11 Agosto

Il piano salva seggi. Pericolo per il Pd, boom per la Lega

Le grandi manovre per la formazione di un "governo del rinvio" tra Cinque Stelle e Partito democratico. La debolezza del piano di Renzi e Di Maio, il grande pericolo per il Pd, la forza dei numeri della Lega, il rischio di far decollare a razzo Salvini


Che succede? Niente di inedito, esaurito il gioco del cerino, è partito il gioco delle tre carte. Che cosa è? Tutti quelli che non vogliono le elezioni truccano il mazzo per non dire l'inconfessabile, cioè che le elezioni anticipate sarebbero la loro fine politica. 

Ecco dunque nascere quello che fino a ieri sembrava impossibile: l'alleanza tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico per fare un "governo istituzionale". Marco Pannella lo avrebbe definito  "inciucio" e "papocchio". Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, disse che la via maestra era quella delle elezioni, ma l'ex segretario Matteo Renzi non è dello stesso avviso. Ancora una volta, l'epicentro della crisi politica è il Pd, il partito-blob, ancora in cerca di forma e autore.

I gruppi parlamentari del Pd sono espressione dell'ex segretario, una dissoluzione delle Camere metterebbe fine al potere residuo di Renzi, il quale non ha mai mollato la presa sul partito. Zingaretti in caso di voto farebbe le liste, con i suoi candidati potrebbe approfittare nelle urne dello smarrimento dei Cinque Stelle, ma Renzi gli impedisce di esercitare i suoi poteri di segretario e va detto che lo stesso Zingaretti finora non è sembrato all'altezza della leadership, non sa imporsi, appena è iniziata la partita del voto anticipato ha pronunciato una sola parola: "unità". Che in questo caso fa rima con debolezza. E si vede. 

Per sapere, per capire, ecco le mappe di Agi/YouTrend che proiettano il voto sui collegi. La prima è sul Senato, la Lega che corre da sola: 

La seconda è sempre sul Senato, ma prevede l'alleanza tra Lega e Fratelli d'Italia: 

La terza è sulla Camera, con la corsa del centrodestra unito:

Tutto chiaro no? Siamo di fronte a un dominio leghista e a un ciclo che si conferma tutto a destra. E il risultato non è ottenuto con...


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