12 Giugno

Salvini, la cassetta di sicurezza e l'Italia del cash

Il leader della Lega: "Serve una pace fiscale per far emergere il denaro contante depositato nelle cassette di sicurezza, fermo". Un'analisi del professor Giuseppe De Rita sulla diffusione di un "escosistema del cash". Juncker detta nuovi compiti. La storia vera del debito pubblico, raccontata da un protagonista di quella politica

Che succede? Il governo è ripartito, un consiglio dei ministri ha varato il decreto sicurezza bis, l'esecutivo va e non può che andare così perché l'alternativa non c'è e non è detto che con il voto un giorno mai ci sarà. Certo, si naviga a vista, ma non solo in Italia, come pensano quelli intelligenti che imparruccati ci dicono che all'estero va sempre tutto bene. Un piffero, le cose sono complicate ovunque, le differenze tra noi e gli altri esistono, sono arcinote (debito pubblico, criminalità, gap tra Nord e Sud) ma in Francia non se la passano meglio, chiedete a Macron, usciti dal centro di Londra comincia un'altra Inghilterra, la Germania avrà un grande surplus e tutte le macchine parcheggiate per bene, ma anche il loro contratto sociale sta scricchiolando, la Spagna produce beni e immaginario, è un gran bel paese, dinamico, ma ha una spaventosa crisi costituzionale (vedere alla voce Catalogna) e la disoccupazione non scompare dopo aver bevuto il rosso di Rioja, la Grecia non è certo il sogno blu di Mikonos, l'Austria è appena piombata in un B-Movie sulla guerra fredda con il politico sbronzo e la bellona dell'Est che lo arpiona come una carpa, il Lussemburgo è non-sense finanziario, l'Olanda era un paese di bottegai d'alto mare ieri e continua ad esserlo oggi con i capitali volanti, il Portogallo come no, ottimo per finire in depressione da fado, e i paesi baltici... Vabbè,  serve altro? È l'Europa con tutto il peso della sua storia.

E poi? C'è il debito. Tutto nostro. E c'è la liturgia e burocrazia brussellese con relativo minuetto italiano. Dunque ecco il via libera dei tecnici dell'Ecofin alla proceduta avviata dalla Commissione. Rimbalza Juncker che dice: "Vorrei evitarla ma questo dipende dagli impegni che prenderà il governo". Palleggia da fondo campo Giuseppe Conte che assicura: "Trattiamo ma niente manovra correttiva, l'austerity è dannosa". Fa il...


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