19 Giugno
Conte gioca d'anticipo sui conti
Stasera il Consiglio dei ministri anticipa l'esame dell'assestamento di Bilancio e punta a approvare il congelamento di 2 miliardi di euro di risparmi da destinare alle riduzione del deficit. Così il governo si prepara al negoziato sui conti pubblici e alle nomine europee
Che succede? Le parole di Mario Draghi e la reazione dei mercati ieri hanno dimostrato che in Europa esiste un solo grande potere sovrannazionale, quello della Banca centrale europea e del suo presidente. Ci sono le nazioni, ma manca un disegno politico comune, serve un nuovo inizio per l'Unione europea. Ne parleremo domani con Lorenzo Castellani in una puntata di approfondimento di RadioList. Nel frattempo gli Stati Uniti e la Cina hanno ripreso il negoziato sul commercio in vista del vertice del G20 del Giappone, il 28 e 29 giugno. A Osaka vedremo quanto Donald Trump e Xi Jinping vogliono davvero un accordo sul commercio.
L'Italia ha un problema di crescita, lo sottolinea ancora oggi il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco: "È l'unico Paese fra tutti paesi avanzati e fra tutti i paesi europei in cui gli oneri per gli interessi sul debito pubblico superano il tasso di crescita. Serve una crescita più alta, servono politiche diverse con una visione più a lungo termine a cui collegare l'attività delle imprese per avere investimenti e un tasso di crescita più alto". Bene. Resta un dettaglio: come? Questa è la risposta che deve dare la classe dirigente del paese, tutta, non solo quella politica.
L'Italia va al Consiglio europeo di domani a carte (s)coperte. Il gioco della nuova legislatura a Bruxelles è iniziato, al tavolo da poker ci sono tutti, grandi e piccoli. L'Italia ha un doppio fronte aperto: le nomine, il suo peso internazionale da scoprire con un governo di segno diverso e il negoziato con la Commissione Ue sul bilancio. Oggi alle 20.00 ci sarà un Consiglio dei ministri, all'ordine del giorno potrebbe esserci un provvedimento che congela i 2 miliardi di euro di risparmi da destinare alle riduzione del deficit. La scadenza ufficiale per presentare il disegno di legge sull'assestamento di bilancio è il 30...
Che succede? Le parole di Mario Draghi e la reazione dei mercati ieri hanno dimostrato che in Europa esiste un solo grande potere sovrannazionale, quello della Banca centrale europea e del suo presidente. Ci sono le nazioni, ma manca un disegno politico comune, serve un nuovo inizio per l'Unione europea. Ne parleremo domani con Lorenzo Castellani in una puntata di approfondimento di RadioList. Nel frattempo gli Stati Uniti e la Cina hanno ripreso il negoziato sul commercio in vista del vertice del G20 del Giappone, il 28 e 29 giugno. A Osaka vedremo quanto Donald Trump e Xi Jinping vogliono davvero un accordo sul commercio.
L'Italia ha un problema di crescita, lo sottolinea ancora oggi il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco: "È l'unico Paese fra tutti paesi avanzati e fra tutti i paesi europei in cui gli oneri per gli interessi sul debito pubblico superano il tasso di crescita. Serve una crescita più alta, servono politiche diverse con una visione più a lungo termine a cui collegare l'attività delle imprese per avere investimenti e un tasso di crescita più alto". Bene. Resta un dettaglio: come? Questa è la risposta che deve dare la classe dirigente del paese, tutta, non solo quella politica.
L'Italia va al Consiglio europeo di domani a carte (s)coperte. Il gioco della nuova legislatura a Bruxelles è iniziato, al tavolo da poker ci sono tutti, grandi e piccoli. L'Italia ha un doppio fronte aperto: le nomine, il suo peso internazionale da scoprire con un governo di segno diverso e il negoziato con la Commissione Ue sul bilancio. Oggi alle 20.00 ci sarà un Consiglio dei ministri, all'ordine del giorno potrebbe esserci un provvedimento che congela i 2 miliardi di euro di risparmi da destinare alle riduzione del deficit. La scadenza ufficiale per presentare il disegno di legge sull'assestamento di bilancio è il 30 giugno, ma il Governo esaminerà il documento stasera. Conte gioca d'anticipo. Giovanni Tria, il ministro dell'Economia, ha un obiettivo da presentare all'Ecofin del 9 luglio: nel 2019 il deficit sarà più basso del 2,4% fissato nel Def e sarà al 2,2-2,1% del Pil. Questo è uno dei punti della strategia dell'esecutivo per evitare l'apertura della procedura d'infrazione sul debito.
