6 Settembre
Un matrimonio a cui manca la fiducia
Conte prepara il suo discorso per il voto di martedì prossimo. Telefonata con Trump. Gentiloni incontra la presidente della Commissione Ue. Produzione della Germania giù, economia italiana in stagnazione. Che fare?
Che succede? Si sono sposati, manca l'anello. Conte li ha messi insieme, Di Maio e Zingaretti, il voto di fiducia li unirà non per sempre. Il murales, comparso a Roma in piazza Capizucchi, che apre questo numero di List è la sintesi perfetta della giornata. Il governo è nella fase limbo prima della fiducia, si tratta per i sottosegretari ma arriveranno dopo il voto, per evitare turbolenze in aula, causa malpancisti per incarico mancato. Si potrebbe dire che è un matrimonio a cui manca la fiducia. Dopo la prova parlamentare, sarà tutta da costruire. La giornata politica si è spostata in Europa, l'Italia gioca la partita per il suo commissario, Paolo Gentiloni è in corsa per un portafoglio tra Affari economici, Commercio e Concorrenza (soluzione accreditata dal Financial Times). Gentiloni ha incontrato Ursula von der Leyen e ha certificato ciò che è noto: "Clima di grande amicizia". Instagrammato così dal futuro commissario europeo:
Il resto del notiziario politico è una pioggia di coriandoli, i fatti del giorno sono altri e altrove. Vediamo i fatti che contano, un primo giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Hello, Giuseppi? Mosca-Napoli e l'altro biondo
Hello, Giuseppi?. Telefonata tra Conte e Trump. Cosa si saranno mai detti? "Questioni bilaterali" è la formula. Chissà se hanno parlato della spia russa arrestata a Napoli.
Paolo e Ursula. Dante Alighieri mise insieme Paolo e Francesca, la politica europea ha mandato Gentiloni a fare il Commissario con Ursula. C'è chi dice che anche questa sia una Commedia.
Telefono giallo. Pechino non ha preso bene l'esercizio di potere di Golden Power da parte del governo italiano, sono in ballo gli investimenti di Huawei e Zte, due colossi delle telecomunicazioni dell'Impero Celeste. Occhio alle reti strategiche in Italia, a cominciare da energia e trasporti, la Cina ha una...
Che succede? Si sono sposati, manca l'anello. Conte li ha messi insieme, Di Maio e Zingaretti, il voto di fiducia li unirà non per sempre. Il murales, comparso a Roma in piazza Capizucchi, che apre questo numero di List è la sintesi perfetta della giornata. Il governo è nella fase limbo prima della fiducia, si tratta per i sottosegretari ma arriveranno dopo il voto, per evitare turbolenze in aula, causa malpancisti per incarico mancato. Si potrebbe dire che è un matrimonio a cui manca la fiducia. Dopo la prova parlamentare, sarà tutta da costruire. La giornata politica si è spostata in Europa, l'Italia gioca la partita per il suo commissario, Paolo Gentiloni è in corsa per un portafoglio tra Affari economici, Commercio e Concorrenza (soluzione accreditata dal Financial Times). Gentiloni ha incontrato Ursula von der Leyen e ha certificato ciò che è noto: "Clima di grande amicizia". Instagrammato così dal futuro commissario europeo:
Il resto del notiziario politico è una pioggia di coriandoli, i fatti del giorno sono altri e altrove. Vediamo i fatti che contano, un primo giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Hello, Giuseppi? Mosca-Napoli e l'altro biondo
Hello, Giuseppi?. Telefonata tra Conte e Trump. Cosa si saranno mai detti? "Questioni bilaterali" è la formula. Chissà se hanno parlato della spia russa arrestata a Napoli.
Paolo e Ursula. Dante Alighieri mise insieme Paolo e Francesca, la politica europea ha mandato Gentiloni a fare il Commissario con Ursula. C'è chi dice che anche questa sia una Commedia.
