12 Maggio
Il referendum di Salvini. Borghesia, Indifferenti e Utopia
La campagna delle Europee si infiamma. I Cinque Stelle sfidano la Lega sul conflitto di interessi. Salvini: "Sono fuori dal tempo...". E sul voto dice: "Per noi è un referendum". Di Maio risponde evocando quello di Renzi. Lo scenario italiano e una borghesia che è sempre quella de "Gli indifferenti" di Moravia. L'eterna ricerca dell'utopia
Seconda domenica di maggio, anno 2019, Italia:
- Luigi Di Maio: "La legge sul conflitto di interessi è nel contratto e si deve fare perchè abbiamo fatto la legge anti corruzione ma adesso, per contrastare la corruzione, la cosa più importante che serve è fare una legge che consente ai prenditori, non agli imprenditori, ma ai prenditori, di non avere più santi in paradiso. Perchè la legge sul conflitto di interessi serve a fare in modo che una impresa non abbia più leggi ad personam, o ad aziendam per farsi salvare il business a discapito di tutti gli imprenditori italiani onesti".
- Matteo Salvini: "Se qualcuno vuole fare una legge contro Berlusconi è un pò fuori dal tempo... ne parliamo da 30 anni. Andiamo avanti con il conflitto di interessi, ma se mi chiede se è una priorità dico no. Ma facciamolo, io non mi oppongo. Stiamo approfondendo la bozza, se avremo idee le suggeriremo. Ma è nel contratto e lo rispetto, per questo chiedo che i 5 stelle siano rispettosi su flat tax, Autonomia e Sicurezza che è di mia competenza".
- Luigi Di Maio: "Gli italiani dovranno scegliere tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no".
- Matteo Salvini: "Ho firmato un contratto e voglio andare avanti coi 5 stelle, la mia parola vale, basta che gli alleati non insultino ogni giorno, perché se ti insultano ogni giorno...".
- Matteo Salvini: "Gli unici fascisti rimasti in Italia sono a sinistra e hanno le bandiere rosse e la falce e martello. E sono anche gli unici razzisti, perché chi dice 'porti aperti' sta cercando nuovi elettori e la sinistra non la vota più nessuno. Le elezioni europee sono un referendum tra la vita e la morte, tra il passato e il futuro, tra un'Europa libera ed uno stato islamico fondato sulla paura".
- Luigi Di Maio: "L'ultimo che ha parlato di referendum è stato Renzi e non...
Seconda domenica di maggio, anno 2019, Italia:
- Luigi Di Maio: "La legge sul conflitto di interessi è nel contratto e si deve fare perchè abbiamo fatto la legge anti corruzione ma adesso, per contrastare la corruzione, la cosa più importante che serve è fare una legge che consente ai prenditori, non agli imprenditori, ma ai prenditori, di non avere più santi in paradiso. Perchè la legge sul conflitto di interessi serve a fare in modo che una impresa non abbia più leggi ad personam, o ad aziendam per farsi salvare il business a discapito di tutti gli imprenditori italiani onesti".
- Matteo Salvini: "Se qualcuno vuole fare una legge contro Berlusconi è un pò fuori dal tempo... ne parliamo da 30 anni. Andiamo avanti con il conflitto di interessi, ma se mi chiede se è una priorità dico no. Ma facciamolo, io non mi oppongo. Stiamo approfondendo la bozza, se avremo idee le suggeriremo. Ma è nel contratto e lo rispetto, per questo chiedo che i 5 stelle siano rispettosi su flat tax, Autonomia e Sicurezza che è di mia competenza".
- Luigi Di Maio: "Gli italiani dovranno scegliere tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no".
- Matteo Salvini: "Ho firmato un contratto e voglio andare avanti coi 5 stelle, la mia parola vale, basta che gli alleati non insultino ogni giorno, perché se ti insultano ogni giorno...".
- Matteo Salvini: "Gli unici fascisti rimasti in Italia sono a sinistra e hanno le bandiere rosse e la falce e martello. E sono anche gli unici razzisti, perché chi dice 'porti aperti' sta cercando nuovi elettori e la sinistra non la vota più nessuno. Le elezioni europee sono un referendum tra la vita e la morte, tra il passato e il futuro, tra un'Europa libera ed uno stato islamico fondato sulla paura".
- Luigi Di Maio: "L'ultimo che ha parlato di referendum è stato Renzi e non gli è andata bene".
