23 Gennaio
Il sarto di Roma
Salvini e Di Maio strappano con Merkel e Macron, il Presidente del Consiglio ricuce con la Cancelliera a Davos e rilancia il confronto con la Francia su basi politiche concrete. Il Presidente del Consiglio è l'unico a fare politica estera in un governo che pensa solo al consenso interno pur non avendo avversari. Prodi: "Sinistra priva di idee e leader"
Che succede? Arriva l'ecotassa (e vedrete che effetti sull'auto in Italia), il governo continua il suo tran tran di polemiche (oggi di nuovo sulle trivelle con un ministro, Costa, che minaccia di andarsene, la preghiamo, si accomodi), Romano Prodi ha scoperto che di questi tempi "la sinistra è priva di leader e di idee" (benvenuto a bordo), i colloqui sul commercio tra Stati Uniti e Cina hanno subito uno stop (e speriamo riprendano altrimenti sono guai per tutti), il ministro cinese dell'economia dice che non ci sarà un forte rallentamento della crescita di Pechino (aspettiamo i prossimi numeri sulla produzione), Angela Merkel a Davos ha difeso l'ordine liberale (cioè il primato della Germania in Europa, ma non ha rivali, anche i francesi si sono ormai arresi all'evidenza), Wall Street è positiva, lo shutdown del governo americano continua (incredibile, Trump sta colando a picco nel gradimento, a lui non importa, ma rischia per la prima volta di farsi del male), i Brexiteers forse fanno un passo avanti verso il nuovo piano di Theresa May (attendiamo, sono in stato confusionale), insomma, tutto va come (non) deve andare e succede perfino che la mitica campagna giallo-verde sul Franco africano si sta sgonfiando come un soufflè perché è un boomerang istituzionale che, tra l'altro, è stato declinato in maniera così goffa e paranoica da esser piena di errori. C'è anche altro sul taccuino, cribbio: la missione Sophia non si sa se la vogliamo o non la vogliamo e si capisce che l'Unione europea non vede l'ora di disfarsene e per noi sarebbe un altro problema (citofonare Salvini sul tema, dopo aver scaldato il sugo Star), il premier Conte ha fatto (speriamo) un lavoro importante di ricucitura, certamente con la Germania, visto che ha postato sui social una foto con Angela Merkel a Davos, mentre i due sorseggiano un'aranciata...
Che succede? Arriva l'ecotassa (e vedrete che effetti sull'auto in Italia), il governo continua il suo tran tran di polemiche (oggi di nuovo sulle trivelle con un ministro, Costa, che minaccia di andarsene, la preghiamo, si accomodi), Romano Prodi ha scoperto che di questi tempi "la sinistra è priva di leader e di idee" (benvenuto a bordo), i colloqui sul commercio tra Stati Uniti e Cina hanno subito uno stop (e speriamo riprendano altrimenti sono guai per tutti), il ministro cinese dell'economia dice che non ci sarà un forte rallentamento della crescita di Pechino (aspettiamo i prossimi numeri sulla produzione), Angela Merkel a Davos ha difeso l'ordine liberale (cioè il primato della Germania in Europa, ma non ha rivali, anche i francesi si sono ormai arresi all'evidenza), Wall Street è positiva, lo shutdown del governo americano continua (incredibile, Trump sta colando a picco nel gradimento, a lui non importa, ma rischia per la prima volta di farsi del male), i Brexiteers forse fanno un passo avanti verso il nuovo piano di Theresa May (attendiamo, sono in stato confusionale), insomma, tutto va come (non) deve andare e succede perfino che la mitica campagna giallo-verde sul Franco africano si sta sgonfiando come un soufflè perché è un boomerang istituzionale che, tra l'altro, è stato declinato in maniera così goffa e paranoica da esser piena di errori. C'è anche altro sul taccuino, cribbio: la missione Sophia non si sa se la vogliamo o non la vogliamo e si capisce che l'Unione europea non vede l'ora di disfarsene e per noi sarebbe un altro problema (citofonare Salvini sul tema, dopo aver scaldato il sugo Star), il premier Conte ha fatto (speriamo) un lavoro importante di ricucitura, certamente con la Germania, visto che ha postato sui social una foto con Angela Merkel a Davos, mentre i due sorseggiano un'aranciata (nella foto Ansa, in alto), con Emmanuel Macron la partita invece resta più difficile, ma almeno Conte ha provato a metterla su un piano politico, con un paio di argomenti concreti e sensati. Insomma, alla fine il meno politico di tutti, l'avvocato Conte, è quello che fa il lavoro più apprezzabile sul piano istituzionale. Un lavoro di taglio e cucito, difficile, in un governo che strappa i capi delicati. Conte è il sarto di Roma, non sarà di lusso, ma non è neppure un semplice rattoppa buchi. Come funziona il suo laboratorio? Seguite il titolare di List.
