26 Luglio

Pedro, Pablo e la corrida del governo (im)possibile

Trattative fallite tra Sanchez e Iglesias, fiducia in parlamento ko, la Spagna rischia di andare un'altra volta alle elezioni. Maite Carpio racconta il suk politico tra il Partito socialista e Podemos

di Maite Carpio

Come anticipato su List,  il PSOE non e riuscito a formare il governo di coalizione con Unidas Podemos e la Spagna si ritrova ancora con un esecutivo di transizione. I numeri dell’investitura del candidato presidente sono stati questi: 155 voti a favore, 124 no della destra che si è presentata compatta e 67 astensioni, inclusa quella di Podemos, il colpo definitivo per impedire la nomina di Sánchez come nuovo presidente. 

La trattativa è andata avanti fino all’ultimo sangue, ma  Pedro e Pablo non hanno trovato l’accordo. Il clima in aula era in realtà di amarezza, sopratutto tra le file della sinistra spagnola che si sentiva addosso il peso  di un’occasione persa. Ma le condizioni per l’intesa non ci sono state.  Come abbiamo raccontato precedentemente, la posta personale delle due formazioni era troppo ingombrante. Iglesias si giocava la sua leadership nel suo Movimento e Sanchez la garanzia di una legislatura possibile. Nell’ultima trattativa al suk, il PSOE aveva offerto alla controparte una vicepresidenza sociale e tre ministeri: salute, casa e uguaglianza. Ma Podemos non si è accontentato e  ha giocato l'azzardo di una  richiesta impossibile, quella del ministero del Tesoro e quello del Lavoro. Sanchez ha risposto che del Tesoro se ne poteva occupare solo qualcuno che avesse la capacità dimostrata, l’esperienza giusta e che fosse pronto a condividere le scelte con il Parlamento. Stessa cosa per la delicatissima questione del lavoro in un paese che ha uno dei tassi di disoccupazione più alti d'Europa. È seguito uno scambio pesantissimo. Sanchez ha accusato Iglesias di esagerare nelle sue pretese: “Lei vorrebbe controllare il 100 per cento delle entrate e il 50 per cento della spesa, quando avete solo il 25 per cento dei seggi parlamento.” 

Pedro Sanchez (a destra) durante la seduta del Parlamento spagnolo (Foto Ansa)

Sanchez sapeva che le due culture erano in partenza inconciliabili, ma ha voluto...


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