3 Aprile
La tregua nel governo è una guerra in Parlamento
Nei lavori parlamentari Cinque Stelle e Lega ai ferri corti su tutto. Oggi si sono spaccati su castrazione, limiti di velocità nelle autostrade e baby sitter. Salvini e Di Maio costretti a andare avanti. Anche contro la realtà dei conti. Istat: meno potere d'acquisto e più pressione fiscale. Roma, a Torre Maura un conflitto annunciato
Che succede? Il governo ha deciso di adottare la linea del siamo soli nell'universo, quindi se il prodotto interno lordo rallenta in tutto il mondo, in Italia no. Sarà a questo punto molto interessante capire cosa scriveranno sul Documento di economia e finanza e come si porrà il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, di fronte a una linea politica che cerca di evitare il rientro nell'orbita della realtà perché si vota in maggio per le Europee. Abbiamo già visto ieri le cinque trappole in cui l'esecutivo è immerso, sono frutto di una stima dei conti - e di un programma di governo - che poteva avere un senso a giugno (e già ballava) ma con la brusca frenata a ottobre-novembre dell'economia tedesca è completamente evaporato. Il governo non ha voluto correggere la rotta e ora tutto è più difficile. È significativo l'atteggiamento di Jean-Claude Juncker, non ha premuto sull'acceleratore - e poteva farlo - sa di aver dalla sua i numeri e anche il tempo, la partita per il governo italiano è in ogni caso segnata, perfino un ribaltone sovranista nella Commissione Ue non cambierebbe nulla, paradossalmente viste le politiche nazionali potrebbe addirittura essere peggiore per Roma. Mancano due mesi, poi comincerà un altro gioco.
Quella in corso è chiaramente una mano elettorale: il governo non cambia il suo programma, sta congelato sul contratto di governo firmato a giugno 2018 - un'altra epoca - e pompa tutti i provvedimenti utili a catturare il consenso. Dunque ecco alla fine giungere l'accordo con il ministro dell'Economia Tria sui rimborsi ai "truffati" (tutti? forse occorre un po' di prudenza quando si maneggiano i soldi del contribuente). Sulla manovra 2020 c'è il buio, si torna a parlare di spending review (tutti i governi e tutti i tagliatori ne sono usciti con le ossa rotte) e di...
Che succede? Il governo ha deciso di adottare la linea del siamo soli nell'universo, quindi se il prodotto interno lordo rallenta in tutto il mondo, in Italia no. Sarà a questo punto molto interessante capire cosa scriveranno sul Documento di economia e finanza e come si porrà il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, di fronte a una linea politica che cerca di evitare il rientro nell'orbita della realtà perché si vota in maggio per le Europee. Abbiamo già visto ieri le cinque trappole in cui l'esecutivo è immerso, sono frutto di una stima dei conti - e di un programma di governo - che poteva avere un senso a giugno (e già ballava) ma con la brusca frenata a ottobre-novembre dell'economia tedesca è completamente evaporato. Il governo non ha voluto correggere la rotta e ora tutto è più difficile. È significativo l'atteggiamento di Jean-Claude Juncker, non ha premuto sull'acceleratore - e poteva farlo - sa di aver dalla sua i numeri e anche il tempo, la partita per il governo italiano è in ogni caso segnata, perfino un ribaltone sovranista nella Commissione Ue non cambierebbe nulla, paradossalmente viste le politiche nazionali potrebbe addirittura essere peggiore per Roma. Mancano due mesi, poi comincerà un altro gioco.
Quella in corso è chiaramente una mano elettorale: il governo non cambia il suo programma, sta congelato sul contratto di governo firmato a giugno 2018 - un'altra epoca - e pompa tutti i provvedimenti utili a catturare il consenso. Dunque ecco alla fine giungere l'accordo con il ministro dell'Economia Tria sui rimborsi ai "truffati" (tutti? forse occorre un po' di prudenza quando si maneggiano i soldi del contribuente). Sulla manovra 2020 c'è il buio, si torna a parlare di spending review (tutti i governi e tutti i tagliatori ne sono usciti con le ossa rotte) e di una flat tax al 15 per cento sui redditi sotto i 30 mila euro. Siamo sempre alla minutaglia e sopra e sotto c'è questa idea pauperista per cui i cosiddetti "ricchi" (bisogna capire chi sarebbero per il governo giallo-verde, i ricchi) sono guardati con sospetto, un soggetto da punire con una ulteriore spremuta fiscale. Tutti negano la patrimoniale, ma i modi per farla sono tanti e in ogni caso la sensazione netta è che prevalga - anche nella Lega, questo è il punto - la teoria dell'anche i ricchi piangono. Nel frattempo, i numeri reali dicono che se c'è cambiamento, è tutto per chi non lavora e non produce, disoccupati e pensionandi. Un paese di indivanados.
