4 Giugno
"Giochi di potere". La grande crisi del Csm
Plenum straordinario, il vicepresidente Ermini parla di "giochi di potere" e "degenerazioni correntizie". Cinque finora gli autosospesi dopo il caso Palamara. L'organo di autogoverno della magistratura terremotato. Trump, l'Anglosfera e il commercio, la Federal Reserve si prepara a tagliare i tassi. La corsa del debito italiano e 37 miliardi di titoli in rampa di lancio
Che succede? America First sta plasmando una nuova mappa geopolitica, Trump a Londra sta disegnando una curva rafforzata dell'Anglosfera, la Federal Reserve ha anticipato che è pronta a un taglio dei tassi nel caso di un rallentamento dell'economia di fronte alle tensioni sul commercio globale e lunedì potrebbero entrare in vigore i dazi sul Messico. Questo è il tema centrale della giornata, depurata da tutti gli elementi folcloristici, dai titoli polemici, dalle parole d'ordine del giornalismo collettivo e dai tic del politicamente corretto che naviga al buio e dice di aver visto la luce dove in realtà ci sono gli scogli. È già successo molte volte negli ultimi anni, succederà ancora. E poi? C'è l'Italia. Un paese immerso nello scandalo. E nell'indifferenza.
01
Lo scenario italiano. Il Csm terremotato
In Italia l'unica vera storia è una faccenda da deep state, il caos al Consiglio superiore della magistratura (si sono sospesi due togati, Morlini, della corrente di Unicost, capo della commissione che decide sulle nomine di vertice, e Criscuoli, di Magistratura Indipendente, gli autosospesi così salgono a cinque) che rivela il segreto di Pulcinella del sistema correntizio della magistratura e dei meccasnismi di selezione e nomina nelle procure.
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura riunito oggi a Roma (Foto Ansa)Durante il plenum di oggi il vicepresidente del Csm, David Ermini, ha parlato di "degenerazioni correntizie", "giochi di potere" e "traffici venali", ricordando che di questi "purtroppo evidente traccia è nelle cronache di questi giorni", e "nulla di tutto ciò dovrà in futuro macchiare l'operato del Consiglio superiore". La storia è legata alle nomine dei vertici delle procure, in particolare quella di Roma, e ai presunti interessamenti del magistrato Luca Palamara. Brutta storia, il Csm ne esce con l'immagine a pezzi. Indaga la procura di Perugia, i nomi sono quelli dei pm di Roma...
Che succede? America First sta plasmando una nuova mappa geopolitica, Trump a Londra sta disegnando una curva rafforzata dell'Anglosfera, la Federal Reserve ha anticipato che è pronta a un taglio dei tassi nel caso di un rallentamento dell'economia di fronte alle tensioni sul commercio globale e lunedì potrebbero entrare in vigore i dazi sul Messico. Questo è il tema centrale della giornata, depurata da tutti gli elementi folcloristici, dai titoli polemici, dalle parole d'ordine del giornalismo collettivo e dai tic del politicamente corretto che naviga al buio e dice di aver visto la luce dove in realtà ci sono gli scogli. È già successo molte volte negli ultimi anni, succederà ancora. E poi? C'è l'Italia. Un paese immerso nello scandalo. E nell'indifferenza.
01
Lo scenario italiano. Il Csm terremotato
In Italia l'unica vera storia è una faccenda da deep state, il caos al Consiglio superiore della magistratura (si sono sospesi due togati, Morlini, della corrente di Unicost, capo della commissione che decide sulle nomine di vertice, e Criscuoli, di Magistratura Indipendente, gli autosospesi così salgono a cinque) che rivela il segreto di Pulcinella del sistema correntizio della magistratura e dei meccasnismi di selezione e nomina nelle procure.
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura riunito oggi a Roma (Foto Ansa)Durante il plenum di oggi il vicepresidente del Csm, David Ermini, ha parlato di "degenerazioni correntizie", "giochi di potere" e "traffici venali", ricordando che di questi "purtroppo evidente traccia è nelle cronache di questi giorni", e "nulla di tutto ciò dovrà in futuro macchiare l'operato del Consiglio superiore". La storia è legata alle nomine dei vertici delle procure, in particolare quella di Roma, e ai presunti interessamenti del magistrato Luca Palamara. Brutta storia, il Csm ne esce con l'immagine a pezzi. Indaga la procura di Perugia, i nomi sono quelli dei pm di Roma Luca Palamara e Stefano Rocco Fava e dell'ex togato del Csm Luigi Spina (interrogato oggi, non ha risposto). Tanti i silenzi, molta ipocrisia.
