9 Agosto
Fitch: le elezioni faranno bene all'Italia
L'agenzia di rating conferma il giudizio BBB e l'outlook negativo: "In caso di elezioni, vediamo un moderato potenziale di rialzo della sostenibilità del debito e una politica economica di supporto alla crescita". Perché Salvini non poteva non aprire la crisi. Quando si vota? Caccia a ottobre rosso
Come sta la crisi? Molte bene. Ieri qualcuno aveva preso quei tipi di List come degli inguaribili bastian contrari. Il titolare in tv a Cnbc aveva detto la mattina presto che "la crisi di governo farà bene all'economia", mentre Lorenzo Castellani nel primo pomeriggio aveva raccontato che per i mercati il sottosopra di Palazzo Chigi non era per niente una cattiva notizia. Uno, due colpi. E il terzo? Eccolo qui, un colpo di dritto da fondo campo, si stampa sulla riga, punto e partita.
01
Fitch conferma rating e outlook dell'Italia
Abbiamo una certa vocazione a andare controcorrente, ma sempre a ragion veduta. Quello che scriviamo di solito accade con regolarità. L'agenzia Fitch alle 22.00 in punto ha confermato il rating BBB dell'Italia con l'outlook che resta negativo, ma soprattutto ha confermato quanto pensiamo e scriviamo sulla crisi di governo e il voto anticipato:
In caso di elezioni, vediamo un moderato potenziale di rialzo della sostenibilità del debito a medio termine nel caso in cui un nuovo governo sia più stabile e un orizzonte più ampio di programmazione faciliti qualche aggiustamento di bilancio, nonché una politica economica di supporto alla crescita.
Perfetto. La crisi di governo e il voto fanno bene all'economia. Ci sono sempre i condizionali, ovvio, ma la realtà è quella che abbiamo descritto, la fine di un'alleanza diventata corrosiva per il sistema industriale italiano, è una buona notizia. E prima o poi anche i mercati - che spesso non colgono le sfumature della politica italiana - registreranno il fatto per quello che è, un nuovo inizio, un evento necessario per fare chiarezza nel quadro politico.
La decisione di Fitch è molto favorevole all'Italia, soprattutto se consideriamo l'evoluzione delle ultime ore. Fitch mantiene invariato il nostro rating e fa notare come "negli ultimi mesi il sentiment dei mercati obbligazionari è migliorato nei confronti...
Come sta la crisi? Molte bene. Ieri qualcuno aveva preso quei tipi di List come degli inguaribili bastian contrari. Il titolare in tv a Cnbc aveva detto la mattina presto che "la crisi di governo farà bene all'economia", mentre Lorenzo Castellani nel primo pomeriggio aveva raccontato che per i mercati il sottosopra di Palazzo Chigi non era per niente una cattiva notizia. Uno, due colpi. E il terzo? Eccolo qui, un colpo di dritto da fondo campo, si stampa sulla riga, punto e partita.
01
Fitch conferma rating e outlook dell'Italia
Abbiamo una certa vocazione a andare controcorrente, ma sempre a ragion veduta. Quello che scriviamo di solito accade con regolarità. L'agenzia Fitch alle 22.00 in punto ha confermato il rating BBB dell'Italia con l'outlook che resta negativo, ma soprattutto ha confermato quanto pensiamo e scriviamo sulla crisi di governo e il voto anticipato:
In caso di elezioni, vediamo un moderato potenziale di rialzo della sostenibilità del debito a medio termine nel caso in cui un nuovo governo sia più stabile e un orizzonte più ampio di programmazione faciliti qualche aggiustamento di bilancio, nonché una politica economica di supporto alla crescita.
Perfetto. La crisi di governo e il voto fanno bene all'economia. Ci sono sempre i condizionali, ovvio, ma la realtà è quella che abbiamo descritto, la fine di un'alleanza diventata corrosiva per il sistema industriale italiano, è una buona notizia. E prima o poi anche i mercati - che spesso non colgono le sfumature della politica italiana - registreranno il fatto per quello che è, un nuovo inizio, un evento necessario per fare chiarezza nel quadro politico.
