9 Maggio

Il paese ricco e la povera guerra con se stesso

I dati di Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie italiane che è superiore a quella della Germania, la violenza verbale contro Virginia Raggi e la casa ai rom a Casal Bruciato. Lo scenario opposto di un paese che ha smarrito la ragione e si racconta con fascismo e anti-fascismo

La vita nella bolla continua, il prossimo capitolo della fiction italiana prevede una crisi minacciata sulla cannabis e un inutile dibattito sul salario minimo (nel paese dei contratti collettivi di lavoro!), cose grosse, si capisce. La famiglia rom pare voglia lasciare l'appartamento di Casal Bruciato, Roma ("andiamo via", titola il Corriere) e questo dà la dimensione della lotta tribale in cui è immersa la vita italiana, un paese ricco che sta diventando il teatro di guerre tra poveri che fanno da scenario per l'ennesima battaglia politica. Di Maio ha detto che non c'è alcuna spaccatura tra i Cinque Stelle dopo la visita della Raggi, bene. Arrivano le prime denunce della Digos dopo i fatti dell'altro ieri, bene. Manifestazioni di Casa Pound, contromanifestazioni di gruppi di sinistra, male. Fascismo e anti-fascismo. Ma che Italia è mai questa? Guardiamo la realtà: se una famiglia deve lasciare l'alloggio - a cui ha diritto, prima viene la legge - perché vive nel terrore, allora c'è più di qualcosa che sta andando storto, siamo alla caduta dei livelli minimi di civiltà.

Nello smarrimento della ragione c'è anche la vicenda della casa editrice Altaforte prima ammessa al Salone del Libro e poi espulsa. Ancora il refrain del fascismo e anti-fascismo. Siamo di fronte a un grande tema che non è quello dell'anacronismo storico, c'è ben altro sotto e lo rivela tutto il percorso e il contorcimento della vicenda, degli organizzatori, dei partecipanti, di tutti quelli che dovrebbero tirare fuori un briciolo di saggezza. In quale buca si è smarrita la libertà tra il prima e il dopo? Come si coniuga il compito degli uomini e delle donne di cultura di coltivare il dubbio con la decisione di cancellare la presenza di un editore che sì, pubblica testi della destra del Ventennio e ha dato alle stampe un'intervista al ministro dell'Interno? Qual è il...


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