23 Luglio
Arriva Boris
Boris Johnson oggi sarà leader dei Conservatori e primo ministro del governo del Regno Unito. Primo problema di BoJo: la guerra delle petroliere degli inglesi con l'Iran. Colpi d'avvertimento dei caccia della Corea del Sud contro un aereo russo. A Roma c'è il governo sul binario morto
Che cosa bolle in pentola? Siamo nell'eterna lotta tra il bene e il male, se vogliamo essere profondi; siamo nel capolavoro di cuori e baionette di Tolstoj, Guerra e pace; siamo nella trama di Bulgakov tra il terrestre e il soprannaturale de Il Maestro e Margherita; siamo (qualche volta) nell'amore (im)possibile del Simenon di Tre camere a Manhattan, in una penombra spezzata da un lampo di rossetto. Voliamo alto, certo, perché mai dovremmo andare rasoterra? La vita è un affare complicato, gli incastri sono difficili, le occasioni (perse) sono sempre troppe, le conquiste sono poche, le gioie diventano l'essenziale che è invisibile agli occhi (Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry) e qui dobbiamo perfino arrabattarci a fare cronaca. Permetteteci di darle un colpo di trucco, ingioiellarla, renderla regale con la corona della letteratura. Poesia? Può darsi, vediamo allora la prosa (alta, se possibile) della contemporaneità. Seguite il titolare di List.
01
Navi e petrolio. L'Europa e Londra in alto mare
La notizia più importante è quella che non è sulle prime pagine dei giornali italiani. Il Regno Unito ha chiesto una missione europea per scortare le navi che attraversano lo Stretto di Hormuz. Gli Stati Uniti hanno auspicato il varo di una coalizione internazionale per controllare il traffico marittimo nel Golfo, l'Unione europea ha fatto orecchie da mercante (un po' sì, un po' no, un forse), gli inglesi sono in piena transizione di potere (oggi Boris Johnson avrà lo scettro dei Tories e poi del governo), la Casa Bianca vuole evitare l'incidente che innesca la guerra.
In questo quadro, gli inglesi si sono ritrovati un problema di eccesso di petroliere: una carica di petrolio iraniano diretta in Siria l'hanno sequestrata le forze speciali della Royal Navy a Gibilterra e una l'hanno presa gli iraniani a Hormuz. L'ultima, la Stena Impero, batte bandiera britannica. Con questo problema...
Che cosa bolle in pentola? Siamo nell'eterna lotta tra il bene e il male, se vogliamo essere profondi; siamo nel capolavoro di cuori e baionette di Tolstoj, Guerra e pace; siamo nella trama di Bulgakov tra il terrestre e il soprannaturale de Il Maestro e Margherita; siamo (qualche volta) nell'amore (im)possibile del Simenon di Tre camere a Manhattan, in una penombra spezzata da un lampo di rossetto. Voliamo alto, certo, perché mai dovremmo andare rasoterra? La vita è un affare complicato, gli incastri sono difficili, le occasioni (perse) sono sempre troppe, le conquiste sono poche, le gioie diventano l'essenziale che è invisibile agli occhi (Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry) e qui dobbiamo perfino arrabattarci a fare cronaca. Permetteteci di darle un colpo di trucco, ingioiellarla, renderla regale con la corona della letteratura. Poesia? Può darsi, vediamo allora la prosa (alta, se possibile) della contemporaneità. Seguite il titolare di List.
01
Navi e petrolio. L'Europa e Londra in alto mare
La notizia più importante è quella che non è sulle prime pagine dei giornali italiani. Il Regno Unito ha chiesto una missione europea per scortare le navi che attraversano lo Stretto di Hormuz. Gli Stati Uniti hanno auspicato il varo di una coalizione internazionale per controllare il traffico marittimo nel Golfo, l'Unione europea ha fatto orecchie da mercante (un po' sì, un po' no, un forse), gli inglesi sono in piena transizione di potere (oggi Boris Johnson avrà lo scettro dei Tories e poi del governo), la Casa Bianca vuole evitare l'incidente che innesca la guerra.
