9 Novembre
Kim prepara un altro missile
L'allarme della Difesa della Corea del Sud sul dittatore nordcoreano. Chi sparerà per primo? Il futuro della Cina: il discorso del presidente Xi. Di Maio e Salvini in pista. Renzi deve ripremierare. Gentiloni? Sarà utilizzato!
Kim si prepara a lanciare un altro missile intercontinentale. L'avviso viene dalla Difesa della Corea del Sud e conferma lo sprint della Corea del Nord per affermare il suo status di potenza nucleare. L'obiettivo del dittatore è quello di portare il suo paese nel club nucleare come cosa fatta e ratificata anche dagli altri giocatori atomici. L'accelerazione e compressione dei tempi da parte di Kim cerca di anticipare i piani militari del Pentagono e degli alleati nel Pacifico. Un attacco preventivo alla Corea del Nord è possibile, il segretario della Difesa americana, Jim Mattis, ieri ha fatto intendere questo quando ha parlato di "massiccia e poderosa risposta militare", Trump ha aperto la porta alla guerra, ha riunito i suoi generali e sta scrutando le mosse della Cina e della Russia.
L'amministrazione americana si trova di fronte al dilemma del Nuclear First Strike, un campo dove si mischiano strategia militare, intelligence, azzardo e teoria dei giochi. Nella libreria del titolare di List c'è un libretto radioattivo, ha lo stesso titolo del problema di The Donald e ha pagine che possono inquietare ma riconducono il dibattito nell'ambito delle cose (im)possibili: la guerra nucleare. Se il tuo vicino - e il vicino non è per forza il confinante ma quello che ha i missili balistici - ti minaccia, tu devi cominciare a pensare a chi spara per primo.
L'attacco preventivo. Questo è il punto che è sul tavolo della Casa Bianca e tra le carte del Pentagono. Non siamo in presenza di un atto di guerra della Corea del Nord sugli Stati Uniti (o un suo alleato), ma ci sono elementi che conducono verso l'opzione dell'attacco preventivo. È uno scenario terribile che va considerato e si consuma tutto nello spazio di pochi minuti. Se gli americani vedono un missile partire verso il proprio...
Kim si prepara a lanciare un altro missile intercontinentale. L'avviso viene dalla Difesa della Corea del Sud e conferma lo sprint della Corea del Nord per affermare il suo status di potenza nucleare. L'obiettivo del dittatore è quello di portare il suo paese nel club nucleare come cosa fatta e ratificata anche dagli altri giocatori atomici. L'accelerazione e compressione dei tempi da parte di Kim cerca di anticipare i piani militari del Pentagono e degli alleati nel Pacifico. Un attacco preventivo alla Corea del Nord è possibile, il segretario della Difesa americana, Jim Mattis, ieri ha fatto intendere questo quando ha parlato di "massiccia e poderosa risposta militare", Trump ha aperto la porta alla guerra, ha riunito i suoi generali e sta scrutando le mosse della Cina e della Russia.
L'amministrazione americana si trova di fronte al dilemma del Nuclear First Strike, un campo dove si mischiano strategia militare, intelligence, azzardo e teoria dei giochi. Nella libreria del titolare di List c'è un libretto radioattivo, ha lo stesso titolo del problema di The Donald e ha pagine che possono inquietare ma riconducono il dibattito nell'ambito delle cose (im)possibili: la guerra nucleare. Se il tuo vicino - e il vicino non è per forza il confinante ma quello che ha i missili balistici - ti minaccia, tu devi cominciare a pensare a chi spara per primo.
L'attacco preventivo. Questo è il punto che è sul tavolo della Casa Bianca e tra le carte del Pentagono. Non siamo in presenza di un atto di guerra della Corea del Nord sugli Stati Uniti (o un suo alleato), ma ci sono elementi che conducono verso l'opzione dell'attacco preventivo. È uno scenario terribile che va considerato e si consuma tutto nello spazio di pochi minuti. Se gli americani vedono un missile partire verso il proprio territorio cosa fanno? Entra in azione la difesa anti-missile, è chiaro, ma nessuno sa che cosa trasporta il missile. Che testata ha? Qual è lo scopo di Kim? E cosa succede se c'è un'esplosione in volo di un ordigno nucleare? È il caso dell'Elettromagnetic Pulse (EMP) in cui l'esplosione crea uno shock tecnologico bloccando la rete elettrica in una vasta area intorno all'esplosione.
