24 Maggio
Europa disunita anche negli exit poll
Pubblicati ieri dopo il voto in Olanda, nessun dato invece dall'elezione inglese. In testa i laburisti di Timmermans, i sovranisti dati per favoriti sono indietro (quarti). In Italia si apre il dibattito sui nazionalisti che "non sfondano". Berlusconi? Outsider e impresentabile
L'Europa non ha un punto comune neppure sui sondaggi e gli exit poll elettorali. Così ieri si è votato in Olanda e nel Regno Unito. E chiusi i seggi il risultato - virtuale, i voti veri arriveranno con lo spoglio - dell'isola d'Inghilterra resta un segreto, mentre quello dell'Olanda è (semi)ufficiale. D'altronde, all'estero si possono diffondere i sondaggi, in Italia no, con il risultato che sui social ormai circola di tutto, il sondaggio vero e naturalmente quello che falso. Meraviglie dell'Unione e degli Stati nazionali. Com'è andata in Olanda? Sorpresa per qualcuno, in realtà il risultato non è per niente esoterico: l'exit poll dice che il partito del socialista Frans Timmermans, uno degli spitzenkandidaten che aspira alla guida della Commissione Ue, cioè a prendere il posto che oggi è di Jean-Claude Juncker, è al primo posto: il PVDA di sinistra (S&D) ottiene il 18 per cento dei voti secondo il sondaggio Ipsos.
Va ricordato che Timmermans è olandese, dunque c'è anche un effetto traino del candidato del Pse alla guida della Commissione. Al secondo posto il partito della destra al governo di Mark Rutte, VVD, con il 15 per cento (e 4 seggi a Strasburgo), al terzo i popolari del CDA. Sono quarti, i sovranisti di FvD sono al quarto posto con l'11 per cento dei voti (e 3 seggi). Un discreto risultato, ma non certo un'irresistibile avanzata. Attenzione, i sondaggi lo davano più alto, questi sono exit poll e qui vi ricordiamo che pochi giorni fa in Australia gli exit poll sono stati smentiti dai voti: davano la vittoria ai laburisti, hanno vinto i conservatori. Il voto olandese per ora è un esercizio virtuale, prudenza. E in ogni caso sarebbe in linea con il trend visto in queste settimane, a livello macro, quello continentale, non dovrebbe esserci nessuna presa della Bastiglia da parte...
L'Europa non ha un punto comune neppure sui sondaggi e gli exit poll elettorali. Così ieri si è votato in Olanda e nel Regno Unito. E chiusi i seggi il risultato - virtuale, i voti veri arriveranno con lo spoglio - dell'isola d'Inghilterra resta un segreto, mentre quello dell'Olanda è (semi)ufficiale. D'altronde, all'estero si possono diffondere i sondaggi, in Italia no, con il risultato che sui social ormai circola di tutto, il sondaggio vero e naturalmente quello che falso. Meraviglie dell'Unione e degli Stati nazionali. Com'è andata in Olanda? Sorpresa per qualcuno, in realtà il risultato non è per niente esoterico: l'exit poll dice che il partito del socialista Frans Timmermans, uno degli spitzenkandidaten che aspira alla guida della Commissione Ue, cioè a prendere il posto che oggi è di Jean-Claude Juncker, è al primo posto: il PVDA di sinistra (S&D) ottiene il 18 per cento dei voti secondo il sondaggio Ipsos.
Va ricordato che Timmermans è olandese, dunque c'è anche un effetto traino del candidato del Pse alla guida della Commissione. Al secondo posto il partito della destra al governo di Mark Rutte, VVD, con il 15 per cento (e 4 seggi a Strasburgo), al terzo i popolari del CDA. Sono quarti, i sovranisti di FvD sono al quarto posto con l'11 per cento dei voti (e 3 seggi). Un discreto risultato, ma non certo un'irresistibile avanzata. Attenzione, i sondaggi lo davano più alto, questi sono exit poll e qui vi ricordiamo che pochi giorni fa in Australia gli exit poll sono stati smentiti dai voti: davano la vittoria ai laburisti, hanno vinto i conservatori. Il voto olandese per ora è un esercizio virtuale, prudenza. E in ogni caso sarebbe in linea con il trend visto in queste settimane, a livello macro, quello continentale, non dovrebbe esserci nessuna presa della Bastiglia da parte delle forze sovraniste. Avanzeranno (e vedremo come e dove) ma non domineranno.
