30 Maggio

Rixi si dimette, Salvini dice sì. Il cerino resta a Di Maio

Rixi condannato in primo grado, il leader della Lega accetta le dimissioni del sottosegretario dal governo. Strategia: non lasciare ai Cinque Stelle nessuno spazio per rovesciare sui leghisti l'accusa di aver provocato la rottura della maggioranza. E ora? C'è il voto à la Rousseau su Di Maio. Salvini: "Stasera alle 21 se si lavora si va avanti, se si continua a bisticciare l'Italia e la Lega non hanno tempo da perdere"

La partita a scacchi di Matteo Salvini per la premiership è iniziata. Prima mossa: ha accettato di le dimissioni del sottosegretario Edoardo Rixi condannato in primo grado per la vicenda delle "spese pazze" nel consiglio regionale della Liguria. Tutto accade in sequenza, con un uno-due ben organizzato: 

Rixi si dimette. Agenzia Agi, ore 13.42: "Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull’assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l’amore che provo per l’Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni". 

Salvini accetta le dimissioni. Agenzia Agi, ore 13.45: "Ringrazio Edoardo Rixi per l’incredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso". Attenzione al dettaglio: "da tempo ho nelle mani le sue dimissioni". È tutto ben studiato sul piano della comunicazione e del fatto politico.

Sequenza coordinata, eseguita senza ritardi rispetto alla sentenza, nessuna incertezza. C'è un cambio di strategia rispetto alla vicenda Siri? No, perché il contratto di governo esclude che Rixi possa continuare a far parte dell'esecutivo e dunque Salvini lo rispetta alla lettera; Sì, perché siamo in una fase completamente nuova e con questa mossa il leader della Lega ottiene due risultati, uno flash, istantaneo, l'altro con un effetto anch'esso immediato ma prospettiva media:

1. Mette a tacere il coro pentastellato - era già partito il copia e incolla dei grillini sulle agenzie -  sulle dimissioni di Siri, il rispetto del contratto, etc. 

2. Soprattutto leva ai Cinque Stelle qualsiasi possibilità di imputare lo scoppio di una crisi alla Lega per non rispetto del contratto e naturalmente protezione dei "corrotti" e via così.  Il cerino resta tutto in mano agli avversari che devono continuare...


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