17 Settembre

Anche in Spagna fanno il gioco del cerino

L'accordo tra PSOE e Podemos è fallito, si tornerà a votare a novembre. Sanchez ha avuto paura di spostarsi a sinistra, Iglesias non ha ceduto, un tira e molla incredibile che ha aumentato la sfiducia degli elettori spagnoli. Un'indagine di Maite Carpio sul sottosopra politico di Madrid

di Maite Carpio 

Pedro Sanchez domani non sarà investito Presidente del Governo in Spagna. Il Partito popolare di Casado non ha seguito la proposta di Ciudadanos di astenersi nella votazione finale e non ci sono i numeri per far passare la candidatura. Podemos si asterrà perché non c'è stato l’accordo di coalizione che voleva. Coalizione però che alla fine Sanchez non gli ha mai proposto. “Como está el patio, señores!” . C’è un clima generalizzato di fallimento e pessimismo nei palazzi di Madrid e delle altre capitali. Non ne parliamo di quello che sente e dice la gente per strada.

Questo pomeriggio Sanchez andrà alla Zarzuela per chiudere il giro di consultazioni con il Re Felipe e constatare il finale nefasto: non ci sono le condizioni per iniziare la legislatura. Si tornerà a votare il 10 novembre. Sanchez non si presenterà nemmeno in Parlamento, soprattutto per evitare che si ripeta lo scandaloso scambio di insulti e l’inutile bagarre dell’ultima votazione. Se il quadro politico italiano ci sembra complesso, quello spagnolo è diventato come il cubo di Rubik.

Sono mesi che la situazione politica è in fase di accanimento terapeutico (con tutto il rispetto) e nessuno dei presenta in sala sembrava pronto a prendersi la responsabilità di staccare la spina. Fa impressione verificare, ancora una volta, come la classe politica insegua logiche che non fanno altro che allontanarla sempre di più della realtà sociale che dovrebbe rappresentare. Oggi è stato reso pubblico un sondaggio della Fondazione BBV che sostiene che l’82% dei cittadini spagnoli pensa che i politici guardano solo i propri interessi. E si capisce perché!

Ci sono state elezioni lo scorso 18 aprile (il quarto voto in quattro anni) e il mandato che era uscito dalle urne era molto chiaro: si era confermata la svolta a sinistra e PSOE e Podemos avrebbero dovuto trovare un accordo. Quello che è accaduto è...


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