Naturalmente sul voto olandese è già cominciata l'analisi all'italiana, con gergo annesso. Dunque nel linguaggio dei giornali stamattina i sovranisti "non sfondano", "frenano", e c'è la "sorpresa Olanda". Solito dibattito ad uso interno, favorito dalla disunione europea dei sondaggi e degli exit poll. Esultano gli europeisti, sono attapirati i sovranisti, il confronto sui social assume toni ridicoli da una parte e dall'altra. Calma e gesso, tutti. I risultati arrivano domenica notte.
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A che punto è la relazione tra Salvini e Di Maio? Sono in campagna elettorale, non ci sarà pace oggi e (forse) ci sarà domani, dopo le elezioni europee. Salvini fa una considerazione (tra l'altro giusta, basta chiedere a qualsiasi amministratore pubblico) sulla natura ed estensione del reato dell'abuso d'ufficio, Di Maio naturalmente dice no. Ma il tema esiste e ne sanno qualcosa gli stessi amministratori grillini (chiedere a Raggi a Roma e Nogarin a Livorno), dunque sarebbe utile una discussione per una riforma. La realtà nel frattempo accumula dossier da risolvere, l'ultimo è quello di un'altra banca che è andata a carte quarantotto, la Carige. L'istituto ligure ha perso tutti i privati che si erano affacciati all'uscio, serve un intervento pubblico e la riapertura dei negoziati - su altre basi - con i privati. Salvini in un'intervista al Secolo XIX ha detto che "la Lega è pronta all'intervento pubblico". Anche questo verrà deciso dopo il voto.
La realtà è che non si può fare politica di governo con il calendario che corre verso il voto. In Olanda e Gran Bretagna gli elettori stanno già votando, ci saranno gli exit poll e potremo fare un primo scenario in due paesi che hanno delle destre molto forti, in particolare sarà da misurare il risultato del Brexit Party in Inghilterra. Domenica vedremo cosa diranno gli italiani sull'Unione europea e sui partiti di maggioranza e opposizione. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Di Maio, Salvini e la pace (im)possibile
"Abolire il reato di abuso d'ufficio? "Sono assolutamente favorevole", ha detto Matteo Salvini a Radio Anch'io. "Voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, dei sindaci oggi abbiamo paura di firmare gli atti, di aprire cantieri, di sistemare le scuole. Bisogna togliere burocrazia e vincoli. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto allora mettiamo il cartello affittasi ai confini del'Italia e offriamoci alla prima multinazionale cinese che arriva", ha spiegato Salvini.
La Lega ha precisato che non si intende con quella frase la cancellazione il reato, ma la sua riforma. Cosa a cui si dichiara favorevole perfino Raffaele Cantone: "Sono assolutamente contrario all'abolizione del reato di abuso d'ufficio, ma credo che sia opportuno pensare se ci sia uno spazio per una modifica".
Come ha risposto Di Maio? Esponente di un partito che ha fatto del giustizialismo la bandiera, non può che essere contrario, esprime il suo no su Facebook, ma si fa prendere la mano dal clima da osteria: "Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!". L'attacco poi entra nel dettaglio, non fa nomi, ma il bersaglio è la Lega: "È forse un modo per chiedere il voto ai condannati o per salvare qualche amico governatore da una condanna?". Ogni riferimento al presidente della Regione Lombardia e altri è puramente voluto. "Ora, vedete come vanno le cose? Io dovrei stare zitto davanti a queste affermazioni? Dovrei stare zitto davanti a chi apre ai raccomandati, a chi chiude le porte al merito, a chi favorisce qualcuno solo perché ha avuto qualcosa in cambio? E poi ci lamentiamo dei cervelli in fuga e dei nostri ragazzi che devono espatriare per cercare un lavoro? Ma per favore... Il colmo è che, se parlo, qualcuno fa la vittima e dice che insultiamo; se non parlo però siamo conniventi. Ma di fronte a questa stupidaggine io non posso tacere. Chi l’ha detto stavolta ha toppato alla grande". E l'abuso d'ufficio? "È un reato in cui cade spesso chi amministra, è vero, ma se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Ma che soluzione è? Il prossimo passo quale sarà? Che per evitare di far dimettere un sottosegretario togliamo il reato di corruzione? Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!". Si vota, tutto fa brodo, domina l'ascia di guerra, il calumet della pace (ammesso che vogliano fumarlo) uscirà dopo le elezioni europee.
