15 Settembre
D'Annunzio, un caso di diplomatica ignoranza
Le polemiche sulla statua a Trieste, le surreali proteste ufficiali della Croazia e il colpevole silenzio del nostro ministero degli Esteri. Il volo su Vienna e l'impresa di Fiume. Un viaggio di Marco Patricelli nella cronaca che rivela la non conoscenza della storia
di Marco Patricelli
Immaginiamo solo per un attimo che in Gran Bretagna venga inaugurata una statua dedicata all’ammiraglio Horatio Nelson (l’ennesima) e che la Francia convocasse l’ambasciatore inglese presentadogli una nota di protesta sulla celebrazione del vincitore della flotta francese a Trafalgar. Gli inglesi però possono permettersi anche di andare fieri della stazione londinese di Waterloo, con buona pace dei cultori delle gesta napoleoniche e della grandeur francese. O immaginiamo pure che una statua a Berlino con le fattezze di Otto von Bismarck scateni la reazione piccata della Danimarca, alla quale il cancelliere di ferro strappò con l’esercito i ducati dello Schleswig-Holstein, e Copenhagen metta addirittura in forse gli equilibri dei rapporti diplomatici.
Fantastoria, si dirà. Vero, ma è invece cronaca pura, destinata a diventare storia, con tutti i suoi paradossi e assurdità, quel che è riuscita a combinare la piccola ma ipersuscettibile Croazia non con un imbattibile e spietato ammiraglio inglese, non con un lucido e geniale politico prussiano, ma con un estroso poeta, tal Gabriele d’Annunzio da Pescara. Zagabria ha messo a segno una straordinaria doppietta di esagerata permalosità in poche ore, e il tutto nell’inspiegabile silenzio della Farnesina: prima ha convocato l’ambasciatore italiano per una nota di protesta poiché a Trieste veniva inaugurata una statua del Vate intento a leggere (chissà quali pericolosissimi ed eversivi libri); poi ha negato il corridoio aereo, già regolarmente concesso secondo regolare inoltro documentale dei piani di volo, a un “pericolosissimo” Piper decollato da Pescara per approdare a Rijeka, ovvero la Fiume conquistata esattamente cento anni fa, il 12 settembre 1919, dal poeta-soldato. Una scelta politica fuori dal tempo e dalla storia, considerato pure che l’aereo “ostile” era uno dei tre dell’Associazione Fly Story che si dedica a rievocazioni storiche senza alcun connotato politico. Gli equipaggi degli altri due, decollati da Barcellona...
di Marco Patricelli
Immaginiamo solo per un attimo che in Gran Bretagna venga inaugurata una statua dedicata all’ammiraglio Horatio Nelson (l’ennesima) e che la Francia convocasse l’ambasciatore inglese presentadogli una nota di protesta sulla celebrazione del vincitore della flotta francese a Trafalgar. Gli inglesi però possono permettersi anche di andare fieri della stazione londinese di Waterloo, con buona pace dei cultori delle gesta napoleoniche e della grandeur francese. O immaginiamo pure che una statua a Berlino con le fattezze di Otto von Bismarck scateni la reazione piccata della Danimarca, alla quale il cancelliere di ferro strappò con l’esercito i ducati dello Schleswig-Holstein, e Copenhagen metta addirittura in forse gli equilibri dei rapporti diplomatici.
