17 Marzo
Merkel e il gigante finanziario tedesco
Si riuniscono i vertici di Deutsche Bank e Commerzbank, parte il negoziato per la fusione dei due colossi. I piani di Merkel e Scholz per fronteggiare Stati Uniti e Cina. L'Italia apre le porte a Xi Jinping, interesse nazionale e rischio imperiale. Salvini e il suprematista degli antipodi. Crollano gli sbarchi di immigrati in Italia: -94 per cento
Che succede? Berlino sta caricando la catapulta per la sfida con Stati Uniti e Cina e tenta di rafforzare il suo sistema finanziario; venerdì prossimo il presidente cinese Xi Jinping sbarcherà in Italia e il Belpaese gli aprirà i porti e molto altro, una penetrazione nel cuore della logistica e delle reti italiane; Macron terminata la sua missione nel Corno d'Africa - anche questa in chiave di contrasto alla Cina - è tornato in patria e ha scoperto dopo quattro mesi che i gilet gialli sono ancora un problema; la strage in Nuova Zelanda è diventata oggetto di dibattito sulla destra infelpata del salvinismo e ben pochi si interrogano sulla politica della Lega e i numeri sugli sbarchi che sono crollati, si pensa di fare opposizione a Salvini con gli slogan quando bisogna reinventarsi la politica (vedere alla voce Pd, avanti un altro) e ce ne sarebbero di cose da dire e da fare, visto che il governo Conte sul piano legislativo è il meno produttivo dal 2008 a oggi. Torniamo sulla Luna e pensiamo a Marte, ma gli extraterrestri sono tra noi. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Lavori in corso. Deutsche Bank e Commerzbank verso la fusione
La Germania sta muovendo i suoi pezzi più importanti per prepararsi alla sfida con Stati Uniti e Cina in una dimensione di post Europa. Commerzbank e Deutsche Bank hanno avviato i colloqui formali per la fusione. Il consiglio di Deutsche Bank si riunirà oggi per discutere la fusione, così anche quello di Commerzbank. Riunioni separate. Sono attese comunicazioni per stasera. La mossa è appoggiata dal governo della Germania, il ministro delle Finanze, il socialdemocratico Olaf Scholz (nella foto Ansa, in apertura di List, con Angela Merkel), ha in mano il dossier. Berlino ha bisogno di...
Che succede? Berlino sta caricando la catapulta per la sfida con Stati Uniti e Cina e tenta di rafforzare il suo sistema finanziario; venerdì prossimo il presidente cinese Xi Jinping sbarcherà in Italia e il Belpaese gli aprirà i porti e molto altro, una penetrazione nel cuore della logistica e delle reti italiane; Macron terminata la sua missione nel Corno d'Africa - anche questa in chiave di contrasto alla Cina - è tornato in patria e ha scoperto dopo quattro mesi che i gilet gialli sono ancora un problema; la strage in Nuova Zelanda è diventata oggetto di dibattito sulla destra infelpata del salvinismo e ben pochi si interrogano sulla politica della Lega e i numeri sugli sbarchi che sono crollati, si pensa di fare opposizione a Salvini con gli slogan quando bisogna reinventarsi la politica (vedere alla voce Pd, avanti un altro) e ce ne sarebbero di cose da dire e da fare, visto che il governo Conte sul piano legislativo è il meno produttivo dal 2008 a oggi. Torniamo sulla Luna e pensiamo a Marte, ma gli extraterrestri sono tra noi. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Lavori in corso. Deutsche Bank e Commerzbank verso la fusione
La Germania sta muovendo i suoi pezzi più importanti per prepararsi alla sfida con Stati Uniti e Cina in una dimensione di post Europa. Commerzbank e Deutsche Bank hanno avviato i colloqui formali per la fusione. Il consiglio di Deutsche Bank si riunirà oggi per discutere la fusione, così anche quello di Commerzbank. Riunioni separate. Sono attese comunicazioni per stasera. La mossa è appoggiata dal governo della Germania, il ministro delle Finanze, il socialdemocratico Olaf Scholz (nella foto Ansa, in apertura di List, con Angela Merkel), ha in mano il dossier. Berlino ha bisogno di rimettere in carreggiata i suoi due colossi finanziari, la fusione presenta numerosi problemi - primo tra tutti, gli esuberi che oscillano tra i 30-40 mila - ma i risultati delle due banche, nonostante la loro centralità nell'economia della Germania, non sono buoni, mancano di efficienza, i titoli in Borsa vanno male. In uno scenario globale di concorrenza sempre più forte nel settore finanziario - e di rapida evoluzione del settore fintech - con la corsa di Wall Street e l'ascesa della Cina, la locomotiva tedesca deve avere carburante finanziario per non restare schiacciata dai titani.
