14 Dicembre
Ecotassa. Di Maio fa retromarcia e tampona ancora
I grillini pasticciano ancora con la tassa sulle auto. Di Maio annuncia che non ci sarà un'ecotassa, ma solo incentivi sull'auto elettrica e ibrida. Ignora che così darà un vantaggio ai produttori stranieri, mettendo a rischio 5 miliardi di investimenti di Fca in Italia. Intanto il debito pubblico aumenta e la manovra è ancora sospesa in aria a Bruxelles
Che cosa sta succedendo? Le agenzie di stampa sono piene di "lanci" su un'intervista di Luigi Di Maio, dunque la giornata è cominciata perfettamente rasoterra. Il titolare alle 6.45 su Radio1 ha dovuto rispondere a una domanda su quelli che il travolgente leader dei Cinque Stelle chiama "decimali" e ha ricordato en passant che si tratta di circa 7 miliardi che spariranno dalla "manovra del popolo" (tutto ormai è del popolo, ma è nelle mani di Di Maio, che mani) ma la maggioranza dice che tutto resterà come prima, la magia dei Cinque Stelle e a questo punto anche dei leghisti, i quali farebbero bene a non seguire le idee economiche dei pentastellati perché Game Of Thrones insegna: "L'inverno sta arrivando".
01
Ecotassa. Retromarcia pentastellata. E ancora errore
D'altronde, il Di Maio ha le idee talmente chiare che stamattina in tv (stanno sempre o in tv o sui social, quando lavorano?) a Mattino Cinque ha rivelato al mondo intero di aver preso un granchio sull'ecotassa: "Non ci sarà nessuna tassa sull'auto delle famiglie degli italiani né nuove né in uso. Sarà solo un ecobonus sulle auto elettriche, ibride e a metano, perché ci sono città ostaggio dell'inquinamento. Dobbiamo iniziare rivoluzione della mobilità in Italia. Stiamo incentivando fino a 6.000 euro le auto elettriche, ma ci stiamo preparando a un piano di installazione di oltre 20.000 colonnine elettriche con EnelX. Questo ci aiuterà per l'ambiente e ci farà risparmiare soldi sui carburanti e quindi sulle spese fisse degli italiani. Abbiamo le città ostaggio dell'inquinamento, si fermano le auto fino a Euro4". Cioè quelle dei poveri. Applausi. Mentre il pubblico si spella le mani, si suppone stiano scrivendo un nuovo emendamento. Qui sotto trovano due o tre idee sul come si fa e soprattutto non si fa.
Cosa dice il numero uno di Enel, Francesco...
Che cosa sta succedendo? Le agenzie di stampa sono piene di "lanci" su un'intervista di Luigi Di Maio, dunque la giornata è cominciata perfettamente rasoterra. Il titolare alle 6.45 su Radio1 ha dovuto rispondere a una domanda su quelli che il travolgente leader dei Cinque Stelle chiama "decimali" e ha ricordato en passant che si tratta di circa 7 miliardi che spariranno dalla "manovra del popolo" (tutto ormai è del popolo, ma è nelle mani di Di Maio, che mani) ma la maggioranza dice che tutto resterà come prima, la magia dei Cinque Stelle e a questo punto anche dei leghisti, i quali farebbero bene a non seguire le idee economiche dei pentastellati perché Game Of Thrones insegna: "L'inverno sta arrivando".
01
Ecotassa. Retromarcia pentastellata. E ancora errore
D'altronde, il Di Maio ha le idee talmente chiare che stamattina in tv (stanno sempre o in tv o sui social, quando lavorano?) a Mattino Cinque ha rivelato al mondo intero di aver preso un granchio sull'ecotassa: "Non ci sarà nessuna tassa sull'auto delle famiglie degli italiani né nuove né in uso. Sarà solo un ecobonus sulle auto elettriche, ibride e a metano, perché ci sono città ostaggio dell'inquinamento. Dobbiamo iniziare rivoluzione della mobilità in Italia. Stiamo incentivando fino a 6.000 euro le auto elettriche, ma ci stiamo preparando a un piano di installazione di oltre 20.000 colonnine elettriche con EnelX. Questo ci aiuterà per l'ambiente e ci farà risparmiare soldi sui carburanti e quindi sulle spese fisse degli italiani. Abbiamo le città ostaggio dell'inquinamento, si fermano le auto fino a Euro4". Cioè quelle dei poveri. Applausi. Mentre il pubblico si spella le mani, si suppone stiano scrivendo un nuovo emendamento. Qui sotto trovano due o tre idee sul come si fa e soprattutto non si fa.
