21 Luglio
Quel debito che tutti abbiamo con Turing
La Banca d'Inghilterra celebra Alan Turing con una banconota da 50 Sterline. La storia del genio che svelò il codice Enigma, contribuì alla fine della Seconda guerra mondiale, fu dimenticato e umiliato. Fino a quando... Un'indagine di Marco Patricelli sulla guerra (e vita) segreta
di Marco Patricelli
Una banconota da 50 sterline, il massimo taglio della Bank of England, rende omaggio a un uomo che abbreviò la seconda guerra mondiale di almeno sei mesi risparmiando migliaia e migliaia di vite, che inventò il prototipo dei computer, e che in silenziò subì una condanna anacronistica e sostanzialmente ingiusta senza mai rivelare il suo decisivo ruolo nella vittoria contro il nazismo.
Alan Turing (1912- 1954) è una di quelle figure confinate ai margini della grande storia, che pure ha scritto rimanendo nell’ombra. Se non fosse per il recente film “The imitation Game” (2014, premio Oscar alla miglior sceneggiatura non originale), il grande pubblico continuerebbe a ignorare l’eccentrico scienziato, crittoanalista e padre dell’informatica, dalla vita breve e tormentata, impersonato da Benedict Cumberbatch. Non aveva nulla per ispirare simpatie, con le sue stranezze e le sue manie, e il segreto all’epoca inconfessabile dell’omosessualità, ma aveva un cervello di cui la Gran Bretagna non poteva fare a meno, perché in mezza Europa i servizi segreti il cervello se lo stavano lambiccando alla ricerca della chiave che scardinasse il Codice Enigma con cui i tedeschi si passavano informazioni e dispacci impenetrabili. La storia parte da un’invenzione apparentemente innocua dell’olandese Alexander Koch che l’ingegnere tedesco Arthur Scherbius aveva perfezionato presentando a Berna nel 1923 un apparecchio per la sicurezza di telegrammi e delle comunicazioni riservate.
La Marina tedesca e l’Esercito l’avevano adottata nel 1926 e nel 1928. Da quel momento nessuno privo della chiave di configurazione dei rotori era in grado di leggere una nota crittata da una specie di macchina per scrivere elettromeccanica, a causa dell’abnorme numero di combinazioni. Nel 1929, però, i doganieri polacchi della Città libera di Danzica erano prima rimasti sorpresi dalle insistenze dell’ambasciata tedesca per riavere in Germania un pacco indirizzato a una società tedesca...
di Marco Patricelli
Una banconota da 50 sterline, il massimo taglio della Bank of England, rende omaggio a un uomo che abbreviò la seconda guerra mondiale di almeno sei mesi risparmiando migliaia e migliaia di vite, che inventò il prototipo dei computer, e che in silenziò subì una condanna anacronistica e sostanzialmente ingiusta senza mai rivelare il suo decisivo ruolo nella vittoria contro il nazismo.
Alan Turing (1912- 1954) è una di quelle figure confinate ai margini della grande storia, che pure ha scritto rimanendo nell’ombra. Se non fosse per il recente film “The imitation Game” (2014, premio Oscar alla miglior sceneggiatura non originale), il grande pubblico continuerebbe a ignorare l’eccentrico scienziato, crittoanalista e padre dell’informatica, dalla vita breve e tormentata, impersonato da Benedict Cumberbatch. Non aveva nulla per ispirare simpatie, con le sue stranezze e le sue manie, e il segreto all’epoca inconfessabile dell’omosessualità, ma aveva un cervello di cui la Gran Bretagna non poteva fare a meno, perché in mezza Europa i servizi segreti il cervello se lo stavano lambiccando alla ricerca della chiave che scardinasse il Codice Enigma con cui i tedeschi si passavano informazioni e dispacci impenetrabili. La storia parte da un’invenzione apparentemente innocua dell’olandese Alexander Koch che l’ingegnere tedesco Arthur Scherbius aveva perfezionato presentando a Berna nel 1923 un apparecchio per la sicurezza di telegrammi e delle comunicazioni riservate.