01
Italia-Francia. Conte mette sul tavolo tre temi concreti
Una maniera più seria di porre la questione del rapporto tra Italia e Francia (e Germania) l'ha trovata il premier Giuseppe Conte che al World Economic Forum di Davos ha sollevato una serie di appunti fondati, eccoli:
- Il seggio all'Onu - se esiste l'Unione europea - non può essere solo il frutto di un accordo tra Francia e Germania. Conte ha richiamato Berlino e Parigi a adoperarsi per un seggio dell'Europa alle Nazioni Unite. Proposta certo non nuova, ma quanto meno utile a mostrare l'ipocrisia di Angela Merkel e Emmanuel Macron sul punto;
- La Banca centrale europea ha poteri inadeguati. "Il sistema attuale di vigilanza bancaria e monetaria è insoddisfacente. Lo dicono tutti. Possiamo mai dire che la Bce essendo una banca centrale ha potere valutario adeguato? E invece dobbiamo dirci apertamente dobbiamo rinforzare il sistema europeo sennò a quel punto lì alimentiamo le spinte nazionali. La Bce non ha poteri adeguati, bisogna rinforzare il sistema europeo". È una posizione che ha fondamento, è sostenuta da premi Nobel per l'economia, ha nel governo uno studioso importante della materia - il ministro Paolo Savona e infatti le parole di Conte ne sono l'eco - e nonostante l'ostracismo del mainstream accademico, sul piano politico ha una sua puntualità, attualità e utilità;
- Il comportamento della Francia sul caso Fincantieri-Stx è ambiguo. Anche qui siamo nel campo dei fatti e non del cospirazionismo, quindi bene. Dice Conte che "è paradossale che proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica per competere più efficacemente sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo. La logica di questo atteggiamento appare davvero poco comprensibile". In realtà è comprensibilissima, la Francia ci ha ripensato, Macron è un nazionalista quando sono in ballo gli interessi francesi e europeista quando sono in gioco gli interessi degli altri. Gioca per il suo paese, dovremmo farlo anche noi, senza spacconate da Brancaleone in sella ad Aquilante;
Funzionamento delle istituzioni internazionali (l'Onu), capacità dell'Eurozona di fare una politica monetaria che operi sul cambio e monitori con efficacia la finanza senza deprimerla (Banca centrale europea), alleanze industriali europee e apertura dei mercati con reciprocità (Fincantieri-Stx), sono tre cose che non portano voti, ma sono nell'interesse del paese, quello a cui abbiamo invece assistito nelle ultime ore da parte di Di Maio (e anche Salvini) è solo una gazzarra a scopo elettorale. Possono far meglio, visto lo standard attuale, ci vuole davvero poco.