Gli americani conoscono il tema molto bene, nel 1962 condussero nel Pacifico un esperimento nucleare chiamato Starfish Prime: un'esplosione termonucleare nell'atmosfera che provocò il blocco dell'energia elettrica nelle Hawaii. Ecco l'immagine del bagliore che provocò:
Kim sta riaprendo i silos dei missili. Che cosa farà? La data da tenere d'occhio è quella del 9 settembre, anniversario della fondazione della Corea del Nord. Nell'attesa del flash in cielo, non resta che attrezzarsi per il futuro, cioè domani. Gli Stati Uniti e la Corea del Sud stanno accelerando i piani per schierare al largo della penisola una portaerei americana e bombardieri invisibili. L'area del Pacifico è il luogo dove oggi è più probabile un conflitto su larga scala (parole di Vladimir Putin) e gli americani sono presenti in forze. Ecco un quadro complessivo:
Addetti militari e civili pari a una forza complessiva di 360 mila persone, Marina, Esercito, Marines, Aviazione, c'è tutto quello che serve per fare la guerra. Un'area dove proliferano gli armamenti, con sette tra le principali potenze militari del globo e cinque paesi che appartengono al club nucleare. Un arsenale enorme che una mattina in cui Kim si alza con il piede sbagliato potrebbe incendiarsi improvvisamente e far piombare il mondo di fronte a un conflitto globale. Quando giri con un fiammifero dentro una stanza piena di polvere da sparo, spesso salta tutto.
La lezione di Cuba dovrebbe ricordare a tutti che il rischio è concreto - nel 1963 il conflitto nucleare fu sfiorato - e bisogna mettersi al tavolo a trattare. Ma il problema è il seguente: chi tratta e con chi? Kim si fa fotografare al fianco dei suoi missili, carezza testate nucleari, ha una strategia dell'immagine che punta a diffondere sicurezza tra gli abitanti della Corea del Nord e paura negli avversari. Un pazzo lucido, abbaglia con la Bomba.
Niente di strano, con i dittatori va così fin dalla notte dei tempi, ma resta la domanda: con chi bisogna trattare? La risposta è la possiamo trovare solo a Mosca e a Pechino. Sono i vicini della Corea del Nord, sono alleati in questa partita. I nomi sono quelli del presidente russo Vladimir Putin e del presidente cinese Xi Jinping.
Cosa faranno Xi Jinping e Vladimir Putin? Sono alleati e in queste ore sono insieme a Xiamen, nella provincia del Fujian, una città che per ironia del destino è di fronte all'isola di Taiwan, territorio conteso da Pechino.
È come se il destino avesse deciso di riunirli tutti insieme nel Pacifico. A Xiamen, Xi e Putin partecipano al vertice dei BRICS, i paesi non più emergenti ma pienamente emersi nello scenario mondiale. Il presidente della Russia ha colto al volo la palla alzata dall'agenda per pubblicare sui giornali asiatici alla vigilia del vertice un articolo dove metteva in guardia l'amministrazione americana:
"Devo dire qualche parola sulla situazione nella penisola coreana, dove di recente le tensioni sono cresciute e la situazione sta oscillando sull'orlo di un conflitto su vasta scala. La Russia ritiene che la politica di esercitare pressioni su Pyongyang per fermare il suo programma missilistico nucleare sia sbagliata e inutile. I problemi della regione dovrebbero essere risolti soltanto attraverso un dialogo diretto di tutte le parti interessate, senza condizioni preliminari. Provocazioni, pressioni, retorica militarista e insultante sono un vicolo cieco".
Parole chiare, una posizione critica e antagonista, ma con uno scherzo del calendario che era in agguato: sono state scritte e pubblicate prima del sesto test atomico della Corea del Nord, quello più potente, la bomba all'idrogeno. Le argomentazioni di Putin hanno un punto debole, Kim. La condanna della comunità internazionale è stata netta, ma finché alle Nazioni Unite volano parole mentre la Corea del Nord fa volare missili, gli Stati Uniti hanno buone ragioni per pensare di scoccare la loro freccia. In ogni caso Putin giocherà la sua partita a Xiamen con Xi e la Corea del Sud ha confermato che il presidente Moon terrà mercoledì un vertice bilaterale con Putin a Vladivostock e al primo punto dell'agenda ci sarà il dossier nucleare della Corea del Nord. Putin sta giocando a scacchi. Lo fa in tandem con la Cina e tenendo d'occhio sul radar i bombardieri del Pentagono. È una partita delicata, spietata, raffinatissima.