La skyline del centro finanziario di Francoforte (Foto Ansa)La Germania pensa al futuro e si attrezza per la sfida tra Occidente e Oriente. E l'Italia? Grandi speranze (sì, Charles Dickens). E ombre cinesi.
02
L'Impero della Cina e lo stivale dell'Italia
La Grande MuragliaLa storia italiana è piena di fasi in cui la classe dirigente del paese salta tragicamente sul carro del vincitore, salvo poi scoprire che è quello dello sconfitto. L'elenco è lungo, il balzo che ci costò lacrime, sangue e lutto fu fatto nella Seconda guerra mondiale con Benito Mussolini, sappiamo com'è andata a finire. Fummo salvati dagli Stati Uniti d'America, protetti da Washington, aiutati con il piano Marshall e grazie alla lungimiranza e saggezza di una classe politica che non si è più riaffacciata nella nostra storia, non finimmo di nuovo dalla parte sbagliata, quella del Patto di Varsavia.
Trafficammo spensieratamente con i sovietici durante la Guerra Fredda, ma restando ancorati al Patto Atlantico, qualcuno passava a Mosca informazioni e favori pubblici ricevendone in cambio affari e piaceri privati, ma il tran tran era tutto sommato ben sorvegliato da Langley e la Cina era lontana. Si avvicinò improvvisamente con i maoisti di casa nostra che manifestavano in piazza negli anni Settanta, anche quella volta sbagliarono cavallo, la rivoluzione culturale di Mao e il libretto rosso erano prigionia, assassinio, epurazione. Un regime da incubo venne scambiato come il simbolo del progresso, cose che capitano.
Prima del grande bagliore d'Occidente, il crollo del Muro di Berlino, gli Stati Uniti e l'America videro la rivolta di piazza Tienanmen repressa nel sangue. Aprile e giugno 1989, il preludio dell'Autunno delle nazioni fu in Cina. Durò lo spazio di un battito di ciglia, Deng Xiaoping scrisse che "gli studenti complottavano contro lo Stato" e i cingoli dei blindati si mossero per schiacciare la protesta. Ci rimase nella memoria un'immagine fiera e poetica, quella del "rivoltoso sconosciuto" di fronte ai carri armati, 5 giugno 1989. Tutto finì nel sangue.
Repressa la rivolta di Tienanmen Deng Xiaoping continuò a occuparsi delle riforme economiche, ma senza mai aprire alla democrazia, al pluripartitismo, anzi. La rivolta di piazza Tienanmen per lui era un pericolo mortale, avrebbe mandato a monte tutti i suoi piani diplomatici cominciati con il viaggio in America e la stretta di mano con Jimmy Carter nel 1979 e gli accordi bilaterali dei primi anni Ottanta con Regno Unito e Portogallo per riprendere il controllo di Hong Kong e Macao. Deng usò il pugno di ferro. Seguì la vibrante protesta dell'Occidente e lì si fermò perché nel frattempo la storia aveva in serbo un altro capitolo del suo show.
Pochi mesi dopo, il 9 novembre del 1989, accade il fatto che cambia la direzione degli eventi: crolla il Muro di Berlino e l'Impero sovietico comincia a sgretolarsi, fino a dissolversi tragicamente poco tempo dopo, nel 1991, con l'uomo della Glasnost e della Perestrojka, Michail Gorbaciov. La Cina con un paio di colpi di ruspa a Berlino viene dimenticata, ma le cancellerie occidentali coltivano subito l'ennesima illusione: piazza Tienanmen è solo un episodio, il progresso travolgerà anche i cinesi, questo è il mantra.