- Scontro in tv tra Lucia Annunziata e Giorgia Meloni: "Il fascismo non sta ritornando, il fascismo scatta quando scatta la par condicio, appena finirà la campagna elettorale il problema non ci sarà più. Trovo sia abbastanza ridicolo e che sia anche abbastanza triste che ogni volta che vengo intervistata dal servizio pubblico mi si chieda della storia e non dei programmi. Chieda a Zingaretti sul comunismo e i morti che ha fatto, deve valere per tutti".
***
Sintesi: Salvini e Di Maio menano come fabbri e si preparano a fare i conti dopo il voto del 26 maggio. La distanza tra i due partiti fornirà le regole di ingaggio. La chiamata di Salvini al "referendum" è chiara: cerca l'investitura popolare per una seconda fase della Lega di governo. Con o senza i Cinque Stelle. Presto sapremo se il governo andrà avanti o avrà finito il suo viaggio. Basta come giro di giostra della campagna elettorale della domenica? Sì, basta. Andiamo oltre, proviamo a volare alto.
01
Le notizie si pesano
Le notizie si pesano. E si mettono in ordine, "leggere" significa unirle in sequenza, tematizzarle, dare loro un ordine e una logica, trasformarle in visione. Quali sono stati i fatti importanti della settimana?
Il negoziato sul commercio tra Stati Uniti e Cina è fallito (venerdì), proseguirà nelle prossime settimane, Trump e Xi Jinping si vedranno in Giappone a giugno per il G20, ma ora scatteranno i dazi, è la guerra del container. La bilancia commerciale - e il rientro della manifattura in America - è il vero grande problema di Trump, nel solo mese di marzo il deficit è stato di 50 miliardi di dollari. Ma i dati dell'economia sono eccezionali: la produzione vola, il pil è ancora sopra il 3 per cento, in aprile sono stati creati 263 mila nuovi posti di lavoro (5.4 milioni di nuovi posti dal gennaio del 2017, inizio della presidenza Trump), la disoccupazione è al minimo storico dal 1969 (3.6 per cento). Trump è il favorito per le presidenziali del 2020, America First è sinonimo di 30 mesi di crescita economica.
In Medio Oriente l'Iran ha annunciato (mercoledì) la ripresa dell'arricchimento dell'uranio e la sospensione di alcune parti dell'accordo di non proliferazione nucleare siglato nel 2015. Una risposta diretta agli Stati Uniti che un anno fa sono usciti dal patto 5+1.
La tensione sta salendo, la Casa Bianca parla di "minaccia" (senza specificarla), ha installato nuove batterie difensive antimissile Patriot nel Centcom (che gli iraniani da pochi giorni considerano un'organizzazione terroristica, in risposta all'inserimento dei pasdaran nella black list di Washington) e sta inviando nel Golfo la portaerei USS Abraham Lincoln a cui si è unita (venerdì) la missione della nave da trasporto anfibi USS Arlington, carica di marines e dotata di una sofisticata tecnologia per coordinare difesa e attacco, il Pentagono ha sottolineato che le basi aeree americane in Medio Oriente sono allertate, significa che le squadre dei bombardieri B52 e Stealth sono pronte al decollo in qualsiasi momento.
Nell'area del Pacifico Kim jong-un ha ripreso a sparare missili sul Mar del Giappone (giovedì) e segnala il fatto che la Corea del Nord non è affatto domata e non accetta il percorso di denuclearizzazione portato avanti dagli Stati Uniti.
In Libia la guerra continua (l'offensiva di Haftar è iniziata il 4 aprile) gli scontri a Sud di Tripoli sono durissimi, i morti sono oltre 400, gli sfollati più di 60 mila. Il generale Haftar è andato in visita per la seconda volta in Egitto - il player oggi più importante tra Africa e Medio Oriente - e ha incassato ancora l'appoggio del presidente egiziano Sisi. Memento: il conflitto libico nel 2011 spalancò il Mediterraneo all'immigrazione dall'Africa subsahariana, fu il fatto geopolitico più importante insieme alla guerra in Siria, dopo le invasioni dell'Afghanistan (2001) e dell'Iraq (2003).
Emmanuel Macron ha affondato il candidato della Germania alla presidenza della Commissione Ue (giovedì) nel vertice informale del Consiglio europeo di Sibiu, in Romania. La Francia contesta il metodo d'elezione dello Spitzenkandidat, il candidato guida, e riapre tutti i giochi per la guida dell'organo di governo dell'Unione europea. La partita comincia il 28 maggio, due giorni dopo il voto per il Parlamento di Strasburgo, con una cena tra i leader europei a Bruxelles.