In questo quadro, gli inglesi si sono ritrovati un problema di eccesso di petroliere: una carica di petrolio iraniano diretta in Siria l'hanno sequestrata le forze speciali della Royal Navy a Gibilterra e una l'hanno presa gli iraniani a Hormuz. L'ultima, la Stena Impero, batte bandiera britannica. Con questo problema diplomatico che è anche radioattivo - la reale partita è quella del dossier nucleare di Teheran e lo scontro con gli Stati Uniti - il ministro degli Esteri Jeremy Hunt (che la storia non a caso ha piazzato sulla scacchiera come l'unico avversario di Boris Johnson) ha detto in Parlamento che quello dell'Iran "è un atto di pirateria" e che serve "una missione di protezione marittima internazionale". Europea. Cielo, si sono detti sottovoce nell'Unione, che facciamo? Gas e petrolio servono a tutti, come abbiamo visto su List non ci sono alternative al passaggio a Hormuz, dunque qualcosa bisognerà pur fare per non restare a corto di energia quando arriverà l'inverno. Hunt ha abilmente parlato di un'azione che si affianca a quella degli Stati Uniti perché gli europei hanno il problema del dossier ancora aperto sul nucleare di Teheran, l'accordo di Obama non è più valido per Trump, ma l'Europa in maniera irrealistica ci punta ancora. Sono le illusioni venusiane dell'Europa che di solito svaniscono con un colpo di cannone.
Così, in attesa di scoprire chi vincerà tra Marte e Venere (metafora usata da Robert Kagan in Paradise and Power per descrivere le distanze tra Stati Uniti e Europa), la Germania ci pensa, la Spagna ci riflette, la Francia sembra pronta a salpare, tutti dicono di esserci, ma per ora le navi nelle acque del Golfo sono americane (e inglesi). Si attende il ritorno di Venere (l'Europa) sul pianeta Terra. E in mare.
***
In questo scenario, oggi di celebra il BoJo Day. Boris Johnson diventerà il nuovo leader dei Conservatori e domani sarà il nuovo primo ministro inglese. S'ode un tuono in arrivo a Downing Street.
02
BoJo al numero 10
Traguardo. Boris Johnson si avvia a guidare i Conservatori inglesi e il governo britannico (Foto Ansa)È materiale incandescente da rotativa, Boris Johnson. Ha il fisico che colma ogni spazio, i suoi capelli esondano dall'obiettivo, la giacca trapassa i muri, la cravatta tracima dal sipario. Rumoroso, un trattore sempre acceso, alticcio al mattino, uno spiritaccio da pub notturno, il nostro BoJo. Ha cavalcato la Brexit, poi è sceso da cavallo, s'è grattato la testa e ha detto: e ora che faccio? Io non sono mica Farage. Un minuto dopo ha messo in sella al destriero Theresa May, ha dato un colpo di frusta al cavallo rigorosamente bianco e ha spedito l'amazzone a correre senza meta nella pianura del Belgio. Theresa s'è illusa di poter governare l'Inghilterra dei Brexiteers con la ragione, una cosa che gli inglesi maneggiano fino a un certo punto, la ratio. Missione impossibile, gli inglesi sono una formidabile squadra che arriva ai mondiali, fa sognare, ma poi prende regolarmente gol in contropiede. Di Theresa è rimasta in pagina una galoppata fiera, tenace, ma donchisciottesca, la caccia alla volpe di Bruxelles per lei s'è fermata di fronte alla spingarda dell'abilissimo Jean-Claude Juncker, il lussemburghese scudato le ha cucito addosso un abito tutto pizzi e merletti giuridici, una camicia di forza: la Brexit a pagamento, la Brexit con la palla al piede, la Brexit sempre (in)compiuta, la Brexit senza exit. My God. Lei è tornata in patria nell'extra lusso privè di Westminster con la speranza di sfangarla, è affondata in Parlamento troppe volte, ha bevuto l'acqua torbida del Tamigi, alla fine è caduta, esausta.
Alle sue spalle c'era la maschera da Jocker di Boris Johnson che sorrideva come un angioletto con in mano uno stiletto insanguinato... what a surprise. Aperta la crisi, BoJo s'è gettato nel pentolone da Obelix della sfida dei conservatori inglesi, citando Orazio, agitando i volumi di Churchill, sognando Trafalgar e sentendosi come minimo un ammiraglio Nelson, Johnson ha fatto la sua corsa sventolando la Union Jack e una nostalgia imperiale che fa ballare e culla i sogni degli inglesi. Oggi sarà incoronato. E per lui sarà un nuovo inizio. E probabilmente anche la fine. Potrebbe sorprenderci, ridurre l'ammutinamento del Bounty conservatore, salpare e uscire dalla trappola della Pitcairn solitaria dei Tories, ma non sarà facile perché il Partito conservatore ha la vocazione di Chrono che mangia i suoi figli, dunque BoJo dovrà guardarsi a sua volta le spalle, perché il suo piano di "do or die", farlo o morire, uscire dall'Unione entro il 31 ottobre a ogni costo, non ha tutto il supporto parlamentare che serve all'impresa. Lui allarga il sorriso e mostra le fauci di una tigre indiana (ah, l'antico impero, rieccolo), sta scrivendo il suo discorso per incantare la Camera dei Comuni. La retorica è il suo pezzo forte, il coraggio è extralarge, la cultura lo precede con una bottiglia di Gin. Farà rumore, questo è sicuro. Vedremo presto se sarà quello del colpo di cannone o il servizio da the di Downing Street che si frantuma sul pavimento. Il suo primo test sarà nel Golfo. C'è una petroliera inglese prigioniera degli iraniani, la partita inglese si gioca sempre in acqua. Che storia.
