4 Settembre
Conte fa il bis, Di Maio non molla, il Pd non guida la macchina
Il Conte bis è partito, mezza squadra di governo è all'esordio. Di Maio va agli Esteri, i Cinque Stelle piazzano Fraccaro sottosegretario alla Presidenza, il Pd è fuori da Palazzo Chigi, tra i dem c'è una sola figura esperta, è quella di Franceschini. BoJo sconfitto ai Comuni, chiede il voto il 15 ottobre. E perde ancora
Il Conte bis è partito, nessuno può dire oggi quanto sarà lunga la crociera, ma il governo ha cominciato la sua traversata. Nel governo non ci sono grandi nomi, fa eccezione quello di Dario Franceschini, che sarà la mano esperta del Pd in Consiglio dei ministri, e questo può far pensare che in fondo nessuno ci creda troppo, ma in realtà un tono meno roboante di quello precedente è utile, fa bene al governo. Meno parlano, più durano. Conte è certamente il personaggio in ascesa, ha raddoppiato, è in quello che viene definito "stato di grazia" (e poi vedremo quanto durerà, per ora c'è e si vede) ma bisogna guardare forse con più attenzione a Di Maio: ha piazzato Fraccaro nella macchina di Palazzo Chigi, dove resta anche Spadafora e di ministri che fanno riferimento al suo rivale di partito, Roberto Fico, c'è poco o niente. Di Maio dal negoziato dei ministri è uscito più bene di quanto si potesse immaginare. Il Pd ha un problema serio, in nome della sempre presente "responsabilità nazionale" e via discorrendo con la retorica alla fine fa quello che nella coalizione dona sangue, a cominciare dalla distribuzione dei posti di potere (e qualcosa si è cominciato a vedere anche nei sondaggi) dove i conti dei posti chiave sono in evidente sfavore dell'ala rossa della coalizione. I dem non hanno una figura dentro l'officina di Palazzo Chigi e se non controlli cosa accade nelle stanze dove si forgiano i provvedimenti per il Consiglio dei ministri, parti in netto svantaggio. Come si recupera? Con la distribuzione delle deleghe ai sottosegretari. Prima di andare a vedere l'esito (e il prossimo capitolo) della crisi, mettiamo in fila i fatti che contano oltre i nostri confini. Seguite il titolare di List.
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BoJo perde e chiede il voto il 15 ottobre.
...Il Conte bis è partito, nessuno può dire oggi quanto sarà lunga la crociera, ma il governo ha cominciato la sua traversata. Nel governo non ci sono grandi nomi, fa eccezione quello di Dario Franceschini, che sarà la mano esperta del Pd in Consiglio dei ministri, e questo può far pensare che in fondo nessuno ci creda troppo, ma in realtà un tono meno roboante di quello precedente è utile, fa bene al governo. Meno parlano, più durano. Conte è certamente il personaggio in ascesa, ha raddoppiato, è in quello che viene definito "stato di grazia" (e poi vedremo quanto durerà, per ora c'è e si vede) ma bisogna guardare forse con più attenzione a Di Maio: ha piazzato Fraccaro nella macchina di Palazzo Chigi, dove resta anche Spadafora e di ministri che fanno riferimento al suo rivale di partito, Roberto Fico, c'è poco o niente. Di Maio dal negoziato dei ministri è uscito più bene di quanto si potesse immaginare. Il Pd ha un problema serio, in nome della sempre presente "responsabilità nazionale" e via discorrendo con la retorica alla fine fa quello che nella coalizione dona sangue, a cominciare dalla distribuzione dei posti di potere (e qualcosa si è cominciato a vedere anche nei sondaggi) dove i conti dei posti chiave sono in evidente sfavore dell'ala rossa della coalizione. I dem non hanno una figura dentro l'officina di Palazzo Chigi e se non controlli cosa accade nelle stanze dove si forgiano i provvedimenti per il Consiglio dei ministri, parti in netto svantaggio. Come si recupera? Con la distribuzione delle deleghe ai sottosegretari. Prima di andare a vedere l'esito (e il prossimo capitolo) della crisi, mettiamo in fila i fatti che contano oltre i nostri confini. Seguite il titolare di List.