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C'è un outsider in questa storia. Quello che nessuno si aspettava: Berlusconi. E c'è anche un ingombrante "impresentabile": Berlusconi.
02
Berlusconi. L'impresentabile outsider
Silvio Berlusconi è impresentabile. Il suo nome è tra i 5 candidati alle elezioni europee che sono risultati non conformi al codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia, perché rinviati a giudizio o con un dibattimento in corso. Quattro sono esponenti di Forza Italia ed uno di CasaPound. In totale sono 12 i nominativi che erano stati segnalati per l'esame. Berlusconi è imputato in più reati per corruzione in atti giudiziari. Nell'elenco ci sono anche Giovanni Paolo Bernini (condannato a marzo dalla Corte di Bologna per corruzione per atti contrari a doveri di ufficio) e Salvatore Cicu, imputato per riciclaggio, con dibattimento in corso al Tribunale di Cagliari. Pietro Tatarella, candidato nella circoscrizione Nord Ovest, è sottoposto ad istanza di custodia cautelare ma in attesa del riesame. Per CasaPound è stata valutata incandidabile Emmanuela Florino, imputata per associazione sovversiva, banda armata, con un dibattimento in corso.
Reazione di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia in Senato: "L’uso a fini politici della commissione antimafia è purtroppo da tempo una consuetudine, ma l’aver inserito il nome di Berlusconi nella lista degli impresentabili, rendendola nota proprio alla vigilia della chiusura della campagna elettorale è una scorrettezza che passa evidentemente ogni limite".
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Che campagna elettorale è quella del Cav? Fa l'outsider - lo abbiamo evidenziato in Stampa e Regime ieri mattina su Radio Radicale - che ha una chiara strategia del taglio. Che cosa vuole dire? Tagliare l'alleanza tra Cinque Stelle e Lega mettendone in evidenza le contraddizioni e profonde differenze divisioni. Secondo Berlusconi il risultato delle elezioni europee "potrà mandare a casa questo governo che ha fatto e fa tanto male all'Italia. L'esito che mi aspetto è una discesa verticale dei Cinque Stelle rispetto alle politiche del 2018 e un buon risultato per Forza Italia". Berlusconi ipotizza anche la data del voto: "Spero che il centrodestra unito possa così andare a nuove elezioni, immagino che il Capo dello Stato interverrebbe fissandole per settembre". Salvini esclude cambi di governo, Meloni dice che Lega e FdI possono diventare maggioranza senza Forza Italia. Come risponde il Cav? "Sono solo chiacchiere elettorali, Meloni è fuori dalla realtà perché pensa ad un'alleanza vincente fra la Lega e FdI: abbiamo però visto in tutte le elezioni che il centrodestra ha vinto solo dove era unito". Berlusconi usa la cronaca per rafforzare la sua previsione: "Tutti i dirigenti della Lega che sono attorno a Salvini, a cominciare dal sottosegretario Giorgetti, dicono che non si può andare avanti così". Alla luce dei numeri dei titoli sui giornali, Berlusconi dice il vero. Vedremo domenica sera quanto il suo scenario sarà vicino alla realtà.
03
Radio Radicale. Stampa e Regime
La seconda puntata condotta dal titolare di List. L'altro ieri abbiamo visto la centralità del ruolo di Salvini, ieri il gioco di Mattarella da regista del calendario istituzionale, la presenza di Berlusconi come outsider che parla di Europa, la tessitura politica di Confindustria e la chiamata a cui la sinistra deve rispondere con idee, programmi e un nuovo linguaggio. La lettura dei giornali, lo scenario politico a tre giorni dal voto europeo. E la vita di Radio Radicale. Oggi alle 7.35 il terzo appuntamento.