La Corea del Nord è un capitolo radioattivo di una storia più grande , con tre presidenti che non fermano il regime e lasciano che la storia arrivi fino a noi con un dittatore che conduce esperimenti nucleari, lancia missili e minaccia gli Stati Uniti.
I tre shock. La posta in gioco non è soltanto quella della pace nella penisola coreana, ma il disegno di un nuovo ordine mondiale. Quello di Yalta è saltato, uno nuovo all'orizzonte non si vede ancora ma... ci sono i chiarissimi movimenti della Cina e della Russia per superare il vecchio schema con gli Stati Uniti al centro del mondo. La crisi nasce da lontano, dall'assenza di una visione politica concreta dopo il crollo del Muro di Berlino. Kohl pensò alla Germania. Gli Stati Uniti pensarono di aver vinto per sempre. C'era chi diceva che la storia era finita. In realtà ne stava cominciando un'altra. È una crisi che ha più di trent'anni, un voragine causata da tre shock
- Il primo shock è il collasso del comunismo nei primi anni Novanta;
- Il secondo shock arriva dieci anni dopo con l'attacco alle Twin Towers l'11 settembre del 2001 e due guerre consecutive in Afghanistan (2001) e in Iraq (2003);
- Il terzo shock piomba sull'economia mondiale con la crisi finanziaria del 2007-2008 dalla quale le economie occidentali sono uscite lentamente e con una profonda ristrutturazione della finanza e dell'industria.
Tre presidenti si sono alternati in America, in una lunghissima transizione che ha incoraggiato e promosso la globalizzazione, ma senza una soluzione nuova per il sistema delle relazioni internazionali. Il risultato è stato un dominio totale dell'economia e un passaggio in secondo piano della politica. Alla fine di questo ciclo, dopo otto anni di presidenza Obama e una politica estera americana in ritirata, arriva la presidenza di Donald Trump che chiude il Novecento ma senza - almeno per ora - scrivere una storia alternativa efficace. L'America di Trump è un paese che vede la sua leadership declinare per effetto dell'ascesa rapida di altre forze e dell'unione di interessi (Mosca + Pechino e altri) che si contrappongono a quelli di Washington. Ci sarà battaglia sul dollaro, sul Fondo monetario e su tutti i pilastri del Novecento. Per sapere, per capire, è importante leggere il discorso che il presidente cinese Xi Jinping ha pronunciato ieri al vertice dei BRiCS. È una mappa precisa che consente di capire dove sta volando il Dragone. Alto e lontano.
Il discorso del presidente Xi Jinping combinato con quello di Vladimir Putin - che il titolare ha tradotto e pubblicato su List l'altro ieri - mostra un movimento verso un futuro nuovo ordine mondiale, una riorganizzazione di forze opposte al sistema che vedeva Stati Uniti e Europa dominare i pezzi sulla scacchiera. Ecco i punti principali del discorso di Xi rimasti sul taccuino del titolare.
01
Il futuro del Dragone
di Xi Jinping
- La forza cinese. C'è un detto popolare qui nel sud del Fujian: "Dedicatevi a voi stessi e vincerete", incarna uno spirito intraprendente. Il successo di Xiamen è un buon esempio che dimostra la perseveranza di oltre 1,3 miliardi di cinesi. In quasi 40 anni di riforme e di apertura, sotto la guida del Partito comunista cinese, noi cinesi ci siamo dati da fare, senza paura e con determinazione, e abbiamo intrapreso con successo un cammino di socialismo con tratti distintivi cinesi. Abbiamo incontrato difficoltà e sfide sulla via da seguire. Ma abbiamo perseverato e tenuto il passo con i tempi. Con dedizione, coraggio e ingegnosità stiamo compiendo grandi progressi nel perseguire lo sviluppo dell'odierna Cina.
