18 Luglio
Exit Strategy
Il governo appeso a un filo. Salvini e la tentazione di aprire la crisi. Le elezioni anticipate come soluzione del conflitto permanente con i Cinque Stelle che hanno spiazzato l'alleato con il sì in Europa a Ursula von der Leyen. Trump, i Dem autoaffondano l'impeachment
Che succede? È morto Camilleri, il paese è ancora vivo e il governo non sta tanto bene. Messa così la faccenda Italia sarebbe già chiusa (governo compreso), ma i fatti - i pochi reali che restano sul taccuino del cronista - vanno raccontati e dunque un po' di tempo va impiegato sull'agenda domestica che a tratti è perfino divertente. Sul fronte estero ci sono cose interessanti (forse troppo) a Washington dove il giocatore di biliardo della Casa Bianca è in piena campagna presidenziale, a Wall Street che fa pulsare sul monitor un numero per la prima volta negativo di Netflix, nello spazio (reale e immaginario) dove cinquant'anni fa accadeva il non banale fatto che in questa giornata l'uomo stava viaggiando verso la Luna. Allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
01
Governo. Salvini e la tentazione della crisi
L'indagine russa, il voto dei Cinque Stelle in favore di Ursula von der Leyen, il tira e molla sulla coppia Economia & Autonomia, le impuntanture di Conte. Matteo Salvini forse prenderà ancora tempo, di certo non è più nella fase "pazienza zen" come ripete spesso. Conseguenze? Il governo potrebbe cadere. Non significa che lo farà per forza, ma che la possibilità sempre presente - il voto anticipato - comincia ad avere grandi probabilità di saltar fuori dal cilindro del leader della Lega. Tempi? Anche subito, senza farsi condizionare dall'agenda istituzionale. Stiamo entrando rapidamente nel periodo della scelta che qui su List abbiamo riassunto nella formula "né troppo tardi né troppo presto". I motivi per cui la Lega considera il voto sempre più vicino sono quelli elencati all'inizio di questo capitolo:
1. L'indagine sui rapporti tra Lega e Russia non ha fondamento sul piano giudiziario, ma è un problema politico - Salvini lo ha sottovalutato all'inizio - che potrebbe (non è certo) innescare...
Che succede? È morto Camilleri, il paese è ancora vivo e il governo non sta tanto bene. Messa così la faccenda Italia sarebbe già chiusa (governo compreso), ma i fatti - i pochi reali che restano sul taccuino del cronista - vanno raccontati e dunque un po' di tempo va impiegato sull'agenda domestica che a tratti è perfino divertente. Sul fronte estero ci sono cose interessanti (forse troppo) a Washington dove il giocatore di biliardo della Casa Bianca è in piena campagna presidenziale, a Wall Street che fa pulsare sul monitor un numero per la prima volta negativo di Netflix, nello spazio (reale e immaginario) dove cinquant'anni fa accadeva il non banale fatto che in questa giornata l'uomo stava viaggiando verso la Luna. Allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
01
Governo. Salvini e la tentazione della crisi
L'indagine russa, il voto dei Cinque Stelle in favore di Ursula von der Leyen, il tira e molla sulla coppia Economia & Autonomia, le impuntanture di Conte. Matteo Salvini forse prenderà ancora tempo, di certo non è più nella fase "pazienza zen" come ripete spesso. Conseguenze? Il governo potrebbe cadere. Non significa che lo farà per forza, ma che la possibilità sempre presente - il voto anticipato - comincia ad avere grandi probabilità di saltar fuori dal cilindro del leader della Lega. Tempi? Anche subito, senza farsi condizionare dall'agenda istituzionale. Stiamo entrando rapidamente nel periodo della scelta che qui su List abbiamo riassunto nella formula "né troppo tardi né troppo presto". I motivi per cui la Lega considera il voto sempre più vicino sono quelli elencati all'inizio di questo capitolo:
1. L'indagine sui rapporti tra Lega e Russia non ha fondamento sul piano giudiziario, ma è un problema politico - Salvini lo ha sottovalutato all'inizio - che potrebbe (non è certo) innescare un ciclo meno brillante del partito sul piano dei consensi (lo vedremo presto);
2. Il sottosopra dei pentastellati a Strasburgo, il voto del Movimento per la presidente della Commissione Ue ha cambiato le carte in tavola nel gioco sul tavolo dell'Unione e per Salvini questo non è un dettaglio, perché da quel momento si è tornati a parlare di una futura alleanza tra Cinque Stelle e Partito democratico. Non ha i numeri oggi in Parlamento, difficilmente li avrà domani nel paese in caso di voto, ma resta il punto politico: a Strasburgo la maggioranza giallo-verde è già sparita e a Roma si sta consumando;
3. La futura legge di Bilancio di cui si comincia a parlare oggi sarà un rally, settembre sarà la visione di un remake all'italiana di Mad Max Fury Road, che film visionario, tutto pazzo.