***
Questa sequenza ci dice che la partita della contemporaneità si gioca altrove. Che cosa è successo in Italia? L'unico fatto politico reale è la revoca del sottosegretario leghista Armando Siri (mercoledì), il resto è chiacchiera, gossip, propaganda elettorale. In fondo i due partiti al governo - e quelli all'opposizione - riflettono alla perfezione lo stato del paese: una nazione ricca, molto ricca (più della Germania, come abbiamo visto) che sta consumando il proprio patrimonio, con un declino ventennale del reddito, sempre forte nel ballo del mattone (la casa), con le istituzioni debolissime e indebitata fino al collo nel settore della finanza pubblica, indifferente alla parabola del proprio futuro.
02
Ieri e oggi. La borghesia degli Indifferenti
Il tema non riguarda solo la politica, ma gran parte della classe dirigente, qualcosa che va ben al di là del Palazzo, è un increscioso affare delle presunte élite che poi sono espresse dalla borghesia di questo paese, il grande non detto della crisi italiana. Gli indifferenti di Moravia (1929), la storia di decadenza della famiglia Ardengo, resta il miglior ritratto di questa borghesia apatica, prigioniera dei sensi nel non-sense, del denaro per il denaro e della ennui, la suprema noia, privata di qualsiasi pathos à la Baudelaire, senza un tocco di spleen, un esistenzialismo da tinello e odore di minestra, la caduta rovinosa e silenziosa, un buffet di sorrisetti in salotto e disperazione in bagno, cercando di agguantare il sapone che non lava l'anima. La ricchezza, questa corruttrice che ammazza ogni possibilità d'amore autentico, senza calcoli, e la povertà che consuma fino all'osso ogni speranza. In mezzo, c'era una volta la borghesia.
Comprati e venduti, gli italiani non sono cambiati, lo dichiarò Moravia sull'Espresso trent'anni dopo (1959) e al giro di giostra dei novant'anni dall'uscita del romanzo, in questo surreale 2019, non solo non siamo cambiati, ma siamo usciti dalla centrifuga della nostra storia con le sembianze di sempre e con la tragica circostanza aggravante di non aver più una letteratura pronta almeno a dirci e a darci un'autobiografia, un selfie mostruoso, senza ritocco, non "fotoscioppato" delle nostre reali sembianze, la sicurezza della lettura dei propri peccati di fronte al prete-narratore prima di abbracciare il cuscino piangendo, sbattuti come uova in anonimi alberghi tutti uguali, in segreto. Siamo passati da Moravia a Saviano, unite i puntini e scoprite la differenza. Nessun moralismo, va bene così, che grande dissipazione sia, ma almeno si abbia il coraggio di guardarsi allo specchio.
03
L'illusione del piccolo establishment
Il piccolo establishment in Italia non ha visto la rivoluzione elettorale del 4 marzo 2018, ha cannato la nascita del Governo Frankenstein (giugno 2018), ha sperato prima nel governo Cottarelli, poi in un default del paese via spread e successivo commissariamento. Alla fine si è beccato Salvini e Di Maio e non si chiede come mai tutto questo sia potuto accadere durante il suo regno incontrastato: sotto la dittatura di Forza Italia (lo chiamavano "il Cavaliere nero", chi se lo ricorda?) e alleati e la satrapia degli Ulivi e delle Unioni e delle varie sigle botaniche del centrosinistra, hanno accumulato immense ricchezze (il 10 per cento della popolazione più ricca detiene il 46 per cento del patrimonio totale), non hanno mai smesso di fare trading con Berlusconi e con Prodi, incontrandosi tra soliti nei soliti posti, possibilmente all'estero, del Cavaliere speravano l'arresto, del Professore la rapida pensione. Ah, la dittatura di allora, il terrore. Giunti in carrozza nell'era di Matteo Renzi, gli tributarono prima l'applauso per aver spazzato via la vecchia guardia del caminetto democratico, poi l'odio per aver ripescato quello di Arcore vestito come un rappresentante di enciclopedie, l'insofferenza per il suo populismo alla ribollita e infine la Gran Pedata, il no al referendum, la damnatio memoriae.
