11 Maggio
La lite in classe
Governo a nervi tesi. Di Maio sui rimpatri: "Non può essere colpa sempre degli altri, è la scusa dell'alunno che non ha fatto i compiti". Salvini sulla telefonata a Berlusconi: "Polemiche? Siamo all'Asilo Mariuccia"
Che succede? La battaglia tra Cinque Stelle e Lega è furiosa, siamo in presenza di un conflitto permanente in assenza di crisi dell'esecutivo. Il caso Siri ha rilasciato le prevedibili scorie radioattive, Salvini ha aperto più fronti, ribadito la linea dura sull'immigrazione, rilanciato un decreto sicurezza bis. Di Maio (e Conte) fanno esattamente il contrario, abbiamo due lineee di governo.
01
L'autoscontro di Palazzo Chigi
Prima di tutto, un paio di elementi di cronaca che danno la precisa situazione politica, si comincia a Luigi Di Maio:
- “Io sono deluso dal decreto sicurezza bis, perché non c’è niente sui rimpatri. Il tema ora non sono gli arrivi. Gli arrivi li abbiamo fermati grazie alle politiche migratorie fatte dal ministero dell’Interno e da tutto il governo, e sono politiche che fanno in modo che anche quando arriva una nave con 30 persone a bordo, la maggioranza va negli altri paesi europei. Il tema vero, adesso, è sui rimpatri e noi siamo pronti a dare una mano al ministero dell’Interno se serve. Io non faccio il ministro dell’Interno, ma non può essere sempre colpa degli altri”.
- "Le cronache di questi giorni hanno certificato che la corruzione è un male vivo e in salute, che si espande senza sosta nel nostro Paese. Per combatterla e sradicarla servono provvedimenti adeguati, non bastano i selfie e i proclami di guerra".
- "Ognuno pensi al suo e lo faccia col massimo dell’impegno. Non può essere colpa sempre degli altri, suvvia. E mi riferisco ai rimpatri. Questa è un po’ la scusa dell’alunno che non ha fatto i compiti a casa. Se c’è uno stallo, il Movimento 5 Stelle è felice di dare il suo contributo e di aiutare. L’obiettivo è il risultato!"
- "Leggo che ci sarebbero state telefonate tra la Lega e Berlusconi dove si parla di...
Che succede? La battaglia tra Cinque Stelle e Lega è furiosa, siamo in presenza di un conflitto permanente in assenza di crisi dell'esecutivo. Il caso Siri ha rilasciato le prevedibili scorie radioattive, Salvini ha aperto più fronti, ribadito la linea dura sull'immigrazione, rilanciato un decreto sicurezza bis. Di Maio (e Conte) fanno esattamente il contrario, abbiamo due lineee di governo.
01
L'autoscontro di Palazzo Chigi
Prima di tutto, un paio di elementi di cronaca che danno la precisa situazione politica, si comincia a Luigi Di Maio:
- “Io sono deluso dal decreto sicurezza bis, perché non c’è niente sui rimpatri. Il tema ora non sono gli arrivi. Gli arrivi li abbiamo fermati grazie alle politiche migratorie fatte dal ministero dell’Interno e da tutto il governo, e sono politiche che fanno in modo che anche quando arriva una nave con 30 persone a bordo, la maggioranza va negli altri paesi europei. Il tema vero, adesso, è sui rimpatri e noi siamo pronti a dare una mano al ministero dell’Interno se serve. Io non faccio il ministro dell’Interno, ma non può essere sempre colpa degli altri”.
- "Le cronache di questi giorni hanno certificato che la corruzione è un male vivo e in salute, che si espande senza sosta nel nostro Paese. Per combatterla e sradicarla servono provvedimenti adeguati, non bastano i selfie e i proclami di guerra".
- "Ognuno pensi al suo e lo faccia col massimo dell’impegno. Non può essere colpa sempre degli altri, suvvia. E mi riferisco ai rimpatri. Questa è un po’ la scusa dell’alunno che non ha fatto i compiti a casa. Se c’è uno stallo, il Movimento 5 Stelle è felice di dare il suo contributo e di aiutare. L’obiettivo è il risultato!"