Fantastoria, si dirà. Vero, ma è invece cronaca pura, destinata a diventare storia, con tutti i suoi paradossi e assurdità, quel che è riuscita a combinare la piccola ma ipersuscettibile Croazia non con un imbattibile e spietato ammiraglio inglese, non con un lucido e geniale politico prussiano, ma con un estroso poeta, tal Gabriele d’Annunzio da Pescara. Zagabria ha messo a segno una straordinaria doppietta di esagerata permalosità in poche ore, e il tutto nell’inspiegabile silenzio della Farnesina: prima ha convocato l’ambasciatore italiano per una nota di protesta poiché a Trieste veniva inaugurata una statua del Vate intento a leggere (chissà quali pericolosissimi ed eversivi libri); poi ha negato il corridoio aereo, già regolarmente concesso secondo regolare inoltro documentale dei piani di volo, a un “pericolosissimo” Piper decollato da Pescara per approdare a Rijeka, ovvero la Fiume conquistata esattamente cento anni fa, il 12 settembre 1919, dal poeta-soldato. Una scelta politica fuori dal tempo e dalla storia, considerato pure che l’aereo “ostile” era uno dei tre dell’Associazione Fly Story che si dedica a rievocazioni storiche senza alcun connotato politico. Gli equipaggi degli altri due, decollati da Barcellona e da Casale Monferrato e che erano già atterrati, sono stati trattenuti all’aeroporto di Rijeka e poi mandati via, direzione Portorose, in Slovenia, mentre a quello partito da Pescara è stato intimato di invertire la rotta. Contro ogni logica e pure contro il diritto internazionale. Fly Story, per inciso, ha celebrato lo scorso anno il centenario dell’impresa del Volo su Vienna, in piena intesa con le autorità austriache, col lancio di manifestini inneggianti alla fratellanza e all’amicizia europea, mentre su Fiume non era previsto alcun tipo di manifestazione, salvo l’incontro con la comunità italiana. In tutto questo scenario, il Ministero degli esteri sembra non aver avuto nulla da ridire, né sul fatto che l’intitolazione di una statua è un atto interno e che è quindi inconcepibile l’ingerenza di uno Stato straniero, né sul bistrattamento dei tranquillissimi e innocui piloti di Fly Story. Se la Croazia ha ancora paura di d’Annunzio e della storia, è difficile giustificare come proprio Fiume possa essere stata scelta per il 2020 come capitale della cultura europea.
Se il metodo ricorda le repubbliche sudamericane di tanta letteratura, il metro di giudizio appare ancora più forzato e censurabile. Fermo restando che d’Annunzio non è stato affatto il baubau anticroato di tanta falsa vulgata, e che Fiume fu un’esperienza irripetibile e molto più importante e complessa delle due righe dedicate all’impresa dai libri di scuola, se valesse un affrettato giudizio politico sull’opera e sulla vita di un personaggio che ha fatto la storia, la letteratura e la poesia, dovremmo lanciarci in autentico gioco al massacro mettendo in discussione tutto e tutti. Cominciando a bandire dai musei e dalla toponomastica, così a caso, un certo Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, perché assassino; o il principe della musica Carlo Gesualdo da Venosa perché femminicida; o Richard Wagner in quanto antisemita. E, tanto per scendere a qualcosa di più popolare ma alla stessa latitudine, Sylva Koscina, la splendida attrice slava, era celebrata e ammirata in Italia nonostante non fosse affatto un segreto la sua forte simpatia con Tito che la invitava spesso, e che lo stesso leader jugoslavo, croato, non fosse propriamente una mammoletta quanto a democrazia e tolleranza. Una foglia alla volta il carciofo dell’intera cultura universale sarebbe spogliato pure del suo cuore. Andando a cercare in maniera grossolana potremo trovare tra le personalità celebrate in tutto il mondo schiavisti, pornomani, pedofili, ladri, profittatori, miserabili, infingardi, opportunisti, corrotti, guerrafondai, omosessuali, prostitute, sanguinari, misantropi e misogini. Immaginiamo, per concludere, che il Brasile in un momento di esaltazione nazionalistica si opponesse a una statua di Giuseppe Garibaldi a Canicattì, perché l’eroe dei due mondi combattè contro di esso sotto le bandiere secessioniste del Rio Grande do Sur.
Spargendo a pioggia etichette e bollini, di qua e di là, andrebbe a finire come con i dieci piccoli indiani di Agatha Christie: alla fine non rimarrà nessuno. Proprio per questo il silenzio delle autorità di Roma sull’atteggiamento della Croazia è doppiamente inspiegabile. Un basso profilo che fa il paio con lo stesso basso profilo di cui storicamente gode, si fa per dire, la politica estera italiana. E di cui, sempre storicamente, si conoscono i perché e i percome.