La Marina tedesca e l’Esercito l’avevano adottata nel 1926 e nel 1928. Da quel momento nessuno privo della chiave di configurazione dei rotori era in grado di leggere una nota crittata da una specie di macchina per scrivere elettromeccanica, a causa dell’abnorme numero di combinazioni. Nel 1929, però, i doganieri polacchi della Città libera di Danzica erano prima rimasti sorpresi dalle insistenze dell’ambasciata tedesca per riavere in Germania un pacco indirizzato a una società tedesca a Varsavia spedito per errore, poi avevano allertato il controspionaggio. La cassa era stata aperta nel fine settimana, rivelando la macchina Enigma (nella foto sopra). I polacchi avevano preso disegni, fotografie e ogni dettaglio esterno e interno, avevano riconfezionato il pacco e l’avevano spedito senza che i tedeschi potessero sospettare nulla. Di Enigma in realtà si stava già occupando in Polonia il maggiore Gwidon Langer, capo dell’Ufficio Cifra dei servizi segreti, e pure i francesi, che si erano però arenati proprio nel 1926. Nel giugno 1931, il fratello del colonnello tedesco Rudolf Schmidt che lavora al Chiffrierstelle del Rechsministerium, Hans-Thilo Schmidt, offre ai francesi documenti riservati in cambio di danaro. Agganciato dall’agente Rodolphe Lemoine, e da un ufficiale sperto di codici, il capitano Gustave Bertrand, vende ai francesi il manuale dell’esercito e alcuni codici dell’aeronautica, nonché una descrizione dettagliata di Enigma con fotografie. Poiché i britannici non sembrano interessati a una cooperazione con i francesi, dal 7 all’11 dicembre 1931 Bertrand si reca a Varsavia per incontrare Langer. Mentre i francesi hanno i dati sulla versione militare di Enigma, i polacchi hanno elaborato i modelli matematici per violare quella commerciale, in una cantina del Quartier generale dell’esercito polacco dove dal I settembre 1932 lavorano tre giovanissimi geni della matematica: Marian Rejewski, Jerzy Różycki e Henryk Zygalski. Il primo messaggio viene riportato in chiaro a gennaio 1933 attraverso una formula matematica a sei equazioni, ma i polacchi non lo dicono ai francesi, come non diranno nel 1934 che sono riusciti a realizzare una dozzina di copie di Enigma perfettamente funzionanti.
Da metà dicembre 1938 l’apparecchiatura “Bomba” (nella foto qui sopra) che riportava in chiaro messaggi cifrati non funziona più a causa degli accorgimenti dei tedeschi che riescono a mantenere il buio fino a metà 1939. Quando le cose cominciano a precipitare, i polacchi convocano gli alleati franco-inglesi a una conferenza segreta nella foresta di Pyry e qui, dal 24 al 26 luglio, rivelano tutto. Poi ad agosto consegnano due copie di Enigma ai francesi e una agli inglesi, con i codici matematici di decrittazione elaborati da Rejewski, Różycki e Zygalski. Scoppia la guerra. Gli inglesi a quel punto investono soldi, energie e uomini (arriveranno a diecimila) sul polo di controspionaggio di Bletchey Park, fuori Londra, dove chiamano a lavorare scienziati, matematici, persino enigmisti. E qui ritroviamo Turing, il più eccentrico di tutti. Tutta sregolatezza, con manie che vanno dalla tazza del the legata con una catenella al termosifone per paura di un furto, all’ossessione per la favola di Biancaneve, alle folli corse in bici. Ma è il migliore, è il genio puro.
Quando i crittoanalisti polacchi vengono fatti evacuare in Francia, è lui a recarsi sul continente per poter parlare con loro (i francesi non intendono affatto farli trasferire a Bletchley Park), poiché il 17 gennaio 1940 sono riusciti nuovamente a violare Enigma. Grazie alla sua apparecchiatura “Ragno”, il 4 aprile Turing riesce a riportare in chiaro un messaggio cifrato da Enigma entro le 24 ore, per la prima volta dal 1926. Il suo approccio è di creare un’apparecchiatura in grado di compiere il numero spropositato di calcoli necessari a trovare la combinazione giusta: l’intelligenza artificiale. E la realizza. Ritrova al suo fianco il 30 luglio 1943 due dei tre matematici polacchi, Rejewski e Zygalski (il 9 gennaio 1942 Różycki è morto nell’affondamento della nave su cui viaggiava), ma ormai è il giovane inglese il capo del progetto chiamato Ultra (da Ultra Secret). Le sorti della guerra sono legate ai cervelli di Alan Turing, Alfred Knox, Gordon Welchman, Harold Keen e dal progetto che configura il primo computer della storia. La sistematica violazione del Codice Enigma, che i tedeschi sospetteranno ma su cui non avranno mai alcuna certezza, è destinato a diventare il segreto meglio custodito della seconda guerra mondiale, che sarà violato solo nel 1973 proprio da Gustave Bertrand col libro Enigma ou la plus grande énigme de la guerre. Turing non c’era più dal 1954.
Aveva denunciato un furto in casa e le indagini avevano portato a rivelare un suo legame omosessuale con un diciannovenne. Un crimine gravissimo, nell’Inghilterra di allora. Aveva quindi accettato di sottoporsi alla castrazione chimica, con la somministrazione di estrogeni che gli avevano provocato lo sviluppo del seno. La sua ossessione per la favola di Biancaneve lo aveva indotto ad avvelenare con una siringa una mela nella fruttiera di casa. Ne mangiava una al giorno. Morì così, e pare che proprio per questo la Apple ha adottato il marchio con una mela morsicata. Niente sul suo ruolo nella lotta a Enigma era venuto fuori negli anni del dopoguerra. Adesso la banconota da 50 sterline per un debito che non solo la giustizia inglese, ma anche il mondo libero, non potrà mai ripagare.
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nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
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Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.