- "Leggo che ci sarebbero state telefonate tra la Lega e Berlusconi dove si parla di far cadere il governo. Mi auguro siano smentite queste telefonate, poiché quello che stiamo facendo noi va proprio nella direzione opposta a Berlusconi ed è quello che la sinistra e il Pd non hanno mai avuto il coraggio di fare in 30 anni!".
- Risposta di Matteo Salvini: “Silvio Berlusconi l’ho sentito per fargli gli auguri di buona salute. Spero che Luigi Di Maio non polemizzi anche quando uno augura in bocca al lupo a qualcuno che è ricoverato in ospedale, altrimenti saremmo veramente all’Asilo Mariuccia”;
- Ancora Matteo Salvini: "Il Governo va avanti perché mi rifiuto di pensare che ci siano ministri del Movimento 5 Stelle che vogliono riaprire i porti all’immigrazione clandestina. Abbiamo lavorato bene per un anno perché dovremmo cambiare opinione? Io sono leale spero che tutti siano leali come ho dimostrato io lealtà in questi undici mesi”.
- Lettera di Beppe Grillo al Fatto Quotidiano su Salvini a Otto e Mezzo (La7): "Lo spettacolo è imbarazzante. Gruber la gatta e il volpino De Angelis punzecchiano un pallone gonfiato, un gioco da ragazzi".
- Passaggio di un'intervista di Elisabetta Trenta ieri sul Corriere della Sera: "Ormai è una battaglia quotidiana, ma tra due settimane ci sono le Europee e Salvini è in piena campagna elettorale. Per lui ogni pretesto è buono per attaccarmi. Sinceramente credo che non valga nemmeno la pena di rispondere".
Che gioco è questo? L'autoscontro di Palazzo Chigi.
02
A che punto è la notte?
A che punto è la notte? "Quasi alle prese con la mattina, per decidere chi sia delle due", risponde Lady Macbeth. Non sappiamo se nel governo vi sia qualcuno che legga Shakespeare, ma quando si tratta di spiegare il potere il Bardo offre sempre il massimo tra il tragico e il comico. A che punto è la crisi-non-crisi di governo? Non è stato ancora deciso chi debba prevalere, se il buio o la luce. Ogni giorno sorge il sole e puntualmente c'è uno scontro in atto. Siamo in campagna elettorale, mancano 15 giorni al voto per il Parlamento europeo, siamo in una comprensibile fase turbolenta, ma alla condizione normale della competizione per conquistare i seggi a Strasburgo s'è aggiunta una sfida tutto interna alla maggioranza che alla fine è uno scontro di caratteri, Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giuseppe Conte.
Non c'è Lady Macbeth, peccato, perché quel tratto di follia femminile, quella brama di potere, sarebbe stata il tocco perfetto in questa storia:
«Ma non mi fido della tua natura:
troppo latte d'umana tenerezza
ci scorre, perché tu sappia seguire
la via più breve. Brama d'esser grande
tu l'hai e l'ambizione non ti manca;
ma ti manca purtroppo la perfidia
che a quella si dovrebbe accompagnare.
Quello che brami tanto ardentemente
tu vorresti ottenerlo santamente:
non sei disposto a giocare di falso,
eppur vorresti vincere col torto.
Perfida e sublime, irresistibile, Lady Macbeth. Se ne incontrate una, scansatela, perché Ella, potete star certi, vi rovinerà. Assente la dark lady, la storia si regge sui tratti psicologici del triangolo di governo: tutti aspirano al trono, nessuno in realtà ha lo scettro e ancor meno il potere della spada nella roccia. Sono personaggi potenti in vario grado e maniera diversa, ma senza il pieno controllo del regno. Salvini è il capo del partito più grande ma ha meno seggi in Parlamento, Di Maio ha il partito più grande in Parlamento ma ha meno voti nel paese, Conte ha una corona sul capo, ma - nonostante egli creda il contrario - non è suo il comando.