***
Che facciamo? Andiamo nel Pacifico. Che pacifico non è. Da quelle parti hanno il grilletto facile. La mattina comincia con un problema di spazio aereo.
03
Tensione volante tra Corea del Sud e Russia
La Corea del Sud ha fatto decollare i suoi caccia per intercettare un bombardiere russo che ha violato lo spazio aereo. I caccia di Seul hanno sparato alcuni colpi di avvertimento contro l'aereo di Mosca che per due volte ha violato lo spazio aereo. L'episodio è avvenuto vicino alle isole Dokdo (le Rocce di Liancourt), contese con il Giappone, "in violazione dei trattati internazionali", secondo la Corea del Sud. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Che facciamo ora? Aspettiamo il treno. Ieri abbiamo avuto la dimostrazione di quanto sia fragile la rete di infrastrutture in Italia.
04
Treni ko e sicurezza delle infrastrutture
È bastato poco, "una sigaretta", dicono gli anarchici che hanno rivendicato l'atto, per mandare in tilt il traffico ferroviario in Italia. Incendiare una centralina a Firenze e oplà, il gioco è fatto e l'Italia s'è fermata. Ritardi dei treni fino a 240 minuti. Sabotaggio. Questa l'ipotesi di indagine. Quello sul quale bisognerebbe concentrarsi ora è il tema della sicurezza. Esiste un piano? La mappatura delle infrastrutture critiche è in ritardo di 11 anni. Ma per la prima volta vede il traguardo. È una buona notizia. E i fatti di ieri dimostrano la necessità del piano più che mai. C'è una direttiva europea, la 114 del 2008, c'è anche la mappa, deve muoversi il Parlamento. Il dossier da ottobre è in fase di realizzazione a Palazzo Chigi, i settori sono quelli che costituiscono il "sistema nervoso" del Paese: gas, petrolio, elettricità, ferrovie, aeroporti, porti, strade e autostrade. Due i temi che si intrecciano: le infrastrutture critiche a livello nazionale e quelle di rilevanza a livello europeo. Quello che accade in Italia e all'estero può avere un impatto in tutta Europa. Molti lettori ricorderanno il blackout del 2003, il paese rimase al buio per molte ore dopo un incidente in Svizzera. Buio. Scoprire che senza energia non c'è la quotidianità.
***
Come va la crisi (in)finita di governo? Bene, prosegue. E non ha una soluzione. La crisi del binario. E della Tav. La crisi anche della parola, alla fine questo dibattito si consuma e logora fino a diventare noioso. Facciamo un rapido punto nave. Servono mappa, sestante e una bottiglia di rum.
05
Il governo sul binario morto
Eccoci qua, a riassumere una giornata a cui ne seguirà un'altra tutta uguale. Note rapide sul taccuino del cronista:
- Salvini dice che il ministero delle Infrastrutture è fondamentale e il ministro (Toninelli) "deve lavorare per far viaggiare gli italiani".
- Replica di Toninelli, sempre sul pezzo: "Io blocco la Tav? Lui non blocca le ong".
- Toninelli, sempre lui, ha defenestrato dal ministero l'unico esperto pro-Tav, Pierluigi Coppola, quello che non firmò il parere contrario all'opera.
- Luigi Di Maio commenta: "Qualcuno gioca a spaccare il governo e l'Italia". Qualcuno chi?
- Ieri Dario Franceschini ha aperto a un dialogo con i Cinque Stelle. Tutti contro, per una volta Zingaretti e Renzi sono d'accordo. Da notare la sobria reazione di Carlo Calenda, sempre pronto a entrare e uscire dal partito: "Se facciamo un'alleanza con M5S io me ne vado subito", ha detto alla Festa dell'Unità a Roma. "Io non intendo fare la scissione - ha aggiunto - voglio allargare e non spaccare nel Pd". La scissione. Calenda. Grande notizia: esistono i "calendiani". Altrimenti cosa si scinde, l'atomo?