Telefono giallo. Pechino non ha preso bene l'esercizio di potere di Golden Power da parte del governo italiano, sono in ballo gli investimenti di Huawei e Zte, due colossi delle telecomunicazioni dell'Impero Celeste. Occhio alle reti strategiche in Italia, a cominciare da energia e trasporti, la Cina ha una quota importante in Cassa depositi e prestiti ed è già presente nei porti in Italia. Via della Seta? Da ieri è ruvida.
Mosca-Napoli. Putin ha detto la sua: "Così peggiorano i rapporti bilaterali". Ha inteso l'America, ma il problema c'è anche con l'Italia. Darà l'estradione di Korshunov - accusato di spionaggio industriale - come hanno chiesto gli Stati Uniti? Ah, non poteva mancare nel copione, è incriminato anche un cittadino italiano. Nella sceneggiatura perfetta ci sarebbe una donna. Cherchez la femme. E ricordate che il giallo internazionale si svolge a Napoli (Korshunov è stato arrestato in aeroporto), dunque il thriller potrebbe finire in sceneggiata.
Powell Power. Fa a sportellate con il Presidente degli Stati Uniti (che lo ha scelto per quell'incarico) e asssicura che l'economia rallenta, ma la recesssione non ci sarà. Jerome Powell merita attenzione, una sagoma resistente. Non scommettiamo sulla lunga durata. Il suo avversario è il phonato biondo di Manhattan, The Donald.
L'altro biondo. La Camera dei Lord ha approvato la legge anti no-deal e l'opposizione ha votato compatta contro le elezioni a ottobre. Boris Johnson piange? No, l'Alta Corte ha detto che la sospensione del Parlamento è perfettamente legale e sul voto anticipato la partita è apertissima. BoJo, che sagoma. Ha una sola strada possibile: vincere le elezioni. Da Londra le nostre fonti giurano che non ha preso lezioni di crisi-lampo da Salvini.
Una rovina. È quella di Robert Mugabe, è morto a 95 anni a Singapore, ha rovinato il suo paese, lo Zimbawe. Disse che "l'unico bianco affidabile è quello morto". Non se ne sentirà la mancanza.
Una vergogna. Le frasi di un giornalista di Rai Radio 1 che su Facebook invita Salvini al suicidio e cita perfino la figlia del leader della Lega. Siamo ben oltre il dissenso, che è esercizio di libertà, questa barbarie va fermata. E un giornalista ha un suo codice etico che lo accompagna per tutta la vita, non è un faro intermittente, c'è sempre, ovunque. La Rai ha aperto un procedimento disciplinare. Giusto. Matteo Renzi, un duro avversario politico di Salvini ha usato parole da sottoscrivere: "C'è un limite di decenza e di rispetto umano che questo giornalista della Rai avrebbe dovuto rispettare. Ho lottato e lotterò sempre contro Matteo Salvini. Ma chi, pagato coi soldi degli italiani, parla di suicidio di un avversario e addirittura tira in ballo una piccola bambina si deve vergognare". È ora di tornare alla politica, uscire dai giochi dei gladiatori, basta con la dimensione da Colosseo, con il pollice verso, con il panem et circenses.
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Siamo troppo seri? Bene, allora passiamo al costume e allo spettacolo. Ci sono cose in apparenza leggere che diventano politica, un segno dei tempi. Così la polemica politica su un film rivela ancora l'estremismo dei professionisti dell'antimafia che si maschera d'arte ma è solo cattiva propaganda, mentre un vestito sgargiante diviene l'arena per il festival dell'odio social contro una donna. Ci occupiamo prima degli stilisti da tastiera che insultano una signora e poi andiamo alla Mostra del Cinema di Venezia dove presunti artisti fanno allusioni incredibili sulla mafia e il Capo dello Stato. Andiamo prima al Lido. Ciak, si gira.
