13 Settembre
Bundesbank contro Draghi: "Ha oltrepassato il limite"
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, attacca la politica monetaria della Banca centrale europea: "Un pacchetto di tale portata non era necessario". L'inquietudine di Berlino, la guerra valutaria tra euro e dollaro. Governo Conte bis, nominati 32 sottosegretari e 10 viceministri
Che succede? La Germania è inquieta, Mario Draghi ha azionato la catapulta del denaro e il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann sferra un durissimo attacco al presidente della Bce: "Draghi ha oltrepassato il limite". Weidmann lo ha detto in un'intervista alla Bild. "Un pacchetto di tale portata non era necessario", ha affermato il capo della Buba. "Con la decisione di acquistare ancora più titoli di Stato, sarà ancora piu' difficile per la Bce uscire da questa politica. Più a lungo dura, più aumentano gli effetti collaterali e i rischi per la stabilità finanziaria", ha sottolineato Weidmann. Sul programma di acquisti di titoli di Stato, (il QE che ripartirà da novembre) il board della Bce si è spaccato, "una decina" si sarebbero dichiarati contrari, secondo l'Agenzia France Presse. Mario Draghi ieri aveva parlato di "una diversità di punti di vista" sul tema. I paesi del Nord sono in movimento e per Christine Lagarde - successore di Draghi alla guida della Bce - non sarà facile tenere a bada le ansie di Berlino. Siamo di fronte a un passaggio importante - lo scambio di consegne tra Draghi e Lagarde - all'inizio di una nuova legislatura europea con la Germania in frenata e gli alleati nordici sul piede di guerra. Weidmann infatti non è solo, il banchiere centrale dell'Olanda, Klaas Knot, ha commentato così le decisioni della Bce: "Misure sproporzionate". Siamo dentro il gioco più grande, l'unico che conta, the only game in town, quello delle banche centrali.
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Ieri avevamo segnalato la temperatura alta della Germania, il giro di giostra di Gianclaudio Torlizzi, un sangue freddo e penna calda, immune alla pazza gioia senza ragione e alla depressione senza danno, era perfetto, abbiamo centrato il punto. E non c'è niente di più inedito del ripubblicato.
01
L'ultimo colpo di Draghi e l'inverno della Germania
La Banca centrale europea taglia i tassi e vara un Quantitative
...Che succede? La Germania è inquieta, Mario Draghi ha azionato la catapulta del denaro e il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann sferra un durissimo attacco al presidente della Bce: "Draghi ha oltrepassato il limite". Weidmann lo ha detto in un'intervista alla Bild. "Un pacchetto di tale portata non era necessario", ha affermato il capo della Buba. "Con la decisione di acquistare ancora più titoli di Stato, sarà ancora piu' difficile per la Bce uscire da questa politica. Più a lungo dura, più aumentano gli effetti collaterali e i rischi per la stabilità finanziaria", ha sottolineato Weidmann. Sul programma di acquisti di titoli di Stato, (il QE che ripartirà da novembre) il board della Bce si è spaccato, "una decina" si sarebbero dichiarati contrari, secondo l'Agenzia France Presse. Mario Draghi ieri aveva parlato di "una diversità di punti di vista" sul tema. I paesi del Nord sono in movimento e per Christine Lagarde - successore di Draghi alla guida della Bce - non sarà facile tenere a bada le ansie di Berlino. Siamo di fronte a un passaggio importante - lo scambio di consegne tra Draghi e Lagarde - all'inizio di una nuova legislatura europea con la Germania in frenata e gli alleati nordici sul piede di guerra. Weidmann infatti non è solo, il banchiere centrale dell'Olanda, Klaas Knot, ha commentato così le decisioni della Bce: "Misure sproporzionate". Siamo dentro il gioco più grande, l'unico che conta, the only game in town, quello delle banche centrali.
