10 Marzo
Mani tese che non ci sono più
Un archeologo, cooperanti, funzionari dell'Onu. Otto italiani in missione per salvare tesori, aiutare il prossimo, combattere la fame. Nel volo Ethiopian Airlines 157 vittime e un'Italia al servizio degli ultimi
Italiani che lavorano per gli ultimi. Italiani pieni di talento e generosità. Otto di questi italiani sono morti in un incidente aereo in Etiopia. Nessun sopravvissuto tra i 157 passeggeri dell'aereo della Ethiopian Airlines diretto a Nairobi, caduto sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba. L'aereo, un Boeing 737-800 MAX, ha perso potenza subito dopo essersi staccato dalla pista. Il pilota aveva chiesto il permesso di rientrare.
Il punto dello schianto dell'aereo della Ethiopian Airlines (Foto Ansa)Questo è il quadro delle vittime italiane secondo l'agenzia Agi alle ore 18:35:
Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell'Unesco. Il mondo delle Ong piange almeno quattro vittime, tra cui Paolo Dieci, presidente di Link 2007, associazione di coordinamento consortile che raggruppa alcune tra le più importanti Organizzazioni non governative italiane. Appartenevano alla onlus Africa Tremila, invece, associazione di Bergamo, Matteo Ravasio, commercialista e tesoriere della città lombarda, Carlo Spini e la moglie Gabriella Vigiani che risiedono ad Arezzo. Fra le vittime italiane c'è anche un'altra ragazza romana che lavorava al World Food Programme, Virginia Chimenti, funzionaria consulente del Budget officer dell'agenzia dell'Onu. Era laureata all'Università Bocconi. Nella lista dei deceduti italiani ci sono anche i nomi di Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti, anche loro lavoravano al World Food Programme dell'Onu.
***
Un archeologo che salvava i tesori dell'umanità, cooperanti dove c'è la miseria e la disperazione, funzionari dell'Onu che combattono la fame. Mani tese. Non ci sono più. Una giornata davvero triste. Che sia loro lieve la terra.
01
Il gigante della finanza tedesca
Tutto comincia e finisce in Germania. È a Berlino che bisogna guardare per capire che cosa accadrà in Europa. Nel caveau è custodita la strategia della Germania per il futuro. Dopo il piano economico presentato dal ministro Altmaier (Germania 2030) altri...
Italiani che lavorano per gli ultimi. Italiani pieni di talento e generosità. Otto di questi italiani sono morti in un incidente aereo in Etiopia. Nessun sopravvissuto tra i 157 passeggeri dell'aereo della Ethiopian Airlines diretto a Nairobi, caduto sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba. L'aereo, un Boeing 737-800 MAX, ha perso potenza subito dopo essersi staccato dalla pista. Il pilota aveva chiesto il permesso di rientrare.
Il punto dello schianto dell'aereo della Ethiopian Airlines (Foto Ansa)Questo è il quadro delle vittime italiane secondo l'agenzia Agi alle ore 18:35:
Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell'Unesco. Il mondo delle Ong piange almeno quattro vittime, tra cui Paolo Dieci, presidente di Link 2007, associazione di coordinamento consortile che raggruppa alcune tra le più importanti Organizzazioni non governative italiane. Appartenevano alla onlus Africa Tremila, invece, associazione di Bergamo, Matteo Ravasio, commercialista e tesoriere della città lombarda, Carlo Spini e la moglie Gabriella Vigiani che risiedono ad Arezzo. Fra le vittime italiane c'è anche un'altra ragazza romana che lavorava al World Food Programme, Virginia Chimenti, funzionaria consulente del Budget officer dell'agenzia dell'Onu. Era laureata all'Università Bocconi. Nella lista dei deceduti italiani ci sono anche i nomi di Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti, anche loro lavoravano al World Food Programme dell'Onu.
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Un archeologo che salvava i tesori dell'umanità, cooperanti dove c'è la miseria e la disperazione, funzionari dell'Onu che combattono la fame. Mani tese. Non ci sono più. Una giornata davvero triste. Che sia loro lieve la terra.
01
Il gigante della finanza tedesca
Tutto comincia e finisce in Germania. È a Berlino che bisogna guardare per capire che cosa accadrà in Europa. Nel caveau è custodita la strategia della Germania per il futuro. Dopo il piano economico presentato dal ministro Altmaier (Germania 2030) altri pezzi sulla scacchiera teutonica cominciano a muoversi. Avevamo segnalato la possibilità di una fusione tra i due giganti della finanza tedesca, il fatto si sta concretizzando: Deutsche Bank e Commerzbank discuteranno la possibilità del matrimonio, gli amministratori delle due banche - Christian Sewing e Martin Zielke - hanno detto sì all'avvio dei colloqui ufficiali.