Su questi tre punti invece (che si possono allargare ad altri temi, come quello ambientale, tecnologico, energetico e naturalmente la politica migratoria in Europa) si può ingaggiare una dignitosa e robusta iniziativa politico-diplomatica con Parigi e Berlino, mentre con la propaganda, le campagne fuori orario sulla moneta in Africa, cose che non cambiano di una sola riga l'agenda internazionale, non si va lontano, anzi, come abbiamo visto, si torna indietro e si perdono per strada pezzi di diplomazia che forse non servono a prendere il voto oggi, ma ci consentono di non affogare domani nella competizione globale, quella dove sono le imprese e famiglie italiane. Dunque Conte ha fatto bene almeno a provare a riportare il dibattito su un piano istituzionale che, tra l'altro, è l'unico che possa condurre qualche risultato concreto.
Conte ha anche detto a Davos che l'Europa va riformata (notizia che non giunge nuova), che serve l'Europa del popolo (questa storia che tutto è del popolo sta diventando stucchevole), che il debito è anche causato dall'Euro (francamente su questo punto la storia è più complessa, guardi i cicli di spesa del passato). Tutto sommato Conte ha dato una buona prova, è più che dignitoso, rispetto a Salvini e Di Maio sembra un lord inglese che fa un picnic sul prato. Vabbè, lasciamo perdere, meglio pensare al Gin Martini in un bar di Londra.
Dato a Conte quel che è di Conte, apprezzato il lavoro di sartoria, bisogna anche dire chiaramente che a Palazzo Chigi stanno cercando di recuperare una situazione che appare compromessa. I partiti della maggioranza in questi mesi non hanno messo in piedi alcuna reale missione diplomatica, hanno agito individualmente, senza spirito di squadra, in ordine sparso, con una sola idea: accendere polemiche inutili all'esterno ma utili ai fini interni, per il voto di maggio 2019. Basta vedere com'è finita la battaglia con la Commissione Ue sul bilancio (e stendiamo un velo pietoso). In sintesi: l'interesse nazionale è stato dimenticato. Ne stiamo vedendo i frutti. Recuperare non sarà facile, ma bisogna provarci. Conte è l'unico che può farlo.
Essere l'unico governo possibile, non autorizza a fare un uso così scriteriato e dilapidatorio del potere. Ci stiamo giocando il futuro a colpi di selfie. Viviamo tempi instagrammati. Forse troppo.
***
Qual è la posta in gioco e perché è bene che il governo prenda una strada diversa? Abbiamo un numero di RadioList sul dossier della nuova Europa e il nuovo trattato di cooperazione tra Germania e Francia. Chiunque vinca le elezioni di maggio 2019, avrà questo scenario davanti perché le nazioni si sono mosse in anticipo. È un memento per l'Italia, dovevamo impegnarci a chiudere partnership strategiche, siamo rimasti un terreno ideale per i raid finanziari dall'estero, perché il sistema è debole, sottocapitalizzato, indebitato, con troppi capitalisti di nome e prenditori di denaro pubblico di fatto. C'è molto da fare. È un problema che viene da lontano, ma non è un alibi per gli ultimi arrivati. Se sono il cambiamento, cambino (in meglio). O forse sono dei sovranisti immaginari?
02
Berlino, Parigi e i sovranisti immaginari
Angela Merkel e Emmanuel Macron a Aquisgrana (Foto Ansa).Mentre Germania e Francia siglavano il loro nuovo trattato di cooperazione, la maggioranza di governo in Italia si lanciava in una campagna sul Franco africano. Il classico esempio dell'agenda che conta e quella che non esiste. La Germania non parteciperà più alla missione navale Sophia nel Mediterraneo. Cosa significa l'alleanza rinnovata e rafforzata con il Trattato di Aquisgrana da Berlino e Parigi? In questo grafico sono riassunti i punti principali dell'accordo:
Il disegno di Merkel e Macron si proietta lontano, rinnova la collaborazione dei due paesi chiave, mette un'ipoteca sul futuro dell'Europa, anticipa anche un eventuale scenario di dissoluzione. E l'Italia? Il governo stenta a darsi un profilo di politica estera, parla molto, conclude pochissimo. Finora siamo di fronte ad azioni senza un disegno che conducono a indebolimento e conseguenze inattese per il nostro paese. Un'indagine del titolare di List e Lorenzo Castellani. Ascolta RadioList.