01
Conte, i conti e le nomine. Il gioco dell'Italia
L'Italia punta su un commissario economico di peso e soprattutto cerca di ottenere dalla Commissione condizioni meno severe sul bilancio, bisogna evitare la procedura d'infrazione, far pesare il proprio voto nella scelta della presidenza della Commissione e della Banca centrale europea. La strategia è semplice e logica, ma bisogna stare attenti a non finire stritolati dal gioco di sponda di altri paesi con la Francia e la Germania, prima fra tutti la Spagna.
Lo spazio per giocare esiste, bisogna vedere se abbiamo la tessitura e la proposta su misura. Il premier Giuseppe Conte stamattina alla Camera ha illustrato le linee guida del governo: dentro le regole europee, evitare la procedura d'infrazione, difendere la politica economica. Non è proprio una passeggiata. "Siamo tutti determinati ad evitare" la procedura di infrazione europea "ma siamo anche convinti della nostra politica economica. Vogliamo un dialogo costruttivo con l'Unione Europea, e l'Italia intende rispettare le regole, senza che ciò impedisca di farci portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse perchè l'Unione sia in grado di affrontare crisi globali", ha spiegato Conte in aula. "L'Italia auspica per se' un portafoglio economico di prima linea", ha ribadito Conte.
Il premier è salito al Quirinale con i principali esponenti dell'esecutivo, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il sottosegretario alla presidenza el Consiglio Giancarlo Giorgetti, i ministri degli Esteri (Enzo Moavero), dell'Economia (Giovanni Tria), della Difesa (Elisabetta Trenta) e dell'Ambiente (Sergio Costa). L'auspicio del presidente Mattarella è quello di un accordo con la Commissione, una riedizione (possibilmente con un quadro di numeri e previsioni più credibile) di quanto già accaduto in dicembre con la legge di Bilancio. Le premesse ci sono, le parole di Draghi ieri hanno calmato lo spread e dato un grande aiuto al governo.
La data chiave per la procedura d'infrazione è fissata per il 9 luglio, quando l'Ecofin deciderà se confermare o no la decisione della Commissione. "L'Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita e tra riduzione e condivisione dei rischi", ha detto il premier Conte. L'Italia deve evitare lo strappo.
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La sfida è quella di sempre, tra la Germania e la Francia. La politica di potenza, in un'Europa
02
La partita tra Berlino e Parigi
La partita è quella tra Parigi e Berlino, i nomi verranno fuori dall'accordo tra Emmanuel Macron e Angela Merkel. Da Parigi oggi hanno fatto sapere che Macron resta contrario al meccanismo degli Spitzenkandidaten: “Quando dice no, non vuole dire un'esclusione di qualcuno che è stato Spitzenkandidat”. Che vuol dire? Che il problema non è Manfred Weber, il candidato-guida del Partito popolare, il più votato, ma l'automatismo che darebbe alla Germania il posto della presidenza della Commissione Ue in assenza di una trattativa di riequilibrio dei posti. La contrarietà di Macron riguarda “il dispositivo, non le persone”, dicono all'Eliseo. Un modo gentile per dire che bisogna stare al tavolo e negoziare. Da parte sua Angela Merkel vuole chiudere tutta la partita entro il 2 luglio e da Berlino si ostenta la calma dei forti: “Se ci sarà un risultato domani bene, ma in caso di fallimento non è la fine del mondo, il chiaro obiettivo è avere un risultato prima del 2 luglio”. Quindi la Cancelliera sosterrà il suo candidato, Manfred Weber, farà pesare il fatto che senza il Ppe non c'è alcuna maggioranza (e lo stesso però potrà dire Macron, i cui voti sono necessari) e naturalmente “un accordo tra Francia e Germania è necessario: è impensabile che ci siano nomine di personalità in totale contraddizione con la volontà di uno di questi due paesi o di entrambi”. In ogni caso servono voti aggiuntivi, qui può incunearsi l'Italia che ha temibili concorrenti, a cominciare dalla Spagna. Partita a scacchi enorme.
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Qual è lo scenario globale? È quello che abbiamo descritto stamattina su RadioList.
03
La guerra del container diventa quella della moneta
Il grande gioco delle banche centrali, la partita del commercio che si trasforma in guerra valutaria, l'Italia in una terra di mezzo tra Europa e America. Il presidente della Bce che rilancia il quantitative easing per sostenere una crescita economica europea incerta e contrastare la sfida del dollaro, il presidente americano che parla di "concorrenza sleale" e apre in Florida la campagna presidenziale del 2020. La grande divergenza tra Stati Uniti e Europa. Il viaggio di Salvini a Washington, l'agenda dell'amministrazione Trump e quella di Bruxelles. I fatti che contano, l'agenda, la lettura tra le righe della contemporaneità. Ascolta RadioList.
RadioList è il podcast di List in testa alle classifiche di iTunes. Torniamo in Italia, c'è un capitolo romano da seguire, è la saga del Potere Capitale.