In questa condizione di potere sovradimensionato (Di Maio), sottodimensionato (Salvini) e acquisito per caso (Conte), la vicenda del governo si snoda nella dimensione del prigioniero libero: Di Maio e Salvini sono liberi di governare (non c'è alternativa), ma prigionieri del loro rapporto (perché senza alternativa). L'impossibilità di formare un governo diverso in Parlamento è un fatto ineludibile, i cinque deterrenti che frenano l'innesco della crisi sono un altro fatto che dissuade dalla fuga. L'unica possibilità (con per ora bassa probabilità) che può cambiare lo scenario politico è il voto anticipato e un processo di scomposizione e ricomposizione dei poli. Questo secondo elemento è in corso, mentre sul voto c'è grande chiacchiera ma ben poca azione una semplice ragione: la crisi al buio è pericolosa, non se ne conosce l'esito, diventa una macchina senza freni e puoi solo accelerare. Lo stallo nella maggioranza inoltre è favorito dal calendario: elezioni europee, confronto (leggere scontro) con la Commissione Ue sui conti, la pausa estiva (dove non si è mai votato) con "tutti ar mare tutti ar mare", l'autunno (sempre "caldo" sui giornali) e la legge di Bilancio per il 2020 con un 30 (miliardi) davanti. Questi deterrenti, naturalmente, possono non essere sufficienti a impedire la guerra. E infatti le grandi manovre sono in corso. Vince chi ha più gettoni da inserire nella macchina dell'autoscontro.
03
Primo, secondo, terzo
I sondaggi dicono che la Lega è in calo. Sono come sempre da leggere con grande prudenza e soprattutto non cambiano il dato che conta, quello delle posizioni a fine corsa: primo, secondo e terzo. Primo è il partito di Salvini, mentre sul secondo e terzo c'è (forse, siamo sempre cauti) una competizione tra i Cinque Stelle e il Partito democratico. A dire il vero, le piazze piene agli appuntamenti di Zingaretti non si vedono, mentre si notano quelle di Salvini e un po' meno quelle di Di Maio. Piazze piene urne vuote, come diceva Pietro Nenni? Mai dire mai, ma valutiamo quello che c'è non quello che ci sarà. E i trend dicono questo: il primo posto della Lega appare in ogni caso imprendibile, la sfida più interessante dunque è quella tra grillini e democratici. Accendiamo il political simulator, quante combinazioni abbiamo in questa sfida? Eccole:
1. I Cinque Stelle avanzano, il Pd avanza ma resta fermo al terzo posto;
2. I Cinque Stelle arretrano e il Pd perde ancora voti;
3. I Cinque Stelle arretrano e il Pd li supera.
I casi 1 e 2 non cambiano lo scenario. Il caso 3 cambia parecchio, accelera alcune dinamiche, fa partire una crisi dentro la sala di comando e controllo del Movimento e lancia (dove? ha una rotta tracciata?) la segreteria di Zingaretti nel Pd. Senza il sorpasso del Pd, Di Maio salva la leadership, i dem tornano sul pianeta Terra (forse), mentre il vero dato da pesare a quel punto è il distacco tra la Lega e tutti gli altri. Di dritto e di rovescio, c'è un vincitore e ci sono due perdenti che si misurano a vicenda e con le leadership appese al voto europeo.
C'è un quarto scenario, una nota a margine, appare remoto, ma la situazione magmatica del paese, le liti nel governo, una stanchezza e monotematicità che sta emergendo nella comunicazione e la volatilità elettorale consigliano di valutarlo, metterlo sulla scrivania, per ora come caso scolastico: un crollo della Lega. Facciamo una premessa, i numeri che danno la lega al 36-37 per cento sono da Democrazia cristiana dei tempi d'oro (nel 1968 prese il 39.1 per cento alla Camera; nel 1992, in piena fase declinante, si fermò al 29.7 per cento che oggi sarebbe un numerone) e bisogna farsi una domanda: sono le reali dimensioni del partito di Salvini? Se la risposta delle urne sarà sì, allora siamo di fronte a un grande fenomeno di cambio della constituency elettorale e a un partito che - come lo fu la Dc - ha l'inesorabile forza di gravità per attrarre dei satelliti e costruire un sistema di alleanze per governare, se invece il risultato sarà inferiore, allora avremo sulla mappa politica un partito importante, ma con una pluralità di soggetti in grado di competere nella corsa verso Palazzo Chigi.