C'è altro? Per la serie processi, complotti, cospirazioni, verdetti:
- Calogero Mannino è stato assolto per la seconda volta nel processo Stato-Mafia. "Adesso lasciatemi in pace", ha commentato. E ha ragione.
- Roberto Formigoni ha avuto gli arresti domiciliari. Dicono i magistrati: "Ha compreso i suoi sbagli".
- Fiume di intercettazioni di Paolo Arata, imprenditore, ex deputato di Forza Italia, il protagonista del caso Siri-Lega: "Un po' i politici li conosciamo, ma i politici sono come le banche, li devi usare. Ogni volta che li usi, paghi, basta! Non è che c'è l'amico politico, non c'è l'amicizia in politica".
È bello leggere cose che si ispirano ai grandi ideali. Come dice Gordon Gekko, "è tutta una questione di soldi, il resto è conversazione". Andiamo in Borsa, non a Wall Street, a Shangai.
06
Lo Star Market di Shangai affonda
Toh, chi si rivede. Chi ha puntato i suoi risparmi sul mercato dei titoli tecnologici di Shangai è pregato di prenotare al più presto una visita dal neurologo per valutare i danni post-boom. Ieri avevamo avvisato i naviganti poco navigati: occhio all'illusione da razzo a decollo verticale dello Star Market cinese. Lo sboom è arrivato dopo 24 ore, mentre scriviamo le quotazioni delle aziende sul listino stanno colando a picco. Svariati titoli hi-tech stanno viaggiando in rosso a doppia cifra. Vale quello che abbiamo scritto ieri, prudenza e tenete sempre in mente le due regole di Warren Buffett: prima regola, non perdere soldi; seconda regola, non dimenticare la prima regola.
***
A proposito di decollo a razzo, salutiamo un uomo che ha reso possibili i viaggi spaziali, Chris Kraft.
07
L'ultimo volo. Chris Kraft
Il presidente Ronald Reagan e Chris Kraft al Johnson Space Center il 13 novembre del 1981 (Foto Nasa)Quanti voli ha visto, Chris Kraft. Oggi è il suo turno, ultimo decollo, via, in un altro mondo. Aveva 95 anni, la Nasa lo saluta come una leggenda dell'avventura spaziale. Era il direttore di volo, il primo della Mission Control dell'Agenzia, dal 1958. "L'America ha perso davvero un tesoro nazionale con la morte del suo primo pioniere, il direttore di volo Chris Kraft", ha scritto Jim Bridenstune, amministratore della Nasa. Inventò le operazioni e procedure di missione e controllo, era lui a "lanciare" gli astronauti nello spazio, fu lui a creare l'ambiente dove si sono prese nel corso della storia decisioni cruciali: il via libera o no alle missioni, le comunicazioni tra spazio e terra, il monitoraggio delle rotte spaziali, la soluzione di problemi in tempo reale e il recupero degli equipaggi. Tutto questo è difficile sulla Terra, nello spazio diventa un'impresa titanica.
***
Imprese titaniche ne abbiamo? Senza alcun dubbio c'è quella dell'amore.
08
Parliamo d'amore (e eros)
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore? Certo, è il titolo di un libro di Raymond Carver, ma qui siamo nel campo della filosofia, entriamo nel mondo delle prime e ultime cose. L'amore è malato scrive Byung-Chul Han in questo libro intitolato "Eros in agonia" e sì, lo è, lo vediamo (e sentiamo) questo scricchiolìo sinistro nella cronaca di ogni giorno. Il nemico è l'individualismo contemporaneo, la dissoluzione dell'altro nell'io, certo. Ma quello che incombe e ruba ogni sogno è la fine dell'esperienza assoluta che si proietta nell'amato e nell'amata.
È un libro per combattenti, "Eros in agonia", per chi ci crede, per chi ama, per chi coltiva le parole come essenza, per chi non cede a quello che viene definito "addomesticamento" dell'amore che diventa "una forma di consumo priva di rischio e pericolo, priva di eccesso e follia". Un luogo smaterializzato e senza impegno alcuno dove "sofferenza e passione si arrendono a eccitazioni e a sentimenti piacevoli privi di conseguenze". Il peggior nemico dell'amore è il controllo delle passioni. Innamoratevi. Senza cadere nel tranello del controllo di tutto. Finirete per perdere tutto. E arruolarvi nella legione straniera per dimenticare l'indimenticabile. Che vita complicata è quella del cuore. Buona giornata.
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prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.