Lo storico Giordano Bruno Guerri a Trieste accanto alla statua di D'Annunzio (Foto Ansa)Nell’impresa di Fiume ognuno può ritrovarci quel che vuole, perché c’era tutto e il contrario di tutto: la prova di forza, l’utopia, l’anticipo del ’68, l‘emancipazione, la conservazione, il realismo e la fantasia al potere. Questo dovrebbe mettere tutti d’accordo sulla figura di Gabriele d’Annunzio, mentre dopo un secolo il Comandante viene arruolato e intruppato tra le file nobili e nella soldataglia a seconda delle bandiere di militanza politica. A essere scevri da preconcetti, la grandezza di un personaggio inarrivabile come il poeta pescarese sta proprio nella sua duttilità e nel suo essere proteiforme e sfuggente a ogni classificazione che non sia di grana grossa. Non ha avuto anticipatori e non ha avuto epigoni, poiché lui stesso ha disegnato la sua vita nel segno dell’originalità, dell’inimitabilità, dell'eccesso.
Aveva dominato i salotti e la letteratura, aveva vissuto sempre al di sopra di ogni limite, perché lui era d’Annunzio, mica un poeta qualsiasi, il Vate che accoglieva l’eredità di Dante e di Carducci. Eppure, ultracinquantenne, non si era accontentato di aver premuto sull’acceleratore della storia per lanciare l’Italia nella prima guerra mondiale al fianco della sorella latina Francia e contro il nemico storico tedesco, infiammandola col discorso di Quarto dove aveva evocato il re Vittorio Emanuele III «assente ma presente». Non gli bastava e non voleva passare per quello dell’«armiamoci e partite», e infatti si era arruolato, conciliando l'ara di Marte col talamo di Venere. Naturalmente quella guerra era la “sua” guerra che conduceva come un capitano di ventura, svincolato da gradi, gerarchie, strategie e piani operativi. Gli ordini li dava, non li prendeva. Pur usando la penna come la spada, non ci stava a fare il soldato da tavolino, lui che era stato tra i primi a provare l’ebrezza del volo e il primo a mettere in un romanzo le diavolerie della modernità come l’automobile e l’aeroplano.
Nel 1918 aveva ideato e realizzato la Beffa di Buccari e il Volo su Vienna, imprese eclatanti costate fiumi di coraggio e neppure una goccia di sangue, che all’Austria erano invece costate discredito e derisione. Avevano messo una taglia sulla sua testa ma sui giornali viennesi era apparso anche l’appello retorico «dove sono i nostri d’Annunzio?». Non ce n'erano e non potevano esserci. Per l’Italia esausta era arrivata la vittoria sul campo di battaglia, ma pure l’incapacità di vincere la pace e di ottenere quel che era stato promesso nel 1915 col Patto di Londra. Gli Stati Uniti, non avendolo firmato, non lo riconoscevano, e nessuno allora aveva previsto la disintegrazione dell’Austria e la creazione di uno Stato degli slavi del sud. L’Adriatico, che doveva diventare un lago italiano, era conteso con Belgrado, e irrisolvibile pareva la questione della conciliazione tra l’elemento latino e quello slavo. Fiume, la città di antica e radicata cultura italiana in secolare coesistenza con le matrici croate, magiara, tedesca, era rimasta fuori dai confini che le Potenze erano disposte a concedere al fragile regno dei Savoia che si arrabattava tra crisi interne e basso profilo internazionale. A forzare la mano ci aveva pensato lui, Gabriele d’Annunzio, con una folgorante marcia da Ronchi a Fiume, con un manipolo di legionari, il 12 settembre 1919. I militari del Regio esercito o li avevano fatti passare o si erano addirittura uniti a quell’impresa inaudita.