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Ieri avevamo segnalato la temperatura alta della Germania, il giro di giostra di Gianclaudio Torlizzi, un sangue freddo e penna calda, immune alla pazza gioia senza ragione e alla depressione senza danno, era perfetto, abbiamo centrato il punto. E non c'è niente di più inedito del ripubblicato.
01
L'ultimo colpo di Draghi e l'inverno della Germania
La Banca centrale europea taglia i tassi e vara un Quantitative easing da 20 miliardi al mese. Il cuore del problema è a Berlino dove pesa la flessione della domanda della Cina, i problemi della Brexit e l'export nel Regno Unito, la crisi dell'auto teutonica. E poi? C'è lui, Trump e la guerra valutaria tra il dollaro e l'euro. Un giro di giostra di Gianclaudio Torlizzi sui mercati
di Gianclaudio Torlizzi
L’avvitamento dell’economia mondiale e l’esacerbarsi delle pressioni deflazionistiche hanno indotto negli ultimi mesi le banche centrali a rivedere in toto i piani di restringimento dei propri bilanci. L’ultima a muoversi in tal senso in ordine cronologico è stata oggi la Banca centrale europea che oltre a tagliare il tasso sui depositi dello 0,10% allo 0,50% ha annunciato la ripresa del Quantitative easing da 20 miliardi al mese a partire da novembre. La manovra si è rivelata leggermente inferiore alle attese: BNP Paribas per esempio si attendeva un taglio di 15 punti base e acquisti annuali tra i 300-400 miliardi di euro. Ma al netto di quello che gli operatori si attendevano, risulta chiaro come l’Eurotower prosegua lungo il sentiero dell’allentamento quantitativo. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo? Proseguiamo il nostro cammino. Solo i fatti che contano.
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La Borsa di Londra, il Ponte di Genova
Londra respinge Hong Kong. Parliamo di Borsa, il London Stock Exchange ha respinto all'unanimità l'offerta da 39 miliardi di dollari avanzata dall'Hong Kong Exchange, andrà avatni invece l'acquisizione di Refinitiv. LSE è proprietario anche della Borsa di Milano.
Ponte di Genova. Brutte notizie, 9 arresti nell'inchiesta bis. L'accusa: false attestazioni sulla sicurezza di viadotti stradali prima e opo il crollo del Ponte Morandi. Il gruppo industriale replica: "I viadotti Pecetti e Paolillo sono sicuri". Il titolo di Atlantia in Borsa perde il 6 per cento:
Guardate il picco della curva del titolo e l'aumento dei volumi di titoli scambiati. Giornata nerissima.
Confcommercio: economia bloccata. Secondo l'associazione dei commercianti il prodotto interno lordo chiuderà con una crescita poco sopra lo zero (+0,1 per cento)
Harvard ha un problema. Ha ricevuto 9 milioni di dollari in 10 anni da Epstein. Pecunia non olet, ma qualche domanda bisogna pur farsela ogni tanto.
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Domande che bisogna farsi anche sull'economia italiana. Come andrà?
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Come andrà l'economia italiana?
Oxford Economics fa la stessa previsione di Confcommercio, quest'anno il Pil crescerà solo dello 0,1 per cento, poi salirà a +0,4% nel 2020 e a +0,5% nel 2021. Governo nuovo, vecchi problemi, con un po' di stabilità in più in virtù dei buoni rapporti con l'Unione europea, non è poco, ma non fa certo il miracolo di rimettere in sesto il bilancio e la crescita è scarsa. Soluzione? Si procederà alla vecchia maniera, quella di sempre, secondo Oxford Economics il governo "cercherà maggiore spazio di spesa, nella speranza di ottenere un po' di flessibilità da Bruxelles". Rapporto deficit-pil? Alto, al 2,7 per cento, sotto il 3 per cento del patto di stabilità, ma sopra il 2.1 previsto. Siamo anche sopra il 2,4 per cento che inseguiva come una chimera il governo giallo-verde. Oggi tutto è giallo-rosso. Magie politico-cromatiche.
