23 Aprile

Proiettile, katana, fortezza. Un viaggio in Giappone

Visioni dell'Asia / Giappone. Le luci di Tokyo, la velocità e il commercio, lo spirito dello Shogun. L'illusione del progresso di fronte all'eternità di un tempio dorato dove un samurai vittorioso (e sconfitto) prega inginocchiato di fronte ad un laghetto del giardino zen. Lorenzo Castellani nel paese del Sol Levante

di Lorenzo Castellani da Tokyo

Siamo circondati. Sono tanti, tantissimi. Sono troppi. Efficienti, precisi, silenziosi. Non sudano mai. Questi uomini non sudano. Non si agitano. Gli svizzeri d’Asia, i giapponesi.

Super Mario Bros. e i suoi amici colorati in cartonato danno il benvenuto agli occidentali assonnati che sbarcano all’aeroporto di Osaka investiti dalle masse dell’alveare nipponico. Un treno proiettile bianco, carenato a punta come una matita, poggia le sue ali per trenta secondi sui binari. Non uno di più. Stipati in fila uno dietro l’altro sotto le luci al neon, bianchissime, si sale con passo marziale. È forse questo il mondo nuovo di Huxley? Il treno proiettile non parte, non aziona i meccanismi, semplicemente sibila come un lungo serpente a sonagli.

Con uno scatto azzanna i fili elettrici. La sua propulsione non sprigiona pura potenza, non si sente lo stridore di ruote sui binari eppure, strisciando come un anaconda, si proietta a oltre 400 chilometri all'ora. In carrozza i giapponesi picchiettano su computer e smartphone. In silenzio. Tutte le donne hanno i capelli raccolti, uomini in giacca, camicia stretta e cravatta, capotreno in cappello stile militare e guanti bianchi, quasi tutti indossano una mascherina e degli occhiali. Ascoltano musica elettronica. È un laboratorio di esperimenti umani. O forse un universo parallelo? Gli occidentali, devastati da questo salto in avanti nel tempo e forse non soltanto da quello, si guardano intorno smarriti. Calma alienante, scossa elettrizzante. Adrenalina e melatonina. Un cocktail da jet-lag. Perché il fuso orario non è soltanto una lancetta spostata, ma un salto in avanti nel futuro. Un sogno allucinato. Harder, better, faster, stronger.

Grattacieli di una Mordor ipermoderna e scritte luminose, variopinte, ideogrammatiche s’intervallano a fumetti pubblicitari e ad orologi perfettamente sincronizzati. La nebbia avvolge quei fusi di vetro protesi al cielo e deboli luci bianche e...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play