18 Aprile

Cattura voti, ma gli sfugge il governo

Il caso dell'inchiesta sul sottosegretario leghista Siri, gli attacchi durissimi di Di Maio, le circolari del suo ministero e lo scontro con i militari. Matteo Salvini vincerà le elezioni europee, ma nella sua azione di governo emergono le difficoltà e il tentativo di colmarle allargando i suoi spazi con la potente macchina del Viminale. Domina lo scenario, ma Salvini ha un problema: Salvini

Che succede? Niente di nuovo, c'è una tempesta giudiziaria in corso, oggi tocca al governo. Al centro della scena politica c'è Matteo Salvini. È in campagna elettorale, i sondaggi lo danno vincente, ma la maggioranza è politicamente un disastro, la tensione con i Cinque Stelle è su ogni dossier dell'esecutivo. E Salvini non riesce a contenere - e non vuole - la sua tendenza a conquistare spazi, fare il Presidente del consiglio de facto, esporre parossisticamente questa idea dell'uomo forte che nei toni, nelle parole e perfino nell'abito, nell'ostentare la divisa, è un segno di insicurezza, di paradossale debolezza. Incontra il favore dell'elettore a breve termine, ma l'espansione dell'Io, l'ipertrofismo della personalità alla fine conducono sempre a esiti inattesi. Ne abbiamo una carrellata storica ampia. E poi c'è un conflitto permanente tra le istituzioni, siamo arrivati al livello dei militari, un passaggio delicato e rischioso che dovrebbe accendere il radar del Quirinale. Salvini domina lo scenario, ma ha un problema: Salvini. Si vota, i sondaggi dicono che stravincerà il voto europeo, gli altri faticano, lui guadagna consensi, ma il rumore dell'ingranaggio della politica racconta la storia di una rottura della macchina della Repubblica. Cominciamo dalla giustizia, il fil rouge della nostra eterna transizione nella crisi che cominciò nel 1992. Seguite il titolare di List. 

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Il caso Siri e lo scontro tra Lega e Cinque Stelle

Premessa: qui non ci sono presunti colpevoli, siamo garantisti, le prove si esibiscono nel processo e i gradi di giudizio sono tre. La giustizia farà il suo corso, la politica deve dare risposte rapide, perché il caso del leghista Armando Siri, sottosegretario ai Trasporti, indagato dalla procura di Roma (via Palermo) per una storia di scambi di favori, utilità e denaro per agevolare aziende nel settore dell'energia eolica, esiste e senza un chiarimento rischia di deflagrare...


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