Cosa dice il numero uno di Enel, Francesco Starace? "Le tasse non servono più per questo tipo di sviluppo. Servirebbe semplificare il modo di diffusione di queste nuove tecnologie. I problemi non sono i soldi, ma la difficoltà reale di farle diventare cose di tutti i giorni. La semplificazione e facilitazione nei processi burocratici sono più importanti delle tasse". Domanda, gli incentivi sono utili? Risposta: "Non credo siano fondamentali. Noi non siamo per gli incentivi". Gong.
Gli incentivi sull'auto elettrica non servono a nulla per il semplice motivo che se compro l'auto elettrica e poi non trovo la colonnina dove caricare la batteria (ci sono scene surreali a Roma di possessori dell'auto elettrica che la notte brancolano nel buio metropolitano cercando un punto di ricarica) ho solo buttato via dei soldi. Il rinnovo del parco auto, inoltre, non passa per quella tecnologia, almeno nell'immediato, perché è costosa rispetto all'auto tradizionale. Quello che va incentivato è lo sviluppo dell'infrastruttura di base. Ne abbiamo già spiegato gli elementi fondamentali qualche giorno fa su List.
Il varo degli incentivi è anche una questione di tempo, di agenda, di calendario, di strategia e politica industriale, di stabilità dell'industria italiana, della produzione e dei posti di lavoro. Il principale gruppo automobilistico, Fiat-Chrysler, ha appena avviato gli investimenti in Italia per la produzione di auto elettriche, dunque non è ancora pronto per andare sul mercato, i modelli arriveranno nel 2020. Incentivare ora le auto elettriche e ibride significa dare un vantaggio competitivo ai produttori stranieri che non ci risulta creino posti di lavoro in Italia. Di Maio questo lo capisce? Il piano è quello di mandare a carte quarantotto le fabbriche italiane? Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo che non lavora e non sviluppa dovrebbe rileggersi la lettera che il gruppo Fca ha inviato al consiglio regionale del Piemonte. È tutto chiarissimo, anche la cifra degli investimenti in ballo: 5 miliardi di euro. Per l'Italia, non per la terra di Cacania (Robert Musil).
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Procurarsi guai interni senza risolvere quelli esterni. Viviamo un finale d'anno interessante. Forse troppo.
02
Con Bruxelles la partita è ancora aperta
In realtà tra la Commissione Ue e il governo italiano c'è ancora quello che tecnicamente si chiama "gran casino": il Presidente, Jean-Claude Juncker, è per chiudere la partita con diplomazia senza sfasciare tutto, Moscovici e Dombrovskis non la pensano così, ma sono giovani aitanti che pensano di essere ancora al potere e invece sono all'ultimo giro di giostra. Vincerà probabilmente Juncker, espressione della Germania, perché Angela Merkel pare non abbia voglia di ritrovarsi sulle spalle oltre alla Brexit (il dossier che rischia di eplodere all'inizio del 2019) anche il debito italiano sotto speculazione. E se passa la linea dei falchi? Allora bisogna entrare nella fase Gordon Gekko: "Serve gente povera, furba e affamata. Senza sentimenti. Una volta vinci e una volta perdi; ma continui a combattere. E se vuoi un amico, prenditi un cane".
03
Debito pubblico in aumento
Citofonare Di Maio e Salvini, ecco il numeretto diffuso oggi da Bankitalia: a ottobre il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,2 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.334,4 miliardi.
Queste sono le previsioni sulla sua evoluzione, numeri di Mazziero Research:
Calerà in finale d'anno e poi tornerà a galoppare. Naturalmente per il Movimento Cinque Stelle la cosa è del tutto ininfluente, l'importante è distribuire denaro ai disoccupati con l'Helicopter Money, paga chi lavora. Giusto occuparsi della povertà (ma non è detto che quella sia la misura giusta), solo che sarebbe carino da parte dei governanti ricordarsi anche di chi paga le tasse. Non che i precedenti governi fossero migliori, ma il cambiamento qui appare come uno sfacciato continuismo.