Si va avanti fino a domani, poi il testimone sarà ceduto a un altro collega. Ecco la puntata di ieri. Oggi il terzo atto.
Dichiarazione di Luigi Di Maio: "Una soluzione per Radio Radicale si può trovare se si parte dal presupposto che non possiamo dare milioni di euro a una radio e tutte le altre stanno sul mercato con la pubblicità. Vogliamo darle una mano? Lo faremo da lunedì. Sono il ministro competente e non voglio farla chiudere - aggiunge - ma deve essere chiaro che è finita l'epoca in cui si danno fondi pubblici alle radio e ai giornali senza un minimo di meritocrazia. Voglio fare in modo che si eviti la chiusura ma senza però risorse pubbliche". Di Maio fa un passo avanti. Vedremo presto se riuscirà a fare quello decisivo.
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Nel frattempo, là fuori, c'è una corsa che non è solo politica, ma economica. Un mix di numeri dall'Italia e dalla Germania. Da Berlino come accade da molti mesi giungono segnali contrastanti.
04
La (s)fiducia in Germania ai minimi da 4 anni
L'indice Ifo è sceso ai minimi da 4 anni e arretra a maggio a 97,9 punti dai 99,2 punti di marzo.
Gli analisti si aspettavano una discesa più contenuta a 99,1 punti. L'indice sulla situazione attuale scende a 100,6 punti dai 103,4 punti di aprile, mentre quello sulle attese stagna a 95,3 punti. Previsioni sul ciclo economico? Eccole:
Verde e giallo indicano espansione economica, rosso contrazione. Siamo in zona pericolo, ma per ora l'economia regge. Tanto che la crescita del Pil della Germania nel primo trimestre è confermata a +0.4 per cento. Siamo attaccati alla locomotiva tedesca e dobbiamo sperare che continui a correre, altrimenti rischiamo di dire alla crescita auf Wiedersehen.
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Se la Germania è il cuore della crescita, il Regno Unito è il laboratorio politico della (dis)unione. Cosa farà Theresa May? Si dimetterà.
05
Amara Brexit. Theresa May verso le dimissioni
Le dimissioni della premier britannica sono date per scontate, ma il tema è il quando. Secondo il Times sono imminenti, la rivolta nel governo e nel partito è grande e si parla addirittura dell'exit della May già per oggi. Potrebbe annunciare le dimissioni e fissare una data per renderle operative. La sua ennesima proposta di nuovo accordo sulla Brexit - con l'apertura al voto per un secondo referendum - è stata respinta, probabile che la premier ne annunci l'affondamento, non ha i numeri, i Tories non lo votano, non arriverà mai in Parlamento. Tempi? May resterà in carica almeno altri dieci giorni, sta per arrivare a Londra Donal Trump - in visita dal 3 al 5 giugno - e ovviamente deve pur esserci un premier a ricevere il Presidente degli Stati Uniti. La conferma è arrivata stamattina da Jeremy Hunt, ministro degli esteri britannico che ha detto: "Theresa May sarà premier per riceverlo come è giusto che sia". Brexit crudele con la May, quello dei Tories è un partito fratricida. Sì, a Londra vivono tempi interessanti. Forse troppo.
06
Modi vince le elezioni in India
Se May piange, nell'ex colonia britannica, l'India, c'è chi ride. È il premier del partito nazionalista Bjp, Narendra Modi, che ha vinto le elezioni. La più grande democrazia del mondo - 900 milioni di elettori - ha deciso, operazioni di voto lunghissime, la conferma di una linea assertiva dell'identità indiana. Con una politica estera molto attiva che preoccupa un po' tutti (Modi in campagna elettorale ha sparato un missile e abbattuto un satellite), a cominciare dal confinante Pakistan. Tra i primi a congratularsi, Xi Jinping, il presidente dell'altro gigante dell'Asia, la Cina. Che ha un problema phonato: Trump.