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Il gioco reale che si proietta sul domani, si vede nella praticaccia del lavoro parlamentare, quello non visibile sui grandi media, ma concreto. È qui che si coglie la grande spaccatura nel governo Conte, la distanza tra Cinque Stelle e Lega. Tre episodi di oggi, cronaca direttamente dall'Agi:
Castrazione. Agenzia Agi, ore 17:19. I leghisti si definiscono "sconcertati e dispiaciuti" dal voto 5 stelle in linea con Pd e FI contro la castrazione chimica, una "norma applicata in altri Paesi per limitare la violenza di pedofili e stupratori". È quanto fanno trapelare fonti del partito di via Bellerio.
Autostrade. Agenzia Agi, ore 19:12. “Dispiace scoprire che il ministro non abbia neppure letto la proposta sul tavolo del Parlamento, visto che la norma relativa all’innalzamento del limite a 150 km/h riguarda solo le infrastrutture autostradali moderne, efficienti, sicure, e che le norme vigenti legate alla velocità in autostrada risalgono a quasi vent’anni fa. Il ‘partito del no’ interno al Movimento 5 stelle si esprime ancora una volta, visto che molti tra loro sostengono con noi tale scelta di libertà in sicurezza. Prevale ancora una volta la fazione che, non osservando la realtà, tradisce milioni di automobilisti che la ritengono una semplice presa d’atto di buonsenso”. Così Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti alla Camera, replica alle parole del ministro Toninelli sulla proposta della Lega relativa all’aumento della velocità per le autostrade a tre corsie con tutor e asfalto drenante. “Le strade dove avvengono il maggior numero di incidenti infatti - riprende l'esponente della Lega - sono le urbane e le extraurbane, sulle quali il Mit dovrà lavorare. Siamo disponibili a ragionare se si abbandonano posizioni ideologiche, altrimenti l'unica libertà che ci rimane è quella di lavorare con maggiore forza per le grandi opere, che collegheranno rapidamente e in sicurezza l'Italia all'Europa”.
Baby sitter. Agenzia Agi, ore 20:41. "Ci sorprende l'attacco che arriva dalla Lega a Luigi Di Maio, anche perché è un attacco illogico visto che come maggioranza in Commissione Bilancio non abbiamo votato mai in difformità, del resto sarebbe già uscito sui giornali allora, non oggi. Quindi se la Lega li ha presentati come dice poi li deve aver ritirati, presumiamo”. È quanto affermano fonti M5S. Il voucher baby sitter, proseguono i penta stellati “non è stato rifinanziato nel 2019 perché vi aderivano pochissime famiglie, nemmeno 10 mila mamme e c’è un motivo: la ragione principale è che le mamme che optavano per il voucher dovevano rinunciare al congedo e le mamme non lo fanno, preferiscono tenerselo per esigenze dei figli. Per questo motivo il risparmio è stato messo, anche in modo più oneroso sul bonus secondo figlio e questo la Lega lo sa perché ci abbiamo lavorato insieme come governo”, concludono le stesse fonti".
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È tutto alla luce del sole. Basta osservare i lavori parlamentari, prendere nota, unire i puntini. Di Maio e Salvini sono nel pieno della parte del "prigioniero libero". Liberi di governare - non c'è alcuna opposizione organizzata né in Parlamento né ancora nel paese - ma prigionieri dei loro limiti e contraddizioni. Se litighi su castrazione, limiti di velocità e voucher per le baby sitter, figuriamoci sulla materia vera del potere: soldi e poltrone.