La decisione di Fitch è molto favorevole all'Italia, soprattutto se consideriamo l'evoluzione delle ultime ore. Fitch mantiene invariato il nostro rating e fa notare come "negli ultimi mesi il sentiment dei mercati obbligazionari è migliorato nei confronti dell'Italia". Fitch spiega che "i rendimenti dei titoli di Stato decennali italiani sono scesi all'1,4 per cento a fine luglio dal 2,4 per cento di fine maggio 2019. Ciò riflette anche le aspettative del mercato secondo cui i tassi di interesse di politica monetaria rimarranno bassi più a lungo e la possibilità che la Bce riprenda il programma di acquisti di titoli di Stato". Il clima dunque è accomodante, a condizione che la crisi sia rapida e con una soluzione politica chiara: l'Italia ha bisogno di un governo stabile, senza contraddizioni, con una politica di sviluppo industriale, investimenti. Sono le ragioni che hanno convinto Salvini a rompere l'alleanza e chiedere il voto anticipato. Sono una premessa, non la conclusione. Sono una mappa, non il tesoro.
***
E la crisi di governo a che punto è del suo percorso? Ecco un rapido giro di giostra.
02
La Lega presenta la sfiducia al Conte assenteista
Sedia vuota al centro nei banchi del governo in Senato. È quella di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio (Foto Ansa)La Lega ha presentato la mozione di sfiducia al premier Conte e nel testo il premier viene censurato perché non era presente in aula a Palazzo Madama per ribadire la posizione favorevole del governo sulla Torino-Lione. La conferenza dei capigruppo del Senato è stata convocata per lunedì, deciderà sui tempi della votazione. Convocata anche quella della Camera su richiesta di Conte che così "parlamentarizza" la crisi. I Cinque Stelle stanno chiaramente cercando di perdere tempo per prendere tempo. Provano a organizzarsi per il voto anticipato, sperano perfino di far deragliare il piano di Salvini. Alleanza tra Cinque Stelle e Pd? Difficile, ma Salvini è uno che vede lungo e tira calci in avanti e avvisa sul futuro "inciucio", meglio non fare scherzi. Che giostra medievale, la politica italiana.
03
Salvini avvisa i naviganti: alleanze? prima la data del voto
Salvini non scopre le sue carte e sulle alleanze avvisa i naviganti: "Prima la data delle elezioni, poi vedremo". Che cosa significa questa frase? Che Salvini è abile nel mantenere il suo potere negoziale, sta dicendo ai potenziali alleati - Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi - che devono comportarsi con correttezza in Parlamento e non assecondare la tattica dilatoria del Movimento Cinque Stelle e del Partito democratico. Berlusconi, che sarà in declino, ma resta pur sempre lesto, coglie la palla al volo è fa una nota per dire che non è il caso di fare "giochetti". Silvio c'è (e figuriamoci se non c'era), bisogna vedere se Salvini vuole imbarcarlo. Non è detto che sia necessario, pubblicheremo su List tra qualche ora delle mappe di previsioni elettorali dei collegi molto interessanti. Forse troppo.
C'è altro? Il Movimento Cinque Stelle preso in contropiede da Salvini ha ripreso l'antica linea del "vaffa" a todos e così ecco i pentastellati dare del "giullare" a Salvini, Di Maio sfidare il leader leghista sul taglio dei parlamentari, Casaleggio dire che Salvini "gioca d'azzardo". La sensazione è che abbiano problemi nell'aggiornamento del software di generazione automatica di slogan grillini. Tutto da rifare.
Tutto questo tocca solo la superficie del mare della politica in tempesta. Proviamo a fare un'immersione da palombari nella crisi di governo. Immersione rapida.
04
Il falso tabù del voto anticipato
Le elezioni anticipate in Italia sono accolte sempre con incipriato stupore, ma in realtà ci troviamo di fronte al normalissimo fatto della politica: le "snap elections" sono chiamate dai leader quando sentono di essere forti, quando vogliono allontanare la minaccia di un partito concorrente, quando pensano di poter lanciare una scalata su una formazione avversaria e così via in una serie di casi di scuola che hanno un solo obiettivo: vincere il voto.
Salvini ha colto tutti in anticipo, rotto i canoni della tradizione politica e osato fare quello che nessuno immaginava fosse possibile: aprire una crisi di governo in pieno agosto. Sorpresa? Non se si guarda a Salvini come quello che è: un fenomeno contemporaneo, fatto di immediatezza, calcolo e intuito per "cogliere l'attimo" in una società accelerata e compressa. Go social. Il leader della Lega ha scelto la via diretta per risolvere un conflitto nella maggioranza che non aveva più una credibile soluzione nella normale dialettica politica. Le elezioni anticipate servono a fare chiarezza, nel nostro orizzonte non sono mai state un "se" ma un "quando" per il semplice motivo che la mappa politica italiana è in transizione dal voto del 2013, è una terra di mezzo i cui confini non sono ben disegnati. Andare alle urne serve a fissare un dato di sistema, restituire lo scettro al suo legittimo possessore, l'elettore.