- La globalizzazione. Siamo in una grande era di sviluppo, trasformazione e adeguamento. Sebbene i conflitti e la povertà debbano ancora essere eliminati a livello globale, la tendenza verso la pace e lo sviluppo si è sempre più accentuata. Il nostro mondo di oggi sta diventando sempre più multipolare, l'economia è diventata globalizzata, la diversità culturale sta crescendo e la società è diventata digitalizzata. La legge della giungla, in cui la forte preda dei deboli e il gioco a somma zero sono respinti, e la pace, lo sviluppo e la cooperazione vincente per tutti sono diventati l' aspirazione comune di tutti i popoli.
- L'avanzata dei BRICS. L' ultimo decennio ha visto i paesi BRICS progredire nel perseguimento di uno sviluppo comune. (...) Negli ultimi dieci anni, il nostro PIL combinato è cresciuto del 179%, il commercio del 94% e la popolazione urbana del 28%. Tutto questo ha contribuito in modo significativo a stabilizzare l' economia globale e a riportarla alla crescita, e ha portato benefici tangibili a tre miliardi e più di persone.
- Fare cose, non chiacchiere. BRICS non è un negozio di chiacchiere, ma una task force che fa le cose. Il nostro obiettivo è quello di costruire un grande mercato del commercio e degli investimenti, promuovere un flusso regolare di valuta e finanza, migliorare la connettività delle infrastrutture e costruire uno stretto legame tra le persone.
- Il rallentamento dei BRICS. Alcuni, vedendo che i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo hanno sperimentato una battuta d' arresto della crescita, affermano che i paesi BRICS stanno perdendo il loro splendore. È vero che, colpiti da ambienti interni ed esterni complessi, noi paesi BRICS abbiamo incontrato venti contrari di diversa intensità. Ma il potenziale e la tendenza di crescita dei nostri paesi rimangono invariati e ne abbiamo piena fiducia. (...) La struttura economica globale sta attraversando profondi cambiamenti, evidenziati dalla contrazione della domanda globale e dall'aumento dei rischi finanziari. Tutto ciò ha posto sfide ai tradizionali punti di forza delle economie dei paesi BRICS, portandoci in una fase cruciale in cui dobbiamo lavorare di più per superare le difficoltà.
- Rifare l'industria, Internet Plus. Come superare questa fase? Il tasso di crescita da solo non è la risposta. Dovremmo invece, sulla base delle nostre condizioni attuali e tenendo presente l' obiettivo a lungo termine, portare avanti le riforme strutturali ed esplorare nuovi motori di crescita e percorsi di sviluppo. Dobbiamo cogliere l' opportunità offerta dalla nuova rivoluzione industriale per promuovere la crescita e cambiare il modello di crescita attraverso l' innovazione. Dovremmo perseguire uno sviluppo basato sull'innovazione, creato dalla produzione intelligente, dal modello "Internet Plus", dall'economia digitale e dalla condivisione dell' economia, restare in prima linea e muoverci più rapidamente per sostituire i vecchi motori di crescita con nuovi. Dovremmo eliminare gli ostacoli allo sviluppo economico attraverso la riforma, rimuovere le barriere sistemiche e istituzionali e dare impulso al mercato e alla società, in modo da ottenere una migliore qualità, una crescita più resiliente e sostenibile.
- Interconnessione delle economie. Dobbiamo migliorare il coordinamento delle politiche macroeconomiche, creare sinergie tra le nostre rispettive strategie di sviluppo, sfruttare i nostri punti di forza in termini di struttura industriale e dotazione di risorse, creare catene del valore e un grande mercato per interessi comuni, in modo da realizzare uno sviluppo interconnesso.
- Gli strumenti. La cooperazione economica è il fondamento del meccanismo BRICS. Con questo obiettivo in mente, dovremmo attuare la strategia per il partenariato economico BRICS, istituzionalizzare e concretizzare la cooperazione in vari settori, e continuare a migliorare le prestazioni della cooperazione BRICS. Quest'anno abbiamo compiuto progressi nel funzionamento del New Development Bank and Contingent Reserve Arrangement, nonché nel commercio elettronico, nella facilitazione degli scambi e degli investimenti, negli scambi di servizi, nell'emissione di obbligazioni in valuta locale, nell'innovazione scientifica e tecnologica, nella cooperazione industriale e nel partenariato pubblico-privato, ampliando e intensificando così la cooperazione economica. Dovremmo continuare ad attuare gli accordi e il consenso già raggiunti e sfruttare meglio il ruolo degli attuali meccanismi. Dovremmo inoltre esplorare attivamente nuove vie e nuovi settori di cooperazione pratica e rafforzare i nostri legami per garantire una cooperazione BRICS duratura e fruttuosa.