01
BoJo perde e chiede il voto il 15 ottobre. Respinto dai Comuni
Boris Johnson è stato sconfitto due volte a Westminster: la Camera dei Comuni ha approvato in via definitiva, con 327 voti favorevoli 327 e 299 contrari, il disegno di legge Benn - la legge anti no-deal - che domani passa all'esame della Camera dei Lord. La legge prevede che Londra chieda un'estensione della Brexit fino al 31 gennaio se entro il 19 ottobre non ci sarà un accordo con Bruxelles. BoJo è passato al contrattacco: "Questa legge è studiata per capovolgere il più grande voto democratico della nostra storia". Zac. E mozione per chiedere il voto il 15 ottobre. Jeremy Corbyn ha affermato: "Vogliamo il voto, ma non nella data che chiede Johnson". La mozione che fine ha fatto? Respinta. Secondo ko per Boris. Hanno votato sì, 298 parlamentari e 56 contro. Per legge, la mozione aveva bisogno di un quorum di due terzi, vale a dire dell'appoggio almeno di 434 deputati. Brutta giornata per il primo ministro. Sembra l'Italia. E invece sono inglesi. E come diceva il poeta Novalis, "ogni inglese è un'isola".
C'è altro? Tre brevi notizie che sono il preludio di grandi eventi futuri.
Rohani no limits. Com'è radioattivo il presente. Basta digitare la voce "Iran" e il contatore geiger svalvola di brutto. Il presidente iraniano - che passa per un moderato, pensate un po' cos'è il resto della truppa di Teheran - ha annunciato la terza fase di dietrofront dall'accordo di non proliferazione nucleare siglato con l'Europa e gli Stati Uniti. Via il tappo americano, bye bye Trump, tutto è permesso, a quanto pare. Dunque, da venerdì l'Iran va a centrifugare come prima più di prima. La politica della Bomba.
Christine Lagarde verso la Bce. La commissione degli affari economici del Parlamento europeo dà il via libera alla sua nomina con 37 voti a favore, 11 contrari e 4 astensioni.
Papa Francesco e l'America. "Per me è un onore se mi attaccano gli americani". Così Papa Francesco si è espresso nel ricevere durante il volo papale un saggio scritto dall'inviato del quotidiano francese La Croix, Nicolas Seneze, su un piano dei vescovi ultraconservatori americani per far cadere il suo Pontificato. Il libro si intitola "Comment l'Amerique veut changer de Pape", è uscito oggi in Francia, pubblicato da Bayard.
"Questo è una bomba", ha detto Bergoglio mostrando la copertina del libro. Con queste premesse, il volume è da leggere.
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Che facciamo? Andiamo a vedere come si è risolta la crisi di governo in Italia. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
02
Il governo è partito. Franceschini è l'esperto del Pd
Il premier Conte e i ministri domani giureranno al Quirinale, la squadra è così composta: 21 ministri, 10 ai Cinque Stelle, 9 al Partito democratico, 1 a LeU e infine un tecnico. Il fatto politico più importante finora è il passaggio di Riccardo Fraccaro nella casella di sottosegretario a Palazzo Chigi, il ruolo chiave di Palazzo Chigi, "la macchina" del governo. Fraccaro è l'uomo della "democrazia diretta", un sostenitore di Rousseau, braccio destro e sinistro di Di Maio e Casaleggio. Non è una buona notizia per il Pd. Chi piazza Zingaretti sul tavolo del Risiko? La figura destinata ad avere più "peso" nel Consiglio dei ministri sarà quella di Dario Franceschini (ministro della Cultura e del Turismo), uno dei pesi massimi del Pd, artefice dell'apertura inattesa del Pd ai grillini, uomo d'esperienza (è stato varie volte ministro), grande manovratore, il politico che nell'esecutivo ha il curriculum più lungo in fatto di arte del governo. La strambata di Renzi che punta su un'alleanza con il Movimento arriva perché è proprio Franceschini a sostenere la linea del dialogo con i pentastellati, è lui a mettere Nicola Zingaretti (che preferiva andare a votare) in una posizione di minoranza all'interno del partito, non lasciando scampo al segretario che non può guidare il partito con la gran parte dei suoi parlamentari contro le elezioni anticipate. Franceschini nel collegio del governo sarà quello che darà la linea del Pd, avvicinerà e allontanerà di volta in volta le posizioni tra i partner dell'alleanza. Nota sul taccuino: il Pd non ha vicepremier, il sottosegretario alla Presidenza è pentastellato. La macchina del governo è nel pieno controllo di Conte (e un po' Di Maio). Il Pd di Zingaretti entra nel governo, ma esce da Palazzo Chigi.
