22 Febbraio
Fictional scenario. Salvini al posto di Juncker
Moscovici: "La Commissione europea è politica". Vero, cosa accadrebbe con Salvini al posto di Juncker? Uno scenario molto interessante. Forse troppo. L'attesa per il voto in Sardegna, le partite aperte con il Nord. Germania, fiducia sull'economia ancora in calo. Nuova corsa alla Luna
Che succede? Abbiamo un'agenda piena di fatti. Sul fronte interno si attende il voto in Sardegna, oggi è l'ultimo giorno di campagna elettorale, poi domenica tutti alle urne e risultato finale con scene di giubilo e tristezza lunedì. Il voto della Regione dirà molto sugli equilibri interni del governo, sull'ascesa della Lega e sulla crisi del Movimento Cinque Stelle. Sul piano estero c'è da tenere d'occhio il negoziato sul commercio tra Stati Uniti e Cina, sta entrando nella fase decisiva, le Borse attendono una chiusura positiva tra Trump e Xi per allungare il ciclo di crescita ed evitare l'atterraggio senza carrello dell'economia. Sul piano strategico, gli americani resteranno con una loro forza di intervento rapido in Siria (200 uomini) ed è chiaro che la prima potenza mondiale non può ritirarsi completamente da qualsiasi scenario. Facciamo un giro di giostra. Seguite il titolare di List.
- Le Borse europee sono tutte positive, segno che scommettono ancora su un allungamento della crescita, più debole, ma presente in America e negli Stati Uniti, i due paesi che trainano tutti gli altri. L'Europa? Dipende dalla Germania e, come vedremo, non dà segni positivi di fiducia nei prossimi mesi;
- Donald Trump riceverà oggi il vice premier cinese Liu He che guida la delegazione di Pechino a Washington per i negoziati sui dazi commerciali. Come racconta l'Asian Nikkei Review, gli uomini della trattativa con Washington sul commercio sono tutti personaggi chiave della nomenclatura del Partito comunista cinese;
- Tutti vogliono sfidare Trump nelle elezioni presidenziali del 2020, la corsa alle primarie dei Democratici sarà la più affollata della storia, splendida cover di Time:
Molte divisioni indeboliscono, Trump è ancora il favorito per il 2020.
- Un'agenzia di viaggi francese, Clio, offre viaggi culturali in Siria, un posto tranquillo. No, non fatelo;
- Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia,...
Che succede? Abbiamo un'agenda piena di fatti. Sul fronte interno si attende il voto in Sardegna, oggi è l'ultimo giorno di campagna elettorale, poi domenica tutti alle urne e risultato finale con scene di giubilo e tristezza lunedì. Il voto della Regione dirà molto sugli equilibri interni del governo, sull'ascesa della Lega e sulla crisi del Movimento Cinque Stelle. Sul piano estero c'è da tenere d'occhio il negoziato sul commercio tra Stati Uniti e Cina, sta entrando nella fase decisiva, le Borse attendono una chiusura positiva tra Trump e Xi per allungare il ciclo di crescita ed evitare l'atterraggio senza carrello dell'economia. Sul piano strategico, gli americani resteranno con una loro forza di intervento rapido in Siria (200 uomini) ed è chiaro che la prima potenza mondiale non può ritirarsi completamente da qualsiasi scenario. Facciamo un giro di giostra. Seguite il titolare di List.
- Le Borse europee sono tutte positive, segno che scommettono ancora su un allungamento della crescita, più debole, ma presente in America e negli Stati Uniti, i due paesi che trainano tutti gli altri. L'Europa? Dipende dalla Germania e, come vedremo, non dà segni positivi di fiducia nei prossimi mesi;
- Donald Trump riceverà oggi il vice premier cinese Liu He che guida la delegazione di Pechino a Washington per i negoziati sui dazi commerciali. Come racconta l'Asian Nikkei Review, gli uomini della trattativa con Washington sul commercio sono tutti personaggi chiave della nomenclatura del Partito comunista cinese;
- Tutti vogliono sfidare Trump nelle elezioni presidenziali del 2020, la corsa alle primarie dei Democratici sarà la più affollata della storia, splendida cover di Time:
Molte divisioni indeboliscono, Trump è ancora il favorito per il 2020.