- Guerra e pace. In secondo luogo, noi paesi BRICS dovremmo assumerci le nostre responsabilità di sostenere la pace e la stabilità globali. La pace e lo sviluppo si sostengono e si rafforzano reciprocamente. I popoli di tutto il mondo vogliono pace e cooperazione, non conflitti o scontri. Grazie agli sforzi congiunti di tutti i paesi, la pace globale regna da oltre mezzo secolo. Tuttavia, i conflitti incessanti in alcune parti del mondo e le questioni di hotspot stanno ponendo sfide alla pace mondiale. Le minacce intrecciate del terrorismo e la mancanza di sicurezza informatica, tra le altre, hanno gettato un'ombra oscura sul mondo.
- Il terrorismo. Sono convinto che, fintantoché adotteremo un approccio olistico alla lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme e affronteremo sia i suoi sintomi che le sue cause profonde, i terroristi non avranno spazio per nascondersi. Quando il dialogo, la consultazione e i negoziati sono condotti per creare le condizioni per giungere a una soluzione politica di questioni quali la Siria, la Libia e il conflitto Palestina-Israele, si può spegnere la fiamma della guerra e i rifugiati sfollati ritorneranno alle loro case.
- Economia aperta. Non dobbiamo ignorare i problemi derivanti dalla globalizzazione economica o lamentarci di essi. Dovremmo piuttosto compiere sforzi congiunti per trovare soluzioni. Dovremmo collaborare con altri membri della comunità internazionale per intensificare il dialogo, il coordinamento e la cooperazione e contribuire a sostenere e garantire la stabilità e la crescita economica globale. A tal fine, dobbiamo promuovere la costruzione di un' economia globale aperta, far progredire la liberalizzazione e l'agevolazione degli scambi e degli investimenti, costruire insieme nuove catene globali del valore e riequilibrare la globalizzazione economica.
- Non spostiamo il formaggio di nessuno. Lo sviluppo dei mercati emergenti e dei paesi in via di sviluppo non è destinato a spostare il formaggio di nessuno, ma a rendere più grande la torta dell'economia globale. Dovremmo unire le mani per guidare il corso della globalizzazione economica, offrire più visione e beni pubblici, rendere il modello di governance e le regole più equilibrate e inclusive, e migliorare e rimodellare la divisione internazionale del lavoro e le catene globali del valore. Dobbiamo lavorare alla riforma del sistema di governance economica globale per renderlo commisurato alla realtà dell'architettura economica globale. Dovremmo inoltre migliorare le norme di governance per i nuovi settori del mare profondo, delle regioni polari, dello spazio extra-atmosferico e del ciberspazio, in modo da garantire che tutti i paesi condividano diritti e responsabilità.
- Dieci frecce insieme. Come dice un proverbio cinese: "È facile rompere una freccia, ma difficile rompere un fascio di dieci frecce". Dovremmo sfruttare i nostri rispettivi punti di forza e influenza, promuovere la cooperazione sud-sud e il dialogo nord-sud, mettere in comune i punti di forza collettivi di tutti i paesi e insieme disinnescare i rischi e affrontare le sfide. Dovremmo ampliare la copertura della cooperazione BRICS e offrire i suoi benefici a un maggior numero di persone. Dovremmo promuovere l' approccio di cooperazione "BRICS Plus" e creare una rete aperta e diversificata di partenariati per lo sviluppo per coinvolgere maggiormente i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo nei nostri sforzi concertati per la cooperazione e i vantaggi reciproci.
- I dieci anni del Dragone. Nell'ultimo decennio non solo si sono registrati progressi concreti nel meccanismo di cooperazione BRICS, ma si è anche assistito allo sviluppo di riforme e aperture a tutto tondo in Cina e al suo rapido sviluppo economico e sociale. Nel corso di questi dieci anni, l'aggregato economico della Cina è cresciuto del 239% e il volume totale delle sue esportazioni e importazioni di beni è aumentato del 73%. La Cina è diventata la seconda economia più grande del mondo, la vita dei suoi 1,3 miliardi di persone in più sono stati notevolmente migliorati, e la Cina ha dato un contributo sempre più grande allo sviluppo economico regionale e globale.
