15 Settembre

D'Annunzio, un caso di diplomatica ignoranza

Le polemiche sulla statua a Trieste, le surreali proteste ufficiali della Croazia e il colpevole silenzio del nostro ministero degli Esteri. Il volo su Vienna e l'impresa di Fiume. Un viaggio di Marco Patricelli nella cronaca che rivela la non conoscenza della storia

di Marco Patricelli

Immaginiamo solo per un attimo che in Gran Bretagna venga inaugurata una statua dedicata all’ammiraglio Horatio Nelson (l’ennesima) e che la Francia convocasse l’ambasciatore inglese presentadogli una nota di protesta sulla celebrazione del vincitore della flotta francese a Trafalgar. Gli inglesi però possono permettersi anche di andare fieri della stazione londinese di Waterloo, con buona pace dei cultori delle gesta napoleoniche e della grandeur francese. O immaginiamo pure che una statua a Berlino con le fattezze di Otto von Bismarck scateni la reazione piccata della Danimarca, alla quale il cancelliere di ferro strappò con l’esercito i ducati dello Schleswig-Holstein, e Copenhagen metta addirittura in forse gli equilibri dei rapporti diplomatici.

Fantastoria, si dirà. Vero, ma è invece cronaca pura, destinata a diventare storia, con tutti i suoi paradossi e assurdità, quel che è riuscita a combinare la piccola ma ipersuscettibile Croazia non con un imbattibile e spietato ammiraglio inglese, non con un lucido e geniale politico prussiano, ma con un estroso poeta, tal Gabriele d’Annunzio da Pescara. Zagabria ha messo a segno una straordinaria doppietta di esagerata permalosità in poche ore, e il tutto nell’inspiegabile silenzio della Farnesina: prima ha convocato l’ambasciatore italiano per una nota di protesta poiché a Trieste veniva inaugurata una statua del Vate intento a leggere (chissà quali pericolosissimi ed eversivi libri); poi ha negato il corridoio aereo, già regolarmente concesso secondo regolare inoltro documentale dei piani di volo, a un “pericolosissimo” Piper decollato da Pescara per approdare a Rijeka, ovvero la Fiume conquistata esattamente cento anni fa, il 12 settembre 1919, dal poeta-soldato. Una scelta politica fuori dal tempo e dalla storia, considerato pure che l’aereo “ostile” era uno dei tre dell’Associazione Fly Story che si dedica a rievocazioni storiche senza alcun connotato politico. Gli equipaggi degli altri due, decollati da Barcellona...


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