04
Greco sulle nomine al Csm: logiche romane e non del Nord
Il grosso guaio del Csm? Logiche romane e non dei magistrati del Nord. Francesco Greco lo dice nel commemorare Walter Mapelli, il procuratore di Bergamo morto nell’aprile scorso. Secondo il procuratore aggiunto di Milano "questo mondo che non ci appartiene, non appartiene, soprattutto, ai magistrati del nord e che vive negli alberghi e nelle retrovie della burocrazie romana". Greco, con grande commozione nel ricordare Mapelli, magistrato e amico, ha ribadito che si tratta di uno scenario che "abbiamo dovuto conoscere, apprendere nelle sue logiche di funzionamento e che ci ha lasciati sconcertati e umiliati, perché ci chiedevamo: in fondo noi abbiamo lavorato come tanti magistrati, riteniamo che per anzianità, per meriti, per alcuni risultati ottenuti e per le nostre potenzialità ancora inespresse possiamo fare questo tipo di domande e invece poi capisci che le logiche sono altre".
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Francesco Greco ha ragione, è Roma, con i suoi incredibili giri ovattati, una città incantevole e...
05
Tre anni di Raggi. Il Messaggero: fatti da parte
Virginia Raggi ha iniziato il suo mandato come sindaco di Roma il 22 giugno del 2016. Sono trascorsi tre anni. A che punto è la notte? Siamo nel Macbeth romano e la risposta è nella prima pagina del Messaggero. Editoriale del direttore Virman Cusenza, conclusione: "Bisogna solo, in un sussulto di responsabilità, passare la mano". Certo, i guai vengono da lontano e Roma divora i suoi sindaci, è un mostro dalle troppe teste e dalle botole sempre aperte, ma chi abita nella Capitale, chi la vive tutti i giorni, chi ne vede lo sfregio quotidiano, sa di cosa parliamo. Roma, splendida e impossibile, nel taccuino di Ennio Flaiano, nel suo "Diario notturno", ci sono perle di preveggenza sulla Capitale, tutte da leggere in penombra, nel silenzio:
Sono bagliori che arrivano fino a noi, intuizioni, premonizioni su quello che sarebbe arrivato decenni dopo:
Ogni mattina, mettendo fuori il bidone della spazzatura anch'egli, povero e disoccupato, dà il suo contributo alla creazione di una fortuna che sarà coronata da un titolo. Questo dimostra che a Roma la materia più ignobile concorre a creare nuove nobiltà.
Era il taccuino del 1951 di Ennio Flaiano.
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C'è altro? Sì, una parabola, quella di Nicolas Sarkozy. Un tempo rideva.
06
Sarkozy a processo
Bruxelles, 23 ottobre 2011. Siamo in piena crisi dell'Eurozona. Domanda dei giornalisti: "Berlusconi vi ha rassicurato?''. Merkel e Sarkozy non parlano, incrociano lo sguardo e... sorridono (Foto Ansa).Nicolas Sarkozy, 64 anni, ex presidente della Francia, sarà processato per corruzione e traffico di influenze. È la prima volta dall'inizio della V Repubblica nel 1958 che un ex presidente viene processato per un simile reato. Sarkozy è accusato di aver tentato di corrompere un magistrato della Corte di Cassazione, Gilbert Azibert, tramite il suo avvocato, Thierry Herzog, per ottenere delle informazioni sul "caso Bettencourt", i presunti pagamenti illegali da parte di Liliane Bettencourt, la miliardaria ereditiera dell'Oreal, a membri del governo legati a Sarkozy. Il telefono di Sarkzozy fu messo sotto controllo in un'altra indagine, quella sui finanziamenti del colonnello Gheddafi durante la campagna del 2007 e in quell'inchiesta emersero informazioni che conducevano alla Bettencourt. Dopo una furiosa battaglia legale sulla validità delle intercettazioni, si è giunti al processo. Non c'è niente da ridere.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un libro, un romanzo e un protagonista straordinario: il gatto.
07
Se i gatti scomparissero dal mondo
Il titolare ne ha due, Giotto e Macchia, sono straordinarie creature. Un giro in libreria e questo titolo, irresistibile:
Un postino che ha un solo amico, il suo gatto, che si chiama "Cavolo". Improvvisamente compare un mal di testa. E il male. La vita del postino sta per finire. E insieme al mal di testa compare anche il Diavolo. Che gli propone un patto: un giorno in più di vita in cambio della sparizione di qualcosa, per sempre. Sembra un buon affare. Ma il Diavolo si sa, propone patti (im)possibili. E chiederà al nostro postino, per un giorno in più di vita, la sparizione dei gatti, tutti. Preparatevi a questa storia che apre il cuore. Buona serata.
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
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7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
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impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.