04
Cosa farà Salvini?
Torniamo all'ipotesi del crac della Lega. Cosa farà Salvini? Intanto c'è una cosa che deve fare subito e qui su List sosteniamo fin dal suo esordio heavy metal al Viminale: correggere il messaggio, cercare la via della moderazione. Non è una questione solo di comunicazione, ma di atti di governo, di postura. Salvini deve essere più istituzionale e rassicurante. Le economie avanzate nel lungo termine sono sempre governate da forze tranquille. Detto questo, Salvini di fronte a un sottosopra elettorale sarebbe costretto a fare una sola mossa: rovesciare il tavolo e andare al voto. Dovrebbe farlo anche in caso di risultato positivo, perché comunque i segni di logoramento dell'alleanza ci sono tutti. Il meccanismo di governo non solo è inceppato, ma il suo (dis)funzionamento finisce per favorire i Cinque Stelle ai quali è stato lasciato il controllo dell'economia e del welfare. I temi della sicurezza e dell'ordine pubblico sono importanti, ma di corto raggio, alla fine si vota con il portafoglio in mano e le politiche grilline sono di assistenzialismo e non sviluppo. Qui entra in gioco la constituency della Lega, le sue origini bossiane. Per quanto Salvini possa allargarne il bacino di voti (e lo ha fatto), la Lega resta un partito trainato dal Nord, dalle aree produttive, dai ceti dei medi e piccoli imprenditori che non sono a caccia di Protezione (il reddito di cittadinanza) ma di Produzione (riforme fiscali e investimenti). Salvini può certamente scegliere di proseguire la navigazione con Di Maio, ma non in queste condizioni, dovrebbe chiedere un nuovo patto, la sostituzione di alcuni ministri, garanzie su sviluppo, investimenti, fisco. Lo stress continuo, la lite su ogni dossier, disorienta gli elettori. La base leghista ha già deciso che questa alleanza deve finire alcuni mesi fa, Salvini deve decidere cosa fare subito dopo il voto europeo. Il pericolo più grande per la Lega è la palude.
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Su Radio Radicale il titolare di List, intervistato da Roberta Jannuzzi, ha dato una lettura dello scenario. Ieri Conte ha detto "comando io". È davvero così?
05
I poteri di Conte e la doppia illusione ottica
Comando io. La frase del premier su Salvini e la guida del governo. Il Presidente del Consiglio ha lo scettro? Regole, contesto storico, istituzione e biografie personali. Un'indagine sui reali rapporti di forza e la geometria del potere a Palazzo Chigi
Giuseppe Conte disse a El Pais: "Matteo Salvini è un compagno di viaggio con il quale mi confronto molto serenamente" ma "se da fuori o all'estero richiamano di più l'attenzione le dichiarazioni o l'immagine di Salvini, che ha una grande capacità di comunicazione, e si crede che nel governo comandi lui, è una vostra illusione ottica". Abbiamo presentato l'intervista al premier con un incipit declinato al passato perché bisogna immaginarla nel futuro prossimo. Segnata sul taccuino, a futura memoria. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo? Gli amici di YouTrend hanno fatto il punto nave sulle divise di Salvini. Il divisometro.
06
L'abito di Salvini
Domandona: che tipo di abbigliamento usa Salvini? Qualcuno dirà che si tratta di un argomento frivolo. E invece no, come vedrete, siamo nel campo dell'immaginario e per un politico è gran parte del suo racconto. Un'indimenticabile foto di Obama scattata da Callie Shell durante la campagna presidenziale del 2008 spiega tutto: Obama con la suola della scarpe consumata e bucata. Era la campagna dell'uomo della speranza contro l'élite che aveva provocato la grande crisi finanziaria. Uno di noi. Il come si veste Salvini dunque ha una sua importanza, segna la cifra del suo messaggio. YouTrend ha analizzato le immagini sulla pagina Facebook di Salvini, ecco il risultato.