A un certo punto, avendo già udito il sinistro rumore del crac del sistema nel 2011, i tipi svelti di brillante ingegno hanno cominciato a flirtare pure con i grillini. Tutti folgorati dal Movimento sulla via del trapasso (degli altri). Finché Grillo ha tenuto i suoi "ragazzi" all'opposizione, il corteggiamento dell'upper class al cartoccio, la benevolenza dei circoli intellettuali de noantri e oh là là! tutto il mondo rigorosamente engagè, sono andati via come il pane dal fornaio la mattina, l'innamoramento si è auto-alimentato pur senza mai sbocciare in amore (non amano nessuno, solo se stessi), ma faceva fico (il maiuscolo arrivò più tardi, niente meno che alla presidenza della Camera) esordire nella discussione a cena con una valutazione positiva del fenomeno pentastellare, concedere soavemente un'apertura intelligente verso il sì primitivo e certo anche un po' volgare ma, si capisce, dotato della sua carica di ingenuità, un fanciullesco ritorno all'età dell'innocenza, il fascino dell'autentico, finalmente qualcosa di nuovo, santo cielo, basta con il brocantage. Poi, un bagliore, all'avanzar dell'estate del 2018, oibò, questi fanno il governo con la Lega. Bastava saper contare i seggi in Parlamento per capire dove si andava a parare, ma pur avendo presente il conto in banca, il sistema delle tabelline ai piani alti appare desueto, fa tutto il contabile, c'è sempre un esperto, un avvocaticchio. A forza di guardare il codice Iban perdono di vista il quadro e il mondo reale. Stolti. Peccato che la storia la facciano poi altri soggetti. Così, al termine del giro di giostra durato oltre vent'anni, hanno realizzato che Di Battista non faceva più ridere, ma è uno da anche i ricchi piangono (e vedrete come, molto presto), che Di Maio è sotto il vestito niente, che Salvini è esattamente come lo vedi, l'infelpato che pensa e fa quello che dice.
L'epilogo è nelle bozze presentate dai Cinque Stelle sulla legge per il conflitto d'interessi: chi ha fatto i soldi non potrà fare politica, chi ha avuto successo nel business dovrà occuparsi sempre e solo di quello. Un distillato di disprezzo per l'impresa e l'homo faber. Si passa in un pirotecnico sottosopra dal fu voto per censo alla candidatura per no-censo. Il nuovo -ismo che a Roma diventa "poraccismo". Le Camere saranno felicemente ancor più di oggi il dominio dei senza né arte né parte, il ramo dorato dell'Italia che lavora con la disoccupazione. Questo è il frutto della retorica della povertà per la povertà (materiale e di pensiero) e della boria in guanti bianchi del ceto alto, così in alto da non vedere che cosa si stava apparecchiando ai piani bassi per fare la festa al club. Sipario. Applausi.
04
La rivoluzione dell'Anglosfera
Non siamo soli, in questa polverizzazione della vita che poi si proietta nella politica perché tutto è politica. C'è un problema nella cultura di base dell'establishment in Occidente, la sua mancanza di capacità di dialogo e comprensione, accoglienza del pensiero e sua confutazione, un'idea feudale di democrazia. Nel 2016 le presunte classi colte non videro la rivoluzione dell'Anglosfera, la Brexit e l'arrivo di Trump alla Casa Bianca. Della Brexit si disse che sarebbe stata ribaltata (e guardate non solo le drammatiche difficoltà dell'exit, leggete anche i sondaggi del Brexit Party (ri)fondato da Nigel Farage, è in testa al voto europeo del Regno Unito) e riguardava "solo" i buzzurri e i bifolchi con il prato brit spelacchiato e i cani senza pedigree e la spesa da Tesco e sì, certamente era un voto di rivolta della campagna inglese, delle piccole città (e "bastardo posto", Francesco Guccini), ma significa(va) anche che l'alienazione di Londra dal resto dell'isola d'Inghilterra era ed è grande, cioè un problema per la coesione (a)sociale del Regno Unito.
Su Trump è stato detto e scritto di tutto e lui non si è certo risparmiato nell'allargare la distanza dalle classi in progress. Doveva essere fatto secco dal Russiagate e sottoposto a un letale impeachment, a novembre saranno trascorsi tre anni dalla sua elezione, è ancora là, i democratici sono in preda a una crisi di nervi (e di candidati), l'impeachment lo ha messo nel cassetto (saggiamente) Nancy Pelosi, l'economia americana sfavilla, America First è una crescita lunga 30 mesi, Trump è il game changer del risiko globale, ha aperto un conflitto (costoso e rischioso, ma l'unica via possibile) per fermare l'avanzata della manifattura orientale, dell'export cinese (cosa che dovrebbe interessare l'Europa più di tutti) e dell'intelligence dell'impero celeste. I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono ai minimi storici dalla crisi dei missili di Cuba (1962) e dell'amico di Putin resta in piedi il clamoroso fallimento tipografico. Naturalmente non c'è nessuna Golden Age, età dell'oro, perché abbiamo di fronte la crisi americana - di cui Trump è il sintomo - la sua dissoluzione in tribù, l'idea che bisogna hackerare il sistema dell'electoral college dei Padri Fondatori per conquistare l'America con il voto della sola costa illuminata e basta con i cowboys, la mietitrebbia dell'Ohio e il lattaio del Wisconsin, e vai con il conflitto permanente, la devastazione sociale provocata dagli oppioidi e dall'uso di antidepressivi, il farmaco come cura dell'inquietudine collettiva.