L’atto, certamente eversivo per quanto ammantato di patriottismo, minava la tenuta e la credibilità dello stato liberale e faceva pericolosamente oscillare la ragnatela diplomatica degli equilibri europei, nelle cui maglie si era incuneato come un ragno il vulcanico d’Annunzio. Il bagno di folla era inebriante, per quanto la società fiumana non fosse omogenea e compatta nel condividere l’indirizzo politico comunque di corto respiro e di incerta prospettiva. I quindici mesi di potere dannunziano faranno di Fiume un laboratorio di idee e di sperimentazione di ogni aspetto della vita reale e sognata. Ciò che altrove era vietato, a Fiume era consentito, incoraggiato, considerato normale e giusto: il voto alle donne, il divorzio, l’omosessualità, il sovvertimento dell’ordine e l’ordine nel caos, la militarizzazione e la pirateria, l’avventurismo e un nuovo diritto. Un progetto politico se vogliamo velleitario ma certamente rivoluzionario: nella «Città di vita» si intersecano repubblica e monarchia, fascismo e socialismo, nazionalismo e internazionalismo, futurismo e anarchia, dove la logica dei contrari dà la misura dell’alchimia delle leggi dell’armonia musicale all’insegna del «viva l’amore».
L’attrazione del fenomeno-Fiume è irresistibile quanto intollerabile. La parola rivoluzione seduce mezza Europa e atterrisce l’altra metà, il virus dannunziano che veleggia al di sopra delle regole si incarna nel capolavoro utopistico di proiezione nel futuro che è la Carta del Carnaro, una costituzione così moderna da essere inapplicata e inapplicabile, e che andrebbe oggi studiata. Alceste De Ambris aveva dato al dannunziano volo di Icaro i piedi per camminare, ma non c’era il terreno per esportare quell’esperienza. Benito Mussolini non si sarebbe fatto scrupolo nell’utilizzare d’Annunzio, nel succhiargli idee e miti, e pure il danaro raccolto nelle sottoscrizioni a sostegno del poeta. E quindi tradirlo accordandosi col governo di Giovanni Giolitti, che col Vate aveva un conto in sospeso dal 1915. L’eco delle cannonate del Natale di sangue del 1920 copriva l’eco delle cantonate da una parte e dall’altra, in una contrapposizione impossibile sfociata in una guerra altrettanto impossibile tra la Reggenza del Carnaro e l’Italia dalla quale pretendeva di essere annessa.
Nel sangue fratricida finiva un’esperienza irripetibile. D’Annunzio si avviava verso l’esilio dorato del Vittoriale, Mussolini a destituirlo nel ruolo di protagonista della scena italiana. L’allievo mai riconosciuto tale dal suo maestro aveva un cinismo e una concretezza che all’Imaginifico mancavano costituzionalmente e filosoficamente. Il rampante giornalista di Predappio si sarebbe appropriato di tutte le liturgie dannunziane mettendole sotto le bandiere nere del fascismo, creando pure il mito di d’Annunzio fascista, o almeno protofascista. Che è un clamoroso falso, costato al pescarese un pervicace ostracismo da parte della sinistra, incapace di scrollarsi di dosso un’ideologia manichea e di rapportarsi con la storia, limitandosi alla propaganda.
D’Annunzio non fu certamente un antifascista, ma questo non basta ad arruolarlo sotto i gagliardetti mussoliniani. Non fu né un diavolo né un santo, da esorcizzare o beatificare a seconda della prospettiva. Lui era altro e oltre. Contrariamente a famosi intellettuali di primo piano e secondo piano non prese mai la tessera del Pnf. A una richiesta di un giudizio sul fascismo saettò che «con la merda non si edifica» e, quanto a Hitler, diede fondo a ogni energia per evitare l’abbraccio mortale dell’Italia col nazismo. Per il Vate il Führer era l’«Attila imbianchino» e «lo Charlot dei nibelunghi». Finché ci fu lui Mussolini venne dissuaso dal farsi incantare dalle sirene naziste. Quando d’Annunzio morì, nel 1938, il ministro della propaganda Joseph Goebbels scrisse sul suo Diario che l’Italia era in lutto per la scomparsa del Poeta, ma il Reich non aveva proprio alcun motivo per dolersene. E purtroppo aveva ragione.
***
La foto Ansa che apre questo numero di List è un'immagine di Gabriele D'Annunzio tratta dall'Album "Visioni di guerra 1915-1918" dell'archivio Alinari.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.