4 Aprile

Uno, nessuno, Tria. Cinque linee roventi e l'Economia

Oggi Consiglio dei ministri sui provvedimenti per la crescita (poca). Le tensioni sul ministro dell'Economia, il sistema di relazioni tra governo, Quirinale, Bce, Commissione Ue e Fondo monetario internazionale. Crollano gli ordini dell'industria tedesca. Unicredit punta su Commerzbank (dice il Ft). Libia, Haftar marcia su Tripoli

Che succede? Oggi ci sarà un Consiglio dei ministri con le misure per la crescita (poca). In attesa del risultato finale a Palazzo Chigi, andiamo subito in Germania, locomotiva d'Europa alla quale è agganciato il vagone dell'Italia. 

01

Crollano gli ordini dell'industria tedesca

Destatis ha pubblicato il numero che congela tutto: gli ordini all'industria in Germania calano del 4,2 per cento mensile a febbraio, la discesa più forte da 2 anni a questa parte.

Gli analisti si aspettavano un aumento dello 0,5 per cento. Gli ordini dall'interno arretrano dell'1,6 per cento e quelli dall'estero del 6 per cento. Più che la primavera, sta arrivando l'inverno.

***

Tutto questo ha conseguenze importanti per l'Italia. Naturalmente se fossimo in un mondo normale queste notizie sarebbero un campanello d'allarme e l'innesco di contromisure massicce. Non lo siamo (normali). Facciamo un salto al ministero dell'Economia. Casa Tria.

02

Uno, nessuno, Tria

Fare il ministro dell'Economia di un paese con un debito pubblico monstre e una crescita anemica è un mestiere pericoloso. Giovanni Tria questo lo sapeva, ma non sapeva quanto sarebbe stato complicato e rischioso stare a Via XX Settembre con Di Maio e Salvini.

Nella tavola degli elementi del governo giallo-verde quella poltrona è della Lega, non di altri. Abbiamo letto oggi cronache in cui si dice che Di Maio ha offerto a Salvini l'Economia: è semplicemente impossibile, il pentastellato non ha alcuna possibilità di offrire un bel niente, è un falso sul piano storico e si spiega con la genesi del governo del cambiamento. Torniamo indietro nel tempo, siamo a fine maggio del 2018.

Tria arrivò al ministero dell'Economia dopo lo stop posto dal Quirinale sul nome di Paolo Savona, un grande errore di Mattarella. Il suo nome fu indicato a Salvini dallo stesso Savona, che ne valutò positivamente la formazione keynesiana e le idee sostenute nel corso...


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