Crollato il muro di Berlino e dissolto l'Impero sovietico, continuammo come prima e più di prima il nostro vai e vieni con Mosca, si scolpirono sui muri frasi definitive e si stabilì tranquillamente che la storia era finita (Francis Fukuyama, La fine della storia e l'ultimo uomo). Invece ne stava cominciando un'altra. Gli anni di Nixon e Kissinger furono archiviati nella polvere del Watergate, il tavolo della ping pong diplomacy accantonato. Carter, Bush, Clinton, Obama, aprirono le porte alla Cina, la fecero entrare nell'organizzazione mondiale del commercio (il WTO), c0minciò un lungo esodo di aziende americane e europee che andarono a produrre in Cina, si disse che questo ci avrebbe fatto tutti più ricchi e liberi dal lavoro. Tutto si svolgeva secondo principi considerati inviolabili: i capitalisti abbattevano i costi e rivendevano le loro merci in Occidente, i governi scommettevano sull'equazione più capitalismo = meno comunismo in Cina. Si pensò di far crollare l'impenetrabile Impero Celeste con il cavallo di Troia dell'economia. E il cavallo di Troia sta funzionando. Al contrario. La manifattura americana cominciò a declinare, così come quella europea, interi distretti industriali furono sconvolti dall'ondata cinese. Danno collaterale, si pensava, in fondo la crescita di Pechino era un buon affare. E d'altronde bisognava pagare un prezzo alla Grande Storia perché quello era il prossimo capitolo da scrivere. La fase della Russia era finita, dopo Reagan era un dossier in bianco e nero da post-guerra, una potenza fallita con un problema di sicurezza degli arsenali nucleari e una disgregazione pericolosa nelle repubbliche islamiche, niente di più, anche il Kgb era in disarmo. I cremlinologi finirono disoccupati e la Nato si ritrovò improvvisamente senza una missione.
Svanito l'Impero Sovietico, resta un gigante, la Cina:
Trent'anni dopo, l'Italia scopre la Cina e improvvisamente punta le sue carte su Pechino. Scommette sul paese che "fallisce nel fallire", sta per diventare il primo paese del G7 ad appoggiare esplicitamente la Belt and Road. La Cina vince, dunque è arrivato il momento di salire sul suo carro. È così? A Palazzo Chigi dovrebbero essere più prudenti, soprattutto dovrebbero leggere un paio di libri che raccontano un mondo con il quale bisogna trattare senza inchinarsi e soprattutto stare molto, molto vigili.
Potrebbero cominciare a dare una sbirciata al libro di Michael R. Auslin intitolato The End of The Asian Century, un saggio utile per svegliarsi dal sonnambulismo alla pechinese che ha colto la maggioranza al governo.
Il libro è un'ottima cura contro l'Asiaeuforia, un antidoto per evitare di fare salti nel buio.
Questa è la mappa dei rischi dell'Asia, di cui la Cina è ovviamente la portaerei, tratta dal libro di Auslin:
C'è tutto, tranne la stabilità, se non quella assicurata dal partito unico e dall'esercizio della violenza e della repressione politica. Questa stabilità derivante dall'uso della forza, non si misura in piani triennali o quinquennali, ma in decenni. Ecco perché tutte le previsioni di un crollo immediato per mano della diffusione del capitalismo sono andate a sbattere contro il muro della realtà. Ma proprio per questo, di fronte a un tale groviglio incandescente di problemi, fare scommesse a lungo termine è un rischio. Con la Cina non si fanno accordi strategici sulla longue durée, si mettono in piedi - giustamente - accordi commerciali, ma non si danno a Pechino le chiavi dell'economia italiana, delle sue reti, della sua logistica perché gli imperi possono durare a lungo, ma alla fine crollano lasciando rovine fumanti.
L'accelerazione della crescita cinese aumenta questo rischio proprio perché l'assenza di libertà, il doppio stato, è un paradosso terminale. Quanto è grande questa accelerazione? Basta uno scatto, Shanghai:
Il distretto finanziario di Pudong. Tutto questo nel 1987 non c'era.
Stiamo parlando di storia, non di fogli excel sui quali sono chini gli economisti che di solito non ne azzeccano mai una (ad eccezione di un genio poliedrico come John Maynard Keynes e pochi altri). Qualcuno ha mai dato un'occhiata alla mappa dell'Impero Britannico? Ecco la mappa dei possedimenti nel 1910:
Tutto questo non c'è più. Nel giro di mezzo secolo l'Inghilterra, dopo due devastanti guerre mondiali, cede sovranità e territorio, si contrae, emerge un'altra potenza globale, gli Stati Uniti. Questa è la forza della storia. Che va ancora più in là, fa un altro balzo felino e vede quell'impero che non c'è più uscire dall'altro impero incompiuto: l'Unione europea. Brexit. Composizione e scomposizione. Ecco perché nel gioco geopolitico bisogna avere una visione e una strategia, servono a vedere lontano.