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Notizie di cronaca? Una sola degna di nota, viene dal Brasile.
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Brasile. Ordine d'arresto per Battisti
L'era del Bolsonaro comincia con un mandato d'arresto per Cesare Battisti, terrorista italiano di cui il nostro paese ha chiesto l'estradizione. Il tribunale brasiliano ha cambiato idea, ora c'è il pericolo di fuga, l'ordine di arresto è immediatamente esecutivo. Battisti ha 63 anni, è l'ex leader dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia per quattro omicidi, vive in Brasile dal 2010, da quando l'ex presidente Inacio Lula da Silva, nell'ultimo giorno del suo mandato, gli concesse la residenza permanente. Ora lo attende (forse) la giustizia in Italia. L'impatto sullo scenario politico è pari a zero, sul piano storico con Battisti a processo ci sarà parecchio da raccontare.
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Il mondo reale, quello che conta, è fatto di elementi che appaiono lontanissimi dal racconto di un mondo smaterializzato, tutto Rete, con la coscienza internettizzata e il portafoglio virtuale. La vita è fatta di cose inesorabilmente concrete, di esperienze elementari senza le quali nessuno di noi potrebbe tirare avanti. Per volare, devi sapere che esiste la forza di gravità. Seguite il titolare di List. Mai sentito parlare di fagioli di soia?
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I fagioli di soia americani e la Cina
Una notizia vitale per gli agricoltori americani: la Cina ha ripreso ad acquistare fagioli di soia dagli Stati Uniti. Si tratta del primo acquisto da quando è iniziata la guerra del container tra Washington e Pechino, confermato dal Dipartimento dell'Agricoltura: di 1,13 milioni di tonnellate. La Cina è il mercato più importante per i fagioli di soia prodotti in America: nel 2017 ha assorbito circa il 60 per cento delle esportazioni per un valore di oltre 12 miliardi di dollari. Toh, la prosaica realtà.
La guerra commerciale con la Cina fa parte della lunga storia di confronto e scontro degli Stati Uniti con l'Asia. Come ricorda il Wall Street Journal, l'amministrazione Reagan negli anni Ottanta aveva un grande nemico: il Giappone. Quarant'anni dopo alla Casa Bianca non c'è Ronnie ma The Donald e la campagna asiatica continua, via il Giappone (oggi grande alleato, guida Shinzo Abe), dentro la Cina di Xi Jinping. La storia si diverte a tirare i dadi, ma alla fine è sempre lo stesso gioco.
06
Giappone. Senpai e Kohai
Per chi vuole ritornare al clima che si respirava negli anni Ottanta durante la guerra commerciale tra Stati Uniti e Giappone, un libro e un film, Sol Levante, di Michael Crichton, un thriller bellissimo e un grande film con Sean Connery.
Parole chiave del racconto: Sempai e Kohai. È il rapporto tra guida e allievo, ma in realtà le sfumature orientali danno un significato più profondo alla relazione. Ecco un dialogo tra John Connor, capitano dei Servizi Speciali in pensione e Peter J. Smith, agente di collegamento dei Servizi Speciali:
Smith: “Che cos’è un Senpai?”
Connor: “In Giappone un Senpai è un uomo di esperienza che guida un uomo più giovane, chiamato Kohai. Il rapporto Senpai-Kohai è molto comune. Spesso si dà per scontata l’esistenza di un tale rapporto ogni volta che si vede un giovane lavorare con un uomo più anziano. Probabilmente lo penseranno anche di noi due.”
Il Giappone è un luogo che cattura l'immaginazione e il cuore. L'immaginazione è qui:
Per il cuore, se volete perdervi e poi ritrovarvi, è il posto giusto, Lost in Translation. Ecco l'indimenticabile scena di Bill Murray che gira lo spot sul whisky giapponese:
Ok, abbiamo divagato, siamo entrati per qualche minuto in una fase onirica. Torniamo alla cronaca e... andiamo a scoprire i sonnambuli, ah, la cara vecchia Europa delle guerre e dei conflitti.