Sembra di vederlo, il chitarrista che lancia fiamme (Dibattista? ci starebbe bene), le auto che sollevano la polvere del deserto (Salvini che preme l'acceleratore, in fuga) e il carburante (i fondi disponibili) che non basta più a finanziare la corsa di due partiti che sentendosi in campagna elettorale permanente non pensano certo ai tagli di spesa.
Il dossier dell'Autonomia regionale, inoltre, è fermo e i pentastellati hanno messo la marcia in folle. Non si muove niente. Ma scattano pensieri, ultimatum, tentativi di tenere insieme e sciogliere la "cosa", il Governo Frankenstein.
Un leader politico di fronte a questi fatti deve valutare anche il voto anticipato. Ecco perché Salvini in un'intervista al Corriere della Sera oggi dice "Io non credo alle finestre e non credo che restino solo due o tre giorni. Dieci? Neanche, non è così stretta. Poi c'è l'autonomia, la riforma della giustizia, la manovra. Con questi tre passi vado avanti, con tre no cambia tutto". Cosa vuol dire? Ecco la risposta alla domanda se il governo cade o no: "È una scelta dei 5 Stelle, le cose o si fanno o non si fanno. Mi auguro che il loro voto a Merkel e Macron non significhi una manovra alla Monti. Il buongiorno si vede dal mattino e io non so se Ursula von der Leyen sta lì che aspetta di fare crescere l'Italia. Fra qualche mese chiederemo conto a chi l'ha votata, perché avremmo potuto cambiare la storia". Il conto alla rovescia per le elezioni anticipate è iniziato. La Exit Strategy si sta materializzando. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
02
I Cinque Stelle e la machiavellica Fortuna
La Fortuna è un elemento che in politica è determinante, come nella vita. Ai Cinque Stelle è capitato di diventare determinanti nel voto per la presidenza della Commissione europea, Ursula von der Leyen è passata grazie ai voti del Movimento e questo rappresenta di dritto o di rovescio un loro successo tattico. Sarà anche strategico? Come nel gioco degli scacchi, dipende dalle mosse successive. Di Maio e Conte lavorano in tandem. Il premier è un tipo freddo-caldo che ha deciso di giocare la partita personale - per l'oggi e soprattutto il domani - tempo fa, mentre Di Maio ha in corso la sua battaglia per la sopravvivenza dei Cinque Stelle (e del suo gruppo dirigente). Niente di strano, siamo nel campo della politica, non delle opere di carità delle Dame di San Vincenzo. Ai pentastellati ora fa comodo avere Salvini dentro l'esecutivo, giocare a logorarlo criticando tutte le sue iniziative, ponendo paletti, ritardando ogni provvedimento (l'elenco è lungo), tirando la corda per consumare le forze dei leghisti ma stando attenti a non spezzarla. Obiettivo? Far calare la Lega nei sondaggi, fiaccarne lo spirito del gruppo parlamentare, rimettere in pista il Movimento. Ecco perché Di Maio attacca ma ribadisce "questo è l'unico governo possibile". Ha ragione, l0 è, ma se l'agenda della Lega non trova un esito, alla fine diventa il governo che strozza la leadership di Salvini. Il passaggio del voto europeo per la Commissione è stato fondamentale, ha dato un colpo d'energia al gruppo, ieri il vice presidente del Parlamento europeo ed esponente del M5S, Fabio Massimo Castaldo, ha detto all'Agi:
C'era un accordo chiaro, smentire il nostro premier ha palesato il fatto che qualcuno non si assume gli obblighi presi abbiamo una forza politica che da una parte gioca a fare l'opposizione e dall'altra vorrebbe avere i dividendi di una maggioranza, chiedendo addirittura un commissario alla Concorrenza e vicepresidente della Commissione: ma le due cose non possono avvenire in contemporanea, bisogna essere coerenti. E' evidente che avere sconfessato l'accordo preso dal nostro primo ministro mette la Lega in una condizione molto scivolosa e molto difficile - prosegue il vicepresidente del Parlamento - difficilmente posso immaginare che un commissario espressione politica della Lega possa passare le audizioni che il Parlamento terra' a settembre per la nuova Commissione von der Leyen. Ora la Lega deve aprire una riflessione e assumersi le sue responsabilita' visto che invece il nostro primo ministro aveva negoziato eccellentemente con gli altri partner e aveva avuto delle assicurazioni concrete quanto al portafoglio e alle competenze che avrebbe avuto.