01
Meno potere d'acquisto, più pressione fiscale
L'Istat ha pubblicato oggi il contro trimestrale dell'Italia, l'ultimo del 2018. Due numeri sono importanti, quello sul potere d'acquisto e quello sulla pressione fiscale. Ecco il primo:
Commento Istat: "Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha subito nel quarto trimestre una nuova diminuzione, riportandosi sostanzialmente sul livello registrato all’inizio dell’anno". E la pressione fiscale? Aumenta:
Il governo del cambiamento su questo non ha cambiato nulla. Dracula è sempre fermo all'Avis. Del contribuente.
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Strano paese, mette il contribuente onesto di fronte a un prelievo fiscale insopportabile, dà all'evasore mille occasioni per continuare la sua condotta, ha un parlamento che discute cose fuori dall'agenda che conta. Nel frattempo, la lotta tra poveri non si placa, anzi.
02
Roma, Torre Maura
Cronaca nuda e cruda, mentre stendiamo questa nota.
Agenzia Agi. Ore 19:38. "Scimmia di mer.., te ne devi andare, esci fuori che ti ammazzo". Sono le grida di uno dei manifestanti che stazionano di fronte al centro di accoglienza di via dei Codirossoni, a Torre Maura, rivolte nei confronti dei primi Rom che si preparano a lasciare la struttura. Uno dei Rom era uscito nel cortile dicendo alla folla: "Sì, ora ce ne andiamo". Subito dopo un altro manifestante ha urlato: "Bruciateli vivi". La tensione fuori dal centro, presidiato da un cordone dalle forze dell'ordine, sta salendo con ripetuti insulti rivolti nei confronti dei 60 Rom, tra cui oltre la metà sono minorenni".
Ormai tutto sembra possibile: si invoca il rogo per gli esseri umani, si butta per terra il pane, lo si calpesta e si urla "dovete morire di fame". La ferocia che si scaglia su 70 persone tra cui ci sono 33 bambini e 22 donne. Torre Maura, agro romano.
Conosciamo i problemi delle periferie romane - di tutta la Capitale - sono noti da decenni, li abbiamo raccontati, dibattuti. Li abbiamo visti. Torre Maura è uno dei tanti dedali di cemento di Roma, splendore e miseria, gioia e dolore, l'umanità nelle sue migliori e peggiori espressioni, come ovunque. Non c'è solo il segno del crimine e dell'emarginazione, c'è gente di buona volontà, a Torre Maura. C'è l'alto e il basso di ogni esistenza. Più di ventimila anime, a Torre Maura, hanno certamente molto da raccontare, più di quello che si vede in cronaca. Percorri la Casilina e ci piombi dentro, a Torre Maura. Parti da San Giovanni in Laterano e l'Urbe rapidamente va in stato di dissipazione, diventa un impasto tutto uguale, Esquilino, Tiburtino, Labicano, Centocelle, Alessandrino, stop.
C'è il rifiuto dell'altro, c'è anche il razzismo, certo, c'è questa ondata di bestialità. E c'è disperazione, un'inesorabile lotta fra gli ultimi, a Torre Maura. C'è ignoranza. C'è l'umanità. Generosa. Crudele. Quella che incendia e calpesta. E quella che tende la mano. Il problema della difficile integrazione delle popolazioni nomadi è anche quello un fatto che va affrontato, senza ipocrisie.
La realtà è che amministrare Roma è un'impresa sovrumana, è una metropoli troppo grande per questo modello di governo, le zone disconnesse sono tantissime, il tasso di senso civico è basso, ci sono zone dove si "vive di prepotenza" e ormai ci sono enclave che sono terra di nessuno anche in pieno centro. Ovunque domina l'illecito grande e piccolo, dove non c'è diritto alla fine c'è la legge della giungla. Virginia Raggi, il primo cittadino, ha ceduto e spostato i rom da un'altra parte. E ha fatto bene, il braccio di ferro in questi casi è solo un grande rischio.
Era già accaduto a Tor Sapienza nel 2014 con Ignazio Marino in Campidoglio. Quella volta la protesta fu contro un centro che ospitava i migranti del Nord Africa. Nel luglio del 2015 fu il turno di Casale San Nicola, a Nord di Roma, un gruppo di migranti destinati alla Scuola Socrate trasformata in centro d'accoglienza (poi chiuso), scontri tra gruppi di destra e di di sinistra. C'era Casa Pound, c'erano i suoi avversari. Ora è Torre Maura a finire impaginata in cronaca.
