6 Luglio
Battaglia ideologica in alto mare
Offensiva delle ong, la nave Alan Kurdi diretta verso Lampedusa: "Non ci faremo intimidire da Salvini". Realismo e utopia, la politica no border sull'immigrazione e i confini dell'Italia. Il dibattito claustrofobico nel Pd. La crisi con l'Iran e la petroliera bloccata a Gibilterra
Che succede? La nave Alan Kurdi è diretta verso Lampedusa. "Con 65 persone soccorse a bordo ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell'interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo". È il tweet della ong tedesca Sea Eye. Che cosa è questa? Una battaglia politica.
01
La battaglia ideologica in alto mare
È arrivata l'estate, il Mediterraneo è calmo, sono ripresi gli sbarchi e c'è una battaglia navale in mare, uno scontro politico, un'azione mirata e deliberata, che solo gli ipocriti non vedono: le navi delle ong "puntano" sull'Italia. Da anni l'immigrazione è il tema numero uno dell'agenda politica, non è il più importante (per List è il lavoro, il futuro delle famiglie e delle imprese), ma è quello che radicalizza le posizioni politiche, ha un impatto rapido e immediato sui consensi, dunque per i partiti è l'argomento chiave del dibattito. Questo è il titolo eloquente del Corriere della Sera, non di un pericoloso organo di stampa sovranista:
"Sbarchi, offensiva delle Ong". È un chiaro disegno politico, una dura battaglia delle idee: quella tra chi sostiene che i confini debbano essere controllati, i flussi dei migranti pianificati (e non fissati dalle stagioni di lavoro sporco degli scafisti) e chi fa dell'universalismo e del cosmopolitismo un credo ideologico che non deve incontrare ostacoli, una politica no border che fa dell'utopia uno strumento politico che alla fine nuoce al nobile principio dell'accoglienza.
02
Il dibattito claustrofobico del Pd
L'immigrazione è un tema che colpisce l'immaginario, il fatto è tanto vero che il Partito democratico si è ritrovato - ancora una volta - diviso alla meta sull'immigrazione: Matteo Renzi ha aperto un duro confronto - con grande abilità - su...
Che succede? La nave Alan Kurdi è diretta verso Lampedusa. "Con 65 persone soccorse a bordo ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell'interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo". È il tweet della ong tedesca Sea Eye. Che cosa è questa? Una battaglia politica.
01
La battaglia ideologica in alto mare
È arrivata l'estate, il Mediterraneo è calmo, sono ripresi gli sbarchi e c'è una battaglia navale in mare, uno scontro politico, un'azione mirata e deliberata, che solo gli ipocriti non vedono: le navi delle ong "puntano" sull'Italia. Da anni l'immigrazione è il tema numero uno dell'agenda politica, non è il più importante (per List è il lavoro, il futuro delle famiglie e delle imprese), ma è quello che radicalizza le posizioni politiche, ha un impatto rapido e immediato sui consensi, dunque per i partiti è l'argomento chiave del dibattito. Questo è il titolo eloquente del Corriere della Sera, non di un pericoloso organo di stampa sovranista:
"Sbarchi, offensiva delle Ong". È un chiaro disegno politico, una dura battaglia delle idee: quella tra chi sostiene che i confini debbano essere controllati, i flussi dei migranti pianificati (e non fissati dalle stagioni di lavoro sporco degli scafisti) e chi fa dell'universalismo e del cosmopolitismo un credo ideologico che non deve incontrare ostacoli, una politica no border che fa dell'utopia uno strumento politico che alla fine nuoce al nobile principio dell'accoglienza.