Quest0 passaggio era impensabile fino all'altro ieri, oggi i grillini dicono alla Lega: il commissario europeo non lo indichi più (solo) tu, ci siamo anche noi. È come se il risultato del voto europeo del 26 maggio fosse sparito. Queste parole di Castaldo sono il gong che ha sentito ieri Salvini e lo ha indotto a parlare più chiaramente che in passato di voto anticipato.
Per sapere, per capire, per uscire dagli schemi pre-confezionati, che si sono mostrati tutti errati (abbiamo scritto un rap sulle profezie non avverate) per lasciare le infantili illusioni della bolla dei social network e stare nel mondo dove le cose poi si realizzano, i fatti accadono, occorre ricordare qual è il quadro del voto europeo, come è (s)composto il Parlamento di Strasburgo. È estate, ma sta arrivando l'inverno.
03
L'inverno della frammentazione europea
Ursula von der Leyen presidente della Commissione Ue. Un'indagine di Lorenzo Castellani sulle divisioni nelle famiglie politiche europee. Un quadro di instabilità che finirà per favorire le forze d'opposizione a Bruxelles
Ursula von der Leyen al Parlamento europeo subito dopo la sua elezione a Presidente della Commissione Ue (Foto Ansa)di Lorenzo Castellani
Il paradosso dell’Unione Europea s’è svelato nel voto che consacra Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea. L’ex ministro della difesa tedesco ottiene la maggioranza per soli nove voti ed inizierà il proprio lavoro da una posizione di grande debolezza. Fondamentali, per assicurare la maggioranza a Bruxelles, si sono rivelati i voti del Movimento Cinque Stelle. Nonostante i media mainstream avessero dipinto il post-elezioni europee come un tripudio europeista, in realtà la coalizione centrista formata da socialisti, liberali e popolari ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue fragilità. I trionfi elettorali, bisognerebbe tenerlo a mente, si hanno quando la coalizione regge ed ha un vantaggio di seggi ampio e solido. Non è questo il caso. Continua a leggere l'articolo su List.
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L'inverno sta arrivando. Sì, con questa frase abbiamo evocato Game Of Thrones, le sue atmosfere dark, il buio e la luce. La battaglia raccontata da Shakespare nel Macbeth, tra la notte e il giorno, il conflitto tra l'ascesa e il declino, il richiamo alle forze dell'oscurità: "Vieni, notte cupa, e avvolgiti / nel fumo infernale più buio". La lotta per il potere.
Una scena dell'ultima stagione di Game Of Thrones (Foto Ansa)Ci siamo dentro, la vediamo, la immaginiamo, che tocco di fantasy quel drago alato in alto a destra, posato sulle rovine di una fortezza. Andiamo a passeggio nel mondo della fiction, la macchina dell'immaginario contemporaneo: entriamo in zona Netflix.
04
Prima battuta d'arresto per Netflix
Quando corri veloce, nessuno pensa che ci sia dietro l'angolo qualcosa che ti frena. È la grande illusione dell'economia, la crescita continua della ricchezza, è il grande sogno della Borsa, il boom senza lo sboom (che invece regolarmente arriva). Così per anni abbiamo visto gli abbonati di Netflix crescere, i suoi film e serie tv proliferare, vincere gli Oscar e i festival del cinema. Improvvisamente, ieri è arrivata la realtà: gli abbonati di Netflix sono cresciuti meno del previsto nel secondo trimestre fiscale e il titolo a Wall Street si è avvitato in volo e ha perso il 10 per cento. Numeri: le stime parlavano di 5 milioni di abbonati in più, si sono femrate a 2.7 milioni. Din don dan, suona la campana. Non è a morto, tutt'altro, Netflix macina ricavi (4.9 miliardi di dollari nel secondo trimestre) e utili (270 milioni di dollari), ma il viaggio a razzo potrebbe non esserci più. Vedremo come andranno le cose nel terzo trimestre, Netflix sostiene che sono in linea con i numeri della grande corsa. Il film va avanti. Ciak, si gira.