- La medicina efficace ha un sapore amaro. È vero che, poiché gli sforzi di riforma della Cina sono entrati in una fase cruciale in cui devono essere affrontate sfide difficili, sono emerse alcune difficoltà e problemi di fondo, che devono essere affrontati con determinazione e determinazione. Come dice un detto cinese,"la medicina efficace ha un sapore amaro". La medicina che abbiamo prescritto per noi stessi è quella di attuare una riforma a tutto tondo. Negli ultimi cinque anni abbiamo adottato oltre 1.500 misure di riforma che coprono tutti i settori, con progressi compiuti in molteplici settori, e la riforma viene portata avanti con maggiore intensità. Il ritmo dell'adeguamento strutturale economico e del potenziamento industriale ha subito un'accelerazione. L' economia cinese ha mantenuto stabile e solida performance costante, e nuovi driver di sviluppo che sostengono lo sviluppo sono cresciuti in forza. Nel primo semestre di quest'anno, l' economia cinese è cresciuta del 6,9%, il valore aggiunto dai servizi ha rappresentato il 54,1% del PIL e sono stati creati 7,35 milioni di posti di lavoro urbani. Tutti questi risultati hanno dimostrato che l' approfondimento di una riforma a tutto tondo è la strada giusta da seguire.
- Belt and Road, il futuro. Lo scorso maggio, la Cina ha ospitato con successo il Forum Strada e Cintura per la cooperazione internazionale, al quale hanno partecipato 29 capi di Stato o di governo e oltre 1.600 rappresentanti provenienti da più di 140 paesi e oltre 80 organizzazioni internazionali. Questo ha inaugurato una nuova fase di traduzione dell'iniziativa "Belt and Road" dalla visione all'azione e dalla pianificazione all'attuazione. I partecipanti al forum hanno discusso le modalità per promuovere la cooperazione e lo sviluppo e hanno raggiunto un ampio consenso. Permettetemi di chiarire questo punto: l' iniziativa Belt and Road non è uno strumento per far avanzare un' agenda geopolitica, ma una piattaforma per la cooperazione pratica. Non si tratta di un regime di aiuti stranieri, ma di un' iniziativa per lo sviluppo interconnesso che richiede ampie consultazioni, contributi comuni e benefici condivisi. Sono convinto che l' iniziativa "Belt and Road" fungerà da nuova piattaforma per tutti i paesi al fine di ottenere una cooperazione vantaggiosa per tutti e creerà nuove opportunità per attuare l' agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
- Capitali e imprese. Spero che sfrutterete i vostri punti di forza in termini di informazione, tecnologia e finanziamenti per lanciare progetti di cooperazione più pratici e reciprocamente vantaggiosi che vadano a beneficio dei nostri paesi e popoli. Ciò che farete contribuirà a stimolare lo sviluppo economico e sociale e a migliorare la vita delle persone. Il governo cinese continuerà a incoraggiare le imprese cinesi a operare e radicarsi in altri paesi, e allo stesso modo accogliamo calorosamente anche le imprese straniere ad investire e operare in Cina.
- Un secondo decennio di crescita. Noi paesi BRICS entreremo in un secondo decennio di crescita più vivace. Lavoriamo insieme ad altri membri della comunità internazionale. La nostra cooperazione deve apportare maggiori benefici alle popolazioni dei nostri cinque paesi. Lasciamo che i benefici della pace e dello sviluppo globali raggiungano tutti i popoli del mondo.