04
La carica dei 42 sottosegretari e viceministri
Il Conte bis è al completo e pienamente operativo, tutti i passaggi sono stati compiuti, la nomina di 42 sottosegretari (di cui 10 viceministri) era l'ultima boa della formazione. Giuramento lunedì mattina, Palazzo Chigi. Alla Presidenza consiglio dei ministri arrivano Mario Turco (M5s) a cui va la delega alla Programmazione Economica e Investimenti, e Andrea Martella (Pd), che ottiene la delega all'Editoria. Il Partito democratico piazza uno degli strateghi della segreteria di Zingaretti, un tessitore, la sua presenza riequilibra la squadra di Palazzo Chigi e assicura a Conte un elemento che conosce la politica, cosa non scontata da parecchie legislature. Un'altra figura importante, un politico che conosce il senso della posizione e della misura (doti fondamentali e merce rara) è Salvatore Margiotta, sempre del Pd, che sarà sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. La nomina di Antonio Misiani all'Economia era attesa, è la conferma di una squadra di persone del Pd che ha padronanza dei temi. Tra i Cinque Stelle, la scelta di Stefano Buffagni è un segno di attenzione per una figura che aspirava alla posizione di ministro, sempre tra i pentastellati c'è una nomina nuova e apprezzabile, è quella di Lucia Azzolina, sarà sottosegretario all'Istruzione, si tratta di una parlamentare che ha lavorato sodo, senza far rumore, competente.
Problema: c'è tanto Sud e ben poco Nord. E questo per un governo che deve conquistare i feudi leghisti è un deficit strutturale. Tra i 42 nominati oggi in Consiglio dei ministri - 10 sono viceministri e 32 i sottosegretari - 15 sono nati al Sud, 13 sono del Centro Italia, 11 del settentrione. Tra i 22 ministri, 11 sono del Sud, 2 del Centro Italia e 9 del Nord. Non è una questione di poltrone - che vanno distribuite altrimenti non ci sarebbe alcun governo e si fa solo demagogia da bar - ma di equilibrio e strategia per il domani.
Facciamo il riepilogo dei sottosegretari e viceministri.
Alla Presidenza consiglio dei ministri Mario Turco (M5s) a cui va la delega alla Programmazione Economica e Investimenti, e Andrea Martella (Pd) che avrà la delega all'Editoria. Ai Rapporti con il Parlamento vanno i sottosegretari Gianluca Castaldi (M5s) e Simona Malpezzi (Pd). Agli Affari Europei Laura Agea (M5s). Agli Esteri i viceministri Emanuela Del Re (M5s) e Marina Sereni (Pd) e i sottosegretari Manlio Di Stefano (M5s), Ivan Scalfarotto (Pd), Riccardo Merlo (Maie). All'Interno, i viceministri Vito Crimi (M5s) e Matteo Mauri (Pd), con i sottosegretari Carlo Sibilia (M5s) e Achille Variati (Pd). Alla Giustizia vanno i sottosegretari Vittorio Ferraresi (M5s) e Andrea Giorgis (Pd). Alla Difesa, i sottosegretari Angelo Tofalo (M5s) e Giulio Calvisi (Pd). All'Economia vanno i viceministri Laura Castelli (M5s) e Antonio Misiani (Pd), con i sottosegretari Alessio Villarosa (M5s), Pierpaolo Baretta (Pd) e Cecilia Guerra (Leu). Al Mise va il viceministro Stefano Buffagni (M5s) e i sottosegretari Alessandra Todde (M5s), Mirella Liuzzi (M5s), Gianpaolo Manzella (Pd), Alessia Morani (Pd). Alle Politiche agricole va il sottosegretario Giuseppe L'Abbate (M5s). All'Ambiente il sottosegretario Roberto Morassut (Pd). Alle Infrastrutture e Trasporti va il viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s), e i sottosegretari Roberto Traversi e Salvatore Margiotta (Pd). Al Lavoro vanno i sottosegretari Stanislao Di Piazza (M5s) e Francesca Puglisi (Pd). All' Istruzione la viceministra Anna Ascani (Pd), e i sottosegretari Lucia Azzolina (M5s) e Giuseppe De Cristofaro (M5s). Alla Cultura vanno le viceministre Anna Laura Orrico (M5s) e Lorenza Bonaccorsi. Alla Salute il vice ministro Pierpaolo Sileri (M5s) e la sottosegretaria Sandra Zampa (Pd).