Il documento sottoscritto dai togati e dai laici del Csm che hanno partecipato al plenum straordinario punta a "eliminare ogni ombra" sull'organo di autogoverno della magistratura che "deve essere ed apparire" un'istituzione "assolutamente indipendente, libera di approfondire e di valutare, nell'ambito delle competenze che la legge attribuisce al Consiglio superiore della magistratura, quanto sta emergendo anche riguardo a comportamenti di magistrati che del Consiglio fanno parte". "È una vicenda che ci chiama in causa tutti e che impone a tutti un serio, profondo, radicale percorso di revisione critica e autocritica, di riforma e di autoriforma dell'autogoverno, dei metodi di selezione delle rappresentanze, dell'etica della funzione", dice il documento letto in plenum da Alessandra Dal Moro, togata della corrente di Area. "Non possiamo accettare - scrivono i consiglieri - comportamenti, non importa se penalmente irrilevanti, che gettino discredito dell'istituzione in cui si incarna la magistratura italiana". L'auspicio, quindi, è che "gli accertamenti in corso si concludano con la massima celerità e che sia fatta chiarezza", ribadendo che quanto è emerso "è indicativo di comportamenti da cui intendiamo con nettezza prendere le distanze". Ancora una frustata, i fatti sono "il tragico epilogo di un processo di degenerazione della rappresentanza in magistratura: da rappresentanza di valori e interessi generali a rappresentanza di interessi particolari di singoli e gruppi". Bene oggi, ma ieri?
Letto il documento, lette le parole di uno degli autosospesi, Criscuoli, che ha parlato di un "clima di caccia alle streghe", tornano in mente al titolare le parole pronunciate da Piercamillo Davigo in un'intervista con Marco Travaglio:
Domanda: Oggi in magistratura non si rispettano le regole?
Riposta: Il Csm uscente le ha violate o aggirate molte volte, con nomine e promozioni talora scandalose, clientelari, ‘a pacchetto’, che hanno scosso la fiducia di molti di noi.
Era il 13 luglio del 2018. Un anno dopo, David Ermini nel plenum di Palazzo de' Marescialli dice che le nomine devono essere "effettuate attraverso la rigorosa osservanza del criterio cronologico, fuggendo la tentazione di raggrupparle in delibere contestuali che inducano il sospetto di essere state compiute nell'ambito di logiche spartitorie o non trasparenza", affinché "ogni determinazione venga assunta al riparo di interessi esterni e al solo fine di assicurare l'efficienza e la conformità a Costituzione della attività giurisdizionale". Il Csm è terremotato.
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Tra gli affari di governo da segnalare, c'è stata una telefonata tra Di Maio e Salvini per dare seguito al provvedimento sblocca-cantieri, una tregua, si continua a navigare a vista, Salvini è in giro per comizi, ci sono i ballottaggi delle Comunali, Di Maio ha un problema (tra i tanti) con la cessione di Whirpool, Zingaretti si oppone a tutto e chiede un voto anticipato che per ora non c'è. Andiamo avanti anche noi, in assenza di reali novità il punto nave è quello fatto ieri dopo il discorso di Conte e il numero di RadioList di stamattina. Tra i fatti che pesano e avranno impatto sul futuro, domani è atteso il consiglio d'amministrazione della Renault, i due consiglieri di Nissan non voteranno né contro né a favore della fusione con Fiat-Chrysler, ma l'astensione nipponica segnala problemi sull'operazione, sono emersi i nazionalismi, quelli della Francia di Macron e quelli del Giappone di Shinzo Abe che ha appena inaugurato una nuova era imperiale. L'Italia? Come la temperatura di Helsinki durante le previsioni del tempo di quando eravamo bambini: non pervenuta.
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Trump è a Londra e in una giornata senza acuti, se uniamo tutti i puntini, è il fatto più interessante. Forse troppo.
02
Trump e i suoi nemici
Donald Trump è a Londra, la sua disputa con il sindaco della metropoli, Sadiq Khan, è andata avanti, per la gioia dei tabloid. Di Trump conosciamo gli eccessi, sappiamo che è sempre sotto e sopra le righe, per i suoi avversari è naturalmente "buzzurro", "razzista", "predatore sessuale", "esponente dell'ultradestra" (la destra è sempre ultra, si sa) e ovviamente "fascista". Sono tutti termini che sono stati utilizzati contro il presidente americano dai suoi avversari nelle ultime 48 ore, questo eloquio naturalmente è libero esercizio della critica, mentre quello che dice Trump è sempre il linguaggio di un "fascista", una cosa da tribunale militare e fucilazione. Il totalitarismo rovesciato.