05
Il Governo Frankenstein. L'esperimento (im)possibile
Si può fare! Frankenstein Junior. Anche qui non finisce benissimo.L'unico format possibile - l'alleanza tra Cinque Stelle e Lega, il Governo Frankenstein - è ancora maggioritario nel paese, ma si è rivelato un assemblaggio che produce il rigetto degli organi. È un dato inesorabile dell'esperimento che alla fine ha dovuto accettare anche Salvini, il quale non voleva affatto chiudere la legislatura così in anticipo. Alla decisione non ha concorso soltanto il pessimo rapporto tra alleati, sia chiaro, Salvini ha valutato il contesto, pesato il consenso, cercato di vedere le potenzialità e i giochi sono apparsi chiari, meglio rompere adesso e provare a incassare il consenso che è alto e ancora in ascesa. La forza dei numeri.
Quelli che nei giorni pari grondavano disperazione per i "barbari" a Palazzo Chigi, quelli che nei giorni dispari s'inalberavano contro il governo giallo-verde, oggi dicono che le elezioni non vanno bene. Ma come? Protestano proprio ora che c'è la possibilità di cambiare cavallo in corsa? Curioso ragionamento, in realtà si teme il voto per la semplice ragione che non avendo niente da proporre come pars construens, interpretavano il facile copione della pars destruens. Il mondo abbonda di critici, scarseggiano quelli che parlano poco e fanno molto. Le elezioni - quando arriveranno - convengono a Salvini, a Giorgia Meloni, ma non agli altri. Siamo in un ciclo politico conservatore, tutto a destra, non solo in Italia. E siamo anche immersi in un quadro dove emergono leadership europee che vanno al voto per "liberarsi" della presenza di partiti anti-sistema al proprio fianco. Boris Johnson punta al voto anticipato per ridimensionare il Brexit Party di Nigel Farage, Pedro Sanchez in Spagna va alle urne per domare i descamisados di Podemos, Salvini ha un problema con i Cinque Stelle e lo regola nell'urna. È lo scontro tra i partiti tradizionali, presenti sul territorio e dentro le istituzioni e le formazioni movimentiste e anti-sistema che sono nate in questi anni di crisi del funzionamento della democrazia in Europa e non solo.
06
Sfatare subito la mitologia dell'uscita dall'euro
A proposito di mainstream e luoghi comuni da sfatare, Salvini dovrà dire chiaramente ai mercati - e a un pezzo che conta dell’informazione globale che non lo conosce e poco sa della politica italiana - che la Lega è fermamente per l’Euro e per il negoziato europeo. È una questione di maturazione e affermazione della sua leadership nel momento in cui si propone come candidato premier (con alte probabilità di vittoria) di un paese membro del G7, seconda manifattura d’Europa, terza economia e paese fondatore dell’Unione. La prova della bontà delle sue parole è nella storia della Lega, partito che governa - nell’euro e con l’euro - Lombardia e Veneto, due tra le regioni più ricche d’Europa.
Salvini ha scelto la via delle elezioni anticipate perché quella era la strada già tracciata: prima il sorpasso storico su Forza Italia nel marzo del 2018, poi il sottosopra del voto europeo con il boom del 35 per cento e il rovesciamento dei rapporti di forza al governo con i Cinque Stelle, ancora la catena di vittorie in tutte le elezioni regionali, infine i sondaggi che lo danno verso quota 40 per cento. Nessun leader politico sulla faccia della terra di fronte a questi fatti sta fermo contando i seggi parlamentari di una forza che vale il doppio e fa il junior partner in un governo che non funziona. Il format tra Lega e Cinque Stelle era l'unico possibile in una situazione che via via s'è fatta impossibile. La distopia grillina si è rivelata inconciliabile con il partito dei ceti produttivi. Il problema non è la Tav, ma la visione del mondo.