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Che facciamo? L'Europa è bella, grande, ricca di storia, ma in questo mondo è provincia. Il Grande Gioco è da un'altra parte. Seguite il titolare di List. Andiamo a Londra.
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BoJo a pranzo con Juncker
Il primo ministro britannico Boris Johnson il 10 settembre scorso in visita a una scuola a Londra (Foto Ansa)Faccia a faccia a tavola in Lussemburgo, lunedì 16 settembre tra il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e il primo ministro britannico, Boris Johnson- Lo ha annunciato la portavoce della Commissione, Mina Andreeva. Menù? Brexit. C'è qualcuno che avvisa BoJo sul pranzo che potrebbe andargli storto, è John Bercow, lo speaker della Camera dei Comuni: "Se Johnson non rispettasse la legge anti no-deal si comporterebbe come un rapinatore di banca". Così, una robetta. La politica inglese ha superato le vette creative che erano un'esclusiva italiana. E poi c'è lui, Johnson, che poco fa si è detto "ottimista" su un accordo tra Londra e Bruxelles. Vuoi vedere che il deal lo chiude quello del no-deal? Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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Dall'altra parte dell'oceano, si cerca lo sfidante dell'altro biondo, Trump.
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Primarie Dem. Terzo dibattito e nessun vincitore
Terzo dibattito televisivo delle primarie dei Democratici e una conferma: Joe Biden è un gaffeur imbattibile. Avendo in testa solo Obama (e non è una grande idea far riferimento al numero uno di cui tu eri il numero due) rivolgendosi all'arzillo Bernie Sanders lo ha chiamato "Presidente". Biden è un perfetto numero due. Tutti gli altri candidati dem hanno attaccato Biden, è chiaramente la figura da abbattere per aprire i giochi nel campo progressista e lui, Joe, rende la cosa automatica perché facendo riferimento a Obama ci sono quelli che si chiamano "i precedenti", le impronte digitali di Biden sull'eredità della politica di Obama nel primo e secondo mandato. Così il favorito diventa quello che si può giudicare fin da adesso per ciò che ha fatto o non ha fatto. Pessima posizione. E pessima figura dei dem in generale perché in un partito dove gli elettori mostrano un grande interesse per i temi dell'ambiente, nell'intero dibattito sono stati dedicati solo 7 minuti al cambiamento climatico. Vista la prova, era la prima volta che i big si confrontavano tutti insieme, l'impressione è che Joe Biden sia un cavallo che non regge la corsa fino alla fine, che Bernie Sanders sia un furbastro della maratona ma sia spompato, che Elisabeth Warren abbia esaurito le pile del progressismo ma sia anche quella più carica di tutti. Biden e Sanders sembrano destinati a sfidarsi. E nessuno dei due però ha le carte per unire il Partito democratico contro The Donald. Biden è un uomo dell'estalishment, la tradizione (ma i dem hanno un vasto elettorato che odia quella tradizione); Warren è una critica radicale al capitalismo americano e al suo establishment (e tra i dem ci sono i ricchi, super-ricchi, la Silicon Valley che di quel capitalismo è l'incubo realizzato). Siamo al nessun vincitore, gli opposti si elidono. Per un partito a caccia di un leader da schierare contro quel carro armato biondo-arancio di Trump è un grande problema.
