4 Dicembre
Avere ragione senza avere il consenso
Gli industriali chiedono la realizzazione della Torino-Lione, grandi opere, più investimenti e meno spesa assistenziale. Il Presidente di Confindustria attacca il governo e Salvini risponde: rappresenta davvero gli imprenditori? Un viaggio nel conflitto tra produzione e democrazia, capitale e voto, il partito del Pil e quello dei senza reddito
Gli imprenditori si sono riuniti a Torino per sostenere la Tav e chiedere un taglio della spesa corrente nel bilancio del governo italiano a favore degli investimenti. Le associazioni più importanti hanno presentato un manifesto in 12 punti per la realizzazione dell'Alta Velocità Torino-Lione. Il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha detto: "Fossi in Conte chiamerei i due vicepremier e direi loro di togliere 2 miliardi l'uno e 2 l'altro, se nessuno dei due non vuole arretrare mi dimetterei e denuncerei all'opinione pubblica chi non vuole arretrare". Matteo Salvini ha risposto così: "Alcuni come Confindustria non so quanto rappresentino gli imprenditori veri. Problemi al Nord? Abbiamo preso il 30 per cento in Trentino e il 30 a Bolzano". Tutto molto interessante e adesso vedremo perché questo botta e risposta rappresenta il conflitto del nostro tempo, due visioni del mondo destinate per ora a non incontrarsi.
Sul piano della contabilità e della prospettiva di crescita quello che afferma Boccia è giusto (meno la richiesta di dimissioni di Conte, è sopra le righe), fin dall'inizio dell'avventura del Governo Frankenstein scriviamo su List che il punto chiave di questa storia è rappresentato da innovazione e industria, sono lo snodo della vittoria o della sconfitta, della durata o della fine anticipata del governo.
Che Confindustria sostenga questa linea non è una notizia, lo sarebbe semmai il contrario. Le Grandi Opere sono produzione, reddito, la connessione con il futuro. E non è neppure una notizia che gli industriali battano cassa, lo hanno sempre fatto nella Prima, nella Seconda e anche nella Terza Repubblica che è appena cominciata. Non c'è niente di male, in linea di principio. Gli incentivi alle imprese sono una consuetudine in tutto il mondo, i sussidi sono una pratica quotidiana che nelle cosiddette economie di mercato fanno parte dello scenario, i settori incentivati sono tantissimi, da...
Gli imprenditori si sono riuniti a Torino per sostenere la Tav e chiedere un taglio della spesa corrente nel bilancio del governo italiano a favore degli investimenti. Le associazioni più importanti hanno presentato un manifesto in 12 punti per la realizzazione dell'Alta Velocità Torino-Lione. Il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha detto: "Fossi in Conte chiamerei i due vicepremier e direi loro di togliere 2 miliardi l'uno e 2 l'altro, se nessuno dei due non vuole arretrare mi dimetterei e denuncerei all'opinione pubblica chi non vuole arretrare". Matteo Salvini ha risposto così: "Alcuni come Confindustria non so quanto rappresentino gli imprenditori veri. Problemi al Nord? Abbiamo preso il 30 per cento in Trentino e il 30 a Bolzano". Tutto molto interessante e adesso vedremo perché questo botta e risposta rappresenta il conflitto del nostro tempo, due visioni del mondo destinate per ora a non incontrarsi.
Sul piano della contabilità e della prospettiva di crescita quello che afferma Boccia è giusto (meno la richiesta di dimissioni di Conte, è sopra le righe), fin dall'inizio dell'avventura del Governo Frankenstein scriviamo su List che il punto chiave di questa storia è rappresentato da innovazione e industria, sono lo snodo della vittoria o della sconfitta, della durata o della fine anticipata del governo.
Che Confindustria sostenga questa linea non è una notizia, lo sarebbe semmai il contrario. Le Grandi Opere sono produzione, reddito, la connessione con il futuro. E non è neppure una notizia che gli industriali battano cassa, lo hanno sempre fatto nella Prima, nella Seconda e anche nella Terza Repubblica che è appena cominciata. Non c'è niente di male, in linea di principio. Gli incentivi alle imprese sono una consuetudine in tutto il mondo, i sussidi sono una pratica quotidiana che nelle cosiddette economie di mercato fanno parte dello scenario, i settori incentivati sono tantissimi, da quello tradizionale dell'Agricoltura si arriva a Amazon che incassa gli incentivi fiscali per piazzare il secondo quartier generale a Long Island.
Non è neppure una notizia il fatto che nella riunione di Torino - come ha titolato Repubblica - sia rappresentato il 65 per cento del prodotto interno lordo italiano, perché il tema in realtà è un altro: quanto pil rappresentano Lega e Cinque Stelle, che Italia c'è dietro il loro consenso? Se non si risponde a questa domanda non si esce dal rebus politico, il vero nocciolo della questione: che Italia è quella che il 4 marzo ha consegnato il governo a Di Maio e Salvini? Questa domanda naturalmente ne innesca un'altra: cosa rappresenta oggi Confidustria?
Gli elettori dei Cinque Stelle secondo alcune analisi rappresenterebbero solo l'1 per cento del Pil. Un dato che a noi appare estremo, ma in ogni caso la sostanza è che la constituency del Movimento è opposta a quella di Confindustria, dunque in una dinamica di spazio politico, sono due "partiti" contro. In questo grafico c'è una spiegazione esemplare del voto ai Cinque Stelle:

Si possono fare mille convegni, sit-in e manifestazioni, sostenere la bontà delle proposte degli industriali (che hanno certamente un senso almeno teorico, anche se spesso la loro pratica ha tradito premesse e promesse), ma alla fine della fiera il punto è questo: l'Italia povera e senza reddito ha votato i Cinque Stelle, questa Italia non è quella di Confindustria e in termini di voti oggi è ben più forte del partito del Pil (e anche dello spread). Quella curva ci mostra due Italie: il Nord e il Sud, i ricchi e i poveri. Se non si ripara questo corto-circuito non si esce dal conflitto sociale che è pienamente in corso. Gli industriali devono rendersi conto per primi che è ritornata la lotta di classe.
La Lega ha un retroterra economico ben più robusto, guida le regioni economicamente avanzate, le sue origini sono nella piccola e media impresa, nel lavoro autonomo, nelle partite Iva, in quella terra di mezzo che un tempo fu l'arena della "rivolta fiscale del Nord", il primo leghismo di Umberto Bossi, radici che sono presenti anche oggi. Torna la domanda sul taccuino: tutto questo è rappresentato da Confindustria? A giudicare dai consensi di Salvini nelle zone produttive la risposta è una sola: no.
Confindustria oggi è un sistema associativo di circa 150 mila imprese, è ancora il maggior rappresentante del capitalismo italiano, questa è la curva sull'evoluzione degli associati:

Tutto bene dunque? No, la crescita (tra l'altro in un tempo lungo 15 anni) degli associati non racconta cosa è successo in questi anni. I numeri che danno con esattezza la dimensione della sua crisi sono altri, quelli degli oneri e dei proventi, eccoli, tratti dal bilancio approvato nel maggio di quest'anno:

Qui ci sono gli effetti della recessione, errori di gestione (vedere alla voce Sole 24Ore, il giornale di cui Confindustria è principale azionista), la fine di un'epoca con lo spartiacque della Grande Crisi. Stiamo parlando di un'organizzazione che nel 2008 aveva 51 milioni di euro di proventi e oggi è passata a quasi 37 milioni. La cosa grave è che la curva degli oneri (ridotti drasticamente dal picco di 47 milioni del 2007 ai circa 37 di oggi) si è sovrapposta a quella dei proventi, anzi la supera di qualche centinaio di migliaia di euro.
Non è questa la sede per fare un'analisi del bilancio, ma questi dati sono più che sufficienti per capire che la questione della piena rappresentatività del capitalismo italiano e della sua incisività in tutti gli strati del corpo elettorale è molto debole. È da questa debolezza nel paese reale che ha votato il 4 marzo scorso che si deve partire per disegnare uno scenario puntuale di quanto sta accadendo. Si possono avere i titoloni dei giornali, ma non è con questi mezzi che si conquista la mente e il cuore degli italiani.
Per sapere, per capire, è utile dare un'occhiata a un'analisi dell'Istituto Cattaneo sul voto nel referendum costituzionale del 2016, una battaglia politica sostenuta con forza dalla stessa Confindustria, dunque ancor più significativa ai fini della nostra analisi. La data di quel referendum cade proprio oggi, 4 dicembre, sono trascorsi esattamente due anni e a quello shock è seguito il voto del 4 marzo 2018 (il 4 sta diventando un numero magico della storia politica italiana).
L'Istituto Cattaneo ha fatto un po' di trivellazioni in profondità, questo per esempio è il risultato sul referendum ottenuto aggregando i voti nelle sezioni elettorali di Bologna in base a 3 fasce di reddito mediano:

Il No ha prevalso nelle fasce di reddito inferiori ai 18 mila euro annui, ma aveva percentuali molto alte anche nelle altre due. Andiamo avanti, siamo sempre a Bologna, ma stavolta il criterio è quello dell'età:

I giovani hanno votato No, nettamente. Un referendum che puntava a una riforma costituzionale in ogni caso di rottura con il passato, è stato rifiutato in blocco. Quel referendum che Confindustria ha sostenuto come essenziale per lo sviluppo della società italiana, in particolare nel passaggio sul Titolo V della Costituzione. Da quel momento in poi Confindustria si è interrogata sulla sua capacità di convincere, sulla sua "presa" nella società reale? Non sembra.
C'è un problema di sintonia con il presente dell'Italia, di pluralismo, di comprensione, di apertura, di letture contemporanee, di economicismo che prevale sulla storia e la filosofia (ben più importanti ai fini della comprensione dei fenomeni), di retorica sbagliata (tutta quella sui "competenti" contro i bifolchi è semplicemente suicida), di umiltà e capacità di guardare veramente alle vite degli ultimi il cui voto e consenso vale esattamente come quello dei primi.
Il dibattito tra gli industriali e nelle istituzioni - giornali, università, centri studi - che in qualche modo li rappresentano, spesso è monocorde, l'autore o il relatore che affronta il tema del populismo (di questo stiamo parlando) non in maniera dogmatica ma, come dovrebbe fare un intellettuale, in una dimensione complessa e problematica è ammesso raramente e quando c'è è per esprimere la minoritaria dissent opinion rispetto alla common opinion. Questo è un peccato per l'importanza e qualità di queste istituzioni. Non solo, conduce all'irrilevanza tra quei ceti produttivi (vedere alla voce Nord) che hanno comunque votato l'attuale maggioranza.
Per gli industriali c'è un tema sul tavolo che è ineludibile: avere ragione senza avere il consenso non serve a niente.
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            diritto ad
            alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
            3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
            iniziale, salvo
            che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
            almeno 30 giorni
            rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
            l'Utente non
            esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
            Fornitore.
            3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
            stesso
            strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
            dall'Utente attraverso
            l'area riservata del proprio account personale.
          
            4. Recesso DEL CONSUMATORE
            4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
            per scopi
            estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
            diritto di
            recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
            attivazione
            dell'Abbonamento acquistato.
            4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
            esplicita in questo
            senso mediante una delle seguenti modalità:
            mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
            per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
            4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
            4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
            del diritto
            di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
            4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
            relazione
            all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
            dal Fornitore
            fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
            di tale
            importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
            all'esercizio del
            diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
            stesso
            mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
            4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
            settembre
            2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
          
            5. Modalità di pagamento
            5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
            misura
            specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
            5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
            5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
            effettuare gli
            acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
            5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
            dell'acquisto
            dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
            5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
            sono
            conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
            diverso provider
            che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
            sensibili della
            transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
            5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
            di pagamento
            prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
            esempio,
            aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
            contrattuali).
            Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
            immediatamente
            l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
            pagamento
            abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
            Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
            5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
            interamente
            attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
            automaticamente
            addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
            proposti sono
            soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
            l'abbonamento fino a
            24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
            l'abbonamento si
            rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
            L'Utente può
            gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
            informazioni al
            riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
            disservizi della
            piattaforma App Store.
          
            6. Promozioni
            6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
            gratuiti di
            fruizione del Servizio.
            6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
            promozione
            comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
            corrispettivo
            in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
            6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
            di prova
            attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
          
            7. Obblighi e garanzie dell'Utente
            7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
            - di essere maggiorenne;
            - di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
            o commerciali
            eventualmente svolte;
            - che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
            - che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
            7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
            modalità definite
            nei precedenti articoli.
            7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
            forma non
            collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
            dell'Abbonamento e
            dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
            impegna ad
            assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
            proprio account
            (per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
            che la
            riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
            7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
            risolvere
            immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
            danni.
          
            8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
            8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
            fotografie, grafiche,
            disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
            copyright e dagli
            altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
            danti causa
            e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
            8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
            il contratto
            è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
            salve le
            operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
            attività di
            riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
            elaborazione dei
            contenuti è espressamente vietata.
            8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
            risolvere
            immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
            danni.
          
            9. Manleva
            9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
            onorari degli
            avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
            conseguenza di usi
            impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
            derivanti dalla
            legge ovvero dai presenti termini d'uso.
          
            10. Limitazione di responsabilità
            10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
            il
            Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
            motivo,
            l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
            essi.
            10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
            della
            società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
            garantire o
            migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
            o
            l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
            nel minore
            tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
            l'interruzione del
            Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
            di giorni
            pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
            l'unico rimedio in
            suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
            Fornitore.
            10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
            - per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
            ulteriori
            servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
            (per
            esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
            - per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
            10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
            è limitata
            alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
            10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
            sistemi
            informatici del Fornitore.
          
            11. Modifica dei termini d'uso
            11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
            11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
            fornitura per
            giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
            mutate
            condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
            contenuti.
            11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
            scadenza del
            periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
            successivo.
            Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
            precedente
            articolo 3.
            11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
            nuovi termini
            d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
            tale ipotesi,
            l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
            un rimborso
            proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
          
            12. Trattamento dei dati personali
            12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
            legislativo 30
            giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
            giuridiche
            indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
            12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
            messa a
            disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
            12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
            diritti degli
            Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
          
            13. Servizio clienti
            13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
            l'Utente può
            contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
          
            14. Legge applicabile e foro competente
            14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
            14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
            formazione,
            esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
            domicilio
            del consumatore, se ubicato in Italia.