22 Maggio

Radio Radicale e il dispotismo di un solo no

Confermato in Parlamento lo stop alla proroga della convenzione per sei mesi. Il no decisivo - il solo - del Movimento Cinque stelle. Un patrimonio di giornalismo, cultura politica e libero dibattito, un servizio pubblico che dura dura da 43 anni rischia di sparire in poche settimane. In Parlamento tutti contro i grillini

La stop alla proposta di prorogare la convenzione di Radio Radicale è stato confermato. Dopo la prima bocciatura della mattina, anche il ricorso è stato respinto. L'emendamento al decreto crescita proposto dalla Lega non è stato riammesso all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Il muro è del Movimento Cinque Stelle, per procedere serviva il sì unanime dei deputati, ma grillini hanno votato no,  contro il parere di tutti gli altri gruppi, così la proroga di sei mesi della convenzione con lo Stato e lo stanziamento di 3,5 milioni di euro sono stati rigettati. Inammissibili anche tutti gli altri emendamenti proposti dal Pd e da Fratelli d'Italia. Radio Radicale ha ancora poche settimane di vita.

"Nelle ore in cui il Movimento Cinque Stelle chiede alle Procure di spegnere Radio Padania, alla Camera arriva il no a una proroga di buonsenso che voleva solo accompagnare in modo razionale una nuova gestione di un servizio pubblico. Spero in un ripensamento nelle prossime ore, ci sono ancora margini per intervenire", commenta Massimiliano Capitanio della Lega, il firmatario dell'emendamento che chiedeva la proroga. 

Il comitato di redazione di Radio Radicale in una nota promette battaglia: "Prendiamo atto che in Parlamento sembra prevalere la volontà di spegnere Radio Radicale e di cancellare un servizio pubblico che dura da 43 anni buttando in strada oltre 100 persone che senza fatti nuovi perderanno il loro lavoro. Speriamo che in Aula le cose possano cambiare ma chi sta tentando di cancellarci può stare sicuro che non lasceremo nulla di intentato e andremo fino in fondo per difendere il nostro lavoro e la nostra storia. Ringraziamo Roberto Giachetti per la sua generosa iniziativa nonviolenta e gli chiediamo di sospendere almeno lo sciopero totale della sete per riorganizzare insieme la lotta per la vita di Radio Radicale. Non resteremo inermi e in silenzio di...


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