- Un'agenzia di viaggi francese, Clio, offre viaggi culturali in Siria, un posto tranquillo. No, non fatelo;
- Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia, si è costituito in carcere a Bollate. La Corte di Cassazione ha reso definitiva la sentenza di condanna per corruzione. Formigoni ha 71 anni, la difesa ha chiesto che sconti la pena agli arresti domiciliari. Una storia incredibile di ascesa e caduta nella polvere.
Stiamo planando rapidamente verso le elezioni europee, appuntamento il 26 maggio. Abbiamo il nostro Flight Simulator. Allacciate le cinture e benvenuti a bordo.
01
Moscovici e il primato della politica
"La Commissione europea è politica, è un fatto". Va riconosciuto a Pierre Moscovici, Commissario Ue all'economia, di essere uno che parla chiaro. Il suo parlare fin troppo brutale alla fine ha dato una mano ai partiti populisti, un effetto boomerang che non riconosce perché nel Commissario Ue all'economia ha sempre prevalso il suo spirito politico di socialista, fatto da lui sempre rivendicato, mai scambiato con la figurina del tecnocrate, parola che - a ragione - detesta e respinge. Sul Financial Times Moscovici oggi è tornato sul punto, spiegando come la Commissione non sia un potere neutro e non abbia applicato le regole sui bilanci degli Stati in maniera automatica, ma usando la flessibilità (o rigidità) della scelta politica. Moscovici ricorda che questo è stato fatto con la Spagna, il Portogallo e l'Italia. Vero. Moscovici non nasconde la testa sotto la sabbia, è un socialista, va fiero della sua storia politica, ha in testa un'Europa più aperta, meno oscura nei suoi meccanismi decisionali (ha criticato duramente le procedure opache dell'Eurogruppo, di cui pure ha fatto parte), sa che la partita del voto del 26 maggio per l'Europarlamento potrebbe essere quella decisiva. Non è detto che sia un'esplosione, un Big Bang, potrebbe anche venirne fuori un "Parlamento appeso" destinato all'inconcludenza, in questo caso il primo bagliore sarebbe in realtà il rumore sinistro di una profonda fenditura che si apre, il preludio di un collasso lento e inesorabile.
02
La vittoria dei partiti sovranisti
I partiti sovranisti non hanno un disegno comune, hanno interessi in conflitto, una Commissione Ue a maggioranza populista - esito possibile, ma non probabilissimo - avrebbe alla fine gli stessi problemi dell'attuale Commissione: alto tasso di litigiosità interna tra gli Stati, interessi divergenti su materie fondamentali (pensate a immigrazione e difesa), un vuoto politico nella gestione dei rischi finanziari. L'internazionale sovranista non esiste, ma c'è un obiettivo comune: abbattere i partiti eredi della tradizione del Novecento. Non c'è niente di esoterico in tutto questo, si tratta di una normale e perfino banale lotta di potere.
Immaginiamo una Commissione Ue guidata da Salvini (si è parlato anche della sua indicazione come candidato guida alla presidenza della Commissione Ue, lo Spitzenkandidaten, è bene ricordarlo) che deve tenere insieme gli interessi di paesi come l'Ungheria, la Polonia, l'Austria, l'Italia, la Germania, la Francia e così via. Immaginiamo anche che abbia una solida maggioranza, cioè che i partiti nazionalisti ottengano una travolgente vittoria il 26 maggio. So What? Giochiamo. Facciamo un esercizio interessante (forse troppo), quelli di Langley (Central Intelligence Agency, nel bosco) li chiamano Fictional Scenarios (ne trovate qui degli esempi) servono a capire come potrebbe girare il film della realtà se si realizzano certe visioni.