Questo significa che la barriera del management si è abbassata e il governo tedesco sta pilotando il negoziato. Dietro le quinte c'è la Cancelliera Angela Merkel al comando delle operazioni, insieme al presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. I socialdemocratici non solo appoggiano pienamente l'iniziativa, ma con il ministro delle Finanze Olaf Scholz sono al posto di copilota della macchina.
La fusione si candida a diventare il fatto politico del 2019, insieme al voto europeo, ma le conseguenze della fusione di Deutsche Bank e Commerzbank rischiano di essere ancora più importanti perché il significato di una simile decisione ha premesse e sviluppi:
- Prima di tutto si tratta di far uscire i due colossi da una crisi di gestione e prezzo del titolo;
- Distinte sono due debolezze, non è detto che la somma costituisca automaticamente una forza, ma la situazione impone almeno di esplorare la possibilità della fusione;
- Deutsche Bank e Commerzbank combinate sono un colosso in grado di competere sul mercato globale con i campioni americani;
- Deutsche Bank ha un problema serio in America, è stata beccata dalle autorità statunitensi in una serie di operazioni irregolari, e starebbe valutando l'uscita dal business americano;
- Fusione significa razionalizzare, non replicare le strutture, gli esuberi sarebbero tra i 30 e i 40 mila dipendenti;
- La strategia della Germania è quella di creare in tutti i settori imprese in grado di contrastare la potenza di Cina e Stati Uniti.
Lezione: l'Italia non realizza la Tav, altrove stanno plasmando i giganti.
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Siamo al passaggio decisivo (quasi) per la Brexit. Appuntamento a Westminster, in questo momento il Parlamento più diviso del mondo.
02
Brexit senza fine
Theresa May si prepara al voto parlamentare di martedì sulla Brexit. È l'ultimo tentativo e se dovesse colare a picco Downing Street prepara un accordo con l'Unione europea per l'allungamento della data di exit prevista per il 29 marzo. La questione del confine con l'Irlanda non è risolta, l'accordo con l'Ue non c'è. Dilemma: il Regno Unito parteciperà alle elezioni del Parlamento europeo di fine maggio? Situazione surreale, siamo davvero in una terra sconosciuta, senza mappe. La May ha avvisato i Brexiteers: "Rischiamo di non uscire mai più dall'Unione". Il primo ministro britannico sembra non avere possibilità di sfuggire alla bocciatura, ma più di un fedelissimo della May afferma che "è ancora possibile superare l'ostacolo". Come? La via più radicale è quella di assicurarsi il voto favorevole e in cambio farsi subito da parte. Mossa in ogni caso a rischio, i Tories in questo momento sono una numerosa famiglia litigiosa armata di coltello. May inoltre dovrebbe sottoporre al voto anche un documento per escludere l'ipotesi del no deal con l'Europa e l'estensione del periodo del negoziato. Anche in questo caso il Parlamento appare diviso e l'ipotesi di un'uscita del Regno Unito al buio è tutt'altro che remota. God Save The Queen.
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La Germania mette a posto le banche, gli inglesi vogliono uscire ma non trovano la porta, i francesi tornano in Africa. In Europa viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
03
Macron nel Corno d'Africa
Anche la Francia si preoccupa dell'avanzata della Cina. Il Presidente Emmanuel Macron domani comincia un tour nel Corno d'Africa dove la presenza di Pechino è massiccia. Due giorni di viaggio, ecco le tappe.
Gibuti. La Francia nel paese ha il più grande contingente militare, 1400 uomini.
Anche l'Italia ha a Gibuti un suo avamposto, la base militare interforze "MOVM Amedeo Guillet". Siamo a Gibuti dal 2013, nell'indifferenza totale delle forze parlamentari e dell'opinione pubblica. E abbiamo un ruolo importante perché la base è situata proprio di fronte al Golfo di Aden e all'ingresso nello stretto di Bab-el-Mandeb, un tratto di mare in cui passa il 40 per cento del traffico merci mondiale e un pezzo importante dell'import energetico della Cina. Da questo braccio di mare si entra poi nel Mar Rosso fino al Canale di Suez:
Lo scopo del viaggio a Gibuti è spiegato dal comunicato dell'Eliseo: "Andiamo in Africa dell'est anche perché è una regione piuttosto concorrenziale, in particolare con la Cina. Arriviamo con un progetto diverso, più positivo, forse un po' meno puramente mercantile". L'ultimo visita di un presidente francese a Gibuti fu nel 2010 con Nicolas Sarkozy.
Etiopia. Seconda tappa del viaggio di Macron, il 12 marzo. Qui la Francia ha già un accordo per il restauro e la tutela dei beni culturali. Verrà firmato un accordo bilaterale di difesa, al seguito di Macron ci saranno i rappresentanti di otto grandi aziende francesi. Diplomazia economica.