Investire sull'Impero Celeste. Quando il cielo in realtà è scuro. Dettaglio: non è l'Italia che va in Cina, ma è la Cina che viene in Italia. Aspettiamo l'arrivo di Xi Jinping con il taccuino squadernato, ci siamo, appuntamento al 22 marzo.
***
Ora andiamo in Nuova Zelanda e poi ci catapultiamo di nuovo in Italia. Allacciate le cinture.
03
Nuova Zelanda. La strage e la Rete
Aggiornamento sulla Nuova Zelanda: il bilancio dei morti è salito a 50 persone, la strage sembra quella di un terrorista solitario, Brenton Tarrant. Due persone sono ancora detenute, ma da quello che filtra per ora sulle indagini, non sembrano coinvolte.
Il tema più urgente riguarda le attività online degli estremisti, il monitoraggio della polizia su questi soggetti e le responsabilità dei titani della Rete nella diffusione dell'odio. Attenzione: il mezzo più usato da Tarrant era un forum, 8Chan, già bloccato in Italia dal ministero dell'Interno:
Le vie della Rete sono tante e non tutto è visibile, c'è un dark web dove proliferano teorie cospirative, odio, il peggio dell'umanità.
Dopo la strage in Nuova Zelanda il ministero dell'Interno ha avviato con una serie di direttive una "rinnovata attività di monitoraggio". La riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo si è concentrata sul tema del rischio di emulazione. Una decisione giusta sul piano della sicurezza con un significato politico. Quale?
04
Salvini e il suprematista degli antipodi
Il farneticante, razzista, estremista, stragista Tarrant nel suo delirio contro i musulmani ha scritto il nome di Luca Traini - l'uomo che sparò agli immigrati a Macerata - sui caricatori delle sue armi automatiche, dunque scatta come un riflesso pavloviano il collegamento alla Lega di Matteo Salvini. Questo è il testo e il sottotesto di quello che si legge in giro, si tratta il leghismo come una sezione dell'alt-right americana e non un movimento politico sulla piazza italiana dal 1989, un partito che ha governato l'Italia a fasi (e fortune) alterne negli ultimi 25 anni e amministra da oltre due decenni le regioni cosiddette "più avanzate" (più ricche certamente, sulla questione "avanzata" c'è molto da discutere) che hanno il record di accoglienza (e lavoro) degli stranieri in Italia.
Quando Traini tentò la strage degli stranieri a Macerata cominciò l'operazione bollino nero sulla Lega, tutto doveva essere riconducibile alla propaganda di Salvini, il nuovo "uomo nero". Eravamo in piena campagna elettorale e la conseguenza inattesa fu che quella manipolazione da parte dei media contribuì al sorpasso storico della Lega su Forza Italia. Oggi la scena si ripete con il suprematista degli antipodi. Il risultato è quello di ribaltare su milioni di italiani l'etichetta di razzismo. Si riparte con la storia "dell'onda nera" che occupava le prime pagine dei giornali rigorosamente in progress durante la campagna elettorale del 2018 e il risultato il 4 marzo fu che l'onda nera era gialla, quella dei grillini, e Salvini liquidò il primato di Berlusconi sul centrodestra.
Siamo di fronte a un dibattito avvelenato. Abbiamo versato litri di inchiostro sulla scarsa moderazione di Matteo Salvini, sul suo linguaggio dell'eccesso, sulla politica senza compassione, sul primitivismo infelpato, sul zero tatto istituzionale, sul vuoto del programma economico, sull'infantile passione per la divisa, sul mono-discorso che si esaurirà, sulla junk-propaganda social, sul non essere influencer ma follower e dunque politico e non statista. Tutto questo è reale, Salvini se vuol durare deve essere moderato (e non è detto che vi riesca), ma trasformarlo goffamente in un incappucciato del Ku Klux Klan avrà come effetto solo quello di rafforzarlo. Basta osservare con attenzione la sua campagna sui social, sta virando sugli haters:
Salvini non è un fenomeno che costruisce se stesso per plasmare l'elettorato, è lui che viene plasmato dall'elettorato. La sua comunicazione segue, non indirizza, è imprigionato nella fluttuante opinione pubblica. Funziona finché segue, quando dovrà andare controvento - fatto che accade a qualsiasi politico al governo - la sua presa improvvisamente si indebolirà. Non è ancora accaduto perché non si è esaurita l'aspettativa sulla Lega e il suo leader, cosa che invece sta succedendo a Di Maio e ai Cinque Stelle.