03
Metà squadra fatta da esordienti
Dal Conte 1 al Conte 2 solo soltanto 4 i ministri riconfermati nella loro posizione e 6 in totale quelli che passano da un esecutivo all'altro. Metà della squadra è fatta di esordienti, anche questo è un dato da tenere a mente per il futuro. La prima linea del Movimento Cinque Stelle - Di Maio (Esteri), Costa (Ambiente), Bonafede (Giustizia), Fraccaro (sottosegretario a Palazzo Chigi) e Spadafora (ministro dello Sport) - resta nel governo, anche questo non era scontato all'inizio del negoziato, viste le richieste di totale discontinuità (a cominciare dal nome del premier) chieste da Zingaretti.
Un altro profilo da osservare è quello di Lorenzo Guerini (Difesa), uomo equilibrato, renziano, uno di quelli che non ama esporsi ma lavora dietro le quinte. Ex sindaco di Lodi, è uno dei pochi ministri del governo che viene dal Nord. Teresa Bellanova (Agricoltura) e Paola De Micheli (Infrastrutture e Trasporti) conoscono il governo, Bellanova è una donna dal forte carattere con l'impronta della sindacalista (viene dalla Cgil) che ha già fatto esperienza come viceministro dell'Economia, mentre De Micheli è stata sottosegretario alle Finanze. Sanno che cosa è il governo e come muoversi nelle stanze del potere. Francesco Boccia è un deputato esperto, è alla terza legislatura e va a occuparsi degli Affari Regionali, per lui è un esordio. Prima volta al ministero dell'Economia - e al governo - per Roberto Gualtieri, siede nel Parlamento europeo da tre legislature, un conoscitore del dedalo della politica di Strasburgo e Bruxelles, per tessere le relazioni con il Parlamento e la Commissione Ue è la figura giusta. Poi ci sono i tecnici e gli indipendenti ma non troppo: tecnico è Luciana Lamorgese, prefetto di Milano, che va a guidare il ministero più delicato, quello dell'Interno, che dopo il passaggio di Matteo Salvini al Viminale sarà sotto la lente dell'opposizione leghista (che ha già iniziato a tirare bordate); è stato vicedirettore dello Svimez Giuseppe Provenzano, dunque conosce bene i problemi del Sud e prende la delega al Mezzogiorno; Paola Pisano, è un nuovo ingresso in un ministero nuovo di zecca, va all'Innovazione, materia di cui si occupava nella giunta pentastellata del Comune di Torino; al ministero della Famiglia c'è un altro nome nuovo, Elena Bonetti, docente di analisi matematica all'università di Milano.
Questa squadra domani si incontrerà per il primo Consiglio dei ministri e qui si cominceranno a vedere le dinamiche tra i vari soggetti. L'esperienza conterà moltissimo. Il premier Giuseppe Conte salirà al Quirinale alle 10.00 con i ministri per il giuramento. Foto di gruppo, flash. Subito dopo ci sarà a Palazzo Chigi la cerimonia di insediamento del nuovo governo e la prima riunione del Consiglio dei Ministri.