02
Il dibattito claustrofobico del Pd
L'immigrazione è un tema che colpisce l'immaginario, il fatto è tanto vero che il Partito democratico si è ritrovato - ancora una volta - diviso alla meta sull'immigrazione: Matteo Renzi ha aperto un duro confronto - con grande abilità - su questo punto, accusando il governo Gentiloni, nelle figure ovviamente dell'alloro presidente del Consiglio e del ministro dell'Interno, Marco Minniti. Renzi ha perfino citato una frase di Minniti del 2017, quella in cui il titolare del Viminale definiva il non-governo dell'immigrazione "un pericolo per la democrazia". L'ex segretario dei dem - che a quei tempi però guidava il Pd - ha aperto una scatola magica dalla quale da ieri esce di tutto, segno che la segreteria di Zingaretti è solo un passaggio verso "altro". Cosa? Non lo sappiamo ancora, ma Renzi - nonostante i grandi errori - resta a sinistra un leader che catalizza l'attenzione, fa discutere, apre e chiude botole, fa pesare le sue parole (quando le medita e questo purtroppo avviene raramente). Gentiloni stamattina risponde su Repubblica:
E su questa prima pagina si coglie tutto il grande limite e drammatico problema di contenuto del Partito democratico. Il limite è quello di un dibattito chiuso che si auto-alimenta tra classi dirigenti che si auto-perpetuano - limite che diventa ancora più grande perché il mezzo usato, un quotidiano, è per sua natura circoscritto e non diretto a parlare ai militanti potenziali, al popolo che cerca un orientamento - il problema di contenuto è quello di un linguaggio - cioè di un racconto - che non corrisponde al senso comune, a cosa pensano davvero gli italiani. Si può dire che inseguire i sondaggi non sempre è una buona cosa, ma in politica è un grave errore non leggerli e tenerne conto. Gli italiani non sostengono né le idee di Renzi né quelle di Gentiloni. E accusare la Lega di Salvini di manipolazione della realtà è una buona scusa per non vedere i propri errori, per evitare - ancora una volta - di fare i conti con i propri fallimenti ideologici. Se sull'immigrazione questa è la non-linea del Partito democratico, la Lega continuerà a vincere le elezioni e il Pd sarà sempre più marginale.
03
Realismo e utopia. La politica no border
Non è una questione di buoni e cattivi, ma di realismo e utopia. È sempre sulla prima pagina di Repubblica che abbiamo la prova di quel che scriviamo, l'intervista a Carola Rackete. La capitana dice: "Sono europea, non tedesca". E lo dice nel momento in cui nell'Unione europea sono tornate le nazioni, più forti che mai. Esprime le idee di una minoranza e le minoranze possono essere forti sulle pagine dei giornali, nel sistema dei media mainstream, nei presunti salotti colti, tra gli esponenti dell'élite cosmopolita ("non sono tedesca") e senza patria, ma poi perdono regolarmente le elezioni. In democrazia governano le maggioranze. Possono non piacere, provocano reazioni scomposte e strepiti nell'establishment irresponsabile (quello mai sottoposto alla dura sanzione del voto), ma si chiama democrazia e come disse Winston Churchill in un celebre discorso alla Camera dei Comuni nel 1947 "è stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora".
04
La crisi con l'Iran e la petroliera bloccata a Gibilterra
È stata una settimana molto importante: il G20 in Giappone, a Osaka, e il Consiglio europeo con le nomine, hanno lasciato un segno, mostrato i profili del futuro. La crisi radioattiva con l'Iran ha dimostrato, ancora una volta, che è il club del nucleare quello che conta e cambia le regole del gioco, gli equilibri. Teheran sta arricchendo uranio oltre i limiti del patto siglato nel 2015, la pressione internazionale su questo tema è grande e inesorabile, l'Iran non può violare l'accordo senza mettere in imbarazzo i partner europei che ancora lo sostengono, Francia e Germania hanno già un problema con gli Stati Uniti sulle sanzioni e la guerra dei dazi.
Occhio a quello che succede a Gibilterra, la petroliera Grace 1 (sopra, nella foto Ansa) bloccata nello stretto è un capitolo di questa storia radioattiva. È stata fermata con un blitz da film dalle forze speciali inglesi. Un gruppo dei Royal Marines si è calato nella notte da un elicottero sul ponte della supertanker circondata da motoscafi veloci. La Grace 1 batte bandiera panamense, ma in realtà è sotto il controllo dell'Iran, è sospettata di trasportare petrolio iraniano verso la raffineria di Banyas in Siria, in violazione delle sanzioni europee alla Siria e americane all'Iran. A Teheran non l'hanno presa bene, i Pasdran si stanno preparando la risposta e se la crisi non trova una soluzione diplomatica tutto è possibile. Mohsen Rezaei, ex guardia rivoluzionaria ha detto via Twitter che se la Grace 1 non potrà riprendere la navigazione, allora gli iraniani potranno catturare una petroliera inglese. Azione-reazione, attenzione a quello che potrebbe accadere dalle parti dello Stretto di Hormuz nelle prossime ore.