Hanno calpestato il pane e urlato "dovete morire di fame". Il peggio. Non c'è assoluzione per nessuno. Neanche per le raffinata menti che hanno continuato a pensare che si possa scaricare in periferia ogni problema, accantonarlo là, lontano, e poi vedere come va, possibilmente dimenticando tutto.
Nel lontano 1992 la regista francese Coline Serrau fece un film che aveva il dono di vedere lungo, anche per l'Italia. "La Crisi" era una graffiante commedia, diretta con grazia, dove al travaglio della vita di coppia s'aggiungeva quello della società francese, della sua capitale, Parigi, dove il centro e la periferia cominciavano a entrare in rotta di collisione. In questa storia di vite borghesi e agiate compare a un certo punto il sottosopra, il senzatetto Michou che in un dialogo del film apre lo squarcio della verità lasciando cadere al suo l'ipocrisia, questo è il dialogo che ne viene fuori:
Ventisei anni dopo nella Città dei Lumi sono arrivati i gilet gialli e a Roma c'è la notte in fiamme di Torre Maura. È un triste paesaggio di macerie fumanti.
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Che facciamo? Andiamo a dare un'occhiata a cosa succede nel Mediterraneo, in Algeria.
03
Algeria. Il nuovo terreno di scontro tra potenze
Il Consiglio costituzionale algerino ha dichiarato vacante la presidenza dell'Algeria. Dopo le dimissioni, si è aperto il processo per il trasferimento di potere. Il presidente del Senato, Abdelkader Bensalah, assumerà la presidenza a interim del Paese per tre mesi. E poi? Il libro è tutto da scrivere, quel che si vede chiaramente è la lotta di potenze per l'influenza sul paese. Si è mossa subito la Russia, con il Cremlino che ha chiesto "una transizione senza ingerenze da Paesi terzi. Ci auguriamo che, qualunque cosa accada, i processi interni che si svolgono in questo Paese e che sono esclusivamente affari interni dell'Algeria si svolgeranno senza interferenze da parte di Paesi terzi", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La Russia è alleata dell'Algeria e coopera sul campo militare. Dopo quella di Mosca, è arrivata la nota di Pechino. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Geng Shuang, ha detto che Bouteflika “è un leader esperto dell’Algeria che ha dato grandi contribuiti alle relazioni” tra i due Paesi. “Riteniamo - ha aggiunto - che il popolo algerino abbia la capacità di assicurare un processo morbido di transizione politica e di mantenere la sicurezza e la stabilità nazionale”. E gli Stati Uniti? Non vogliono una destabilizzazione del paese, l'Algeria confina con soggetti che hanno problemi seri, la Libia dove non comanda nessuno, la Tunisia che ha cellule terroristiche attive, il Mali, altro paese dove la guerra non è mai finita. E l'Europa? Dovrebbe preoccuparsi moltissimo, quello è territorio dove la Francia fa il suo gioco geopolitico, l'Algeria fornisce il 12 per cento del fabbisogno di gas all'Europa, la quota dell'Italia è pari al 36 per cento. Segni di vita dal governo italiano? Nessuno.
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Sarà che è l'ora del Gin Martini, ma la domanda c'è: come va la Brexit?
04
Theresa, Jeremy e l'exit all'inglese
La premier britannica ha fatto l'unica mossa che gli è rimasta, cercare l'accordo tra tories e laburisti, sembra facile. In ogni caso May e Corbyn hanno avuto un primo incontro, sintetizzato così dal leader del Labour: "Abbiamo avuto una discussione e non ci sono stati molti cambiamenti come mi aspettavo, ma continueremo a discutere domani mattina per esaminare alcune questioni tecniche. L'incontro è stato utile ma non risolutivo". Il governo - e a questo punto anche l'opposizione - non ha molto tempo, Juncker ha detto chiaramente che la data finale del 12 aprile non si tocca. Siamo ancora in una fase interlocutoria, la cosa interessante è che sia May che Corbyn hanno un problema: gli spiriti bellicosi dei loro partiti. Che vita complicata.
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C'è un grande problema di comunicazione nella politica. E del governo italiano in particolare. Una puntata di RadioList per sapere, per capire.