RadioList è il podcast di List in testa alle classifiche di iTunes. La colonna sonora di questa puntata è composta dai seguenti brani:
So Into You, Atlanta Rhythm's.
Too Young, Phoenix.
La cavalcata delle Valchirie, Richard Wagner.
Voce, musica. E poi? C'è un bellissimo articolo del socio spagnolo su Podemos. La crisi del movimento della nuova sinistra della Spagna è uno specchio magico. Di chi è la faccia che si riflette? Dei Cinque Stelle. Un'analisi politica che ci dice molto sul presente di Podemos e sul futuro pentastellato. Adelante.
03
Il futuro dei Cinque Stelle? Non Podemos
Lui, lei, lui. Irene Montero, Pablo Iglesias e, sopra, Iñigo Errejon (Foto Ansa)di Maite Carpio
Le formazioni politiche che sono spuntate sulla scena negli ultimi anni, i cosiddetti “movimenti”, si stanno dimostrando meno solidi di quanto sembrassero. Il caso più clamoroso è quello degli spagnoli di Podemos, per non parlare di Syriza in Grecia o dei Cinque Stelle a casa nostra. Più che Podemos oggi bisognerebbe dire "avremmo potuto". Dopo cinque anni di storia rivoluzionaria, il sogno del movimento che voleva rifondare la sinistra spagnola è svanito. Continua a leggere l'articolo su List.
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Attuale e puntuale. Per capire cosa si agita nel presente, per non commettere sempre gli stessi errori, bisogna conoscere il passato e coltivarlo. La memoria è la differenza tra un essere pensante e il resto del regno animale. Avere memoria è pensare. La drammatica storia degli Anni di Piombo, l'assassinio di Guido Rossa, è un memento per noi, questo paese è stato il teatro di una crudele guerra ideologica finita nel sangue.
04
Guido Rossa. Il coraggio di non guardare dall'altra parte
Il 24 gennaio del 1979 le Brigate Rosse uccidono a Genova l'operaio e sindacalista Guido Rossa. Fu il punto di non ritorno delle Br e l'inizio della loro fine. Pubblichiamo il discorso del Presidente Sergio Mattarella tenuto a Genova in occasione dei 40 anni dell'assassinio di Rossa. Per non dimenticare
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi nell'ex stabilimento dell'Ilva alla commemorazione di Guido Rossa (Foto Ansa)di Sergio Mattarella
Onoriamo qui, oggi, un uomo, un lavoratore, un delegato sindacale, un militante politico che, nel momento in cui forze eversive e oscure portavano il loro assalto sanguinario alla nostra convivenza civile, ebbe il coraggio di non guardare dall’altra parte. Di non cedere alla meschinità della paura e della fuga dal senso di responsabilità di fronte alla minaccia e alla violenza. Ha pagato, con la sua famiglia, il prezzo supremo di chi ha voluto tener fede ai valori della Repubblica, che in Genova e nelle sue fabbriche hanno trovato radice profonda nell’impegno nato nella Resistenza. Il terrorismo si definisce da solo per ciò che è: attacco vile alle persone, alla loro dignità, alla vita. Aggressione alle idee, intimidazione contro la libertà di ciascuno. Tentativo di abbattere le istituzioni poste a salvaguardia di tutti. Leggi qui la ricostruzione dell'assassinio di Guido Rossa e il discorso del Presidente Mattarella.
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Come si fa politica? Proseguendo in questo viaggio nella memoria, ci permettiamo di suggerire agli attuali leader qualche lettura utile sul come si fa politica. Naturalmente devono mollare per qualche ora al giorno lo smartphone. Ne trarranno un grande beneficio. Loro e soprattutto il paese.