Kenya. Macron è il primo presidente della Francia a visitare il Kenya. Qui Macron incontrerà oltre al presidente Uhuru Kenyatta, anche il neo presidente della Repubblica democratica del Congo, Felix Tshisekedi e il neopresidente del Madagascar, Andry Rajoelina. La tela di Parigi. All'università di Nairobi Macron farà un incontro aperto con gli studenti, domande e risposte dirette.
Paesi immensi, strategici. Missione francese per contrastare l'avanzata della Cina e espandere l'influenza di Parigi fuori dalle tradizionali aree coloniali.
Lezione: l'Italia sarà il primo - e unico - paese del G7 ad appoggiare l'iniziativa Belt and Road della Cina. Nel frattempo, abbiamo il solito problema con i conti. E le agenzie di rating.
04
Aspettando Moody's
Venerdì 15 marzo l'agenzia americana Moody's darà il suo rating all'Italia. Fitch ha confermato il rating BBB e l'outlook negativo lo scorso 22 febbraio, il passo di Moody's potrebbe essere quello di dare un quadro anch'esso negativo dell'economia italiana, mantenendo inalterati outlook e rating. Questa è la proiezione migliore, in caso di downgrade avremmo ulteriori tensioni sulla finanza pubblica e il giudizio di Standard & Poor's il prossimo 26 aprile - a un mese esatto dal voto europeo - diventerebbe una prova del fuoco per il governo. Questo è il quadro del rating italiano, grafico di Mazziero Research:
Tutti gli indicatori sono peggiorati, Moody's seguirà Fitch e darà un giudizio attendista?
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Che facciamo? Andiamo da un'altra parte, strambiamo. Cambiamo rotta. Il titolare sta rileggendo un libro fondamentale per capire gli shock della contemporaneità.
06
The Looming Tower
Il libro è indispensabile per comprendere la nascita di Al Qaeda, di Osama Bin Laden, per riannodare tutti i fili del presente, dargli una trama, vedere l'intreccio e condurli fino a noi. Senza questa lettura, è impossibile farsi un'idea chiara di quel che abbiamo visto con i nostri occhi l'11 settembre del 2001. Questo plot, questo incrociarsi di biografie, destini, amicizie, odio e amore, ci conduce alla contemporaneità. Il capolavoro di Lawrence Wright è il punto di partenza di qualsiasi indagine sul tema.
Il libro è stato tradotto in Italia da Adelphi con il titolo "Le altissime torri".
Chi ha passato le notti insonni a divorare le puntate di Homeland, chi ha sofferto con Carrie e Quinn, amato la calma di Saul, ha qui e là colto i link, i collegamenti, gli anelli di congiunzione. Con questo libro si va in profondità. C'è anche la serie tv su Amazon Prime Video, altamente consigliata, ma non usatela come alternativa al libro, resta insostituibile.
Bene. Ora possiamo fare un altro passo avanti. In alto. Nello spazio.
07
Fiction. Aniara
È la storia di una nave spaziale diretta verso Marte che viene scagliata da un incidente fuori dal sistema solare. I suoi passeggeri cercano la salvezza, la Terra si avvia alla distruzione, una nuova casa li attende nel pianeta rosso, ma qualcosa va storto e si ritrovano in un incubo stellare.
Il film presentato al Festival di Toronto è tratto da un poema in 103 canti scritto dal premio nobel svedese Harry Martinson nel 1956. È un'opera sorprendente, scritta ai tempi della Guerra Fredda, la metafora del declino dell'uomo al suo stadio primitivo. La disperazione e il nichilismo nello spazio.
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Non deve per forza andare così, la storia della corsa nello spazio è colma di momenti incredibili e l'uomo è capace di imprese straordinarie.
08
Realtà. Il programma Nasa
Un'altra grande corsa nello spazio. Domani l'amministratore delegato della Nasa, Jim Bridenstine, presenterà ai dipendenti dell'agenzia spaziale, nella sede del Kennedy Space Center in Florida, il bilancio e i piani di ricerca e esplorazione per i prossimi anni. È una sfida entusiasmante, stiamo assistendo a un nuova stagione dell'uomo nel cosmo e l'obiettivo è andare oltre il sistema solare, cominciare un'era di colonizzazione. Si parte dalla Luna, andremo su Marte e oltre. Allacciate le cinture, indossate il casco, questa avventura la stanno scrivendo uomini e donne straordinari che puntano all'impossibile. Per farlo, bisogna lanciarsi. E per lanciarsi nelle prossime missioni, per far tornare gli astronauti americani nello spazio, servono nuovi sistemi:
Qualcuno dirà che questa è l'America. E invece no, l'Italia ha una grande industria che nessuno vede, quella dell'aerospazio. Non siamo solo quello che mostra la politica, non siamo il no alla Tav, gli italiani vanno nello spazio, hanno coraggio e talento. Buona serata.
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dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.