05
Comunicazione e politica. L'era del grande caos
Cosa è oggi la comunicazione politica? Frammento sparso e scarsa attenzione. La fine della società del senso e il sopravvento dell'abbondanza dell'informazione senza bussola. Lo scenario politico italiano, il governo giallo-verde e i leader social. Tutto questo è davvero governare? La scomparsa dei corpi intermedi, la fine dell'influenza della televisione del talk show, l'epoca della disattenzione sempre connessa. Il grande caos, un'indagine del titolare di List e Alberto Contri. Ascolta RadioList.
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Tutti connessi. E disconnessi dalla realtà. Ecco il video della Coca Cola citato da Contri su RadioList.
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Cosa è questo? Una grande capacità di fare marketing. Torniamo su una storia curiosa, l'abbiamo impaginata ieri sera.
06
"Visita cinese" nel resort di Trump in Florida
La storia è notevole perché il Secret Service che protegge il Presidente Trump avrà molto da rivedere sull'accaduto. Yujing Zhang, 32 anni, è riuscita a entrare a Mar-a-Lago, il resort di Donald Trump, con 2 passaporti cinesi, 4 cellulari, 1 personal computer, 1 hard drive e una chiavetta usb contenente un malware. Trump era presente nel gol club di Palm Beach, in Florida. La donna è stata è stata arrestata.
Il Marine One, l'elicottero del Presidente degli Stati Uniti, a Mar-a-Lago (Foto White House)Lo scorso fine settimana la donna ha raccontato agli agenti dei servizi di essere un membro del club e di voler andare in piscina. Ha presentato i passaporti al Secret Service, non era nella lista del club, ma ha passato lo stesso i controlli perché ha fornito un cognome che effettivamente era nella lista e ha detto che era quello di suo padre. Quando la donna è entrata nel resort ha poi detto alla reception di voler partecipare a un evento dell'associazione cinese-americana delle Nazioni Unite. L'evento non era previsto. Ops, c'è qualcosa che non va. A quel punto è stata arrestata. Nota sul taccuino: come funziona la scorta dell'uomo più potente del mondo?
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Come chiudiamo questo numero di List? Giochi pericolosi. Spaziali.
07
Il missile indiano e la Stazione spaziale internazionale
Qualche giorno fa abbiamo raccontato il problema dei detriti spaziali e segnalato che l'India aveva abbattuto un satellite contribuendo a diffondere nel cosmo spazzatura pericolosa. Il nostro sospetto ha ricevuto conferma dalla Nasa che ha condannato il test dell'India e detto che quei detriti possono diventare un pericolo per la Stazione Spaziale Internazionale. Il premier indiano Modi si è vantato dell'impresa, speriamo non debba scusarsi per aver provocato il primo disastro spaziale giocando a fare le guerre stellari.
Dov'è la ISS in questo momento? Ecco il video in diretta della sua orbita:
L'uomo dovrebbe ricordare che è un puntino nell'universo. Guardate questa foto:
È un'immagine scattata dal telescopio Hubble, questo ammasso stellare si chiama Coma, è a 300 milioni di anni luce dalla Terra ed è composto da oltre mille galassie. "Siamo fatti della stessa materia delle stelle", diceva il grande Carl Sagan. Il problema è che a brillare qui sulla Terra sono davvero in pochi. Consoliamoci, è l'ora del Gin Martini, agitato e non mescolato. Buona serata a tutti.
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08
Post scriptum. Navi, padri e figli
Post scriptum: la vita è bella perché è varia si dice, allora diffidate di chi vede tutto bianco o nero, di chi vi dice di non aver mai perso, di chi è certo di non aver mai sbagliato niente, di chi afferma che i figli la pensano come lui, nel bene e nel male. L'altro ieri abbiamo visto che una delle figlie del Gandolfini promotore del Family Day sfilava con la fazione che contestava le idee del padre, oggi abbiamo saputo che il figlio del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, esponente di un governo che chiude i porti, fa parte del team che lavora con nave Mediterranea. La notizia arriva direttamente da Twitter, questo è il profilo di Mediterranea Saving Humans:
Mediterranea è la nave della Ong che supportava la Mare Jonio che lo scorso 19 marzo è approdata a Lampedusa con 48 migranti. Una lezione di vita, la diversità di opinione e di visione del mondo comincia dalla famiglia. Abbiamo tutti molto da imparare per apprezzare, fare tesoro della nostra vita. Padri, madri, figli.
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estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.