25 Maggio

Il sovranismo e il suo doppio: il neo-socialismo

Il voto europeo e la dissoluzione dello scenario degli anni Novanta, il passaggio verso la dimensione di una politica polarizzata. Lorenzo Castellani racconta la mutazione della sinistra nel campo che va dal Partito democratico al Movimento Cinque Stelle

di Lorenzo Castellani

L’osservato speciale di queste elezioni europee sono i nuovi partiti della destra nazionalista. Tuttavia la concentrazione dei media sui risultati dei sovranisti rischia di far perdere la complessità del quadro politico e della sua futura evoluzione. Siamo di fronte ad un grande riallineamento della politica occidentale che ha portato la destra nazionalista ad una crescita considerevole e che, al tempo stesso, sta cambiando profondamente anche il volto della sinistra. La tesi di questo articolo è semplice: allo sviluppo del sovranismo a destra si accompagnerà lo sviluppo di un nuovo socialismo a sinistra.

Andiamo con ordine. Fino a dieci anni fa la politica occidentale era spartita tra i conservatori moderati, i partiti di centrodestra, ed i socialdemocratici, i partiti di centrosinistra. I primi coniugavano conservatorismo sociale e liberalismo economico, i secondi progressismo sociale e moderato dirigismo. Le ali estreme, a destra come a sinistra, esistevano soltanto in porzioni molto ridotte. Negli anni Novanta e primi anni Duemila il mondo era più semplice, i sistemi politici sostanzialmente bipolari e gran parte delle elezioni venivano vinte al centro, convincendo gli indecisi moderati. 

Fine anni Novanta. Bill Clinton nel giardino della Casa Bianca con il suo cane, Buddy, nel giugno del 1999.

Poi la grande crisi del 2008 e le trasformazioni sociali e tecnologiche hanno stravolto gli assi della politica. In Italia ciò è accaduto prima che altrove con l’exploit populista del Movimento Cinque Stelle nel 2013. Da quel momento in poi siamo entrati in una nuova stagione della politica occidentale. Oggi esistono ovunque quattro macro categorie di elettori: i nazional-populisti, i conservatori moderati, i socialdemocratici, la sinistra radicale. La destra moderata è quella che inizialmente è stata maggiormente penalizzata dalla rivolta populista. In tutta Europa, ed in forme diverse anche negli Stati Uniti, c’è stato un travaso di voti consistente dalle...


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