03
Salvini Presidente della Commisione Ue
Matteo Salvini, va al posto di Juncker, ora è presidente della Commissione Ue, si ritrova a dover mediare con Viktor Orban, un paese cacciavite della Germania, chiede una condivisione del piano sull'immigrazione (e ottiene un no); l'Austria di Sebastian Kurz gli sfugge continuamente di mano perché attratta inesorabilmente dal magnetismo di Berlino (la storia conta, sempre); la Francia dopo una grande affermazione della destra-sinistra sovranista di Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon, ha accentuato il suo profilo nazionalista, è diventata un osso durissimo con il suo patriottismo economico su temi come la politica agricola comune e l'industria, "il formaggio e il vino francese prima di tutto!"; a Est con la Polonia sono dolori, a Varsavia non hanno alcuna intenzione di ammorbidire la relazione con Mosca, sono filo-atlantici, installano postazioni con missili strategici americani, hanno il filo diretto con Trump, Salvini trova il muro difensivo della Polonia ogni volta che si tratta di scegliere tra il Cremlino e la Casa Bianca; la Spagna tutta a destra dopo l'ascesa di Vox e l'irrigidimento del Partido Popular ha il problema delle sue piccole patrie in rivolta, la questione catalana scintillante come un filo elettrico impazzito, i neo-franchisti di Vox non accettano devoluzioni di potere, disegni federalisti e cessioni di sovranità proto-leghiste, hanno chiesto il via libera all'invito dei carri armati a Barcellona, "tutto il potere a Madrid e prima gli spagnoli!". Sulle regole contabili e la condivisione dei rischi, i Verdi, i Liberali e Alternative für Deutschland accusano Salvini di essere un Presidente italiano e dunque di avere "una visione inaccettabile", "il suo ruolo è di parte", a Berlino dicono "non vogliamo pagare per la bella vita degli italiani, il suo paese è un rischio per tutti noi", Alice Weidel, la leader di AfD, usa parole sprezzanti nei confronti di Salvini "pensa sempre a mangiare pizza e nutella". In Francia l'alleanza tra i cantieri di Saint Nazaire e gli italiani di Fincantieri è vista dai sovranisti non-allineati a Salvini come un'offesa all'identità nazionale e alla grande cantieristica francese, una minaccia inoltre al programma della Difesa di Parigi che vuole difendere il controllo di Naval Group; sulla costruzione dell'esercito europeo i nazionalisti francesi sostengono senza se e senza ma di volerne la guida, perché sono l'unica potenza europea ad avere la bomba atomica, hanno una fanteria elitrasportata rapidamente, una flotta navale armata di missili da crociera, portaerei pronte a essere dislocate vicino all'obiettivo da colpire, un'aviazione che vanta la superiorità del caccia multiruolo Rafale; all'Onu non ci sarà mai un seggio unico dell'Unione europea, le richieste dei sovranisti italiani per la rappresentanza unica vengono respinte da Berlino e Parigi che si giocano a ping pong il seggio permanente alle Nazioni Unite; la trattativa sull'automobile tra Washington e l'Unione europea incontra il muro di titanio di America First, gli stabilimenti italiani di Fca sono a rischio, la proposta di Salvini di aprire agli americani incontra il no di Berlino e Parigi impegnate a difendere l'auto tedesca e la voiture francese; la recessione in Italia nel frattempo ha mandato in frantumi le previsioni del bilancio, lo spread ha colpito a morte lo spazio fiscale dell'Italia, il Presidente Salvini si ritrova contro i sovranisti del Nord Europa che chiedono un programma di rientro dell'Italia entro i parametri previsti per evitare il contagio finanziario nei loro paesi; la Germania tuona, il successore di Mario Draghi, un tedesco, parla con Angela Merkel e gli chiede di attivare tutti gli strumenti per isolare il virus dell'Italia, la progettata fusione di Deutsche Bank e Commerzbank non può subire contraccolpi, si agisca subito. A Parigi, in una riunione urgente all'Eliseo con il governatore della Banque de France, si prendono le contromisure, Le Pen e Mélenchon rassicurano via Twitter il popolo sull'isolamento del caso italiano, non ci saranno conseguenze sui risparmi dei francesi; i sovranisti europei chiedono a Salvini di intervenire sul governo italiano affinché vari subito una tassa patrimoniale destinata a ridurre lo stock di debito pubblico e frenare lo sprofondo sui mercati; la maggioranza in Italia si avvita, si apre una crisi politica al buio; il Fondo monetario internazionale pubblica un aggiornamento flash del Rapporto sull'Italia che chiede misure urgenti sulla tassazione, lo stop del reddito di cittadinanza che si è rivelato una misura inefficace, la destinazione delle risorse fiscali a riduzione del debito, investimenti in istruzione, formazione e grandi opere; Salvini durante un vertice del Consiglio europeo viene chiamato dai capi di Stato e di governo a fare una relazione dettagliata sulla crisi in Italia, i paesi del gruppo di Visegrad fanno un pressing furioso per conto della Germania, la Francia congela alcune operazioni industriali e sposta una quota importante di risparmio italiano gestito da Pioneer e dalle banche controllate su investimenti più sicuri; Salvini prende la parola nel Consiglio straordinario convocato a Vienna e annuncia: "Il Presidente Mattarella ha chiamato Mario Draghi".