05
Boom americano. La Fed ha un problema con i tassi (e Trump)
Sul piano internazionale il game changer è sempre Trump. L'America sta entrando a tutta velocità nell'anno elettorale, la battaglia per le primarie dei democratici è iniziata (male), il presidente uscente (o rientrante, se volete) è il favorito nella corsa. L'economia americana continua a creare posti di lavoro (224 mila nuovi posti in giugno) e sorprende gli analisti battendo tutte le stime. L'occupazione in America corre:
Il dato eccezionale del mercato del lavoro crea un problema alla Federal Reserve: doveva tagliare i tassi, ma con l'economia che va a gonfie vele l'operazione si complica. Il governatore Jerome Powell ha l'ombra di Trump che chiede il taglio alle sue spalle. Non vorremmo mai essere nei suoi panni.
Il vero problema dell'amministrazione Trump è il deficit della bilancia commerciale, è in aumento, ecco il dato del 3 luglio scorso:
Il deficit della bilancia commerciale americana in maggio è cresciuto di 55 miliardi di dollari. Questo è il cuore di America First, la politica dei dazi, la guerra del container con la Cina. Trump non può fermare questa dinamica - significa intervenire nel modello produttivo americano e per ora è impossibile - ma può correggere i numeri, ottenere dalla Cina, il partner commerciale più importante, uno scambio più equo. Trump e Xi Jinping devono trovare un accordo, l'uno ha bisogno dell'altro.
06
Russia e Cina, le partite di Putin e Xi Jinping
L'asse che vuole cambiare l'ordine mondiale, Russia-Cina, ha i suoi grandi problemi interni: Putin deve fare i conti con la debolezza dell'economia russa e l'antitesi tra l'enorme territorio e la piccola demografia; Xi Jinping a sua volta governa un "impero chiuso" che ha crisi territoriali senza soluzione, Hong Kong, il Tibet, Taiwan. Tra Russia e Cina c'è l'emersione di un piccolo e abilissimo attore dell'area del Pacifico: la Corea del Nord di Kim jong-un, oggi una potenza nucleare. Putin ha messo a segno un colpo con la visita a Papa Francesco in Vaticano, i due hanno una grande intesa che va avanti. Xi Jinping ha mostrato pazienza e freddezza nella gestione della rivolta di Hong Kong, ma questo sua attendismo ha dato forza al Taiwan e alla sua indipendenza. Quanto potrà durare questa politica di Xi Jinping senza mettere a rischio il suo disegno della politica "un paese, due sistemi" ereditata da Deng Xiaoping? Presto avremo la risposta.
07
Macron vince nell'Unione (e non si può scambiare per un socialista)
L'Europa in questa settimana ha mostrato uno scenario diverso: c'è chi dice che non è cambiato niente e lo fa con le lenti della miopia, del pregiudizio morale, del desiderio scambiato per la realtà. Finché è la politica a farlo, siamo nel campo dell'ovvio dei popoli, ma il problema serio è nel giornalismo che ha smarrito la bussola e prende fischi per fiaschi. È evidente anche al più ingenuo degli osservatori che nell'Unione è cambiata la mappa dei partiti: a Strasburgo (Parlamento) e a Bruxelles (Commissione) il vai e vieni tra alleanze di centro-destra e di centro-sinistra è finito. I socialisti sono al tappeto, scambiare Emmanuel Macron (sopra, nella foto Ansa) per un progressista è un grave errore, non è una figurina interscambiabile con i socialisti, il presidente francese è un nazionalista (pensate al patriottismo economico di Parigi e alla fusione saltata tra Fca e Renault nel settore dell'automobile) che punta a far pesare il ruolo della Francia e non a "devolvere" nuovi compiti all'Unione europea. Ha conquistato il comando della Banca centrale europea con Christine Lagarde - ex direttrice del Fondo monetario internazionale che fu ministro delle Finanze in Francia, un ruolo politico - e farà sentire il peso dei voti decisivi del suo gruppo all'Europarlamento schierando altri pezzi nella commissione e negli organismi che decidono la politica europea. È la Francia, non l'Unione, è Parigi non Bruxelles, è il tricolore, non il blu con le stelle degli Stati europei. Un po' di realismo, per favore.