04
La partita dei sottosegretari (e occhio ai servizi segreti)
Il Pd è in svantaggio netto. Può recuperare? Deve aprire una battaglia sui sottosegretari e la distribuzione delle deleghe. Il governo è più giallo che mai, ma la partita dei sottosegretari potrebbe riequilibrare un p0' una situazione di deficit palese. C'è una delega strategica, quella dei servizi segreti che può essere attribuita a un ministro senza portafoglio o a un sottosegretario. L'uscita di Lorenzo Guerini, inoltre, apre un vuoto al Copasir, il Comitato di controllo dei servizi segreti, che era presieduto proprio da Guerini. La presidenza di solito è assegnata all'opposizione, ma non è sempre andata così e alla guida del Copasir potrebbe andare sempre un esponente della maggioranza. Grandi manovre.
05
Salvini parla di rigore inesistente. Ma si tratta di autogol
L'arrivo del Conte bis non era per niente scontato, anzi era del tutto inatteso e chi dice oggi che in fondo lo aveva previsto racconta una bugia perché il soggetto nuovo nasce da un incredibile errore compiuto da un altro soggetto, Matteo Salvini. Quando si apre la crisi, questa deve essere già "apparecchiata", si deve cioè avere la più che ragionevole certezza che il fatto istituzionale (la caduta dell'esecutivo) coincida con la volontà politica di chi innesca la crisi. Questo non è avvenuto perché Salvini ha pensato (e immaginiamo che qualcuno gli abbia dato rassicurazioni in tal senso) di avere l'unica opzione possibile, cioè il voto. Così non è stato perché nelle possibili combinazioni c'era una botola che Salvini non ha illuminato prima di fare la sua mossa: l'appoggio del gruppo dei renziani a un governo del sottosopra. La crisi era al buio. E l'esito è stato quello di rimettere in sella Giuseppe Conte con un esecutivo giallo-rosso. Tattica parlamentare, appunto. Qui si è manifestato il problema della Lega: ha un leader forte nelle piazze, ma ha subito una pesantissima sconfitta quando si è trattato di giocare la partita nelle Camere.
La Lega farà una dura opposizione, Salvini oggi ha commentato: "È chiaro che in questo momento sono uno a zero. Hanno segnato, lo riconosco. Il Pd è in vantaggio uno a zero sulla Lega e sull'Italia. Avete presente quando siete sotto uno a zero perché l'arbitro fischia un rigore inesistente?". Il tema non è il rigore, ma l'autogol. Questo è il punto sul quale la Lega dovrebbe riflettere. Il governo Conte nasce da questo grande errore ed è bene ricordarlo, perché la politica è fatta di episodi che vanno e vengono.
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Abbiamo ripercorso la crisi, la genesi e l'ascesa del Conte bis in una puntata di RadioList.
06
Il Conte secondo che è diventato primo
Giuseppe Conte oggi salirà al Quirinale con la lista dei ministri. Giuramento, fiducia entro pochi giorni e via, parte l'avventura del Conte bis. La pazza crisi di governo è giunta al termine, inizia l'avventura del governo giallo-rosso dopo quello giallo-verde.Sarà un altro Frankenstein? Forse, ma oggi siamo di fronte al Conte secondo che è diventato primo. Il premier ha superato Di Maio e lasciato a terra Salvini. Un'indagine del titolare di List con Francesco Damato. Ascolta RadioList.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con Dorian, immagini dal satellite, isole Bahamas.
07
Bahamas, la devastazione di Dorian
Dorian ha perso potenza, ora è un uragano di categoria 2, ma non ha cessato di essere pericoloso, il pericolo che viene dalle piogge torrenziali resta enorme e il vento soffia a oltre 160 chilometri orari. Ecco una foto che racconta la devastazione che ha lasciato al suo passaggio sulle isole Bahamas, questa è Abaco:
Il problema ora è la pioggia. Dov'è in questo momento Dorian? Ecco la sua rotta:
L'uragano viaggia sulla costa della Florida, della Georgia e delle due Caroline. Gli abitanti di Charleston, in South Carolina, hanno avuto l'ordine di evacuazione. La natura ci ricorda la sua immensa potenza, il nostro essere solo un puntino nell'universo. C'è bisogno di fortuna, stasera in America.
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comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.