***
Quello di Xi Jinping è un discorso dove si sente battere il tamburo del futuro. C'è la forza della demografia, della pianificazione, di una potentissima industria e finanza, qualcosa di ineludibile che sferza la lettura, il vento della storia che soffia. Il nuovo libro si scrive a Oriente, il nostro tempo è quello già scritto, finito, chiuso, archiviato. Siamo inesorabilmente vecchi, è la forza della demografia. È la chiusura di un ciclo storico. Le nuove forze non sono l'affermazione della democrazia così come noi la immaginiamo, la libertà è un segno diverso da quella delle società occidentali, non c'è e quando c'è è profondamente diversa, ma è proprio questo il paradosso terminale, il corto-circuito che segnala la crisi, la nostra democrazia è un metodo di governo che sta ripiegando, funziona a singhiozzo, è minata dal caos e da una società accelerata che non riconosce né la gerarchia del potere eletto (pensate a cosa sta accadendo in America) né il valore del sapere e della cultura (il trionfo dell'Ignorante) e alla fine rischia di deragliare per assenza di regole e soprattutto classe dirigente. Se escludiamo la Germania di Angela Merkel (Macron deve ancora scrivere la sua storia, almeno l'inizio), il resto d'Europa corre su un binario morto, oggi c'è domani è già una chimera, e gli Stati Uniti si dibattono in una guerra civile strisciante che potrebbe perfino condurre all'esito peggiore per le istituzioni: la caduta del presidente che ha vinto le elezioni. C'è un potentissimo movimento delle lancette dell'orologio del calendario, un'accelerazione che punta a Oriente.
Nella biblioteca del titolare di List c'è un libro intitolato "Adam Smith a Pechino", lo scrisse Giovanni Arrighi nel 2007, dieci anni fa. È un libro visionario in cui Arrighi fa un viaggio nella trasformazione del capitalismo dove Marx è a Detroit e Smith è a Pechino. Un testo di fascino assoluto dove è immanente il tempo, la longue durée della storia che plasma le nostre vite. E noi, l'Italia? Ah, se Arrighi avesse visto il forum di Cernobbio, che spettacolo.
02
Italian Comedy. Cernobbio
Abbiamo visto e sentito. È stato meraviglioso, il forum di Cernobbio. È un appuntamento fisso, come spegnere le candeline per il compleanno. Gli organizzatori, lo studio Ambrosetti, fanno del loro meglio, provano a stare dentro la contemporaneità e offrire uno sguardo sul futuro, il problema è che di anno in anno la materia prima è sempre più scarsa e l'impasto assume le impreviste forme di un involontario Blob dissacrante. Luigi Di Maio è andato sul lago e improvvisamente ha fatto una scoperta: "L'Italia è una smart nation". Di più non ha potuto articolare, il suo italiano è noto, l'inglese là si ferma. Nelle vesti di statista ha rassicurato tutti che no, i grillini non sono populisti e in fondo l'Europa non è poi così da vaffa. Un damerino. Salvini orgoglioso ha detto di aver "sdoganato il volantinaggio al Forum Ambrosetti" e questo da un tocco ruspante all'appuntamento glamour. Alla fine del passaggio a Cernobbio, i due protagonisti vengono intervistati dal Corriere della Sera che da entrambi ricava esattamente quello che s'era capito assistendo al dibattito pensoso: niente. Il significato del passaggio a Cernobbio è riassunto in due tweet di valore assoluto, cose che il presidente cinese Xi dovrà mandare a memoria. Ecco quello di Di Maio, allacciate le cinture:
Questo invece è il messaggio via Twitter di Matteo Salvini, mani salde sul volante, mi raccomando:
Ripremierare
Basta un flash, una frase di Luigi Zanda pronunciata ieri alla Festa dell'Unità, per capire la fase da contorsionismo acuto che attraversa il Partito democratico: "Lo Statuto è chiaro, Matteo Renzi è il candidato premier del Pd. Credo che Gentiloni abbia conseguito ottimi risultati e debba essere utilizzato in campagna elettorale". Utilizzato in campagna elettorale, il buon Paolo. Che farà? Porta i manifesti? Applaude Matteo? Ha governato come poteva, si è dato da fare, ma tanti saluti e avanti quello che aveva perso. Non c'è niente da fare, Matteo deve ripremierare. Tanti auguri.
03
4 settembre. Google
Il 4 settembre del 1998 viene fondata la Google Inc. È l'inizio della morte dei giornali. Guardate questo grafico tratto da uno splendido articolo pubblicato tempo fa da Brookings scritto da Robert G. Kaiser intitolato The Bad News About The News:
Questo un altro grafico, ancora più esplicito sul cambiamento a razzo dello scenario e la fine di un modello di business:
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l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.