9 Dicembre

L'Italia allo specchio. Della piazza

In pochi giorni abbiamo avuto a Torino la piazza dei Si Tav e quella dei No Tav, gli industriali in fabbrica, la piazzata plaudente del teatro alla Scala, la piazza del popolo di Salvini. La piazza italiana è il luogo che diventa simbolo di tutto, è la prova dell'esistenza. L'invasione e conquista dello spazio fisico e soprattutto politico

Uno storico del 2150 che vorrà studiare l'Europa e l'Italia del 2018 dovrà guardare non solo agli archivi del vecchio Internet, ma a una cosa antica, remota, imprevista in quell'epoca, la piazza. Oggi nel dibattito pubblico si abusa della parola virtuale, si è costruito uno spazio mitologico sulla Rete, si è totemizzata la tecnologia, ma alla fine quando si devono misurare fatti, persone, cose e movimenti, la piazza è il luogo che diventa simbolo di tutto, è la prova dell'esistenza. L'invasione e conquista dello spazio fisico.  L'arena in cui si esercita la massa magistralmente descritta da Elias Canetti nel suo capolavoro, Massa e potere.

L'Italia che i presunti colti in fondo detestano - perché la considerano ignorante, sensibile solo alle armonie dei pifferai magici, facile da persuadere - alla fine emerge in piazza (e lo intediamo in senso largo, come vedremo), si mostra, si identifica, a sua volta si piazza in uno spazio metafisico, simbolico, di sostanza che si materalizza nella piazza. In pochi giorni abbiamo avuto numerosi esempi: la piazza dei Sì Tav a Torino, la piazza dei No Tav sempre a Torino, gli industriali in fabbrica ancora a Torino, la piazza e la piazzata plaudente del teatro alla Scala a Milano, la piazza del popolo di Salvini. E in Europa, la piazza infuocata di Parigi. Ognuna di queste piazze ha giocato il suo effetto spiazzante.  E ciascuna ha un suo significato, una sua originale lettura. La singolarità, il collegamento e la somma di queste piazze ci danno una mappa precisa della contemporaneità. Scopriamola insieme.

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La piazza di Roma

L'ultima piazza di partito che abbiamo visto, quella di Salvini a Roma, rappresenta quel popolo moderato che in Italia è sempre stato maggioritario, anche quando votava Pci, cioè il partito più conservatore dello scenario politico della Prima Repubblica. La rappresentazione...


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