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Come chiudiamo questo numero di List? Abbiamo navigato tra la politica e l'economia, da Est a Ovest, nell'Oceano e nel Mediterraneo. E in questo navigare abbiamo incontrato una sirena.
07
L'incantevole sirena
Chi conosce Napoli? Chi può possederne la mappa? Chi sente davvero il suo canto? È una faccenda di magia, di soprannaturale istinto per la caccia al dettaglio, di respiro, di polmone, di durata, di ragione, di follia e di intimo, gioioso e tormentato amore. Se la amate, Napoli, dovete leggere "L'incantevole sirena"; se la odiate, cambierete idea leggendo questo libro di Francesco Palmieri. Se non volete cambiare le vostre idee su Napoli, qui troverete conferme sul fatto, il misfatto, il pregiudizio e il giudizio. Palmieri è una sciarada, maestro di kung fu, mandolinista, giornalista, oppure giornalista, maestro di kung fu e mandolinista. Shakerato, alla prova del calamaio, abbiamo una certezza per scolarcelo tutto: scrive come uno che scrive da grande. Ha la cultura enciclopedica dei molti caffè preparati e consumati con pazienza, dunque ama il dettaglio e vi scorge a intermittenza l'Angelo e il Diavolo, l'eterna lotta tra il Bene e il Male, lo scherzo e il definitivo. Si capisce che egli traspira ogni accadimento di Napoli, lo trasla in pagina come un bozzolo di farfalla, lo forgia come un golem e lo mette a terra dolcemente, mostrificato al punto giusto, ben cotto e caramellato. Il fulminante Lovecraft lo amerebbe, il raccontare del Palmieri, perché qui, nella Napoli di cui fa pastiche con una penna intinta di porpora e salsedine, ci sono tutti gli scenari per il fantastico e il soprannaturale, l'oscuro incubo e l'abbacinante miracolo. Scoprire Napoli, lasciarsi incantare dalla sirena, cedere a una vertigine non Kunderiana ma Eduardiana, non cupa ma luminosa, tenebrosa come un fantasma che s'aggira all'opera, con la maga di strada che ti legge le carte e con tutti quei numeri che spiovono senza apparente ragione e invece... "la Smorfia ha assegnato allo stesso numero, 77, un duplice significato: il diavolo e le cosce delle femmene". Scritto così, con il suono che s'allunga, si trascina, si proietta, un desiderio carnale che brucia l'anima. Eccolo, Palmieri, con tutta la vibrante storia pop che se la spassa come un flaneur tra i vicoli e i maestosi palazzi, gli anfratti dei reietti e gli scaloni dei nobili, ci racconta che a Napoli c'è sempre speranza, non c'è mai posto per l'Inferno, c'è il peccato, il peccatore, c'è la salvezza e l'omicidio, ma sulla punizione eterna c'è da mettersi d'accordo e in ogni caso "non c'è posto per Satana. Nessuno pensa di darglielo". Tutto è doppio e santità, dunque "le brutte creature" in questo luogo di cenere e lapilli, di Vesuvio e mare aperto a cui guardare come estrema via di fuga, sono per forza anche belle e avete voglia a fare anatemi, qui la religione s'intreccia alla magia e "chi veste il saio o l'abito talare assume un ruolo privilegiato per l'accesso alla santità, ma anche a superstiziose degenerazioni". Che se non ci fossero non ci sarebbe Napoli, questa coriandolesca bella donna senza età, un movimento d'anca sospeso tra lo scatto di coltello e il bacio soffiato sulle palpebre sognanti, l'attesa, il miracolo, il sangue di San Gennaro che è "rosso, nero, spumeggiante". Napoli, siamo qui, aspettaci stiamo arrivando, desideriamo con ardore abbandonarci a te, pazzi per sempre, tra illuminismo e corna.
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settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.