, ancora non c'è, ma la sua influenza è chiarissima: non si va a cercare lavoro dove sai che le norme stanno per cambiare. La metà del calo è dovuta alla netta diminuzione dell'ingresso di lavoratori dell'area Ue ( -51.000). La realtà, inesorabile. Che cosa accadrà in futuro? Non lo sappiamo e in ogni caso appare evidente che la Brexit è stata prima di tutto una reazione che ha ragioni non economiche, ma culturali. La campagna dei Brexiters si basava proprio su questo punto: "Take back control". E l'immigrazione e le regole europee sulla libera circolazione erano il tema chiave. Il poeta Novalis diceva: "Ogni inglese è un'isola".
Voliamo via? Sì, ma continuiamo il nostro viaggio sul jet. Allacciate le cinture.
04
La rivoluzione low cost
Nell'attesa di conoscere il destino di Alitalia, il titolare di List segnala un ottimo servizio del Wall Street Journal sulla rivoluzione innescata dalle compagnie aeree low cost. Tutto in 14 grafici, non c'è bisogno di aggiungere altro. Volare non è mai stato così facile e far volare le compagnie aeree non è mai stato così difficile per i titani dell'aria. E se non vi piace viaggiare, fate volare il vostro robot.
05
Cosa è un Robot? (e occhio al tosaerba)
Il titolare di List lo immaginava, vi siete svegliati stamattina con questa pressante domanda: cosa è un robot? No, non è quello o quella che dorme al vostro fianco, anche se qualche volta oggi lo sospettate e il giorno del matrimonio vi sembrava tutto una meraviglia. Wired ha un servizio e un video che risponde al vostro dilemma ma non risolve il vostro problema coniugale.
Alt, fermi tutti. Il titolare di List ha trovato quello del sottosopra, sì dai, quella sagoma che accede il tosaerba alle sei del mattino mentre voi dormite. Ha subito un'evoluzione che vi leverà il sonno. Ha scoperto il tosaerba che fa tutto da solo. Siamo spacciati.
06
24 agosto. I Visigoti a Roma
Nel 410 i Visigoti di Alarico I entrano dalla Porta Salaria e danno inizio al sacco di Roma. Durò tre giorni. La Giunta Raggi è in carica da più di un anno. Se Roma ha superato il problema dei Visigoti, non c'è problema anche per il presente. Tutto finirà bene. Solo che prima andrà male.
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mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.