05
Salvini, Di Maio e come si fa politica con l'avversario
Caro Berlinguer è un libro di "note e appunti riservati" conservati da Antonio Tatò, il segretario di Enrico Berlinguer. Questo volume è una straordinaria guida sul come si fa politica. Qui si dispiegano i dubbi, gli errori, le scelte azzeccate, i drammi, i momenti di enorme tensione e pericolo, vissuti non solo da Enrico Berlinguer ma dall'intero paese e dalla sua classe politica. Il Parlamento, i partiti, tutto aveva un suo ordine, nessuno parlava a caso, la società politica era ordinata e c'erano persone di grandissimo spessore intellettuale. È un altro mondo, senza dubbio migliore di quello attuale. Ma questo non ci può impedire di provare a fare meglio di quanto stiamo vedendo e purtroppo non da oggi. List prova a farlo, dare un piccolo contributo di civiltà del dibattito, di conoscenza, di visione non partigiana, ma onesta dei problemi e delle soluzioni possibili dell'Italia, fuori dal mainstream (che è parte del problema). Ecco perché rileggere gli avvenimenti politici del passato è fondamentale. In "Caro Berlinguer" a pagina 140 si racconta di un incontro tra Tatò e Cossiga, nell'appunto si legge questo passaggio:
Cossiga mi ha detto che (...) passata questa fase delicata degli euromissili intende "fare sul serio" sulle questioni interne e, precisamente, sulle questioni della sicurezza democratica e dell'ordine pubblico, sta approntando una serie di misure attraverso decreti legge che ci farà conoscere prima in via riservata e poi, se tu sei d'accordo, in un incontro pubblico, ufficiale, con il "capo dell'opposizione" perché, data la situazione d'emergenza, è dovere del Presidente del Consiglio sentire e avere consiglio da tutte le forze democratiche, quindi da una forza fondamentale come il Pci. Naturalmente, sentirà e si consulterà anche con i sindacati su questo problema, oltre che sui problemi economici e sociali.
La politica si fa così, ascoltando, scontrandosi con l'avversario anche duramente, ma cercando sempre - dove è possibile - di fare la miglior sintesi dei legittimi interessi e delle idee in campo. Ora, cari lettori, pensate allo scenario politico in cui viviamo: è una lotta feroce di tutti contro tutti, uno schiamazzo continuo, una volgare gara a chi la spara più grossa, maggioranza e opposizione sono forze pervase da una brutalità dei comportamenti che la nostra storia repubblicana non ha mai vissuto. Il paese del rancore ha la sua politica del rancore, ma questa lotta belluina non ci condurrà lontano. La nota che abbiamo letto insieme, veniva scritta in anni ben più difficili di questo, c'era il terrorismo, Moro era stato rapito e ucciso, il mondo era diviso in due blocchi, c'era la Guerra Fredda. Eppure quei leader riuscivano a parlarsi, incontrarsi, spesso trovavano soluzioni comuni. Tutti sapevano di dover salvare il paese. Ora, questi leader, cosa sanno?
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con uno dei mega trend che teniamo d'occhio per capire dove va il mondo, entriamo in zona Netflix.
06
Netflix, il velociraptor
Il titolare stava dando un'occhiata ai risultati di Comcast (sorpredentemente buoni, ma non per via della tv via cavo) e a un certo punto è saltato fuori un numeretto su Netflix che dice tutto sulla potenza di questa azienda nel penetrare nelle case di tutti: 33 milioni di americani quest'anno "taglieranno" la tv via cavo e passeranno all'entertainment online. Netflix è un velociraptor, il rischio è che si passi da un oligosauro dei media all'altro, ma la barriera tecnologica e gli investimenti iniziali altissimi per chi entrava nel settore della tv sono abbattuti. Tempi duri per i broadcaster. La tv sta passando rapidamente nelle mani di altri protagonisti, come un pezzo dell'industria e della finanza. Succederà anche in Italia. E qui ci divertiremo parecchio perché le barriere regolatorie stanno crollando. Viviamo tempi accelerati. Forse non è troppo. Buona serata.
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acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.