Ecco il risultato delle divise indossate per corpo d'appartenenza:
Domanda: cosa ne pensano gli elettori? E qui sta la chiave di tutta questa indagine di Quorum/YouTrend:
Confermato quanto scriviamo su List, meglio una giacca, una bella camicia e anche la cravatta. Stile, moderazione, eleganza. Scarpe bucate? Meglio di no, gli italiani producono le scarpe più belle del mondo.
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Che facciamo? Cambiamo la schermata del videogame. Sul monitor è apparsa un'astronave, il pilota è un phonato-scapigliato: Trump.
07
Trump e Xi non rovesciano il tavolo
Nulla di fatto, il negoziato sui dazi è fallito e sono scattate tariffe (aumento dal 10 al 25 per cento) su 200 miliardi di prodotti cinesi importati in America. Altrettanto farà Pechino. Avviso ai catastrofisti: i colloqui continuano, Trump ha twittato messaggi positivi sulla trattativa e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha affermato che le cose andranno bene e così a Wall Street sono passati dal rosso al verde e l'indice S&P500 ha chiuso a + 0.4 per cento. Detto questo, la Casa Bianca ha intenzione di tassare tutti i prodotti cinesi (300 miliardi) e ha già preparato sussidi per compensare il mancato export di prodotti agricoli americani in Cina. Quest'ultimo provvedimento, come fa notare il Wall Street Journal, segnala che l'amministrazione Trump mette in conto anche un lungo periodo di negoziato. Il prossimo appuntamento in cui Trump e Xi Jinping si vedranno è il G20 di giugno in Giappone. Banzai!
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Come proseguiamo il viaggio in questo numero di List? Con un ricordo. È morto Gianni De Michelis.
08
Gianni De Michelis
Gianni De Michelis il 3 maggio del 1981 annuncia la chiusura dell'altoforno dell'Italsider a Bagnoli (Foto Ansa).Gianni De Michelis è morto. Fu un importante esponente del Partito socialista, fu vicepremier (1988-89), ministro degli Esteri (1989-92), del Lavoro (1983-87) e delle Partecipazioni Statali (1980-83). La sua avventura politica è legata a Bettino Craxi, a un partito socialista riformista e di governo. Una storia che fu travolta dalle inchieste su Tangentopoli nei primi anni Novanta e distrusse i due partiti protagonisti della storia italiana del dopoguerra, la Dc e il Psi. Fabrizio Cicchitto, compagno di De Michelis nel Psi, lo ricorda così: "Fu un grande personaggio per la politica estera e per il partito socialista italiano. Mi inchino alla sua memoria. Su di lui come su altri si deve aprire una riflessione a livello storico e culturale". Gianfranco Rotondi, un democristiano di lungo corso, tra i pochi parlamentari con una solida cultura politica, commenta: "Sono addolorato per la scomparsa di Gianni De Michelis, con cui ho condiviso nel 2006 l’avventura della rifondazione lui del Psi io della Democrazia Cristiana. Collaborare con lui è stata per me un'esperienza indimenticabile perché ho conosciuto un intellettuale di straordinaria dimensione, veramente un maestro di pensiero e di strategia politica. Aggiungo di aver constatato in lui una onesta personale oltre ogni immaginazione, e ne fa prova la catena di difficoltà personali che la vita non gli ha risparmiato nell’ultimo impervio tratto".
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Che tristezza. Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Facciamo un tuffo nella storia. Andiamo nelle Ande.
09
Machu Picchu. Visite limitate per evitare il degrado
La città Inca di Machu Picchu in Perù si sta degradando a causa delle migliaia di visite giornaliere di turisti. Le autorità hanno quindi deciso di limitare l'accesso. Machu Picchu è uno dei siti archeologici più importanti del mondo, patrimonio dell'Unesco, una delle sette meraviglie, la città fu edificata nel XIV secolo. La città era nota agli spagnoli e ad altri viaggiatori, ma fu (ri)scoperta nel 1911 da un esploratore americano, Hiram Bingham, che cominciò gli scavi e ne fece conoscere l'esistenza all'Occidente. Il panorama del sito è di straordinaria bellezza.
Siamo nella Cordigliera Centrale delle Ande peruviane. Pianeta Terra. Da amare. Buona giornata.
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relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.