19 Febbraio

Cinque Stelle spente da Rousseau

La votazione online assolve Salvini, salva Di Maio e condanna il Movimento sull'altare di un simulacro di democrazia. Un processo dove il dissenso non può esistere. La faida è aperta. Maite Carpio tra le macerie di un voto virtuale in collisione con il reale

di Maite Carpio

È andato tutto come previsto dal copione: il Movimento Cinque Stelle si è scavato da solo la fossa. Non se ne sono accorti (solo alcuni hanno cominciato a sentire un sinistro sommovimento di terra) ma la pantomima del voto sulla piattaforma Rousseau, che salva Matteo Salvini dal processo e il loro capo Luigi Di Maio dall’impasse politica, ha sentenziato la loro fine. 

Un mese fa scrivevamo su List che “l’organizzazione dei Cinque Stelle gira intorno a un totem, la piattaforma Rousseau, che ha il pregio di ribaltare le regole più essenziali della rappresentazione democratica: è il vertice che seleziona la base del movimento e non all’incontrario. Tutte le decisioni che il direttorio prende sono legittimate da un popolo virtuale e misterioso che esiste solo perché ratifica le scelte già fatte. Non gli viene chiesto altro. Un perfetto simulacro di democrazia.” 

Sistema operativo. La home page della piattaforma Rousseau

Esattamente quello che è successo. A partire dal quesito del referendum virtuale che non poneva la questione onestamente, cioè, se Salvini doveva o non doveva essere processato, ma preferiva barcamenarsi con la versione più politicamente corretta (il paradosso: i grillini politically correct!), sulla decisione di Salvini determinata o meno dall'interesse dello Stato. "Vabbè...", direbbe Massimo Bordin se fossimo sulla rassegna stampa di Radio Radicale. Una furberia smaccata. Come nel gioco delle tre carte, hanno scambiato il mazzo dell'immunità con quello dell’interesse nazionale. La scenata è servita al direttorio pentastellato per incassare la ratifica della decisione politica già concordata tra loro e poi barattarla davanti alla platea dei votanti. Così, tanto per avere un simulacro di sana democrazia. 

Fondatore. Beppe Grillo ha criticato la forma e dimenticato la sostanza della consultazione sul caso Diciotti (Foto Ansa)

Dietro le quinte, il custode della dottrina, Grillo fa come Khomeini, fa finta di rispettare le regole spostando...


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