05
Immigrazione. Sbarchi in calo del 94 per cento
Il consenso di Salvini si basa su un solo tema, l'immigrazione, problema a cui ha dato una risposta che, può piacere o meno, presenta questi numeri:
L'andamento degli sbarchi nel dettaglio:
Presto Salvini avrà di fronte il tema dell'esaurimento della scorta di fiducia e del cambio del suo messaggio politico. Ha cominciato virando sugli haters, ma questo non lo metterà al riparo dal raffreddamento dell'economia (e infatti da ieri ha cominciato a parlare più intensamente di flat tax per le famiglie). Il governo è sostanzialmente fermo, le divergenze tra Cinque Stelle e Lega lo stanno bloccando. Qualche numero, per sapere, per capire.
06
Il governo Conte è il meno produttivo dal 2008
Questi sono i dati di Openpolis sul numero di leggi approvate dai governi nella media mensile. Dal 2008 a oggi il governo Conte è quello che ha approvato meno leggi al mese:
Fare tante leggi non significa per forza governare bene, ma i numeri sono un utile indicatore sullo stato di salute del motore della legislazione. Quel motore gira al minimo. Viviamo tempi rallentati ma interessanti. Forse troppo. Anche in Francia.
07
Gilet gialli. Dopo quattro mesi Macron annuncia "decisioni forti"
Rientrato dalla sua missione anti-cinese nel Corno d'Africa, Emmanuel Macron ha (ri)scoperto che il suo quadro d'emergenza continua a lampeggiare in Francia e così ha annunciato ieri sera che ci saranno "delle decisioni forti, affinché quello che è accaduto non si ripeta". Anche questa l'abbiamo già sentita.
Il ristorante Fouquet's incendiato a Parigi (Foto Ansa)Dopo quattro mesi, il diciottesimo atto dei gilet gialli è ancora una volta un bollettino di violenza. I gilet gialli continuano nei fine settimana a scendere in piazza, nel movimento - ammesso che possa definirsi tale - entra un po' di tutto e la presenza a Parigi di una consistente fascia di violenti si è materializzata anche ieri.
Secondo il ministro dell'Interno Christophe Castaner a Parigi "all'interno dei 7-8 mila manifestanti, vi sono più di 1.500 ultra-violenti che sono venuti per distruggere e fare guerriglia. Lo hanno fatto stamattina presto, cercando di assaltare l'Arc de Triomphe, sicuramente orgogliosi dei saccheggi compiuti il primo dicembre scorso".
I casseurs hanno ancora una volta devastato il centro di Parigi.
Esercizi commerciali saccheggiati, macchine incendiate, un intero immobile sugli Champs-Elysées è stato dato alle fiamme, 11 feriti lievi. L'opposizione attacca il governo incapace di mantenere l'ordine pubblico nella capitale. Il copione è quello già visto fin dall'inizio di questa storia. Quello che è meno scontato è il fatto che né Macron né Edouard Philippe siano riusciti a isolare i gruppi dei violenti. La Francia è un paese malato. E il medico è totalmente impreparato.
***
Che facciamo? Evadiamo, abbiamo consumato troppa Terra. Andiamo sulla Luna.
08
Sbarco sulla Luna e rotta verso Marte
La Nasa ha presentato il suo piano. Si torna sulla Luna e si va su Marte. Qui trovate tutto quello che serve per fare il viaggio:
Quanta conoscenza e spirito pionieristico, video:
E quando avremo colonizzato la Luna, cosa accadrà? Science fiction, abbiamo una trilogia che anticipa il futuro:
La Luna è sotto il dominio dei Five Dragons, cinque famiglie che controllano le imprese che ne sfruttano le risorse. Ognuna di queste famiglie ha il monopolio su una materia prima: elio, carbonio, metalli, ghiaccio. Sistema di governo feudale, il terreno ideale per l'intrigo e la guerra di potere. Lunare. Trovate la serie su Urania Jumbo, Ian McDonald è nato nel 1960 e vive a Belfast, è un talento della fantascienza contemporanea. Per tutto il resto c'è la realtà. Spesso supera la nostra fantasia. Buona domenica.
Post scriptum: c'è l'assemblea del Pd, Zingaretti è stato proclamato segretario. Ha fatto un discorso. Ma di fantascienza abbiamo già parlato parecchio in questo numero di List. L'aggancio con la navicella spaziale democratica è previsto in serata.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.