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Film da vedere? È già in anteprima in molte sale, si intitola America 2020, è la grande corsa alla Casa Bianca.
05
L'impeachment contro Trump cola a picco
Trump fa Trump, la sua esagerazione lo precede, il suo ego lo sommerge. Attaccare le deputate dem non è certo la mossa di un gentleman, rovesciare il politicamente corretto è il suo mestiere e questo spesso finisce nell'eccesso. Poteva risparmiarselo, l'attacco alle Ocasio-Cortez dei Democratici, ma la sua idea è quella di polarizzare il dibattito, fare lui l'agenda, mostrare che i suoi avversari sono sbilanciati a sinistra, "hard left" e Alexandria e le deputate più radicali del partito sono un bersaglio perfetto. L'attacco ha scatenato la reazione di Nancy Pelosi e del gruppo parlamentare, ma poi è successo qualcosa in aula che racconta come nella battaglia per il voto le cose siano complicate per gli avversari del presidente americano. Il fatto: il deputato dem texano Al Green presenta in aula un articolo che chiede l'impeachment di Trump, il risultato è che viene bocciato con 332 no e soli 95 sì. Il Partito democratico è diviso, non sa che fare, mettere Trump sotto processo parlamentare può diventare un boomerang. E infatti il solo tentativo è diventato un falò dei desideri dei Democratici. Era la prima volta che ci provavano, visto l'esito, è probabile che non accadrà mai più. Sul piano politico, quello che conta, l'agenda la detta Trump: lui twitta, i Democratici seguono e discutono dei suoi messaggi sui social. Sono tutti follower. Quando lo capiranno sarà troppo tardi.
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Altre cose degne di nota e croccanti da leggere? Un pezzo delizioso di Marco Patricelli sulla grandeur che così grande non è. Ah, la France. Mon Dieu, Macron.
06
La grandeur che così grande non è
La parata del 14 luglio, i piani militari di Macron. La Francia ama dipingersi come una potenza militare. Ma la storia dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo ha un tono diverso. Un'indagine di Marco Patricelli su Parigi e il mestiere delle armi
Parata militare. Emmanuel Macron sfila a Parigi il 14 luglio (Foto Ansa).di Marco Patricelli
La parola grandeur non ha bisogno di essere tradotta in altre lingue e poteva essere solo francese: per rendere l’idea, è quel sentimento di acritica sopravvalutazione che porta a considerare tutti gli altri lontani da un modo di essere sempre e comunque protagonisti. In meglio, ça va sans dire. Il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, la Francia di Emmanuel Macron ha messo in mostra i muscoli, con un impronta militare che se solo fosse stata ipotizzata dai cugini cisalpini per la parata del 2 giugno, avrebbe innescato polemiche destinate ad arrivare sino all'autunno. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Stiamo andando sulla Luna. Che viaggio stupendo, mezzo secolo fa.
07
Visioni lunari
Ci siamo, manca poco all'atterraggio. La Nasa sta pubblicando immagini di incredibile bellezza sulle missioni Apollo. Guardate questo panorama, un'immagine scattata dalla missione Apollo 17:
Potete navigare dentro l'immagine visitando la pagina Facebook del Johnson's Space Center. Ogni missione ha il suo stemma, ecco quella dell'Apollo 11:
L'equipaggio è quello della sbarco sulla Luna:
I tre cavalieri dello spazio, Armstrong, Collins, e Aldrin. Il decollo del razzo, l'inizio dell'avventura:
La Terra che s'allontana e diventa sempre più piccola:
E la Luna che s'avvicina, con i suoi crateri e il suo biancore:
Presto atterreremo. Niente è impossibile. Buona giornata a tutti.
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informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.