07
Un po' di storia: tutto comincia nel 1992
La genesi di questo scenario in realtà è frutto di un ciclo lungo trent'anni che comincia nel 1992 con la grande crisi della Lira che condusse il governo di Giuliano Amato a varare una manovra da 100 mila miliardi di lire - la più grande della storia italiana - e un prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani. La leggenda dice che la causa fu la speculazione di George Soros, la realtà è che fu il primo caso (basta leggere i documenti di Bankitalia con attenzione) di asimmetria europea causata dai tassi d'interesse della Germania appena riunificata. Era il preludio dello squilibrio europeo che è giunto fino a noi. Da quel momento la storia politica italiana accelera e passa attraverso una serie di shock - la decimazione del sistema politico da parte della magistratura, l'arrivo sulla scena di Silvio Berlusconi, l'emersione della questione settentrionale e della Lega di Umberto Bossi, la nascita di un partito post-comunista a sinistra. Dal 1992 a oggi l'Italia ha vissuto nella bolla del berlusconismo e dell'antiberlusconismo, una riedizione dei guelfi e dei ghibellini. La chiusura dell'avventura del Cavaliere è diventata un altro passaggio del nostro romanzo e, ancora una volta, come fu nel 1994 per la figura di Silvio, è uscito dalle pagine l'imprevisto: Beppe Grillo. Un passaggio in fondo dal registro coerente: dall'uomo delle televisioni a quello di spettacolo, un comico. Lo straordinario laboratorio politico italiano - lo è sempre stato fin dai tempi di Dante Alighieri in esilio e poi Niccolò Machiavelli che scrive "Il Principe" - ha anticipato quello che è poi accaduto in tutto il mondo. L'arrivo in Parlamento del Movimento Cinque Stelle ha cambiato lo scenario, il sistema è diventato tripolare (Centrodestra, centrosinistra e pentastellati) e da quel momento instabile e dunque ingovernabile.
Il requiem della Seconda Repubblica è arrivato con quelle elezioni, ma la Terza Repubblica non è ancora iniziata perché quello scenario nel 2018 è cambiato ancora: il Partito democratico dopo la fulminante (in tutti i sensi) parentesi di Matteo Renzi è finito com'era logico nel mare in tempesta della grande crisi dei partiti socialdemocratici in Europa, Forza Italia ha "esaurito la sua spinta propulsiva" (copyright di Enrico Berlinguer), i grillini hanno raccolto voti anti-sistema senza porsi il problema di essere un domani nel sistema. Queste tre crisi di identità politica - che non a caso si sono manifestate in sequenza, una dietro l'altra - alla fine hanno aperto la strada alla Lega tutta a destra di Salvini, il partito che oggi ha l'identità più netta di tutti. Questo è il dato di sistema che ha innescato il voto anticipato. La conseguenza è che la Lega è un partito che nelle simulazioni di voto e distribuzione dei seggi tra Camera e Senato vince in tutte le combinazioni e conquista quasi tutti i collegi uninominali. Salvini correrà da solo? Come ha detto ieri pomeriggio, "non è ancora deciso", ma potrebbe farlo e puntare dopo alla costruzione di una maggioranza con una premiership forte. Intanto, è già in campagna elettorale con il suo "Estate italiana tour" che qualcuno sbeffeggiava e ora s'è capito che faceva parte della sceneggiatura del Capitano.
08
Quando si vota? Caccia a Ottobre Rosso
Domanda sul taccuino del cronista: quando si vota? "Caccia a Ottobre Rosso" è il nome in codice della missione politica. La data non è certa, si pensa a uno scioglimento delle Camere intorno al 20 agosto e alle elezioni a metà ottobre, ma naturalmente sono partite una serie di grandi manovre per ritardare i piani del leader della Lega, farlo scivolare su "una saponetta" e vedere che succede. Maggioranze alternative in Parlamento? Fino a ieri non esistevano, ma da questo momento siamo in una nuova fase politica, quella della partita per cercare di scollinare il voto a primavera 2020, un po' più tardi, il tempo di organizzarsi e non si sa bene poi per cosa, visto che dare alla Lega altri mesi di campagna elettorale in cui Salvini può denunciare "l'inciucio" contro gli elettori e il suo partito, la manovra di palazzo, il complottone contro il popolo sovrano, sarebbe un suicidio collettivo. Per fortuna dell'Italia al Quirinale c'è un una figura politica esperta e equilibrata come Sergio Mattarella. È iniziato un nuovo romanzo della storia italiana: la crisi di governo sotto l'ombrellone. Un inedito, saremo qui con voi tutta l'estate e l'autunno a raccontarlo. Buona lettura a tutti.
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soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.