07
La Brexit dei sonnambuli dell'Unione
Non è una buona notizia per Theresa May, ma alla lunga sarà pessima anche per l'Ue. Il Consiglio europeo ieri ha detto alla premier britannica che l'accordo non si può rinegoziare. Il calcolo dei leader europei è intriso di cinismo: sia la May a sbrogliare la matassa nel Parlamento inglese. Il problema è che se a Westminster a gennaio votano contro il trattato, alla fine si avrà una No Brexit dagli esiti imprevedibili. Ci sono in ballo per la sola Germania 50 miliardi di surplus commerciale. La May torna a Londra a mani vuote. Vivranno un anno nuovo molto interessante a Londra. Forse troppo. Anche a Bruxelles, lo scopriranno al risveglio.
Al titolare sembra di leggere un libro intitolato Catastrofe, del grande Max Hastings, un avvincente racconto della Prima guerra mondiale.
All'inizio del libro, vengono ricordate le parole scritte da Carl Von Lang nel 1914, c'è tutto quello che accadrà dopo. Come sempre, è la letteratura a vibrare di presagio:
C’è una sensazione che gli eventi siano nell’aria, tutto ciò che è imprevedibile nella tempistica. Forse vedremo parecchi anni di pace, ma è altrettanto possibile che durante la notte qualche tremendo sconvolgimento accada.
Le immagini, incrociate con le parole e la musica, parlano.
08
Scene (e musica) da Bruxelles
Guardateli, i capi di Stato, ieri riuniti a Bruxelles, in questa sequenza di foto che abbiamo selezionato dall'Ansa:
Jean-Claude Juncker e Donald Tusk che sorridono, sono all'ultimo giro di giostra e l'Europa è un sottosopra politico.
Pedro Sanchez che bacia Angela Merkel, mentre Emmanuel Macron fugge a sinistra, una leadership sfocata, una leadership alla fine, una leadership che non c'è. Scambiate voi le figurine. Siamo alla fine di un'era storica. E si vede.
Theresa May che arriva e desta l'attenzione di Alexis Tsipras. La Grecia fallita e l'isola d'Inghilterra che prepara il suo lungo addio.
Ora provate ad accompagnare questa carrellata di foto con la musica che racconta la lite nel mercato di Limoges, siamo dentro la grandiosa opera de I quadri di un'esposizione di Modest Petrovič Musorgskij:
Non la udite anche voi, la lite? Non sembra il tappeto musicale ideale per Buster Keaton? Geniale. Dietro quei sorrisi a Bruxelles c'è la lite sul destino dell'Europa.
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Che si fa? Andiamo in un altro mondo, remoto, lontanissimo. Viene dal passato, è defunto nel presente.
09
Base lunare Alpha, ci sono le primarie del Pd
Comunicato del mattino dal mondo di Cacania (Robert Musil), parla Gianni dal Moro, responsabile organizzazione del Pd: "La commissione di Garanzia nazionale ha certificato l'ammissione delle candidature a segretario nazionale del Partito Democratico. Successivamente la Commissione Nazionale per il Congresso ha provveduto al sorteggio delle posizioni dei candidati nelle liste per la convenzione nazionale nel seguente ordine: Giachetti Martina Boccia Zingaretti Corallo Saladino. La commissione tornerà a riunirsi mercoledì 19 alle ore 13.30 e in quella seduta la commissione sarà integrata dai rappresentanti dei candidati a segretario nazionale". La commissione. Sembra Kafka, qualcosa che viene dal teatro dell'assurdo, il procedimento burocratico che va avanti tra le macerie fumanti.