02
Un caso politico alla Mostra del Cinema
Qualcuno ricorderà "Ciprì e Maresco" su Rai3, l'ironia noir e dissacrante, il cinico-tv. Alla Mostra del Cinema di Venezia arriva "La mafia non è più quella di una volta" di Franco Maresco e Letizia Battaglia e c'è poco da ridere perché nel film c'è un attacco al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Uno dei personaggi del film, Ciccio Mira, afferma riferendosi a Mattarella che "in fondo è un palermitano e un palermitano, come si sa, non parla". La frase si riferisce alla sentenza tra Stato e Mafia 20 aprile 2018 che secondo gli autori del film il Presidente non avrebbe commentato a dovere. Il film è popolato dal tormentone sospirante del "non c'è più la mafia di una volta" e i riferimenti a Mattarella sono vari, Ciccio Mira (che en passant ha un procedimento penale per associazione mafiosa) diventa amico della famiglia Mattarella, parla della passione per il cinema del Presidente, si evoca un carcerato a cui Mattarella vorrebbe fare un favore. Siamo nel campo della fiction, ovviamente, ma è corrosiva.
Salta la conferenza stampa del film, cosa mai avvenuta alla Mostra del Cinema di Venezia, si sente l0ntano un miglio lo scricchiolìo dell'incidente diplomatico e alla fine arriva una dichiarazione di Giovanni Grasso, Consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica: "Tra le cose che il Presidente della Repubblica non può fare vi è, ovviamente, quella di commentare i processi e le sentenze della magistratura". Il caso Mattarella è chiuso. Quello della Mostra del Cinema di Venezia che seleziona un film che usa questi toni con il Capo dello Stato è aperto.
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E il vestito? È quello di Teresa Bellanova, ministro dell'Agricoltura.
03
Brava Bellanova
Teresa Bellanova ieri al Quirinale (Foto Ansa)La figura sorridente di Teresa Bellanova spiccava durante il giuramento al Quirinale con il suo abito color pervinca (questo sarebbe il colore, così ha appreso il titolare da una lettrice esperta della materia), un tocco di colore elettrizzato che non è sfuggito a nessuno dei cronisti e come tale è finito nelle cronache, anche la nostra. Ma spesso si passa dalla giusta "nota di colore" (si chiama così tecnicamente) all'eccesso e all'assenza di eleganza, perfino all'insulto nei confronti di una signora. È il Circo Massimo dei social, la barbarie del cosiddetto dibattito che dibattito non è, ma ruttodromo dei manganellatori del rancore. Così, la responsabile del ministero dell'Agricoltura è stata il bersaglio dei troll dei social, di politici che evidentemente hanno poco da fare, dei Kretinetti di Internet. La solita gazzarra degli haters di varia e avariata specie. Lei, Teresa, ha risposto alla grande: "La vera eleganza è rispettare il proprio stato d'animo: io ieri mi sentivo entusiasta, blu elettrica e a balze e così mi sono presentata. Sincera come una donna".
Risposta azzeccata, con tweet del "paladino del buon gusto" Enzo Miccio che descrive l'abito. E ottimo raddoppio di comunicazione da contropiede in un altro tweet:
Una bella dose di autoironia e leggerezza. Brava. E solidarietà del premier Conte. Non c'è alcuna frivolezza in questa vicenda, ci ricorda che la qualità del dibattito pubblico italiano è avvelenata da un clima d'odio alimentato da opposti estremismi. Bisogna tornare a ragione, in fretta. Perché là fuori si sente un vento gelido, quello dell'economia, dei numeri dell'Istat. Brrr.... l'inverno sta arrivando. E non siamo a Game Of Thrones. Niente fiction, entra in scena quella cosa chiamata realtà.
04
Powell piazza un rovescio su Trump
Il presidente della Federal Reserve assicura che le decisioni della Banca centrale americana "non sono dettate dalla politica". Jerome Powell ha deciso così di rispondere ai tweet di Donald Trump che lo bersaglia su Twitter come se fosse al luna park. Powell è intervenuto all'Università di Zurigo. Powell, a domanda diretta, ha assicurato che non ha "alcun rimpianto" di essere nel servizio pubblico e che la Fed è"impegnata ad agire in modo totalmente apolitico". Non è un colpo fugace, ma una risposta di rovescio preciso da fondo campo. "La Fed è un posto fantastico, con un'etica forte e una buona morale", ha detto Powell. Alla Banca centrale Usa "non tolleriamo alcuna interferenza politica. Non sono la strada giusta da percorrere". A Trump saranno fischiate le orecchie. "Usiamo i nostri strumenti per centrare gli obiettivi nel mandato che ci ha consegnato il Congresso". "Non siamo parte del governo, la Fed è interamente e completamente" sul suo lavoro, "per farlo al meglio". Attendiamo un colpo di dritto di Trump. Che partita. E che anno sarà quello della campagna presidenziale. Stiamo entrando nello spettacolo di America 2020.