Trump fa Trump, quindi nega che là fuori a Londra ci siano proteste contro di lui e, se ci sono, sono poche migliaia e in ogni caso ci sono anche quelli che lo acclamano. Lui la spara grossa come sempre, mente e provoca gli avversari che a loro volta perdono la testa, si sopravvalutano e pensano che quello che accade a Londra sia non solo l'Inghilterra, ma addirittura l'America. Un classico. Naturalmente questo ci dice che gli errori di ieri delle classi in progress non esistono, non servono, tutto è dimenticato, non imparano mai, la rotta è sempre quella: contro il muro di titanio della realtà. D'altronde, se il Brexit Party di Nigel Farage è il più grande partito inglese e gli intelligenti a prescindere ancora si chiedono come mai sia potuto accadere, tutto si spiega.
03
Stati Uniti e America. Brexit e accordo sul commercio
Notizie? Trump e Theresa May dopo il loro incontro hanno tenuto una conferenza stampa. Il nocciolo del messaggio è il futuro accordo commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Regno Unito. Gli inglesi sperano che una volta levate le ancore dal porto dell'Unione europea, la storica "relazione speciale" con l'America si traduca in una compensazione. Trump ha auspicato un "accordo commerciale molto, molto consistente". "Fenomenale" è la parola usata da Trump per definirlo. Meglio non fidarsi troppo, Trump è l'uomo della dottrina America First, ha interesse a indebolire il commercio dell'Unione europea (che in verità gode di un surplus notevole nei confronti degli Stati Uniti) e non sarà una passeggiata per il prossimo inquilino di Downing Street siglare un patto con la Casa Bianca senza avere l'impressione di avere un cappio intorno al collo. Theresa May ha ribadito che è nell'interesse del Regno Unito lasciare l'Unione europea con un accordo con Bruxelles, Trump era di parere contrario - era per uno scontro con l'Ue, lo consigliò alla May, che lo ha confermato - ma ha anche detto che un accordo "va bene" e che la May ha fatto un buon lavoro. Trump ha detto di avere un buon rapporto con Boris Johnson (telefonata di 20 minuti tra i due), ha detto di conoscere Jeremy Hunt e di non conoscere Michael Gove, il terzetto, in quest'ordine, è in corsa per la leadership nel Partito conservatore. E i laburisti? Il leader Jeremy Corbyn aveva chiesto un incontro con Trump, il presidente americano gli ha detto no. Crash.
Temi globali? Trump ha confermato di voler applicare dazi sul Messico ("molto probabile" la loro entrata in vigore da lunedì - e sono guai) in caso di non collaborazione nel contrasto dell'immigrazione clandestina, tema che sta preoccupando i mercati perché apre un contenzioso con un paese cacciavite della Corporate America; ha detto che Stati Uniti e Regno Unito troveranno un accordo per gestire il caso Huawei e la piena collaborazione nell'intelligence; ha ribadito che i paesi membri della Nato devono spendere il 2 per cento del prodotto lordo nella Difesa, come previsto dagli obiettivi dell'Alleanza.
Trump visiterà la War Room di Winston Churchill, domani celebrerà la Nato e i 75 anni del D-Day, lo sbarco in Normandia. Tra qualche giorno annuncerà la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Il viaggio nel Regno Unito serviva a lanciare la nuova sfida per fare il bis alla Casa Bianca. Appuntamento fissato per America 2020.
04
La Fed e la politica del container
Attenzione all'azione coordinata della macchina a vapore americana. La Federal Reserve se le tensioni sul commercio dovessero persistere e aumentare ha pronto un taglio dei tassi. Il presidente della Fed, Jerome K. Powell ha detto che la banca centrale "sta monitorando" la situazione e al primo segnale di rallentamento dell'economia è pronta a intervenire. Se l'economia si raffredda, l'America torna alla politica del "denaro facile". La Borsa americana ha reagito subito positivamente al segnale lanciato dal presidente della Fed, indici tutti in positivo dopo le perdite di ieri:
Si prepara la battaglia dei titani e Trump è il "game changer" dello scenario globale. Piaccia o meno, questa è la realtà.
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È uno scenario che riguarda da vicino l'Italia. Ne sono coscienti quelli della stanza dei bottoni? Facciamo un giro nel Palazzo.