O forse sembra di stare in un telefilm di quando eravamo bambini. "Qui base lunare Alpha, comandante Konig, c'è una navicella alla deriva nello spazio, la sigla è Pd". O forse no, siamo davvero dentro Cacania, il regno di Musil raccontato ne L'uomo senza qualità e così mirabilmente descritto da Milan Kundera:
Da Balzac in poi l'esistenza umana è incomprensibile senza il suo radicamento storico: esaminando i personaggi e le loro situazioni, Musil compie una diagnosi esistenziale del suo secolo. In effetti nella sua Cacania c'è già tutto: il regno della tecnica che nessuno è in grado di dominare e che ha trasformato l'uomo in cifre statistiche (è con questo tema che si apre il romanzo); la velocità come valore supremo; l' onnipresente burocrazia che modifica il carattere dell' esistenza (il grande tema comune a Musil e a Kafka); il sentimentalismo romantico, tenace eredità del secolo precedente (l'indimenticabile descrizione dell' emozione musicale dei coniugi Walter!), e il suo degradarsi nel kitsch; l'esaltata simpatia per i criminali come espressione mistica della religione dei diritti dell'uomo (la passione di Clarisse per Moosbrugger); l' infantocrazia e l' infantolatria che illuminano con il loro sciocco sorriso la freddezza dell' età della tecnica (Hans Sepp, un fascista ante litteram, il cui programma è di coltivare "il bambino che è in noi").
La sinistra dissipata in una lotta tra nullità nel mondo dell'assurdità.
***
Che facciamo? Continuiamo a occuparci del reale, quindi restiamo nell'immaginario. Letteratura e politica. Un meraviglioso viaggio che finisce e comincia in America.
10
Houellebecq: Trump è un buon Presidente (mon Dieu)
Qui teniamo in gran conto quello che dicono gli scrittori esemplari. Sono pochi, tra loro List segue Michel Houellebecq (sopra, nella foto Ansa), visionario e controvento. Alla vigilia dell'elezione di Macron alla Presidenza della Francia descrisse mirabilmente lo stato di "nevrosi" del paese: "Il sistema politico non funziona più. Macron sarà il Presidente centrista di un paese mai così a destra. Auspico la democrazia diretta". Qualcuno pensò al delirio di uno scrittore déraciné, uno sradicato dalla realtà, dopo un anno la macroneide è finita esattamente come diceva lui, nel caos e nell'instabilità psichica della Francia. Sta arrivando un suo nuovo libro, si intitolerà Serotonina, sarà in libreria dal 4 gennaio in Francia e dal 10 in Italia con l'editore La Nave di Teseo.
Stavolta Houellebecq si cimenta con un soggetto davvero impegnativo, sotto e sopra le righe, Donald Trump. Lo fa con un articolo per la gloriosa Harper's Magazine, la seconda rivista più antica degli Stati Uniti, fu fondata nel 1850. Cosa scrive Houellebecq? Mette nero su bianco cose che fanno rabbrividere il popolo dei colti a prescindere, cribbio, sul ring sarebbe una serie di fastidiosi jab e diretto che finisce con un uppercut, roba da Alì contro Foreman sul quadrato di Kinshasa, The Rumble in The Jungle:
La boxe quando era la boxe. Ok, e la scrittura?
Ecco il boxeur Houellebecq saltare sulla corda. Su Harper's mette in chiaro fin dall'inizio che "ama gli americani", poi tira due colpi larghi e precisi sull'Europa: "La Francia non è il Wyoming o l'Arkansas. La Francia è un paese indipendente, più o meno, e diventerà totalmente indipendente ancora una volta quando l'Unione europea sarà dissolta (prima è, meglio è)". Per un cosmopolita della gauche kérosène ce ne sarebbe già abbastanza per spegnere tutto e correre all'aeroporto per un festival di slow food, ma quello che scrive è il più grande scrittore francese vivente, forse non Victor Hugo, certamente un agent provocateur, ma bisogna andare avanti in questa lezione di policamente scorretto. Houllebecq prosegue come un purosangue che galloppa nella Valle della Morte, elogia il disimpegno militare di Obama, dice che Trump prosegue sulla stessa linea (vero), parla di Putin e della Corea del Nord, dei trattati di libero scambio e del protezionismo, considera Trump personalmente ripugnante e poi.. ta dà, arriva a questa conclusione: "In sintesi, il presidente Trump mi sembra uno dei migliori presidenti americani che abbia mai visto". Cielo, pure Houellebecq ci mancava nel salotto colto prima delle feste di Natale. Terrible.
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fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.