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Novità dall'Europa? Tempo pessimo in Germania, temperatura in discesa, bassa pressione. Se parte la musica de L'anello del nibelungo siamo in piena Foresta Nera con gli elfi che ballano sotto la pioggia.
05
Achtung, produzione industriale in frenata
La produzione industriale tedesca nel mese di luglio ha preso il raffreddore. Rispetto al luglio dell'anno scorso è scesa del 4,2% (la previsione era del -3,9%), mentre rispetto al mese di giugno il calo è stato pari allo 0,6% contro un rialzo previsto dello 0,4%. Traduzione: se la Germania continua a rallentare così rapidamente, per l'Italia saranno guai seri. Avviso al governo: frenate l'entusiasmo e dite la verità.
06
Istat. Economia italiana in fase di stagnazione
Cattive notizie, l'Istat ribadisce che il Prodotto interno lordo non si schioda dallo zero. Nota mensile: "L'economia italiana rimane caratterizzata dal proseguimento di una fase di stagnazione. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo, in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, si èmantenuto sugli stessi livelli dei tre mesi precedenti". Traduzione: guardate la tabella sopra con i principali indicatori economici di Italia e Europa, bisogna rimboccarsi le maniche, a Palazzo Chigi avranno un autunno molto complicato. Soprattutto dopo i dati che arrivano dalla Germania.
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Altri guai? Ombre cinesi, cribbio. Quanto è difficile governare con il fiato sul collo dei mandarini hi-tech di Pechino.
07
Golden Power? La Cina è vicina
Il primo Consiglio dei ministri ha deciso di esercitare il potere speciale della Golden Power sui progetti del 5G in Italia, nel mirino ci sono due giganti delle telecomunicazioni cinesi, Huawei e Zte. Un segnale chiaro di politica estera da parte del governo giallo-rosso, un'attenzione agli Stati Uniti e un avviso alla Cina, l'Italia non è safe zone dove si può fare tutto e pensare di non essere in Occidente. A Pechino naturalmente la decisione non è passata inosservata e così la Cina ha chiesto all'Italia di fornire giuste condizioni per le imprese cinesi. "La cooperazione con i gruppi italiani non ha mai posto problemi di sicurezza", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang. "Auspichiamo che l'Italia adoperi una strategia fondata sulla fiducia reciproca e sui benefici reciproci e fornisca giuste condizioni per le imprese cinesi, per approfondire la cooperazione e portare benefici più tangibili a entrambi i Paesi". Dichiarazioni di principio? Sì, ma poi Geng è passato al sodo e ha ricordato la cooperazione tra Huawei e Zte con gruppi di ricerca e aziende italiane, e i "massicci investimenti" fatti dai due gruppi cinesi "creando migliaia di posti di lavoro e contribuendo allo sviluppo industriale e all'aggiornamento delle infrastrutture". Ops, la Cina è vicina.
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C'è altro? No, chiudiamo qui la giornata. Siamo in attesa, Conte dopo un anno sta (ri)scrivendo il suo discorso per il voto di fiducia di martedì, prenderà quello del 2018 e lo scriverà al contrario; Di Maio è ministro degli Esteri e la cosa sembra normale; sì, lo confessiamo, abbiamo nostalgia di Toninelli campione mondiale di gaffe; qualcuno levi Facebook a Salvini e lo mandi a ripetizione di "come funziona il Parlamento". Basta sono le 23.00, andiamo all'American bar, beviamo (molto) per dimenticare. Regola numero uno: mai amare, si finisce sempre per stare soli a leggere i grandi discorsi di Roberto Fico. Buona serata a tutti.
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comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.