Al di là della Manica, a Londra, Boris Johnson a Downing Street brinda al suo nuovo esecutivo con un Gin Martini e commenta con Michael Gove: "Hai visto l'Europa?". This Is The End.
***
Che cosa ci dice questo fictional scenario? Che il problema dell'Europa che sollevano - su fronti opposti - Moscovi e Salvini è istituzionale. Se non cambia il format di governo, l'esito sarà sempre lo stesso, rovesciato. E il vero gioco, di fronte a una politica debole, finiranno per condurlo altre entità che non hanno l'investitura del voto: le banche centrali, i mercati, tecnostrutture, burocrazie, i lanciatori dei capitali volanti e i titani della Rete. La crisi della democrazia (in Europa e non solo) nasce da qui e l'evento anticipatore di quel che è accaduto, sta accadendo e accadrà è non a caso la Brexit, un'operazione che si basa sul sentimento della nostalgia dell'Impero, una potente suggestione, l'idea di "riprendere il controllo". Il take back control dell'isola d'Inghilterra è la scintilla che ha innescato l'incendio. La storia funziona per paradossi temrinali: i sovranisti di oggi, se non si domano le fiamme, saranno le vittime di domani.
04
Germania. Fiducia ancora in calo
Come vanno le cose in Germania? È un paese che macina ancora numeri da record (occupazione al minimo, surplus commerciale al massimo) ma l'economia sta rallentando e l'indice di fiducia sull'economia sta precipitando:
Il calo dell'indice Ifo è un brutto segnale non solo per la Germania. A febbraio l'Ifo si attesta a 98,5 punti, in discesa rispetto ai 99,1 punti di gennaio e sotto le stime degli analisti, che si attendevano una discesa a 99 punti. L'indice sulle condizioni attuali scende da 104,5 a 103,4 punti e quello sulle aspettative cala da 94,3 a 93,8 punti. Se a Berlino suona il gong, a Roma strillano le campane. Le sentiranno?
05
Tav, autonomia, recessione. La corsa di Salvini e il Nord
Le pietre rotolano a valle, ci sono parecchi temi che si incrociano, materiale buono per una nota politica serale. Ecco gli appunti sul taccuino. La Camera ha approvato la mozione di Cinque Stelle e Lega sulla Tav. Il testo è passato con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti, impegna il governo a "ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". Il congelamento dell'Alta Velocità non piace al Nord e al sistema delle imprese, questo è il problema che Salvini in ogni caso non potrà bypassare. Continua a leggere l'articolo su List.
***
In questo scenario è incastonata la nostra vita, il quotidiano. Il più grande fattore di trasformazione è la tecnologia e comincia dalle piccole cose, apparentemente impercettibili. Come il pagamento degli acquisti.
06
Goldman Sachs e Apple
Goldman Sachs e Apple stanno progettando una carta di credito perfettamente integrata con il Wallet di iPhone. Un tocco e via. Questa collaborazione è importante perché salda sempre più le aziende hi-tech alla finanza, le imprese della Silicon Valley ormai sono a un passo dal diventare banca, manca loro solo la licenza, il resto lo fanno già senza problemi. Immaginate il mercato: centinaia di milioni di utenti di iPhone che pagano automaticamente i loro conti con i servizi online di Apple, Goldman Sachs che raccoglie i dati, li elabora, studia gli stili di consumo, orienta e a sua volta viene orientata. La prima carta di credito di Goldman Sachs, un progetto da 200 milioni di dollari di sviluppo. Soldi, soldi, soldi.
Denaro, sogni. E una nuova corsa sulla Luna. Si decolla.
07
La nuova corsa alla Luna
Sono arrivati i cinesi, sono sbarcati i giapponesi, arriveranno tra due mesi gli israeliani. La Nasa lancerà oggi la prima missione privata sulla Luna, una navicella targata Israele, Beresheet, che atterrerà sulla Luna, destinazione Mare della Tranquillità.
Esperimenti scientifici, l'idea ormai chiara da parte delle grandi potenze di cominciare a costruire basi permanenti come piattaforma di lancio di altre missioni nello spazio, siamo in viaggio verso lo scenario di Spazio 1999. Chi l'avrebbe detto, Sorella Luna, l'uomo ha scoperto che sei sempre affascinante. Fuori splende il sole, ci vediamo stanotte.
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soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.