08
Il Governo Frankenstein e la nuova Unione europea
L'Italia in questo quadro è una strana creatura, degna del Manuale di Zoologia Fantastica di Borges (libro bellissimo). Su List avevamo battezzato il nascente esecutivo giallo-verde (di cui avevamo anticipato l'arrivo un anno prima) con una formula che ha avuto fortuna: Governo Frankenstein. Un importante quotidiano economico europeo, riprese il nostro conio con una bella prima pagina:
Un anno dopo il varo dell'esecutivo, quell'intuizione è valida: resta il Governo Frankenstein, con i pregi e i limiti della creatura concepita in laboratorio e assemblata con pezzi che periodicamente vanno in crisi di rigetto.
Il Consiglio europeo, le nomine, ha dimostrato che questo governo di segno contrario rispetto alla maggioranza del Parlamento e agli equilibri della Commissione - cioè la nuova mappa delle nazioni in Europa, con i loro temi interni in primo piano - ha delle carte da giocare. La scomparsa (riemergerà il tema della stabilità finanziaria, ma intanto questo registriamo sul taccuino ora) della procedura d'infrazione dice molte cose:
1. Nessuno vuole una crisi con l'Italia e sia a dicembre dell'anno scorso che ora questo è dimostrato dall'accordo sempre raggiunto nel negoziato con le istituzioni europee. Nei mercati è Bonanza, l'Italia è un paese forte sul piano della manifattura, ha un debito pubblico enorme che la pone nella condizione del too big to fail e naturalmente del too big to bail.
2. Il governo ha una doppia anima che serve allo scopo: una più istituzionale, agganciata alla Presidenza della Repubblica e alla visione politica di Sergio Mattarella; l'altra antagonista, movimentista, nazionalista, che ha il merito di aver "istituzionalizzato" il magma dell'elettorato italiano. Il problema è la visione politica che ancora non è compiuta, le difficoltà e i limiti dell'alleanza, la divergenza tra chi rappresenta i ceti dei Produttori (la Lega) e chi ha il merito di aver colto il tema degli ultimi in Italia ma lo ha declinato in Protezione (il Movimento Cinque Stelle).
3. L'andamento delle entrate e gli escamotage finanziari dimostrano che nel bilancio dello Stato ci sono margini di manovra molto più ampi di quanto si immagini. Sarebbe ora di cambiare totalmente registro, uscire dal quadro dell'emergenza, fare una vera rivoluzione fiscale. Si può fare, non è vero il teorema che sostiene che come tocchi una carta, il castello casca.
Si dice che il governo sia isolato e c'è del vero - nell'Unione la Lega è esclusa per ora da tutti gli incarichi nel Parlamento europeo, c'è un blocco dei partiti tradizionali - ma come sempre si esagera, si fanno titoli roboanti, sembra che tutto sia destinato a crollare. Attenzione, il peso specifico alla fine è quello della nazione, non del governo che lo rappresenta. Il bilancio finale si farà quando saranno assegnati gli incarichi nella Commissione e nella Banca centrale europea. Allora potremo dire cosa ha realizzato in Europa il premier Conte con la sua maggioranza. In ogni caso, un dato politico lo abbiamo già davanti a noi: tutte le previsioni dei catastrofisti non si sono realizzate. Non avevamo dubbi, List si ispira a un principio di realismo e prudenza, non piega le analisi alle visioni personali. Quello che scriviamo, poi accade.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Voliamo alto, vediamo da vicino un'esplosione stellare.
08
Il fuoco d'artificio di Eta Carinae
È una meravigliosa stella binaria che cattura l'attenzione degli astronomi fin dalla sua scoperta, nel 1677. Queste immagini riprese dal telescopio Hubble sono fantastiche:
Un bel fuoco d'artificio per festeggiare il 4 luglio. La grande esplosione avvenne nel 1843 a 7500 anni luce dalla Terra. La natura ci ricorda la sua immensa forza. Abbiamo visto l'eruzione a Stromboli, la potenza vulcanica. In California poche ore fa c'è stata un'altra violenta scossa di terremoto, 7,1 gradi di magnitudine epicentro a 900 metri di profondità nei pressi della città di Ridgecrest, duemila abitanti. Siamo piccoli, un puntino nell'universo, viviamo in un mondo di giganti. Abbiamo davanti a noi molte ore di lavoro, buona giornata a tutti.
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5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.