07
Veto Usa su Huawei. Trump apre al negoziato insieme ai dazi
La guerra dei telefoni entrerà nel dossier sui dazi tra Stati Uniti e Cina. Questa è la strategia di Trump, l'ha annunciata lo stesso presidente parlando di "pericolo" Huawei ma mettendo tutta la storia sul piano che lui predilige, quello del deal, dell'accordo. Il veto dell'amministrazione Trump su Huawei sta impattando sul colosso cinese delle telecomunicazioni e naturalmente a Pechino guardano con preoccupazione alla vicenda. Huawei è uno pezzi della scacchiera globale di Xi Jinping (in Cina anche il privato è pubblico, governativo) e così il portavoce del Ministero del Commercio di Pechino, Gao Feng, nel corso di una conferenza stampa ha detto che la decisione della Casa Bianca “danneggerà la normale cooperazione d’affari tra le aziende dei due Paesi e la filiera globale”. Attenzione all'affermazione che la Cina metterà in campo "misure precauzionali". Cosa vuol dire? Dall'espansione in Cina dipendono le fortune dei colossi dell'hi tech americano, primo fra tutti Apple. La mela è già morsicata, ma una reazione della Cina nel settore della tecnologia - nel momento in cui le vendite di iPhone stanno declinando e Apple sta virando sui servizi online - può ridurla in torsolo. È la battaglia tra i titani. E tra questi, in un altro settore e in un'altra guerra - quella tra i giganti dell'aviazione civile - c'è la gloriosa Boeing.
08
Boeing 737 Max a terra per lungo tempo
Quando tornerà in pista il Boeing 737 Max finito a terra dopo gli incidenti in Etiopia e in Indonesia? I tempi si allungano. Le autorità di controllo americane non hanno fissato una data sul calendario. Sul Financial Times il capo della FAA americana, Daniel Elwell, ha detto che l'agenzia sta ancora aspettando l'aggiornamento del software di bordo (quello che avrebbe causato i due disastri) da parte della Boeing. E una volta aggiornato il software, resta comunque il problema dell'addestramento dei piloti. È l'errata interazione tra uomo e macchina infatti il problema che è emerso dall'esame dei dati dei due voli precipitati subito dopo il decollo. "Se ci vorrà un anno per trovare tutto ciò che ci serve per darci la sicurezza di far decollare l'aereo così sia", ha detto Ellwell. Perché è importante Boeing? È una gigantesca azienda che contribuisce in maniera importante al valore della produzione industriale dell'America. Volare. Fatturare.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un giallo, un classico italiano in una nuova edizione.
09
La donna della domenica
Torino, anni Settanta. Nel suo pied-à- terre viene ucciso l'architetto Garrone. Fruttero e Lucentini sono stati una grande coppia del giallo italiano e "La donna della domenica" è un classico della crime story del nostro paese.
Un romanzo del 1972, in una nuova edizione del Giallo Mondadori, un'elegante veste grafica, bei caratteri tipografici. E poi? C'è la storia di Garrone, l'uomo che vive di espedienti, il ritratto della borghesia italiana ambientato in Piemonte. Grande trama, scrittura ironica, controllata, raffinata e sullo sfondo la metropoli, il palcoscenico di una spettacolare noia tentacolare: "Torino, una città per intenditori". Erotica. Magica. Massonica. Il cranio dell'architetto Garrone sfondato da un fallo di pietra. Il teatrino del vizio. Una lettera. Un progetto d'eliminazione. Una galleria di squallore travestito di candore. Un'indagine del commissario Santamaria. Un libro di rara bellezza. Perfetto per accompagnare l'insonnia e tenervi svegli tutto il giorno.
Abbiamo molte ore di lavoro davanti a noi, la sera è ancora lontana, il Gin Martini un miraggio. E sul monitor piovono le dichiarazioni dei politici in campagna elettorale... c'è Toninelli che sta parlando... della Cina. Dal giallo al Mar Giallo. Non ce la faremo mai. Buona giornata.
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del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.