26 Aprile

La partita del rating d'Italia si gioca in autunno

Standard & Poor's conferma il giudizio a BBB e l'outloook negativo. Le agenzie di valutazione attendono la prossima manovra e i primi dati sulla crescita del secondo semestre dell'anno. S&P sulla politica economica del governo: "Controproducente, ha avuto un ruolo nel provocare la recessione"

Anche Standard & Poor's ha deciso di attendere. L'agenzia di rating americana ha confermato il rating di lungo termine sul debito italiano a BBB. L'outlook resta negativo. Il giudizio è lo stesso preso a ottobre e segue la scia di Fitch che aveva graziato l'Italia mantenendo il suo rating a BBB, due gradini sopra il junk, livello entro il quale scatterebbero una serie di pesanti limitazioni all'acquisto di titoli di Stato dell'Italia da parte dei fondi di investimento. Ecco la curva del rating dell'Italia dal 2010 a oggi:

S&P ha preferito attendere gli eventi - come fatto da Moody's lo scorso 15 marzo - le elezioni europee e la manovra economica d'autunno. C'è anche da considerare il ciclo economico che nel secondo semestre potrebbe migliorare leggermente. Il nocciolo del problema italiano resta tutto nella trappola del debito, nella spirale degli interessi e nella bassa crescita.  S&P ha precisato che potrebbe tagliare il rating dell'Italia entro i prossimi 24 mesi se dovessero aumentare deficit e debito sopra "le nostre stime", se dovesse verificarsi "un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie del governo italiano e delle sue banche", se "il cambio di politiche indebolisse la crescita potenziale italiana". L'agenzia conferma anche quanto scrivevamo, cioè che potrebbe riportare l'outlook a stabile da negativo nel caso in cui "dovesse vedere una ripresa economica in Italia, una crescita dell'occupazione e un miglioramento delle finanze pubbliche". 

S&P nel comunicato sulla decisione spiega: "A nostro avviso, l'attuale piano economico e di bilancio del governo ha avuto un ruolo nell'ingresso dell'economia italiana in una recessione tecnica durante la seconda metà del 2018". Secondo l'agenzia se l'obiettivo del governo "fosse quello di fornire un maggiore slancio, le mosse di bilancio del governo sembrano essere state controproducenti per molti aspetti, dati i loro effetti negativi sulle condizioni finanziarie e sui costi di finanziamento per le banche italiane". 

Questo è...


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