Fu Aldous Huxley a vedere la distopia in Brave New World, la pillola della felicità, con quel nome che è un cambiamento dei connotati dentro e fuori, "Soma", la somministrazione della pace eccitante, appagante, riposante, euforizzante, una posologia dell'anima cloroformizzata: "Mezzo grammo per un riposo di mezza giornata, un grammo per una giornata di vacanza, due grammi per un'escursione nel fantasmagorico Oriente, tre per un'oscura eternità nella luna". Quanto Xanax, signore e signori?
05
America. Un posto chiamato libertà
In questa dissoluzione chimica, alimentata dalla biotecnologia e dalla dittatura del voyeur digitale della Silicon Valley, nella certezza della nostra atomica fragilità, resta un enorme bagliore di speranza: la forza dell'immaginario, l'industria letteraria che trova ancora la formula della magia del romanzo, il cinema che fa brillare antichi e nuovi sogni in celluloide, la potenza del pop e della musica. Il contagioso vitalismo bergsoniano di Lady Gaga al Met:
Da qualche settimana a New York lo Shed è un nuovo spazio per il teatro, la musica, l'arte:
Va in scena Björk con uno spettacolo intitolato Cornucopia, non cercate i biglietti, tutto esaurito. La creatività in America è viva più che mai e per questo continua ad essere un luogo chiamato libertà.
06
L'eterna ricerca dell'utopia
L'arte. La politica. La vita. Siamo sempre di fronte alla vecchia storia dell'Utopia e della sua realizzazione. La sua ricerca cantata e dipinta, come vediamo nelle pagine illustrate di "Searching for Utopia" di Gregory Claeys.
L'utopia comincia con Dio (e la salvezza), il dopo vita e un'altra vita, quella delle piramidi dei faraoni, il Giardino dell'Eden di Adamo ed Eva, l'isola di Thomas Moore, l'utopia del governo perfetto dell'eguaglianza, delle classi sociali che abbattono il re. L'utopia della ghigliottina:
La Rivoluzione, il sapere razionale, il cogito ergo sum di Cartesio, i Lumi oscurati dal sangue, con la patria e senza Dio, la baionetta e non la Croce. L'utopia del gigante che rompe l'assedio e vince, il Gulliver di Jonathan Swift:
La corrosiva satira sull'arroganza del potere, la gran risata, il ridicolo fulminante, le sue illusioni e depravazioni, la stupidità elevata a sistema di governo, l'ottuso che arriva fino ad oggi e nell'esaltazione massima del sistema democratico, l'uno vale uno, diventa l'abbagliante paradosso della distorsione del senso, del sapere, del saper fare, un errore di programmazione che compare sul monitor - si fa vivo - con un linguaggio mutilato, storpiato, grottesco e infine... comico.
L'utopia del totalitarismo, dell'esercizio della forza, dello sterminio, della rivoluzione culturale, dell'annientamento della volontà, il più grande esperimento è là, dietro l'angolo, la Cina del fu Comandante Mao oggi eterno Xi Jinping. Ci siamo perfino alleati con loro.
Chi ha promesso l'utopia e non l'ha realizzata viene sostituito, the show must go on e avanti un altro. La dimensione del sogno spacciata per politica in questa società eternamente e compulsivamente desiderante, diventa un incubo. Se devi consumare, devi desiderare e per desiderare occorre la pulsione onirica. Esaurito il sogno, passeremo tutti al consumo del farmaco che dona il Paradiso (e si torna alla Genesi), la vita sarà una splendida realtà aumentata, metti il visore e sogna, tutto è pre-visto dall'ultima utopia, quella più grande, la science fiction:
La fantascienza, il luogo che oggi è la sintesi di tutto: l'oggi, il domani, la politica, la tecnologia, l'extra, il terrestre, la fuga, l'alieno e l'alienato. Su ognuna di queste parole provate a fare un esercizio, trasportatele dalla fiction alla realtà, vedrete improvvisamente emergere i titoli della cronaca, la loro sequenza, il tic tac sinistro di una bomba. D'altronde, voltiamoci indietro, come iniziarono questi ultimi 25 anni? 1994, Berlusconi appare in tv e promette un nuovo miracolo italiano. Più utopia di quella... La storia si ripete. Buona serata.
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nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.