05
E il governo? Calma piatta (ma attenti ai colpi di sole)
Facciamo un rapido giro di giostra nel Palazzo. Il provvedimento sblocca-cantieri ha trovato un compromesso tra Cinque Stelle e Lega, Massimo Garavaglia, sottosegretario all'Economia, ha spiegato che "l'emendamento 1.7 al decreto sblocca cantieri che riguarda il codice degli appalti "è ordinamentale", per il Mef "nulla osta e quindi va per l'Aula". Si procede, non è l'ora della crisi. Questa settimana passerà senza sussulti, il premier Giuseppe Conte sarà in Vietnam mercoledì e giovedì, Matteo Salvini è impegnato nel tour dei ballottaggi, Luigi Di Maio cerca di mettere una pezza ai buchi delle crisi industriali che si aprono nel suo ministero. Giovedì è alle porte, il Parlamento è in fase di rilassamento da prima calura estiva, tra qualche settimana si entra direttamente in zona balneare, secchiello, paletta e si va tutti in vacanza. Naturalmente si dimentica che le cose incandescenti arrivano regolarmente in estate e sul taccuino ci sono una serie di appunti interessanti: tra giugno e luglio l'Italia deve emettere 37 miliardi di euro di debito pubblico, i mercati si stanno coprendo dai rischi dell'azionario passando al Bund, allo Yen e al Franco Svizzero, all'oro e naturalmente ai Treasuries americani. Per il nostro Btp significa che ci sarà ancora più competizione nel mercato delle aste di titoli pubblici e con questo spread gli interessi saranno al rialzo. Traduzione: aumenterà il servizio del debito e, vista la dinamica della spesa, il debito pubblico. Non ci credete?
06
La corsa del debito pubblico
Questa è la nuova stima di Mazziero Research sul debito pubblico:
Il debito viaggia verso i 2400 miliardi di euro. Secondo Mazziero "il debito di aprile è stimato in aumento a 2.368 miliardi (nuovo record), in calo a maggio a 2.360 miliardi per portarsi a giugno in una fascia compresa tra 2.357 e 2.362 miliardi. L'anno 2019 potrebbe chiudersi con un debito tra 2.331 e 2.362 miliardi". Quanto spenderemo per interessi sul debito pubblico quest'anno? Ecco la curva:
Quasi 71 miliardi di euro. Che botta. Come si chiama questa? Trappola del debito. Serve un riepilogo sulla situazione politica? Ascoltate la puntata di oggi di RadioList.
07
Un penultimatum che apre una crisi al buio
Che crisi è quella del governo Conte? Il discorso del premier ieri non solo non l'ha sciolta, ma sembra averla complicata. L'analisi dello scenario politico, i titoli dei giornali e una crisi al buio. Il ruolo del Quirinale, l'ipotesi di un voto subito, la possibilità di un passaggio dal governo Conte al governo ponte. Ascolta RadioList.
RadioList è il podcast di List ai primi posti della classifica di iTunes, siamo nella top ten dei programmi.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un libro che ci dice molto sul nostro passato. E dunque anche sul nostro futuro.
08
Il Machiavelli di Asor Rosa
È il padre della scienza politica, uno dei più grandi pensatori di sempre, Niccolò Machiavelli, fiorentino, uomo che unì la teoria alla prassi, l'osservazione all'esperienza. Alberto Asor Rosa ha scritto un libro su questo gigante, lo ha letto con il passo del saggio storico e la visione dell'uomo di lettere. Il titolo è il programma: "Machiavelli e l'Italia" e il libro è felice, bello, pieno di passione, affetto, entusiasmo.
Asor Rosa scala la montagna, scopre la nostra storia seguendo il filo della vita e delle opere di Machiavelli, ne incrocia il destino con Dante, altro grande pensatore "politico" (leggete la Divina Commedia, vi troverete una cosmogonia dell'ultra e un ordinamento ideale del terreno) ne rivela il sapere che è anche volere, l'officina che prende gli strumenti e le occasioni dall'esempio della Roma antica, ci conduce nell'idea di "homo novus" per una nuova Italia, quello del "principe nuovo" e con un guizzo il pensiero del titolare durante la lettura apre un link su Antonio Gramsci, proietta le immagini fino a noi quando Asor Rosa ricorda "lo stato d'eccezione" dei tempi del Machiavelli e qui in fondo pensiamo a una febbre persistente che spalanca le porte del tempo presente. Salvare l'Italia, ieri, oggi, domani. Gran libro.
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C'è altro? Molto, ma non potremo mai coprire tutto, sapere tutto, vedere tutto, possiamo scegliere e interpretare, cercare il meglio, raccogliere e unire le tessere del mosaico. Per noi, alla fine, la grande impresa (im)possibile è colmare la solitudine di questo mestiere Ci berremo sopra un Gin Martini. Buona serata.
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sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.